nel modo più semplice

[Patrizio Marozzi]

Nel modo più semplice













Per amore e per passione, c’è quell’intimità e che quando si fa sessuale è fatta di conoscenza o relazione. Ora quel che comporta questa condivisione sessuale e come sovviene è questa intimità, di essere vicini per appiccicati attaccati. Così come si condivida insieme non soltanto il corpo ma il clima e gli umori sensuali. Così che s’immaginano pensieri erotici come impercettibili e certe volte possono sembrare fantasiosi e illusivi in assenza di questa immediata vicinanza. Così si può anche dire che si va a condividere ciò che si fa conoscere, anche modalità che fanno sentire vicini e anche oltre. Se qualcuno, per esempio, ricorda il film ispirato ad un fatto che accadde, l’Impero dei sensi, finirono per strozzarsi per avere una eiaculazione. È ovvio che così si fa della possibile sensualità un atto che mostra non soltanto una reazione ma che dà al pensiero della vicinanza e dell’amore interiore per l’altro una supposizione diciamo irregolare anche se possibile. Così questa intimità che spinga a baciare o toccare fa stimolo e sensazione ma non è sostitutiva di una carezza o di un’improvvisazione su quel che appare evidente e naturale all’amore per il corpo, del proprio innamoramento. Se c’è un atto di piacere e di bontà che si fa carezza e accostamento intimità e umore sapore e suono, vicinanza sensazione pensiero d’amore, c’è sempre un poco di piacere e sorriso anche se si travolge il senso. Se c’è bisogno di quel vicino lontano un poco violento come fosse pace o guerra si può fare un poco perverso quello che non si riesce a comunicare, e, non tanto in questo che può rendersi in un sentimento di amore bontà e conoscenza, ma nel contrario di ciò, per bisogno di allontanarsi e trovare il potere non nella conoscenza ma nel possibile soltanto.
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