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Due amori

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Claude

unread,
Dec 2, 2011, 3:24:17 AM12/2/11
to
Un saluto a tutti,

mi sono sempre chiesto in astratto ed ora concretamente se si possano
provare i medesimi fortissimi sentimenti per due persone contemporaneamente
e che danno possa derivare alla compagna della propria vita se l'amore
provato per lei non è più esclusivo.

L'amore non è quantificabile con il bilancino e quindi a parte i motivi di
carattere religioso una tale situazione non dovrebbe generare problemi alle
beneficiarie del sentimento; sopratutto se ognuna è ignara dell'altra. temo
solo gli sviluppi caratteriali dell'erogatore dell'amore.

Gradirei vostre opinioni.

Claudio

Piccolo Principe

unread,
Dec 4, 2011, 2:07:56 PM12/4/11
to
Il 02/12/2011 9.24, Claude ha scritto:
> Un saluto a tutti,
>
> mi sono sempre chiesto in astratto ed ora concretamente se si possano
> provare i medesimi fortissimi sentimenti per due persone contemporaneamente

Non se i sentimenti di cui parli sono riferiti al partner. Se parliamo
di due figli o di due genitori magari ma due partner no.


> e che danno possa derivare alla compagna della propria vita se l'amore
> provato per lei non è più esclusivo.

Non esiste un amore "non esclusivo".
Il sentimento dell'amore è esclusivo per definizione sebbene si possa
praticare sesso libero (a patto di essere tutti consenzienti ed
informati) ma quello è un altro discorso.
Quanto alla tua domanda, tu che danno pensi che arrecherebbe a te
scoprire che la donna (o le donne) che ami fortissimamente si
dilettassero con due o tre uomini (se vale per due, può valere per tre o
per quattro...)?


> L'amore non è quantificabile con il bilancino e quindi a parte i motivi di
> carattere religioso una tale situazione non dovrebbe generare problemi alle
> beneficiarie del sentimento; sopratutto se ognuna è ignara dell'altra.


Ah, ecco. Ognuna "ignara" dell'altra. E l'amore che fine ha fatto? Da
quando si basa sulla MENZOGNA e sulle OMISSIONI? Che razza di "amore" è?
Amore per te stesso?


> temo
> solo gli sviluppi caratteriali dell'erogatore dell'amore.

Fai bene a temerli e faresti bene anche a smetterla di etichettare come
"amore" tutto questo.


> Gradirei vostre opinioni.

Te l'ho data, spero che avrai la maturità di ascoltarla e mettere in
conto che se le due fanciulle smettessero, per un motivo o un altro, di
essere "ignare" ci sarebbe il rischio che possano soffrire parecchio e
questo con l'amore non ha nulla a che vedere.

Ciao.


--
Ainsi qu'un débauché pauvre qui baise et mange
Le sein martyrisé d'une antique catin,
Nous volons au passage un plaisir clandestin
Que nous pressons bien fort comme une vieille orange.

CesareP

unread,
Dec 7, 2011, 7:55:43 AM12/7/11
to
Claude ha scritto:
Io non saprei. Per dirla tutta penso di non aver capito nemmeno quale sia
il
confine tra Amore (con la a maiuscola) e tutto ciò che impropriamente
chiamiamo amore.

Mi chiedo: che sia la durata? - perchè, sebbene sia vero che alcune
persone
possono restare insieme una vita senza amarsi profondamente, è altrettanto
vero che un amore importante non può esaurirsi dopo un anno o due.

Oppure l'impossibilità di essere felici senza l'altra persona?

O che dipenda solo dal nostro modo di essere, cioè persone capaci o meno
di
vivere senza disagi un rapporto esclusivo?

Molti dicono che quando incontri il vero amore lo senti e sai distinguerlo
da tutto ciò che lo ha preceduto - la capacità istintiva di riconoscerlo.
Se questo fosse vero credo che più o meno sia giusto quanto scritto nella
risposta che precede la mia. Dovrebbe avere, cioè, dei connotati unici.

Chi lo conosce - il vero amore - parli.

Ciao Cesare


--

questo articolo e` stato inviato via web dal servizio gratuito
http://www.newsland.it/news segnala gli abusi ad ab...@newsland.it

Piccolo Principe

unread,
Dec 7, 2011, 3:54:10 PM12/7/11
to
Il 07/12/2011 13.55, CesareP ha scritto:
>
> Io non saprei. Per dirla tutta penso di non aver capito nemmeno quale sia
> il
> confine tra Amore (con la a maiuscola) e tutto ciò che impropriamente
> chiamiamo amore.

Spesso basta guardare i fatti e cercare qualcosa che possa negare la
maiuscola a quel sentimento.
Nel caso del nostro amico, per esempio, è sufficiente notare come non vi
sia alcuna sincerità verso le persone "amate".


> Mi chiedo: che sia la durata? - perchè, sebbene sia vero che alcune
> persone
> possono restare insieme una vita senza amarsi profondamente, è altrettanto
> vero che un amore importante non può esaurirsi dopo un anno o due.

E' vera la prima ma non capisco come fai a stabilire la seconda. Perché
non può esaurirsi dopo un anno o due? Chi ha stabilito che ne servano
tre, piuttosto che quattro, di anni?



> Oppure l'impossibilità di essere felici senza l'altra persona?

Anche questo credo sia sbagliato. Si può essere felici anche stando soli.


> O che dipenda solo dal nostro modo di essere, cioè persone capaci o meno
> di
> vivere senza disagi un rapporto esclusivo?

Esclusivo nel senso sessuale? Non è necessario. Nel senso del sentimento
invece, ripeto che non può esistere un amore non esclusivo. Vi invito a
cercare vecchie discussioni avute qui.


> Molti dicono che quando incontri il vero amore lo senti e sai distinguerlo
> da tutto ciò che lo ha preceduto - la capacità istintiva di riconoscerlo.

Non è così semplice visto che "saper distinguere" presuppone il sapere
cosa non sia amore, ad esempio. E non tutti lo sanno, anzi molti
pretendono di adattare l'amore alle loro esigenze.

CesareP

unread,
Dec 7, 2011, 7:12:28 PM12/7/11
to
Piccolo Principe ha scritto:


> > Mi chiedo: che sia la durata? - perchè, sebbene sia vero che alcune
> > persone
> > possono restare insieme una vita senza amarsi profondamente, è
altrettanto
> > vero che un amore importante non può esaurirsi dopo un anno o due.

> E' vera la prima ma non capisco come fai a stabilire la seconda. Perché
> non può esaurirsi dopo un anno o due? Chi ha stabilito che ne servano
> tre, piuttosto che quattro, di anni?


Io sto parlando in senso filosofico perché, ripeto quanto già detto,
purtroppo non credo che il mio vissuto mi consenta di capire bene dove sia
il confine tra Amore e "amore", però mi chiedo: se l'Amore, l'Amore della
propria vita, fosse questo sentimento unico e speciale, irripetibile,
totalizzante, esclusivo, come potrebbe esaurirsi, finire?
Capisco che con il tempo possa trasformarsi in qualcosa di diverso, magari
meno elettrizzante e più profondo, ma non intendo come possa finire.

E soprattutto, se dovesse finire per qualche motivo, quale potrebbe essere
il nostro sguardo nei confronti di nuove storie? Con quale stato d'animo
potremmo viverle?



> > Oppure l'impossibilità di essere felici senza l'altra persona?

> Anche questo credo sia sbagliato. Si può essere felici anche stando soli.


Lo so che si può essere felici anche stando soli, ma io intendevo
l'impossibilità di essere felici SENZA la persona oggetto del vero Amore
una
volta conosciuta.
Non si vivrebbe poi con un senso di frustrazione qualunque altra storia al
confronto?


> > O che dipenda solo dal nostro modo di essere, cioè persone capaci o meno
> > di
> > vivere senza disagi un rapporto esclusivo?

> Esclusivo nel senso sessuale? Non è necessario. Nel senso del sentimento
> invece, ripeto che non può esistere un amore non esclusivo. Vi invito a
> cercare vecchie discussioni avute qui.


Per come son fatto l'esclusività sessuale non sarà necessaria ma pensare
la
mia donna, la donna della mia vita, a letto con un altro uomo mi farebbe
diventare pazzo. Purtroppo, devo ammetterlo, non sono abbastanza "evoluto"
per questo e se volessi dimostrarmi aperto fino a tal punto dovrei
fingere,
dovrei veramente violentare me stesso. Perchè, è ovvio, se NON c'è
esclusività sessuale, NON c'è per la coppia, mica solo per noi stessi.

E poi, in teoria, anche fare l'amore con la donna in questione dovrebbe
caricarsi di un senso nuovo e diverso, più completo e appagante, diciamo.


> > Molti dicono che quando incontri il vero amore lo senti e sai
distinguerlo
> > da tutto ciò che lo ha preceduto - la capacità istintiva di
riconoscerlo.

> Non è così semplice visto che "saper distinguere" presuppone il sapere
> cosa non sia amore, ad esempio. E non tutti lo sanno, anzi molti
> pretendono di adattare l'amore alle loro esigenze.


Perdonami ma qui non sono riuscito a seguirti fino in fondo. Credo che per
poter distinguere bastino i due termini di paragone, nel senso che se fino
ad oggi ho vissuto storie di un certo tipo, magari anche molto belle, e
poi
vivessi la Storia della mia vita penso che confrontandole qualcosa
dovrebbe
per forza apparirmi diversa, istintivamente.



Tornando al post di Claudio, mi sembra che stia vivendo in una specie di
limbo, una zona sospesa tra due sentimenti diversi, entrambi potenti,
oppure
entrambi sfumati, non ho ben capito.

Forse questi sentimenti si potenziano a vicenda e si completano; l'euforia
per la promessa di un nuovo amore e l'amore più pacato e maturo per la
compagna di una vita.

Oppure la storia con la sua compagna sta finendo ma resta un affetto
profondo, difficile da sradicare, e ha bisogno di un qualcosa che lo tiri
fuori dalla coppia, quindi lascia crescere questo sentimento nuovo al fine
di trarne forza per uscire da una relazione che non lo appaga più
completamente. In questo caso una storia tramonta e l'altra è
semplicemente
un mezzo.

O, infine, l'affetto per la sua compagna è superato dal nuovo amore,
magari
l'Amore della vita, e allora non ha scelta.

Ma queste cose può saperle soltanto lui, e forse non sarà facile nemmeno
per
lui capirle bene.


> Ciao.


Ciao.

Piccolo Principe

unread,
Dec 9, 2011, 7:06:23 AM12/9/11
to
Il 08/12/2011 01:12, CesareP ha scritto:
>
>> E' vera la prima ma non capisco come fai a stabilire la seconda. Perché
>> non può esaurirsi dopo un anno o due? Chi ha stabilito che ne servano
>> tre, piuttosto che quattro, di anni?
>
>
> Io sto parlando in senso filosofico

Allora spiegami "in senso filosofico" perché mai l'amore non possa
esaurirsi dopo un anno o due... :)


> però mi chiedo: se l'Amore, l'Amore della
> propria vita, fosse questo sentimento unico e speciale, irripetibile,
> totalizzante, esclusivo, come potrebbe esaurirsi, finire?

No, no. Aspetta. Che sia "l'amore della propria vita" lo si potrà
stabilire, eventualmente, solo a posteriori. Ed a posteriori è facile
rispondere a tutte quelle domande. Viceversa, a priori, non c'è modo di
stabilire che l'amore che si sta vivendo è quello "della propria vita"
(ovvero che durerà per tutta la durata della stessa), irripetibile e via
dicendo. Perché per quanto forte ed intenso è un sentimento come tutti
gli altri e può finire. E, per fortuna, sarà sempre possibile, una volta
finito, trovare un altro amore esclusivo, totalizzante, irripetibile ecc.


> Capisco che con il tempo possa trasformarsi in qualcosa di diverso, magari
> meno elettrizzante e più profondo, ma non intendo come possa finire.

Lo stai dicendo tu stesso, si è TRASFORMATO IN QUALCOSA DI DIVERSO. E
quando ciò è avvenuto è anche finito per diventare questo qualcosa. Non
confondere il sentimento dell'amore con le emozioni che vi possono
essere contemporaneamente allo stesso. E' normale che l'emozione del
primo bacio o della prima volta non sarà ripetibile ma questo significa
solo che le emozioni cambiano e non necessariamente che lo faccia il
sentimento. Molti confondono le due cose e finiscono per incasinarsi la
vita.



> E soprattutto, se dovesse finire per qualche motivo, quale potrebbe essere
> il nostro sguardo nei confronti di nuove storie?

Dipende da noi.
Se riusciamo ad essere razionali potremo capire che il sentimento può
finire e che questo non implica che non potremo trovare un'altra persona
da amare con la quale, magari, arrivare insieme fino all'ultimo giorno.


> Con quale stato d'animo
> potremmo viverle?

Credo che dipende molto da quanto siamo in grado di distinguere ciò che
è reale da ciò che vorremmo o che idealizziamo.



>>> Oppure l'impossibilità di essere felici senza l'altra persona?
>
>> Anche questo credo sia sbagliato. Si può essere felici anche stando soli.
>
>
> Lo so che si può essere felici anche stando soli, ma io intendevo
> l'impossibilità di essere felici SENZA la persona oggetto del vero Amore
> una
> volta conosciuta.

Per me queste parole sono di per sè paradossali. Se è oggetto del vero
Amore allora starà con noi e magari saremo felici. Se non sta con noi,
per qualsiasi motivo, allora non è oggetto del vero amore ed il problema
non sussiste.


> Non si vivrebbe poi con un senso di frustrazione qualunque altra storia al
> confronto?


Non se il confronto lo si fa usando bene la razionalità. Sì se lo si fa
idealizzando l'altro partner, ignorando i motivi per cui il sentimento
sia finito o facendo leva solo sui momenti belli e suoi pregi senza
mettere in conto i difetti.
A me, per dire, il confronto servì per capire che la mia storia
precedente non era il vero amore che pensavo. Ma mi sarebbe bastato
focalizzare tutto solo sui valori positivi di quel rapporto per metterci
molto più tempo ad uscirne.



>>> O che dipenda solo dal nostro modo di essere, cioè persone capaci o meno
>>> di
>>> vivere senza disagi un rapporto esclusivo?
>
>> Esclusivo nel senso sessuale? Non è necessario. Nel senso del sentimento
>> invece, ripeto che non può esistere un amore non esclusivo. Vi invito a
>> cercare vecchie discussioni avute qui.
>
>
> Per come son fatto l'esclusività sessuale non sarà necessaria ma pensare
> la
> mia donna, la donna della mia vita, a letto con un altro uomo mi farebbe
> diventare pazzo.

Ehm, non capisco.
Vuoi dire che tu puoi andare con chi vuoi ma lei no? :)
Se riesci a trovare una persona che accetti una simile condizione... :)


> Purtroppo, devo ammetterlo, non sono abbastanza "evoluto"
> per questo e se volessi dimostrarmi aperto fino a tal punto dovrei
> fingere,
> dovrei veramente violentare me stesso. Perchè, è ovvio, se NON c'è
> esclusività sessuale, NON c'è per la coppia, mica solo per noi stessi.

Concordo. :)


> E poi, in teoria, anche fare l'amore con la donna in questione dovrebbe
> caricarsi di un senso nuovo e diverso, più completo e appagante, diciamo.

Non necessariamente. Con la persona che ami fai l'amore, con le altre
fai sesso. Basta saper scindere le due cose ed accettarle.



>> Non è così semplice visto che "saper distinguere" presuppone il sapere
>> cosa non sia amore, ad esempio. E non tutti lo sanno, anzi molti
>> pretendono di adattare l'amore alle loro esigenze.
>
>
> Perdonami ma qui non sono riuscito a seguirti fino in fondo. Credo che per
> poter distinguere bastino i due termini di paragone, nel senso che se fino
> ad oggi ho vissuto storie di un certo tipo, magari anche molto belle, e
> poi
> vivessi la Storia della mia vita penso che confrontandole qualcosa
> dovrebbe
> per forza apparirmi diversa, istintivamente.

Il punto è: come fai a stabilire che stai vivendo la Storia della tua
vita? :)
Intanto non credo che potrai stabilirlo perché non puoi sapere cosa ti
riserva il futuro, puoi solo sapere che TU ci credi.
Poi devi essere in grado di capire se sia amore o meno. Questo gruppo ha
ospitato tantissimi casi di persone che parlavano d'amore verso un
partner che tradivano o che le tradiva. Persone magari in buona fede ma
capisci bene che se non si è in grado di amare se stessi e di
rispettarsi, non si può parlare di amore ed allora rimane l'illusione ed
il CREDERE che quella sia la Storia della vita.



> Tornando al post di Claudio, mi sembra che stia vivendo in una specie di
> limbo, una zona sospesa tra due sentimenti diversi, entrambi potenti,
> oppure
> entrambi sfumati, non ho ben capito.

Sta bene ma sono entrambi diversi dall'amore, se non si capisce questo
si rischia di far danni.



> Forse questi sentimenti si potenziano a vicenda e si completano; l'euforia
> per la promessa di un nuovo amore e l'amore più pacato e maturo per la
> compagna di una vita.

Non credo che l'amore c'entri nulla.


> Oppure la storia con la sua compagna sta finendo ma resta un affetto
> profondo, difficile da sradicare, e ha bisogno di un qualcosa che lo tiri
> fuori dalla coppia, quindi lascia crescere questo sentimento nuovo al fine
> di trarne forza per uscire da una relazione che non lo appaga più
> completamente. In questo caso una storia tramonta e l'altra è
> semplicemente
> un mezzo.

In questo caso però non solo non stiamo parlando d'amore ma stiamo
parlando di una persona che non è in grado di assumersi le sue
responsabilità ed evitare ad altri probabili sofferenze.



> O, infine, l'affetto per la sua compagna è superato dal nuovo amore,
> magari
> l'Amore della vita, e allora non ha scelta.

Se così era allora l'avrebbe informata, sarebbe stata sincero con lei ed
avrebbe immediatamente chiuso con la partner (almeno a livello sessuale
e sentimentale) per stare solo con lei, non credi?


> Ma queste cose può saperle soltanto lui, e forse non sarà facile nemmeno
> per
> lui capirle bene.

Non se non chiama le cose con il loro nome e non si prende le sue
responsabilità.

CesareP

unread,
Dec 10, 2011, 10:03:47 AM12/10/11
to
Allora spiegami "in senso filosofico" perché mai l'amore non possa
esaurirsi dopo un anno o due... :)

"In senso filosofico" penso che possa esaurirsi l'amore ma non l'Amore, ma
capirai meglio quello che voglio dire leggendo i vari botta e risposta.
Che poi "esaurire" non è il termine esatto; più che alltro parlo di
qualcosa
che ti resta dentro per sempre e t'accompagna.


> No, no. Aspetta. Che sia "l'amore della propria vita" lo si potrà
> stabilire, eventualmente, solo a posteriori. Ed a posteriori è facile
> rispondere a tutte quelle domande. Viceversa, a priori, non c'è modo di
> stabilire che l'amore che si sta vivendo è quello "della propria vita"
> (ovvero che durerà per tutta la durata della stessa), irripetibile e via
> dicendo. Perché per quanto forte ed intenso è un sentimento come tutti
> gli altri e può finire. E, per fortuna, sarà sempre possibile, una volta
> finito, trovare un altro amore esclusivo, totalizzante, irripetibile ecc.

Hai ragione, non lo chiamerò più "Amore della vita" perchè sarebbe
impossibile definirlo così a priori. Da un punto di vista logico è
sbagliato. Ma io parlo di quella sensazione premonitrice che ci dice che
quella persona ci piace in un modo speciale, che ci da gioia e ci appaga
in
modo speciale, che ci riempie di se l'intera esistenza, e in base a
questo,
anche nel bel mezzo della vita stessa, abbiamo quasi la certezza che, al
di
là di come finirà, questa magia non si avvererà più (almeno in questa
forma
così completa). E' un po' pensare: "ora se qui e ti riconosco"

Poi una storia può finire per mille ragioni e, anche se si fosse trattato
di
Amore, certo il tempo ci aiuterà; il nostro modo di saperne uscire pure.
Vivremo altre storie mettendoci tutto l'entusiasmo possibile e credendoci,
impegnandoci, ma penso che dentro di noi, giù nel profondo, senza
ammetterlo
neppure con noi stessi, noi sapremmo che la nostra possibilità migliore è
rimasta là.



> > Capisco che con il tempo possa trasformarsi in qualcosa di diverso,
magari
> > meno elettrizzante e più profondo, ma non intendo come possa finire.

> Lo stai dicendo tu stesso, si è TRASFORMATO IN QUALCOSA DI DIVERSO. E
> quando ciò è avvenuto è anche finito per diventare questo qualcosa. Non
> confondere il sentimento dell'amore con le emozioni che vi possono
> essere contemporaneamente allo stesso. E' normale che l'emozione del
> primo bacio o della prima volta non sarà ripetibile ma questo significa
> solo che le emozioni cambiano e non necessariamente che lo faccia il
> sentimento. Molti confondono le due cose e finiscono per incasinarsi la
> vita.


Io non ho mai confuso l'emozione con il sentimento, nè il sentimento con
il
Sentimento (s maiuscola), proprio per questo mi viene da pensare che ci
saranno pure altre bellissime storie ma non saranno la stessa cosa.
Intendiamoci, so bene che nessuna storia sarà mai uguale ad un'altra;
quando
dico che "non saranno più la stessa cosa" è da intendersi che non si
ripeterà più quell'alchimia.



> Dipende da noi.
> Se riusciamo ad essere razionali potremo capire che il sentimento può
> finire e che questo non implica che non potremo trovare un'altra persona
> da amare con la quale, magari, arrivare insieme fino all'ultimo giorno.

Quello che vorrei riuscire ad esprimere non è la razionalità del
sentimento,
sennò parleremmo di chimica e festa finita (che alla fine sarebbe pure
giusto), ma del suo mistero.
La tua razionalità probabilmente ti permette di gestire bene anche il tuo
modo di sentire le cose, ti permette di indirizzare la tua vita verso la
felicità. Io forse ho una natura diversa e i miei sentimenti a volte
offuscano la ragione.
Dici "un sentimento può finire e questo non implica che non potremo
trovare
un'altra persona"; questo è vero, ma mi pare una routine qualunque, quella
che viviamo un po' tutti.
Ho un amico dai giorni del liceo; l'ho visto uscire dalla cosiddetta
"storia
della vita", rialzarsi in piedi, buttarsi in nuove storie, recuperarsi e
avere una vita normale. Sembra una persona felice ma io so che oggi è
tutto
diverso da allora. Quel qualcosa che emanava prima è sparito.
Tra amici si diceva "Luca non viene stasera; l'abbiamo perso, ormai s'è
innamorato". Oggi diciamo "Luca non viene stasera; l'abbiamo perso, ormai
s'è fidanzato".
Luca è un po' il mio punto di riferimento in materia d'Amore vero. L'ho
studiato nel corso degli anni, penso che lui l'Amore l'abbia conosciuto e
secondo me, anche se è finita, è una persona più completa di me. E forse
per
questo lo invidio un po' quel bischero.


> >>> Oppure l'impossibilità di essere felici senza l'altra persona?
> >
> >> Anche questo credo sia sbagliato. Si può essere felici anche stando
soli.
> >
> >
> > Lo so che si può essere felici anche stando soli, ma io intendevo
> > l'impossibilità di essere felici SENZA la persona oggetto del vero Amore
> > una
> > volta conosciuta.

> Per me queste parole sono di per sè paradossali. Se è oggetto del vero
> Amore allora starà con noi e magari saremo felici. Se non sta con noi,
> per qualsiasi motivo, allora non è oggetto del vero amore ed il problema
> non sussiste.

Perchè paradossali?
Vuoi dire che se tu sentissi dentro di te un Amore realmente profondo e
sincero e poi lei non dovesse rimanere con te tutta la vita quell'amore
diventerebbe di colpo carta straccia?

Non sapresti più riconoscerlo come un Amore vissuto ma solo come un
inganno?

Il caso del mio amico Luca è emblematico; adesso sei tu che confondi
l'Amore
- inteso come sentimento - con la storia d'amore.
La storia d'amore può finire per molteplici casi; nel caso di Luca la
storia
è finita per lei. Lui la amava ancora ma ha dovuto accettare le cose e
farsene una ragione. Ma lui non ha mai rinnegato il suo sentimento, nè
l'ha
mai trasformato nel ricordo di qualcosa di mediocre.
A un certo punto la storia non ha retto ma lui ormai credo che abbia la
consapevolezza di cos'è stato capace di provare.

A volte un meccanismo di sopravvivenza ci porta a sminuire il nostro
sentimento, a demolirlo per non soffrire, ma non so se sia giusto farlo.
Ho
la sensazione che ci si impoverisca.
Allora, secondo te, Luca, seppure innamorato veramente, in realtà non lo
sarebbe più stato perchè la sua storia è finita? Il suo non sarebbe stato
Amore vero perchè non sono rimasti insieme per tutta la vita?

> > Non si vivrebbe poi con un senso di frustrazione qualunque altra storia
al
> > confronto?


> Non se il confronto lo si fa usando bene la razionalità. Sì se lo si fa
> idealizzando l'altro partner, ignorando i motivi per cui il sentimento
> sia finito o facendo leva solo sui momenti belli e suoi pregi senza
> mettere in conto i difetti.

Sì, tu sei decisamente razionale.
Pensa che io ricordo con più tenerezza i difetti delle mie ragazze che non
i
pregi (oh, raagazze che in tutto sono state 3). Certo non parlo di difetti
veri quali potrebbero essere stupidità o falsità, mancanza di sensibilità
o
di rispetto, o, diciamolo pure, anche qualcosa che fisicamente disturba, o
poca femminilità (anche perchè di certo, se avessero avuto questo genere
di
difetti non me ne sarei nemmeno innamorato). Parlo di difetti veniali, e
mi
rendo conto che certe fragilità, contraddizioni, incoerenze (cose che
magari
m'hanno fatto pure parecchia rabbia all'epoca) in realtà erano la loro
cifra
caratteriale. Penso che la forza non mi sarebbe piaciuta molto se non
avessi
visto anche la fragilità. Insomma, a me, questa cosa della donna
complessa,
con le sue contraddizioni, difficile da capire al suo interno, mi piace.



> A me, per dire, il confronto servì per capire che la mia storia
> precedente non era il vero amore che pensavo.

Il confronto tra cosa e cosa?



Ma mi sarebbe bastato
> focalizzare tutto solo sui valori positivi di quel rapporto per metterci
> molto più tempo ad uscirne.

E in quanto ne sei usccito?
Se ne sei uscito disinvoltamente è solo perchè non era vero amore.



> > Per come son fatto l'esclusività sessuale non sarà necessaria ma pensare
> > la
> > mia donna, la donna della mia vita, a letto con un altro uomo mi farebbe
> > diventare pazzo.

> Ehm, non capisco.
> Vuoi dire che tu puoi andare con chi vuoi ma lei no? :)
> Se riesci a trovare una persona che accetti una simile condizione... :)


Casomai ho detto esattamente il contrario. Se rileggi capisci che ho detto
che l'esclusività sessuale o meno deve riguardare la coppia, mica solo noi
stessi. E' più difficile essere aperti quando si pensa che la stessa
libertà
può prendersela anche l'altro.


> > Purtroppo, devo ammetterlo, non sono abbastanza "evoluto"
> > per questo e se volessi dimostrarmi aperto fino a tal punto dovrei
> > fingere,
> > dovrei veramente violentare me stesso. Perchè, è ovvio, se NON c'è
> > esclusività sessuale, NON c'è per la coppia, mica solo per noi stessi.

> Concordo. :)

Concordi su cosa? Sul fatto che la libertà sessuale valga per entrambi o
sul
fatto che non sono "evoluto"? :)


> > E poi, in teoria, anche fare l'amore con la donna in questione dovrebbe
> > caricarsi di un senso nuovo e diverso, più completo e appagante,
diciamo.

> Non necessariamente. Con la persona che ami fai l'amore, con le altre
> fai sesso. Basta saper scindere le due cose ed accettarle.


Vabbè, sarà che a me il sesso come bisogno fisiologico non è mai
interessato
troppo.
Ho le mie idee riguardo al sesso e a quest'ansia da prestazione che la
nostra pseudo-cultura va diffondendo. Troppi si sentono frustrati per non
corrispondere al modello "toro da monta" con cui siamo forzatamente
costretti a confrontarci. Personalmente tento di sottrarmi a certi
meccanismi. Ho l'impressione che la gente ne parli tanto e combini poco.
Comunque non è questo il gruppo giusto per parlarne.




> Il punto è: come fai a stabilire che stai vivendo la Storia della tua
> vita? :)
> Intanto non credo che potrai stabilirlo perché non puoi sapere cosa ti
> riserva il futuro, puoi solo sapere che TU ci credi.

T'ho già dato ragione. Verbalmente ne ho fatto un uso improprio però t'ho
anche spiegato cosa intendevo dire.



> Poi devi essere in grado di capire se sia amore o meno. Questo gruppo ha
> ospitato tantissimi casi di persone che parlavano d'amore verso un
> partner che tradivano o che le tradiva. Persone magari in buona fede ma
> capisci bene che se non si è in grado di amare se stessi e di
> rispettarsi, non si può parlare di amore ed allora rimane l'illusione ed
> il CREDERE che quella sia la Storia della vita.


Anche su questo ti do ragione. L'amore deve farci stare bene, farci
sentire
in pace con noi stessi. Non devono esistere forzature, violenze
psicologiche, nè mancanza di rispetto, per l'altro o per se stessi.
Le difficoltà possono riguardare fattori esterni alla coppia ma non
esistere
al suo interno. La coppia deve accoglierci.
Io sarei meno categorico. Credo che Claudio, cercando di sintetizzare il
suo
dilemma nel post, abbia dato l'impressione di trattare la questione quasi
con superficialità (soprattutto quando dice che non dovrebbero esserci
problemi perchè entrambe sono ignare l'una dell'altra) ma che in realtà
non
viva questo momento a cuor leggero.
Lui sa di essere in torto, sente che la situazione è pericolosa, ma non sa
come uscirne, e forse sperava che qualcuno si prendesse la responsabilità
di
dirgli che poteva andare bene anche così.
Invece no, così non va bene; bisognerebbe chiarirsi le idee e prendere una
posizione netta.
Ma si fa presto a dirlo quando non si è coinvolti, vero Claudio?
La facciamo facile noi che non conosciamo la tua compagna o la persona
della
quale probabilmente ti stai innamorando. Si fa presto a prendere una
decisione senza dover affrontare i loro sguardi, senza sentirsi distrutti
da
una tenerezza infinita.
Mi dispiace, non posso esserti d'aiuto, ma un po' mi pare di capirti.



> Ciao.

Ciao.
PS: Rileggendomi mi sorge un dubbio: che abbia conosciuto il vero amore
senza rendermene conto?

Piccolo Principe

unread,
Dec 10, 2011, 11:20:32 AM12/10/11
to
Il 10/12/2011 16.03, CesareP ha scritto:
> Poi una storia può finire per mille ragioni e, anche se si fosse trattato
> di
> Amore, certo il tempo ci aiuterà;

Se si fosse trattato di Amore, non sarebbe finito a meno che non sia
stata la dama con la falce ad interrompere l'idillio.


> Vivremo altre storie mettendoci tutto l'entusiasmo possibile e credendoci,
> impegnandoci, ma penso che dentro di noi, giù nel profondo, senza
> ammetterlo
> neppure con noi stessi, noi sapremmo che la nostra possibilità migliore è
> rimasta là.

E come potremmo saperlo senza conoscere il futuro e sapere cos'altro ci
riserva?


> Io non ho mai confuso l'emozione con il sentimento, nè il sentimento con
> il
> Sentimento (s maiuscola), proprio per questo mi viene da pensare che ci
> saranno pure altre bellissime storie ma non saranno la stessa cosa.

Allora spiegami cosa intendi per "qualcosa di meno intenso" perché
davvero non capisco come si possa distinguere "amore più intenso" da
"amore meno intenso".


> Intendiamoci, so bene che nessuna storia sarà mai uguale ad un'altra;
> quando
> dico che "non saranno più la stessa cosa" è da intendersi che non si
> ripeterà più quell'alchimia.

Questo non implica che non si possa amare di nuovo, sebbene cambino
(inevitabilmente) le alchimie.



>> Dipende da noi.
>> Se riusciamo ad essere razionali potremo capire che il sentimento può
>> finire e che questo non implica che non potremo trovare un'altra persona
>> da amare con la quale, magari, arrivare insieme fino all'ultimo giorno.
>
> Quello che vorrei riuscire ad esprimere non è la razionalità del
> sentimento,
> sennò parleremmo di chimica e festa finita (che alla fine sarebbe pure
> giusto), ma del suo mistero.


La razionalità è indispensabile per capire di che sentimento parliamo.
Per quanto ogni sentimento sia per sua natura irrazionale, questo non
implica che debba esserlo chi lo prova.


> La tua razionalità probabilmente ti permette di gestire bene anche il tuo
> modo di sentire le cose, ti permette di indirizzare la tua vita verso la
> felicità. Io forse ho una natura diversa e i miei sentimenti a volte
> offuscano la ragione.

La razionalità non mi permette di comandare i sentimenti (non lo
permette a nessuno) ma solo di gestirli e questo non li priva della loro
forza e intensità.


> Dici "un sentimento può finire e questo non implica che non potremo
> trovare
> un'altra persona"; questo è vero, ma mi pare una routine qualunque, quella
> che viviamo un po' tutti.

Tutta la vita è "una routine qualunque" che "viviamo un po' tutti". :)


> Ho un amico dai giorni del liceo; l'ho visto uscire dalla cosiddetta
> "storia
> della vita", rialzarsi in piedi, buttarsi in nuove storie, recuperarsi e
> avere una vita normale. Sembra una persona felice ma io so che oggi è
> tutto
> diverso da allora. Quel qualcosa che emanava prima è sparito.

O forse è tutta una tua impressione? O magari prima stava con una
persona che amava ed ora no. Le cose cambiano, le persone cambiano e
giudicare da fuori spesso non è semplice.


> Tra amici si diceva "Luca non viene stasera; l'abbiamo perso, ormai s'è
> innamorato". Oggi diciamo "Luca non viene stasera; l'abbiamo perso, ormai
> s'è fidanzato".

Perché? :)
Tra l'altro vorrei dire che non è che l'amore si manifesta in maniera
visibile. Posso amare una persona senza manifestarlo agli altri. Io, ad
esempio, sono cambiato molto: in passato non accettavo che la mia
ragazza avesse amicizie maschili e quindi evitavo quelle femminili ma
non è che questo significa che prima amavo ed ora no.


> Luca è un po' il mio punto di riferimento in materia d'Amore vero. L'ho
> studiato nel corso degli anni, penso che lui l'Amore l'abbia conosciuto e
> secondo me, anche se è finita, è una persona più completa di me. E forse
> per
> questo lo invidio un po' quel bischero.

Se è finita, come fai a dire che fosse un Amore vero?!?
E poi, Luca concorda con te?



>>> Lo so che si può essere felici anche stando soli, ma io intendevo
>>> l'impossibilità di essere felici SENZA la persona oggetto del vero Amore
>>> una
>>> volta conosciuta.
>
>> Per me queste parole sono di per sè paradossali. Se è oggetto del vero
>> Amore allora starà con noi e magari saremo felici. Se non sta con noi,
>> per qualsiasi motivo, allora non è oggetto del vero amore ed il problema
>> non sussiste.
>
> Perchè paradossali?

Te l'ho scritto. :)


> Vuoi dire che se tu sentissi dentro di te un Amore realmente profondo e
> sincero e poi lei non dovesse rimanere con te tutta la vita quell'amore
> diventerebbe di colpo carta straccia?

Resterebbe un bel ricordo, un amore del passato. Null'altro. Il presente
è fatto di altro e non serve ancorarsi al passato.


> Non sapresti più riconoscerlo come un Amore vissuto ma solo come un
> inganno?

Perché inganno?!?
Non ho detto questo. Era amore, l'ho vissuto e ci ho creduto ma è
finito. Tutto qui.
Nessun inganno.


> Il caso del mio amico Luca è emblematico; adesso sei tu che confondi
> l'Amore
> - inteso come sentimento - con la storia d'amore.
> La storia d'amore può finire per molteplici casi; nel caso di Luca la
> storia
> è finita per lei.

Esatto e quindi non era Amore visto che l'amore è RECIPROCO. Non si può
provarlo a senso unico.


> Lui la amava ancora ma ha dovuto accettare le cose e
> farsene una ragione. Ma lui non ha mai rinnegato il suo sentimento, nè
> l'ha
> mai trasformato nel ricordo di qualcosa di mediocre.

Perché doveva?!?


> A un certo punto la storia non ha retto ma lui ormai credo che abbia la
> consapevolezza di cos'è stato capace di provare.

Ci mancherebbe che non l'abbia ma questo non implica che quello fosse
l'Amore vero e nemmeno che non possa innamorarsi di nuovo.



> A volte un meccanismo di sopravvivenza ci porta a sminuire il nostro
> sentimento, a demolirlo per non soffrire, ma non so se sia giusto farlo.

A me ha aiutato e dopo che l'ho "demolito" per riuscire a chiudere la
storia, sono riuscito a ricollocarlo nella giusta dimensione. Oggi siamo
amici con la mia ex, abbiamo pranzato insieme ed abbiamo un ottimo
rapporto. Non esiste un "giusto" o "sbagliato" in termini assoluti,
dipende dalle storie e dalle persone.


> Ho
> la sensazione che ci si impoverisca.
> Allora, secondo te, Luca, seppure innamorato veramente, in realtà non lo
> sarebbe più stato perchè la sua storia è finita?

Guarda che sto dicendo l'esatto opposto...


> Il suo non sarebbe stato
> Amore vero perchè non sono rimasti insieme per tutta la vita?

Chiariamo, non sono io ad aver parlato di Amore vero (o della vita).
Se uno ama un'altra persona questo può essere "amore vero" (non ne
esistono di finti, del resto) ma può finire e non c'è nulla di male e ci
si può reinnamorare ed amare di nuovo.
Se poi uno vuol parlare di "amore della vita" allora credo si intenda
quell'amore che dura tutta la vita e per definizione non può essere un
amore che è finito.



>> Non se il confronto lo si fa usando bene la razionalità. Sì se lo si fa
>> idealizzando l'altro partner, ignorando i motivi per cui il sentimento
>> sia finito o facendo leva solo sui momenti belli e suoi pregi senza
>> mettere in conto i difetti.
>
> Sì, tu sei decisamente razionale.
> Pensa che io ricordo con più tenerezza i difetti delle mie ragazze che non
> i
> pregi (oh, raagazze che in tutto sono state 3). Certo non parlo di difetti
> veri quali potrebbero essere stupidità o falsità, mancanza di sensibilità
> [CUT]
> Insomma, a me, questa cosa della donna
> complessa,
> con le sue contraddizioni, difficile da capire al suo interno, mi piace.

Perdona ma pensi che tutte queste considerazioni non possano valere
anche per me?


>> A me, per dire, il confronto servì per capire che la mia storia
>> precedente non era il vero amore che pensavo.
>
> Il confronto tra cosa e cosa?

Tra la storia vecchia e quella nuova.


> Ma mi sarebbe bastato
>> focalizzare tutto solo sui valori positivi di quel rapporto per metterci
>> molto più tempo ad uscirne.
>
> E in quanto ne sei usccito?

Completamente in due anni circa.


> Se ne sei uscito disinvoltamente è solo perchè non era vero amore.

Ne sono uscito tutt'altro che disinvoltamente ma non era comunque vero
amore visto che non si basava sulla fiducia reciproca e su tanti altri
aspetti fondamentali.
Questo non implica che non abbia sofferto parecchio.



>> Concordo. :)
>
> Concordi su cosa? Sul fatto che la libertà sessuale valga per entrambi o
> sul
> fatto che non sono "evoluto"? :)

Sul fatto che debba valere per entrambi o per nessuno.


>> Non necessariamente. Con la persona che ami fai l'amore, con le altre
>> fai sesso. Basta saper scindere le due cose ed accettarle.
>
>
> Vabbè, sarà che a me il sesso come bisogno fisiologico non è mai
> interessato
> troppo.

Nemmeno a me ma non vuol dire che non interessi agli altri. :)




>> Non se non chiama le cose con il loro nome e non si prende le sue
>> responsabilità.
>
> Io sarei meno categorico. Credo che Claudio, cercando di sintetizzare il
> suo
> dilemma nel post, abbia dato l'impressione di trattare la questione quasi
> con superficialità (soprattutto quando dice che non dovrebbero esserci
> problemi perchè entrambe sono ignare l'una dell'altra) ma che in realtà
> non
> viva questo momento a cuor leggero.

Non ho detto che lo vive a cuor leggero ma che l'amore non c'entra e
questo l'hai confermato anche tu nel momento in cui hai riconosciuto che
l'amore prevede rispetto reciproco. Mentire e nascondere la presenza di
un'altra persona, non è segno di rispetto verso la stessa e quindi d'amore.


> PS: Rileggendomi mi sorge un dubbio: che abbia conosciuto il vero amore
> senza rendermene conto?

Ho seri dubbi che possa succedere ma se così fosse, oramai che cambia? :)

Euridice

unread,
Dec 10, 2011, 3:51:31 PM12/10/11
to
Scusate se m'intrometto in questa conversazione serrata ma è interessante
vedere come il tema della discussione si stia ampliando e mi viene da dire
la mia.
Preemetto che da un punto di vista logico mi sembrano più convincenti le
argomentazioni del Piccolo Principe anche se mi affascina da morire il
mondo
interiore di Cesare.
Cesare, ma tu sogni il grande amore vero? Eccomi, sono qui!!!! - Scherzo!
:)
Si è partiti con una domanda precisa "é possibile amare due persone
contemporaneamente?" e da questa, inevitabilmente, si è passati al
tentativo
di immaginare le cartteristiche princcipali dell'Amore con la A maiuscola
(come lo chiama Cesare) in modo da distinguerlo dalle altre sue forme, per
eessere certi di non fare errori.
La sola cosa su cui sembrate concordare dovrebbe essere l'impossbilità di
amare due persone contemporaneamente. Giusto?
Si potrebbe quindi attribuirgli per lo meno il carattere di "unicità".
Eppure è anche vero che in caso di semplice innamoramento - cioè nella
prima
fase di ogni storia - la maggior parte di noi tende ad essere presa in
maniera esclusiva dalla persona oggetto dell'innamoramento stesso, quindi
per almeno i primi due anni della storia dovrebbe essere piuttosto
difficile
capire se si tratti dell'uno o dell'altro in base al criterio di "unicità"
del sentimento stesso.
Ergo, per i primi due anni non dovremmo essere in grado di poter dire se
si
tratti d'amore o di innamoramento.
Mi chiedo allora: come potrebbe capire Claudio se nel suo caso si tratti
di
un'infatuazione o di vero amore? Lui, mi sembra di capire, sta cominciando
ora a provare qualcosa per un'altra donna; come potrebbe dunque già
mettere
in crisi il rapporto con la compagna di una vita?
Secondo me può solo tentare di capire se la sua storia precedente si fonda
su qualcosa di solido che va difeso, anche se magari può risentire di un
po'
d'appannamento: in questo caso meglio interrompere l'altra sul nascere.
Se invece sente che la storia si è logorata irreparabilmente può tentare
con
l'altra.
Ciao a tutti.

Piccolo Principe

unread,
Dec 12, 2011, 4:23:43 AM12/12/11
to
Il 10/12/2011 21.51, Euridice ha scritto:
> Scusate se m'intrometto in questa conversazione serrata ma è interessante
> vedere come il tema della discussione si stia ampliando e mi viene da dire
> la mia.

E' un gruppo di discussione, non c'è di che scusarsi. Anzi... :)


> Si è partiti con una domanda precisa "é possibile amare due persone
> contemporaneamente?" e da questa, inevitabilmente, si è passati al
> tentativo
> di immaginare le cartteristiche princcipali dell'Amore con la A maiuscola
> (come lo chiama Cesare) in modo da distinguerlo dalle altre sue forme, per
> eessere certi di non fare errori.

Per essere ancora più precisi, qui credo si parli solo d'amore di coppia
e non di altre forme (filiale, genitoriale e via discorrendo). Per cui
data la domanda iniziale mi pare più sensato capire se c'è amore o meno
e non di che tipo sia.


> Ergo, per i primi due anni non dovremmo essere in grado di poter dire se
> si
> tratti d'amore o di innamoramento.

Due considerazioni.
Primo: se l'innamoramento è esclusivo, come dici tu, allora non cambia
la sostanza del problema e Claude non può provarlo per due persone
diverse. Nè amarne una ed essere innamorato dell'altra.
Secondo: il tuo assunto può anche essere ragionevole ma ha poco senso
utilizzarlo come ipotesi di partenza. Io ad esempio ho capito di amare
la mia compagna prima dei due anni che dici tu anche perché stavamo a
stretto contatto praticamente ogni giorno ed abbiamo avuto modo di
confrontarci su tantissimi aspetti.

> Mi chiedo allora: come potrebbe capire Claudio se nel suo caso si tratti
> di
> un'infatuazione o di vero amore?

Infatuazione ed innamoramento sono cose diverse.
In ogni caso, ripeto, non mi pare che il succo del problema cambierebbe.
Se prova questo sentimento per due persone allora non è nè innamoramento
nè amore.


> Lui, mi sembra di capire, sta cominciando
> ora a provare qualcosa per un'altra donna; come potrebbe dunque già
> mettere
> in crisi il rapporto con la compagna di una vita?

SE provi qualcosa, che chiami amore, per un'altra persona all'insaputa
della tua compagna allora il rapporto è già in crisi.


> Secondo me può solo tentare di capire se la sua storia precedente si fonda
> su qualcosa di solido che va difeso, anche se magari può risentire di un
> po'
> d'appannamento: in questo caso meglio interrompere l'altra sul nascere.

Il tutto alle spalle della compagna, nonché aspirante "Amore della
vita"? Davvero sono l'unico a vedere qualcosa che non va? :)


> Se invece sente che la storia si è logorata irreparabilmente può tentare
> con
> l'altra.

Lasciando la compagna ed informandola.

CesareP

unread,
Dec 12, 2011, 3:59:52 AM12/12/11
to
Euridice ha scritto:

mi affascina da morire il
> mondo
> interiore di Cesare.
> Cesare, ma tu sogni il grande amore vero? Eccomi, sono qui!!!!

SSSIIIII !!! Arrrivoooo!!!!

- Scherzo!
> :)

Ecco, vedi? accidenti già m'ero illuso.


> Si è partiti con una domanda precisa "é possibile amare due persone
> contemporaneamente?"

NO. La risposta è NO, l'ha confermato pure il Piccolo Principe - quindi...


per i primi due anni non dovremmo essere in grado di poter dire se
> si
> tratti d'amore o di innamoramento.

Se si riesce a capirlo dopo due anni o basti solo qualche giorno non
saprei
però penso che è così. Effettivamente durante l'innamoramento è più
difficile capirlo perchè si provano emozioni comunque molto forti che ci
confondono. Si perde tutti la capacità di vedere le cose per quello che
sono.
Solo il tempo ci darà certezze sulla natura di quelle emozioni.


come potrebbe capire Claudio se nel suo caso si tratti
> di
> un'infatuazione o di vero amore?

Il rischio di prendere un abbaglio c'è ma forse potrebbe capirlo lo stesso
sforzandosi. Pefrsonalmete mi rendo conto che quello chhe nelle mie storie
sono riuscito a vedere chiaramente solo con il tempo in realtà era già lì
dal primo momento, solo che prima non volevo guardare.


> Secondo me può solo tentare di capire se la sua storia precedente si fonda
> su qualcosa di solido che va difeso

E' così, ma anche questo diventa difficile nel momento in cui è già
entrata
in gioco
l'altra. Ciononostante bisognerebbe sforzarsi di farlo di fronte a una
storia importante.


> in questo caso meglio interrompere l'altra sul nascere.
> Se invece sente che la storia si è logorata irreparabilmente può tentare
> con
> l'altra.

Sì, in teoria sarebbe la cosa più saggia da fare.


> Ciao a tutti.

Ciao ;)

CesareP

unread,
Dec 12, 2011, 5:06:00 AM12/12/11
to
> E come potremmo saperlo senza conoscere il futuro e sapere cos'altro ci
> riserva?

Effettvamente non fa una piega. Il problema semmai è all'atto pratico nel
predisporci a crederlo possibile e poi a seentire realmente che è così.


> Allora spiegami cosa intendi per "qualcosa di meno intenso" perché
> davvero non capisco come si possa distinguere "amore più intenso" da
> "amore meno intenso".

E che ci sarebbe di strano? e che non esistono forse amori vissuti con più
o
meno intensità? che ci coinvolgono con una forza maggiore o minore?
Guarda, io non sono mai stato un farfallone, sono sempre stato uno che in
queste cose ci s'è messo per benino. Nessuna storia è stata solo per
spassarmici. Nel mio piccolo però riconosco che una è stata più "intensa",
sento che ci sson stato più felice dentro, anche se poi tutte sono state
belle storie e tutte sono finite.


> Questo non implica che non si possa amare di nuovo, sebbene cambino
> (inevitabilmente) le alchimie.
trovare un'altra persona
> >> da amare con la quale, magari, arrivare insieme fino all'ultimo giorno.

Ci mancherebbe! Anch'io penso che si possa, anzi che sia saggio farlo.
E' cosa buona e giusta.


> O forse è tutta una tua impressione? O magari prima stava con una
> persona che amava ed ora no.

E' appunto questo il nocciolo del discorso; secondo me il confronto con
quello che ha provato non lo soddisfa mai pienamente.


> Se è finita, come fai a dire che fosse un Amore vero?!?
> E poi, Luca concorda con te?

Mi permetto di "giudicare" solo perchè lo conosco da una vita.


> Resterebbe un bel ricordo, un amore del passato. Null'altro. Il presente
> è fatto di altro e non serve ancorarsi al passato.

Saggio anche questo, però oh, in un paio di giorni m'hai distrutto
quest'idea che avevo sempre avuto del grande amore. Sei forte!
Seriamente, penso che il tuo modo di affrontare la vita accettando le cose
per quello che sono, senza idealizzarle troppo, alla fine ti permetta di
essere più soddisfatto.


> Esatto e quindi non era Amore visto che l'amore è RECIPROCO. Non si può
> provarlo a senso unico.

Fosse vero! Diglielo tu al mio collega, uno sveglio per il resto; son tre
anni che sbatte la faccia contro un muro come super mario (il videogioco);
il muro in questione è una stronzetta che lavora con noi. Ogni tanto mi
verrebbe voglia di prenderlo a schiaffi per farlo rinsavire. Ma in quessto
caso entra in gioco qualcosa di diverso perchè qui non c'è davvero niente
di
vissuto, solo un'idea che s'è messo in testa.



> Perdona ma pensi che tutte queste considerazioni non possano valere
> anche per me?

Certo che possono valere, ma allora non ho capito di quali altri difetti
stavi parlando. Considerando che quelli pesanti normalmente sono anche
vistosi e escludono la possibilità di innamorarsene, tra quelli veniali
che
resta? Magari si metteva di nascosto le dita nel naso?


Mentire e nascondere la presenza di
> un'altra persona, non è segno di rispetto verso la stessa e quindi
d'amore.

Vero. Anzi, mentire e nascondere le cose è SEMPRE una mancanza di
rispetto,
e non solo quando si tratta di nascondere la presenza di un'altra persona.
Ti dirò di più, non è solo mancanza di rispetto per l'altro, ma lo è anche
per noi stessi, perchè in fondo lo si fa sempre per vigliaccheria o per
apparire migliori di quel che siamo nella realtà dei fatti.


> Ho seri dubbi che possa succedere ma se così fosse, oramai che cambia? :)

Niente purtroppo. Non posso ripescarne nessuna, Tutte ormai felicemente
accompagnate. :(

> Ciao.

Ciao

Euridice

unread,
Dec 12, 2011, 9:55:23 AM12/12/11
to
Piccolo Principe ha scritto:

Io ad esempio ho capito di amare
> la mia compagna prima dei due anni perché...


Quoto. Quando c'è amore vero lo capisci subito e questo è certo. Casomai
si
può prendere un abbaglio in caso contrario.
Però ragazzi ci stiamo perdendo.
Il punto è: che deve fare Claude?
Esiste in questo momento la possibilità di prendere la decisione sbagliata?
IMHO sì, perchè le incognite sono parecchie.






> SE provi qualcosa, che chiami amore, per un'altra persona all'insaputa
> della tua compagna allora il rapporto è già in crisi.


Chhe il rapporto sia in crisi mi pare fuori di ogni dubbio.
Ma in realtà la parola "crisi" non è così negativa. In origine significa
cernere, separare, cioè la crisi è un momento di separazione da quello che
è
stato prima, un momento di cambiamento. Una crisi può essere quindi anche
un
momento di valutazione di un problema, di riflessione e di rinascita. Sta
a
lui capire la reale sostnza del rapporto.




> Il tutto alle spalle della compagna, nonché aspirante "Amore della
> vita"? Davvero sono l'unico a vedere qualcosa che non va? :)

No, anch'io lo vedo. L'ho scritto sopra.



> Lasciando la compagna ed informandola.

Non so.
Se posso permettermi, lo consiglerei senz'altro di parlare con lei di
quello
che gli sta succedendo ma di lasciarla ora non ne vedo la necessità,
possono
darsi un po' di tempo. Ho solo paura che LEI potrebbe non dargliene.


> Ciao.


Ciao

Piccolo Principe

unread,
Dec 12, 2011, 12:47:53 PM12/12/11
to
Il 12/12/2011 11:06, CesareP ha scritto:

>> Allora spiegami cosa intendi per "qualcosa di meno intenso" perché
>> davvero non capisco come si possa distinguere "amore più intenso" da
>> "amore meno intenso".
>
> E che ci sarebbe di strano?

Ci sarebbe di strano che l'amore andrebbe a scale di valore soggettive e
non capisco, tra l'altro, secondo quali criteri si può stabilire cosa
sia più intenso e cosa meno intenso. Se ami lo fai e basta ed è
un'esperienza "totale".
Per esempio, se amo la mia partner e sono felice allora non è questo già
un modo di esprimersi per assoluti? Si può essere "più felice" di
"felice"? E che senso avrebbe? Se sei felice non c'è altro. Se ami hai
già il massimo che puoi desiderare, c'è qualcosa oltre il massimo?


> e che non esistono forse amori vissuti con più
> o
> meno intensità?

Si ritorna al discorso di prima. Esistono le emozioni ma non c'entrano
con i sentimenti. Posso avere più passione con una partner che con
l'altra, posso fare cose più divertenti ed intense (come viaggiare, fare
sport in coppia o altro ancora) ma questo non da una misura della
qualità del sentimento ma solo delle emozioni in gioco.


> che ci coinvolgono con una forza maggiore o minore?

Si ama o non si ama, non si può farlo a gradi o percentuali. Se no
dovresti poter indicare una scala di valore chiara.


> Guarda, io non sono mai stato un farfallone, sono sempre stato uno che in
> queste cose ci s'è messo per benino. Nessuna storia è stata solo per
> spassarmici. Nel mio piccolo però riconosco che una è stata più "intensa",
> sento che ci sson stato più felice dentro, anche se poi tutte sono state
> belle storie e tutte sono finite.

Sono state tutte storie in cui hai AMATO? Tutte storie in cui avevi la
sicurezza che la tua partner fosse quella giusta con la quale avresti
condiviso la vita? Tutte storie in cui ti sentivi in qualche modo
felice? Se la risposta è "sì" allora spiegami in che modo qualifichi
qualcosa come "più felice". Per me dire "più felice" è come dire "più
bellissimo".


>> O forse è tutta una tua impressione? O magari prima stava con una
>> persona che amava ed ora no.
>
> E' appunto questo il nocciolo del discorso; secondo me il confronto con
> quello che ha provato non lo soddisfa mai pienamente.

Spero tu ti renda conto, però, che questo può stabilirlo solo lui...


>> Se è finita, come fai a dire che fosse un Amore vero?!?
>> E poi, Luca concorda con te?
>
> Mi permetto di "giudicare" solo perchè lo conosco da una vita.

Al punto da sapere MEGLIO di lui cosa provasse e provi?


>> Resterebbe un bel ricordo, un amore del passato. Null'altro. Il presente
>> è fatto di altro e non serve ancorarsi al passato.
>
> Saggio anche questo, però oh, in un paio di giorni m'hai distrutto
> quest'idea che avevo sempre avuto del grande amore. Sei forte!

:)


> Seriamente, penso che il tuo modo di affrontare la vita accettando le cose
> per quello che sono, senza idealizzarle troppo, alla fine ti permetta di
> essere più soddisfatto.

M'è costato parecchio, in termini di sofferenza, riuscire a distinguere
i miei ideali ed i miei desideri dalla realtà.
La batosta più brutta l'ho presa proprio per aver idealizzato e
costretta e rientrare nei miei ideali una persona che dicevo (e pensavo)
di amare.


>> Esatto e quindi non era Amore visto che l'amore è RECIPROCO. Non si può
>> provarlo a senso unico.
>
> Fosse vero! Diglielo tu al mio collega, uno sveglio per il resto; son tre
> anni che sbatte la faccia contro un muro come super mario (il videogioco);
> il muro in questione è una stronzetta che lavora con noi. Ogni tanto mi
> verrebbe voglia di prenderlo a schiaffi per farlo rinsavire. Ma in quessto
> caso entra in gioco qualcosa di diverso perchè qui non c'è davvero niente
> di
> vissuto, solo un'idea che s'è messo in testa.

Esatto. :)
Il tuo collega potrebbe vederlo da solo se solo volesse ma molti
preferiscono tapparsi gli occhi e tirare dritto. Sbattere la testa sul
muro piuttosto che cambiare strada o aggirarlo. Alla fine sono solo loro
a rimetterci, peggio per loro...



>> Perdona ma pensi che tutte queste considerazioni non possano valere
>> anche per me?
>
> Certo che possono valere, ma allora non ho capito di quali altri difetti
> stavi parlando. Considerando che quelli pesanti normalmente sono anche
> vistosi e escludono la possibilità di innamorarsene, tra quelli veniali
> che
> resta? Magari si metteva di nascosto le dita nel naso?

Mi diceva "bugie" che lei reputava "piccole". Ma non esistono bugie
piccole o grandi.
Era diversa dal mio ideale e questo generava i "difetti".


> Mentire e nascondere la presenza di
>> un'altra persona, non è segno di rispetto verso la stessa e quindi
> d'amore.
>
> Vero. Anzi, mentire e nascondere le cose è SEMPRE una mancanza di
> rispetto,
> e non solo quando si tratta di nascondere la presenza di un'altra persona.
> Ti dirò di più, non è solo mancanza di rispetto per l'altro, ma lo è anche
> per noi stessi, perchè in fondo lo si fa sempre per vigliaccheria o per
> apparire migliori di quel che siamo nella realtà dei fatti.

Concordo totalmente. :)


Ciao.

P.S. Ho messo il tag "LUNGO" solo per comodità degli altri, non perché
si sia superato un limite invisibile. :)

Piccolo Principe

unread,
Dec 12, 2011, 1:23:12 PM12/12/11
to
Il 12/12/2011 15.55, Euridice ha scritto:
>
> Però ragazzi ci stiamo perdendo.
> Il punto è: che deve fare Claude?

Comportarsi da persona adulta e responsabile.
Se vuol stare con due persone contemporaneamente, lo faccia alla luce
del sole e non giocando con i loro sentimenti.
E smetta di chiamare "amore" questo sentimento.


> Esiste in questo momento la possibilità di prendere la decisione sbagliata?
> IMHO sì, perchè le incognite sono parecchie.

Esiste sempre questa possibilità.
Ma la testa almeno dobbiamo usarla.



> Chhe il rapporto sia in crisi mi pare fuori di ogni dubbio.
> Ma in realtà la parola "crisi" non è così negativa. In origine significa
> cernere, separare, cioè la crisi è un momento di separazione da quello che
> è
> stato prima, un momento di cambiamento.

Non credo proprio. Molti rapporti vivono in crisi per anni, trascinandosi.


> Una crisi può essere quindi anche
> un
> momento di valutazione di un problema, di riflessione e di rinascita. Sta
> a
> lui capire la reale sostnza del rapporto.

Hai ragione ma deve prima rendersi conto che è in crisi. Se finge di non
vederla ed anzi accampa scuse, non ne esce certo fuori.


>> Lasciando la compagna ed informandola.
>
> Non so.
> Se posso permettermi, lo consiglerei senz'altro di parlare con lei di
> quello
> che gli sta succedendo ma di lasciarla ora non ne vedo la necessità,
> possono
> darsi un po' di tempo.

IMHO non ha senso stare con una persona che non si ama. In ogni caso,
come dici tu, un passo importante ed indispensabile resta quello di
chiarire tutto.


> Ho solo paura che LEI potrebbe non dargliene.

Giustamente. Tu che faresti al suo posto? :)
Io non mi terrei un partner che ne "ama" un altro e che per del tempo mi
ha nascosto tutto.

Euridice

unread,
Dec 12, 2011, 5:27:08 PM12/12/11
to
Piccolo Principe ha scritto:


> Comportarsi da persona adulta e responsabile.
> Se vuol stare con due persone contemporaneamente, lo faccia alla luce
> del sole e non giocando con i loro sentimenti.
> E smetta di chiamare "amore" questo sentimento.

Noi possiamo dire la nostra ma non giudicarlo.






> Esiste sempre questa possibilità.
> Ma la testa almeno dobbiamo usarla.


Infatti mi sembra che voglia ragionrci su. Siamo qui perchè chiedeva
consglio.





> Molti rapporti vivono in crisi per anni, trascinandosi.

Ok, ma non possiamo saperlo se anche per il suo sarà così.
A volte può essere l'individuo a entrar in crisi e la crisi della coppia è
solo il riflesso di un male interiore.




> Hai ragione ma deve prima rendersi conto che è in crisi. Se finge di non
> vederla ed anzi accampa scuse, non ne esce certo fuori.

Stavoplta ti quoto. In effetti nel post non si sente una netta presa di
coscienza della crisi.




> Io non mi terrei un partner che ne "ama" un altro e che per del tempo mi
> ha nascosto tutto.

Solo lei potrà capire il senso di questa crisi, e credo che quando si ama
si
possa tentare.

Piccolo Principe

unread,
Dec 13, 2011, 1:56:07 PM12/13/11
to
Il 12/12/2011 23.27, Euridice ha scritto:
> Piccolo Principe ha scritto:
>
>
>> Comportarsi da persona adulta e responsabile.
>> Se vuol stare con due persone contemporaneamente, lo faccia alla luce
>> del sole e non giocando con i loro sentimenti.
>> E smetta di chiamare "amore" questo sentimento.
>
> Noi possiamo dire la nostra ma non giudicarlo.

Hai chiesto cosa dovrebbe fare, ho indicato la mia risposta. :)
E poi non vedo perché non si possa giudicare.

don camillo

unread,
Jun 5, 2012, 10:33:37 AM6/5/12
to

Euridice <myl...@hotmail.it> ha scritto:

> Cesare, ma tu sogni il grande amore vero? Eccomi, sono qui!!!!

Te lo do io il grande amore!!!


> - Scherzo!

Ah, ecco, sarà meglio eheheh

:-)
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