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Perche' cosi' tante separazioni ?

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Pierfrancesco

unread,
Feb 24, 2017, 4:24:02 PM2/24/17
to
1^ risposta semplice: non si amano piu'.
Vediamo se ho capito bene: due persone si conoscono, si piacciono, si
frequentano, si innamorano, si sposano (o iniziano una convivenza),
magari hanno dei figli. Tutte cose belle no ? Tutte cose che dovrebbero
accrescere un sentimento gia' esistente no ? Invece ad un certo punto -
non si amano piu' - Cosa sara' successo ? Perche' IMO qualcosa DEVE
essere successo.
Qualcuno potra' obiettare che non e' affatto detto.
Vediamola dal punto di vista di un'amicizia (mutatis mutandis): due
persone si conoscono, trovano comunanza di interessi, si frequentano,
nasce un'amicizia. Tutte cose belle. Tutte cose che sicuramente
accrescono o stabilizzano un sentimento gia' esistente. Ad un certo
punto - l'amicizia si incrina - A questo qualcuno rispondo: secondo te
non DEVE essere successo qualcosa ?
(segue...)

--
Questo post vuole essere solo uno spunto di riflessione.
per contatti: pierf...@teletu.it

Pierfrancesco

ilChierico

unread,
Feb 25, 2017, 1:55:02 PM2/25/17
to
On 24/02/2017 22:22, Pierfrancesco wrote:

> 1^ risposta semplice: non si amano piu'.

Il logorio della vita moderna (c)

Al3xI98O

unread,
Feb 26, 2017, 5:06:02 PM2/26/17
to
ilChierico in data sabato, 25/02/2017 ha detto:
> On 24/02/2017 22:22, Pierfrancesco wrote:
>
>> 1^ risposta semplice: non si amano piu'.
>
> Il logorio della vita moderna (c)

Cynar per tutti!

--
«Non scegliere la strada più comoda, scegli quella giusta.» (Al3xI98O)

Al3xI98O

unread,
Feb 26, 2017, 5:06:02 PM2/26/17
to
Pierfrancesco in data venerdì, 24/02/2017 ha detto:
> 1^ risposta semplice: non si amano piu'.

La mia 1a risposta semplice è: cambiamo.
Tutto cambia anche noi: interessi, gusti, priorità, forza nel reagire
alle problematiche, volontà di trovare compromessi... Ad un certo punto
(volenti o nolenti) nessuna delle due persone è la stessa del giorno
del matrimonio quindi i due "nuovi io" potrebbero scoprire di non
essere più compatibili...
Alla fine non è successo niente, nessun fatto grosso, nessuno può
recriminare troppo: è successo...

ilChierico

unread,
Feb 28, 2017, 6:55:02 AM2/28/17
to
On 26/02/2017 23:02, Al3xI98O wrote:

> La mia 1a risposta semplice è: cambiamo.

C'e' un bellissimo film americano del 1967 in cui tutte le coppie
scoppiano e divorziano, e piu' va avanti il film a furia di divorzi i
mariti si trovano a pagare sempre piu' alimenti alle ex-mogli, finche'
alla fine lavorano tutti come pazzi e non hanno neanche il tempo di
riposare un attimo.

Ed alla fine che succede? Che i mariti si ritrovano nella giostra la
prima moglie, ma per la faccenda degli alimenti finisce il film con la
nostra ritrovata coppia che ritrova l'amore ma ha perso tutti i soldi ed
il marito felice, forse perche' finisce il film, si ritrovera' alla fine
dell'ultimo rullo a dover lavorare come un pazzo per pagare gli
alimenti, e senza un soldo per vivere assieme al suo primo amore.

ilChierico

unread,
Feb 28, 2017, 6:55:02 AM2/28/17
to
On 26/02/2017 23:00, Al3xI98O wrote:

>> Il logorio della vita moderna (c)
>
> Cynar per tutti!

Sarebbe un inizio, se vuoi favorire le riappacificazioni ed evitare
separazioni e divorzi.

Al3xI98O

unread,
Feb 28, 2017, 8:42:01 AM2/28/17
to
ilChierico in data lunedì, 27/02/2017 ha detto:
O quantomeno se ne fregherebbero dei problemi :P

Al3xI98O

unread,
Feb 28, 2017, 8:42:02 AM2/28/17
to
ilChierico in data lunedì, 27/02/2017 ha detto:
Se cambi troppo non cambi... potrebbea anche essere :O

Pierfrancesco

unread,
Feb 28, 2017, 2:54:02 PM2/28/17
to
Al3xI98O ha detto questo martedì :
> ilChierico in data lunedì, 27/02/2017 ha detto:
>> On 26/02/2017 23:00, Al3xI98O wrote:
>>
>>>> Il logorio della vita moderna (c)
>>>
>>> Cynar per tutti!
>>
>> Sarebbe un inizio, se vuoi favorire le riappacificazioni ed evitare
>> separazioni e divorzi.
>
> O quantomeno se ne fregherebbero dei problemi :P
>
Ok, forse abbiamo individuato una causa: la gente e' fortemente spinta
a consumare e per farlo deve lavorare molto per cui si stressa.
Ma direi anche di piu': ho lavorato in una grossa azienda con
preponderanza di personale femminile. Bene, in questa azienda la
maggioranza del personale feminile e' a part-time, mentre il personale
maschile a part-time e' quasi assente.
Questo IMO puo' significare che il carico di lavoro familiare viene in
prevalenza sopportato dalle donne, anche quando queste lavorano fuori
casa.
Dubito che le donne scelgano di lavorare a part-time per avere il tempo
di andare a spasso o a bersi l'aperitivo con le amiche: di fatto non le
vedo, le vedo invece di corsa al supermercato o all'uscita delle scuole
(a tempo pieno).
Sento diverse colleghe dichiarare candidamente che gli impegni
lavorativi/familiari tipici di una loro giornata raggiungono le 12 ore.

Pierfrancesco

unread,
Feb 28, 2017, 3:12:02 PM2/28/17
to
Al3xI98O ha spiegato il 26/02/2017 :
> Pierfrancesco in data venerdì, 24/02/2017 ha detto:
>> 1^ risposta semplice: non si amano piu'.
>
> La mia 1a risposta semplice è: cambiamo.
> Tutto cambia anche noi: interessi, gusti, priorità, forza nel reagire alle
> problematiche, volontà di trovare compromessi...
>
Forse, ma non direi cosi' tanto.
Gli interessi verosimilmente si adattano alle circostanze. E' chiaro
che se uno si trasferisce da Palermo a Bolzano il suo desiderio di fare
il bagno nel mare non puo' che essere sostituito dalla piscina
(coperta).
Pero' il desiderio di fare il bagno fuori di casa rimane.
Quanto ai gusti ho l'impressione che quantomeno a partire
dall'adolescenza non cambiano proprio piu': pensiamo agli hobbies che
spesso partono da allora e restano tutta la vita.
Perfino l'orientamento sessuale etero/omo (sembra) immodificabile nelle
persone.
Le priorita' tutto sommato ne sono la conseguenza insieme con una
valutazione ragionata delle "cose importanti" della vita, che
dovrebbero essere abbastanza "stabili".
La forza nel reagire alle problematiche e la volonta' di trovare
compromessi, in sostanza sono espressione della "maturita'" e
dovrebbero appunto maturare e stabilizzarsi nel tempo.
Forse (sto scrivendo a ruota libera e per ipotesi) si cambia perche' si
"matura", ma una volta "maturi" non si cambia piu' se non per questioni
secondarie.






> Ad un certo punto (volenti o nolenti) nessuna delle due persone è la stessa
> del giorno del matrimonio quindi i due "nuovi io" potrebbero scoprire di
> non essere più compatibili...
> Alla fine non è successo niente, nessun fatto grosso, nessuno può
> recriminare troppo: è successo...
>
Se i due si sono sposati molto giovani mi sembra verosimile, altrimenti
ho qualche dubbio.

Al3xI98O

unread,
Mar 1, 2017, 9:54:02 AM3/1/17
to
Pierfrancesco in data martedì, 28/02/2017 ha detto:
> Al3xI98O ha detto questo martedì :
>> ilChierico in data lunedì, 27/02/2017 ha detto:
>>> On 26/02/2017 23:00, Al3xI98O wrote:
>>>
>>>>> Il logorio della vita moderna (c)
>>>>
>>>> Cynar per tutti!
>>>
>>> Sarebbe un inizio, se vuoi favorire le riappacificazioni ed evitare
>>> separazioni e divorzi.
>>
>> O quantomeno se ne fregherebbero dei problemi :P
>>
> Ok, forse abbiamo individuato una causa: la gente e' fortemente spinta a
> consumare e per farlo deve lavorare molto per cui si stressa.

La gente si stressa. Qualsiasi lavoro o non lavoro faccia :)

> Questo IMO puo' significare che il carico di lavoro familiare viene in
> prevalenza sopportato dalle donne, anche quando queste lavorano

Sì, è vero. Non so è giusto o meno ma è così. Con mia moglie la
situazione è particolare: il carico è più sulle sue spalle per
questioni di orari di lavoro (lei è fisicamente via molte meno ore di
me e lavora a 3km da casa, io sono via 12h...).

Al3xI98O

unread,
Mar 1, 2017, 10:00:02 AM3/1/17
to
Pierfrancesco in data martedì, 28/02/2017 ha detto:
> Al3xI98O ha spiegato il 26/02/2017 :
>> Pierfrancesco in data venerdì, 24/02/2017 ha detto:
>>> 1^ risposta semplice: non si amano piu'.
>>
>> La mia 1a risposta semplice è: cambiamo.
>> Tutto cambia anche noi: interessi, gusti, priorità, forza nel reagire alle
>> problematiche, volontà di trovare compromessi...
>>
> Forse, ma non direi cosi' tanto.
> Gli interessi verosimilmente si adattano alle circostanze.

Posso parlare per me: le cose che volevo fare a 20 anni sono diverse da
quelle che volevo fare a 28 che sono diverse da adesso che ne ho 36...
Anche il desideri di andare al mare (montagna per me) sono cambiati...

> Quanto ai gusti ho l'impressione che quantomeno a partire dall'adolescenza
> non cambiano proprio piu': pensiamo agli hobbies che spesso partono da allora
> e restano tutta la vita.

Le basi rimangono ma il resto può cambiare: anche solo per possibilità
di provare cose nuove (economica, temporale...).

> Perfino l'orientamento sessuale etero/omo (sembra) immodificabile nelle
> persone.

beh quello sì :P

> Le priorita' tutto sommato ne sono la conseguenza insieme con una valutazione
> ragionata delle "cose importanti" della vita, che dovrebbero essere
> abbastanza "stabili".

Direi di no, almeno nella fascia 20/40-50 dove cambiano anche
parecchio...

> La forza nel reagire alle problematiche e la volonta' di trovare compromessi,
> in sostanza sono espressione della "maturita'" e dovrebbero appunto maturare
> e stabilizzarsi nel tempo.

Io credo che in un periodo passi sopra a molte cose, poi non ne hai più
né la voglia né la forza (forse raggiungi il limite?) quindi...

> Forse (sto scrivendo a ruota libera e per ipotesi) si cambia perche' si
> "matura", ma una volta "maturi" non si cambia piu' se non per questioni
> secondarie.

Questo può essere... ma il percorso "innamoramento+matrimonio" si fa
nel mentre che si matura quindi poi può esserci il casino...

>> Ad un certo punto (volenti o nolenti) nessuna delle due persone è la stessa
>> del giorno del matrimonio quindi i due "nuovi io" potrebbero scoprire di
>> non essere più compatibili...
>> Alla fine non è successo niente, nessun fatto grosso, nessuno può
>> recriminare troppo: è successo...
>>
> Se i due si sono sposati molto giovani mi sembra verosimile, altrimenti ho
> qualche dubbio.

Se ti sposi a 50 anni è vero, se lo fai tra i 25 e i 35 la vedo come
cosa certa... tra i 35 e i 50 dipende...

Pierfrancesco

unread,
Mar 3, 2017, 1:12:02 PM3/3/17
to
Nel suo scritto precedente, Al3xI98O ha sostenuto :
Questa e' una situazione dove tutto sommato il carico di lavoro e'
equilibrato; non so se sia sempre cosi'.

Ma siamo immersi in una societa' che ci chiede anizitutto
"produttivita'" e non si interessa minimamente della vita affettiva dei
suoi componenti, che evidentemente non ha alcun valore "economico".

Ma spesso non consideriamo che le nostre risorse sono limitate e
dobbiamo fare una accorta attivita' di distribuzione fra le varie
necessita' in modo che nessuna abbia a soffrirne.

E non ci soffermiamo a pensare che anche i nostri affetti hanno bisogno
di "nutrimento".

Mi pare che un po' tutti, troppo raramente chiediamo ai nostri cari
"come va ?", "come e' andata oggi ?" E raccontarsi un po'. Pero' mi
rendo conto che e' un po' difficile quando si e' stanchissimi per il
lavoro e gli altri impegni.

Per foruna c'e' il week-end e ci sono le ferie, sempre che non siano
irti di "impegni" anche loro.

Pierfrancesco

unread,
Mar 3, 2017, 1:48:02 PM3/3/17
to
Al3xI98O ci ha detto :
> Pierfrancesco in data martedì, 28/02/2017 ha detto:
>> Al3xI98O ha spiegato il 26/02/2017 :
>>> Pierfrancesco in data venerdì, 24/02/2017 ha detto:
>>>> 1^ risposta semplice: non si amano piu'.
>>>
>>> La mia 1a risposta semplice è: cambiamo.
>>> Tutto cambia anche noi: interessi, gusti, priorità, forza nel reagire
>>> alle problematiche, volontà di trovare compromessi...
>>>
>> Forse, ma non direi cosi' tanto.
>> Gli interessi verosimilmente si adattano alle circostanze.
>
> Posso parlare per me: le cose che volevo fare a 20 anni sono diverse da
> quelle che volevo fare a 28 che sono diverse da adesso che ne ho 36...
> Anche il desideri di andare al mare (montagna per me) sono cambiati...
>
Ti segnalo un'altra "chiave di lettura": i tuoi desideri attuali non
erano "assenti", erano "coperti" e con l'andare del tempo li hai
scoperti.
Se osserviano ad es. il "carattere" delle persone nelle loro
manifestazioni vediamo che sono: accomodanti, combattivi, riflessivi,
passionali, impulsivi, precisi, infervorati, approssimativi, e non
cambiano mai.
Solo con la terza eta' molti atteggiamenti eccessivamente "estroversi"
si attenuano, ma non sempre.




>> Quanto ai gusti ho l'impressione che quantomeno a partire dall'adolescenza
>> non cambiano proprio piu': pensiamo agli hobbies che spesso partono da
>> allora e restano tutta la vita.
>
> Le basi rimangono ma il resto può cambiare: anche solo per possibilità di
> provare cose nuove (economica, temporale...).
>
Vero. Con l'andare del tempo, anche per lo stesso progresso, le opzioni
amentano di numero, pero' se si osserva bene credo si possa scorgere un
tratto comune su tutte quelle che abbiamo scelto.





>> Perfino l'orientamento sessuale etero/omo (sembra) immodificabile nelle
>> persone.
>
> beh quello sì :P
>
>> Le priorita' tutto sommato ne sono la conseguenza insieme con una
>> valutazione ragionata delle "cose importanti" della vita, che dovrebbero
>> essere abbastanza "stabili".
>
> Direi di no, almeno nella fascia 20/40-50 dove cambiano anche parecchio...
>
Purtroppo e' vero. IMO questo avviene in particolar modo perche' siamo
"frastornati" da informazioni sbagliate. Mi torna alla mente un thread
dove un mio interlocutore affermava con tranquillita' che il
"tradimento fa bene al matrimonio".

Di fatto le cose vere e importanti sono sempre le stesse, e non sono
mica tante, ma sembra che la cultura faccia di tutto per farci
sbagliare.







>> La forza nel reagire alle problematiche e la volonta' di trovare
>> compromessi, in sostanza sono espressione della "maturita'" e dovrebbero
>> appunto maturare e stabilizzarsi nel tempo.
>
> Io credo che in un periodo passi sopra a molte cose, poi non ne hai più né
> la voglia né la forza (forse raggiungi il limite?) quindi...
>
IMO io non farei cosi': perche' "passare sopra alle cose ?"
Perche' con estrema semplicita' non fare presente: "mi spiace questa
cosa", "mi fa stare male", "mi fa soffrire".
Al che la "controparte fara' presenti le proprie motivazioni, che
possono essere perfettamente ragionevoli e magari neppure sospettate da
noi.
In breve quella che comunemente si chiama "incomprensione".
Mi vene da pensare pero' che c'e' una "valvola di sfogo" e sono i
litigi. Durante i litigi generalmente vengono espresse tutte quelle
cose che abbiamo sopportato senza manifestare la nostra
disapprovazione. E se non degenerano nell'insulto IMO possono per
questa ragione essere perfino positivi.







>> Forse (sto scrivendo a ruota libera e per ipotesi) si cambia perche' si
>> "matura", ma una volta "maturi" non si cambia piu' se non per questioni
>> secondarie.
>
> Questo può essere... ma il percorso "innamoramento+matrimonio" si fa nel
> mentre che si matura quindi poi può esserci il casino...
>
Diciamo che in linea di principio il matrimonio dovrebbe avvenire fra
persone mature, ma mi rendo conto che e' una situazione ideale non
sempre realizzata.

Tutto sommato quanto affermi mi sembra plausibile.

Se ne deduce che i matrimoni fra persone molto giovani sono "a
rischio".







>>> Ad un certo punto (volenti o nolenti) nessuna delle due persone è la
>>> stessa del giorno del matrimonio quindi i due "nuovi io" potrebbero
>>> scoprire di non essere più compatibili...
>>> Alla fine non è successo niente, nessun fatto grosso, nessuno può
>>> recriminare troppo: è successo...
>>>
>> Se i due si sono sposati molto giovani mi sembra verosimile, altrimenti ho
>> qualche dubbio.
>
> Se ti sposi a 50 anni è vero, se lo fai tra i 25 e i 35 la vedo come cosa
> certa... tra i 35 e i 50 dipende...
>
Temo che tu abbia ragione. Se osservo i ragazzi, noto un'immaturita'
sentimentale inattesa.
E anche questa io la addebito ai modelli sbagliati e contradditori che
la nostra societa' ci propone.

Al3xI98O

unread,
Mar 6, 2017, 6:48:02 AM3/6/17
to
Pierfrancesco in data venerdì, 03/03/2017 ha detto:

> Ma siamo immersi in una societa' che ci chiede anizitutto "produttivita'" e
> non si interessa minimamente della vita affettiva dei suoi componenti, che
> evidentemente non ha alcun valore "economico".

Vero, ne facevo parte anche io PRIMA :) Poi, da buon porgrammatore, ho
ordinato per priorità ;)


> Mi pare che un po' tutti, troppo raramente chiediamo ai nostri cari "come va
> ?", "come e' andata oggi ?" E raccontarsi un po'. Pero' mi rendo conto che e'
> un po' difficile quando si e' stanchissimi per il lavoro e gli altri impegni.

Io, per abitudine, lo faccio 2 volte al giorno con mia moglie... con
gli altri molto molto meno...

> Per foruna c'e' il week-end e ci sono le ferie, sempre che non siano irti di
> "impegni" anche loro.

Sono pienissimi di impegni... si deve concentrare 7gg in 2... però
spesso sono impegni CON i familiari almeno :D

Al3xI98O

unread,
Mar 6, 2017, 6:54:02 AM3/6/17
to
Pierfrancesco in data venerdì, 03/03/2017 ha detto:
> Al3xI98O ci ha detto :
>> Pierfrancesco in data martedì, 28/02/2017 ha detto:
>>> Al3xI98O ha spiegato il 26/02/2017 :
>>>> Pierfrancesco in data venerdì, 24/02/2017 ha detto:
>>>>> 1^ risposta semplice: non si amano piu'.
>>>>
>>>> La mia 1a risposta semplice è: cambiamo.
>>>> Tutto cambia anche noi: interessi, gusti, priorità, forza nel reagire
>>>> alle problematiche, volontà di trovare compromessi...
>>>>
>>> Forse, ma non direi cosi' tanto.
>>> Gli interessi verosimilmente si adattano alle circostanze.
>>
>> Posso parlare per me: le cose che volevo fare a 20 anni sono diverse da
>> quelle che volevo fare a 28 che sono diverse da adesso che ne ho 36...
>> Anche il desideri di andare al mare (montagna per me) sono cambiati...
>>
> Ti segnalo un'altra "chiave di lettura": i tuoi desideri attuali non erano
> "assenti", erano "coperti" e con l'andare del tempo li hai scoperti.
> Se osserviano ad es. il "carattere" delle persone nelle loro manifestazioni
> vediamo che sono: accomodanti, combattivi, riflessivi, passionali, impulsivi,
> precisi, infervorati, approssimativi, e non cambiano mai.
> Solo con la terza eta' molti atteggiamenti eccessivamente "estroversi" si
> attenuano, ma non sempre.

Io ho notato (ma, ovviamente, sono 1 e non faccio statistica) un netto
cambiamento tra i 20 e 30/35 anni: prima ero una testa calda sempre
pronta ad atteggiamenti passionali ed impulsive (anche violente, per
capirci: telefoni rotti perché scagliati, un PC portatile sfondato con
un pugno...) adesso sono molto più riflessivo e preciso...
Con mia moglie si sono invertiti i ruoli: di fronte ad alcune
situazioni adesso sono io quello calmo e riflessivo mentre ai tempi lo
era lei.



> Di fatto le cose vere e importanti sono sempre le stesse, e non sono mica
> tante, ma sembra che la cultura faccia di tutto per farci sbagliare.

Esatto: le chiamo da sempre PILASTRI... se ne manca 1 si sta in piedi
lo stesso, se sono tante diventa difficile...



> IMO io non farei cosi': perche' "passare sopra alle cose ?"
> Perche' con estrema semplicita' non fare presente: "mi spiace questa cosa",
> "mi fa stare male", "mi fa soffrire".

Diciamo che ci sono cose terra terra (il classico tubetto del
dentifricio) a cui all'inizio non darai proprio importanza ma un domani
in mezzo a mille altre cose può diventare rilevante...

> Al che la "controparte fara' presenti le proprie motivazioni

A volte si conclude sempre e solo con un muro contro muro inutile...
Spesso, troppo spesso, capita anche a me con la moglie: ogni cosa detta
scatena il mondo e non giunge mai a nessuna conclusione se non
un'incazzatura...

> Diciamo che in linea di principio il matrimonio dovrebbe avvenire fra persone
> mature, ma mi rendo conto che e' una situazione ideale non sempre realizzata.
>
> Tutto sommato quanto affermi mi sembra plausibile.

Sicuramente è una chiave di lettura... credo anche giusta ma chissà in
quali percentuali :D

> Se ne deduce che i matrimoni fra persone molto giovani sono "a rischio".

Esattamente... credo che le banali "unioni" premature siano a rischio:
quanti arrivano alle nozze col fidanzatino delle medie?


>> Se ti sposi a 50 anni è vero, se lo fai tra i 25 e i 35 la vedo come cosa
>> certa... tra i 35 e i 50 dipende...
>>
> Temo che tu abbia ragione. Se osservo i ragazzi, noto un'immaturita'
> sentimentale inattesa.
> E anche questa io la addebito ai modelli sbagliati e contradditori che la
> nostra societa' ci propone.

Fondamentalmente quoto...

ilChierico

unread,
Mar 7, 2017, 12:10:02 PM3/7/17
to
On 28/02/2017 20:52, Pierfrancesco wrote:

> Sento diverse colleghe dichiarare candidamente che gli impegni
> lavorativi/familiari tipici di una loro giornata raggiungono le 12 ore.

Benvenuto nel XX secolo. E anche nel XXI. Perche', la tua giornata tipo
com'e'? Se hai figli piccoli, non finisce di certo in 12 ore.

Al3xI98O

unread,
Mar 7, 2017, 4:42:02 PM3/7/17
to
ilChierico in data venerdì, 03/03/2017 ha detto:
In effetti i miei impegni lavorativi mi portano via 12h, quelli
familiari altre 3h circa... sono 15h, 6-7 le dormo quindi ho ben 2-3h
per me :D (quando non le passo lavorando extra :P)

ilChierico

unread,
Mar 8, 2017, 1:45:02 PM3/8/17
to
On 07/03/2017 22:39, Al3xI98O wrote:

> In effetti i miei impegni lavorativi mi portano via 12h, quelli
> familiari altre 3h circa... sono 15h, 6-7 le dormo quindi ho ben 2-3h
> per me :D (quando non le passo lavorando extra :P)

E' la vita.

Prima eri il figlio, adesso sei il padre.

Non faccio battute perche' ormai le conoscerai tutte a memoria.

Al3xI98O

unread,
Mar 9, 2017, 9:42:01 AM3/9/17
to
ilChierico in data mercoledì, 08/03/2017 ha detto:
> On 07/03/2017 22:39, Al3xI98O wrote:
>
>> In effetti i miei impegni lavorativi mi portano via 12h, quelli
>> familiari altre 3h circa... sono 15h, 6-7 le dormo quindi ho ben 2-3h
>> per me :D (quando non le passo lavorando extra :P)
>
> E' la vita.
Concordo :)

> Prima eri il figlio, adesso sei il padre.

Già ^_^

> Non faccio battute perche' ormai le conoscerai tutte a memoria.

non so... se vuoi provane qualcuna :P

Pierfrancesco

unread,
Mar 21, 2017, 3:42:02 PM3/21/17
to
Sembra che Al3xI98O abbia detto :
E delle "scelte di fondo" che mi dici ? Sei cambiato ?





>
>
>> Di fatto le cose vere e importanti sono sempre le stesse, e non sono mica
>> tante, ma sembra che la cultura faccia di tutto per farci sbagliare.
>
> Esatto: le chiamo da sempre PILASTRI... se ne manca 1 si sta in piedi lo
> stesso, se sono tante diventa difficile...
>
I valori.




>
>
>> IMO io non farei cosi': perche' "passare sopra alle cose ?"
>> Perche' con estrema semplicita' non fare presente: "mi spiace questa
>> cosa", "mi fa stare male", "mi fa soffrire".
>
> Diciamo che ci sono cose terra terra (il classico tubetto del dentifricio)
> a cui all'inizio non darai proprio importanza ma un domani in mezzo a mille
> altre cose può diventare rilevante...
>
Io non lo credo che diventi rilevante. Pero' quando si e' stanchi o
preoccupati o tesi o depressi basta poco per farci incavolare. Ma in
quel momento noi non siamo "veri"; la nostra indole "vera" in quel
momento e' mascherata.




>> Al che la "controparte fara' presenti le proprie motivazioni
>
> A volte si conclude sempre e solo con un muro contro muro inutile...
> Spesso, troppo spesso, capita anche a me con la moglie: ogni cosa detta
> scatena il mondo e non giunge mai a nessuna conclusione se non
> un'incazzatura...
>
C'era qualcosa che bolliva sotto sotto oppure si e' stanchi o
preoccupati o tesi o depressi e allora non si e' "ricettivi" e
"pazienti" con l'altro/a.






> Esattamente... credo che le banali "unioni" premature siano a rischio:
> quanti arrivano alle nozze col fidanzatino delle medie?
>
>
>>> Se ti sposi a 50 anni è vero, se lo fai tra i 25 e i 35 la vedo come cosa
>>> certa... tra i 35 e i 50 dipende...
>>>
>> Temo che tu abbia ragione. Se osservo i ragazzi, noto un'immaturita'
>> sentimentale inattesa.
>> E anche questa io la addebito ai modelli sbagliati e contradditori che la
>> nostra societa' ci propone.
>
> Fondamentalmente quoto...
>
A questo proposito mi sembra ragionevole pensare che le coppie si
sfasciano "troppo" facilmente, in presenza di piccole difficolta'. Le
difficolta' della convienza sono innegabili e ho motivo di credere che
sia opinione comune che "ci si lascia e chi s'e' visto s'e' visto".
Questa puo' essere una delle ragioni: troppa superficialita'.

Se poi c'e' un problema di corna, difficile che una coppia resti unita:
altra ragione.

C'e' poi il caso, poco frequente, del componente la coppia ricco e
realizzato (generalmente l'uomo'), che quando la controparte per il
trascorrere del tempo non e' piu' gradita, se ne prende una piu'
giovane e carina.

(segue)

Al3xI98O

unread,
Mar 22, 2017, 4:24:02 AM3/22/17
to
Pierfrancesco in data martedì, 21/03/2017 ha detto:

>> Io ho notato (ma, ovviamente, sono 1 e non faccio statistica) un netto
>> cambiamento tra i 20 e 30/35 anni: prima ero una testa calda sempre pronta
>> ad atteggiamenti passionali ed impulsive

> E delle "scelte di fondo" che mi dici ? Sei cambiato ?

Radicalmente. A volte mi guardo indietro e faccio fatica a
riconoscermi...

>> Esatto: le chiamo da sempre PILASTRI... se ne manca 1 si sta in piedi lo
>> stesso, se sono tante diventa difficile...
>>
> I valori.

Li chiamo "PILASTRI" perchè sono Valori ma anche altro: persone,
lavori, oggetti...

>> Diciamo che ci sono cose terra terra (il classico tubetto del dentifricio)
>> a cui all'inizio non darai proprio importanza ma un domani in mezzo a mille
>> altre cose può diventare rilevante...
>>
> Io non lo credo che diventi rilevante. Pero' quando si e' stanchi o
> preoccupati o tesi o depressi basta poco per farci incavolare. Ma in quel
> momento noi non siamo "veri"; la nostra indole "vera" in quel momento e'
> mascherata.

Può essere che non siamo Noi ma siamo quel che siamo in quel momento e
ciò che si dice o si fa conta (difficile appellarsi all'incapacità di
intendere e di volere :)).


>>> Al che la "controparte fara' presenti le proprie motivazioni
>>
>> A volte si conclude sempre e solo con un muro contro muro inutile...
>> Spesso, troppo spesso, capita anche a me con la moglie: ogni cosa detta
>> scatena il mondo e non giunge mai a nessuna conclusione se non
>> un'incazzatura...
>>
> C'era qualcosa che bolliva sotto sotto oppure si e' stanchi o preoccupati o
> tesi o depressi e allora non si e' "ricettivi" e "pazienti" con l'altro/a.

Questo è un grosso problema: se non posso comunicare crolla tutto il
castello...

> A questo proposito mi sembra ragionevole pensare che le coppie si sfasciano
> "troppo" facilmente, in presenza di piccole difficolta'.

Tante piccole difficoltà in contesti problematici diventano enormi...
sono dell'idea che occorra sempre valutare caso per caso: una cosa
irrilevante per me potrebbe diventare primaria per te.

Pierfrancesco

unread,
Mar 22, 2017, 7:30:02 PM3/22/17
to
Al3xI98O scriveva il 22/03/2017 :
> Pierfrancesco in data martedì, 21/03/2017 ha detto:
>
>>> Io ho notato (ma, ovviamente, sono 1 e non faccio statistica) un netto
>>> cambiamento tra i 20 e 30/35 anni: prima ero una testa calda sempre
>>> pronta ad atteggiamenti passionali ed impulsive
>
>> E delle "scelte di fondo" che mi dici ? Sei cambiato ?
>
> Radicalmente. A volte mi guardo indietro e faccio fatica a riconoscermi...
>
Esuberanza, sconsideratezza, un po' di superficialita' di gioventu' ?
Ne siamo passati tutti.
Sono tutte manifestazioni di parziale immaturita'.
Perfino gli ideali e le cause nobili che infiammano.....
Poi arriva l'eta' della c.d. "caduta delle illusioni" dove si scopre
che per dirla con un eufemismo "non era proprio cosi'", non e'
esattamente tutto "bianco o nero", ma il grigio e' diffuso quasi
dappertutto; successivamente subentra una percezione del mondo molto
piu' realistica e disincantata, che pero' permette di affrontarlo molto
piu' attrezzati. Una unione sentimentale su questi presupposti e'
solidissima.
Alludi a queste cose ?





>>> Esatto: le chiamo da sempre PILASTRI... se ne manca 1 si sta in piedi lo
>>> stesso, se sono tante diventa difficile...
>>>
>> I valori.
>
> Li chiamo "PILASTRI" perchè sono Valori ma anche altro: persone, lavori,
> oggetti...
>
Attenzione: molte di queste cose, in caso di perdita possono essere
rimpiazzate.

E' frequente il caso di quella che gli psicologi definiscono "poverta'
delle scelte" indotta da una grossa perdita sentimentale o economica o
sociale. Si tratta di una reazione umana che pero' (con fatica) si
riesce a correggere.

Se invece le perdite sono parecchie e contemporanee l'equilibrio
personale viene messo a dura prova e in questi casi trovo opportuno o
perfino necessario ricorrere ad un aiuto.

Non so se sono in tema con quello che hai in mente, ma ragionando cosi'
in astratto e' necessario restare un po' nel vago: se vogliamo
precisare fammi sapere.





>>> Diciamo che ci sono cose terra terra (il classico tubetto del
>>> dentifricio) a cui all'inizio non darai proprio importanza ma un domani
>>> in mezzo a mille altre cose può diventare rilevante...
>>>
>> Io non lo credo che diventi rilevante. Pero' quando si e' stanchi o
>> preoccupati o tesi o depressi basta poco per farci incavolare. Ma in quel
>> momento noi non siamo "veri"; la nostra indole "vera" in quel momento e'
>> mascherata.
>
> Può essere che non siamo Noi ma siamo quel che siamo in quel momento e ciò
> che si dice o si fa conta (difficile appellarsi all'incapacità di intendere
> e di volere :)).
>
>
>>>> Al che la "controparte fara' presenti le proprie motivazioni
>>>
>>> A volte si conclude sempre e solo con un muro contro muro inutile...
>>> Spesso, troppo spesso, capita anche a me con la moglie: ogni cosa detta
>>> scatena il mondo e non giunge mai a nessuna conclusione se non
>>> un'incazzatura...
>>>
>> C'era qualcosa che bolliva sotto sotto oppure si e' stanchi o preoccupati
>> o tesi o depressi e allora non si e' "ricettivi" e "pazienti" con
>> l'altro/a.
>
> Questo è un grosso problema: se non posso comunicare crolla tutto il
> castello...
>
Estremamente vero. La comunicazione e' basilare. In assenza le
incomprensioni sono inevitabili. Non solo, facciamo perfino delle
deduzioni assolutamente gratuite, motivate piu' dai nostri desideri o
dalle nostre paure che dalla realta' obiettiva.





>> A questo proposito mi sembra ragionevole pensare che le coppie si
>> sfasciano "troppo" facilmente, in presenza di piccole difficolta'.
>
> Tante piccole difficoltà in contesti problematici diventano enormi...
>
Tante piccole difficolta' sommate insieme possono diventare
insopportabili. Se sono difficolta' "esterne" alla coppia, dividersi
non risolve il problema, anzi, uniti lo si affronta con piu' forza.
Se sono difficolta' "interne" mi chiedo come abbiano potuto emergere:
ci dovrebbe essere sempre un periodo di "fidanzamento" dove i due
dovrebbero decidere se le loro personalita' sono reciprocamente
compatibili, i difetti sopportabili ed i pregi apprezzati.
Pero' mi rendo conto che e' ben diverso portare avanti una famiglia.




> sono dell'idea che occorra sempre valutare caso per caso: una cosa
> irrilevante per me potrebbe diventare primaria per te.
>
Qui ho difficolta' a seguirti. A grandi linee le cose hanno una
rilevanza oggettiva che non cambia da una persona all'altra. Ma forse
dovremmo fare qualche esempio.

Al3xI98O

unread,
Mar 23, 2017, 4:24:02 AM3/23/17
to
Pierfrancesco in data giovedì, 23/03/2017 ha detto:

>> Radicalmente. A volte mi guardo indietro e faccio fatica a riconoscermi...
>>
> Esuberanza, sconsideratezza, un po' di superficialita' di gioventu' ? Ne
> siamo passati tutti.
> Sono tutte manifestazioni di parziale immaturita'.
> Perfino gli ideali e le cause nobili che infiammano.....
> Poi arriva l'eta' della c.d. "caduta delle illusioni" dove si scopre che per
> dirla con un eufemismo "non era proprio cosi'", non e' esattamente tutto
> "bianco o nero", ma il grigio e' diffuso quasi dappertutto; successivamente
> subentra una percezione del mondo molto piu' realistica e disincantata, che
> pero' permette di affrontarlo molto piu' attrezzati. Una unione sentimentale
> su questi presupposti e' solidissima.
> Alludi a queste cose ?

In parte. In parte sono cambiamenti dovuti da 1000 fattori, alcuni dei
quali nemmeno io conosco :D


> Attenzione: molte di queste cose, in caso di perdita possono essere
> rimpiazzate.

DOVREBBERO esserlo... però il motivo per cui li chiamo pilastri è
perché è come una casa: ne perdi alcuni? Stai in piedi e li ricrei ma
se li perdi tutti insieme CROLLI ed è difficilissimo ricostruire...

> Se invece le perdite sono parecchie e contemporanee l'equilibrio personale
> viene messo a dura prova e in questi casi trovo opportuno o perfino
> necessario ricorrere ad un aiuto.

Esattamente. Se riconosci il problema che è, forse, il passo più
complesso da compiere.

> Non so se sono in tema con quello che hai in mente, ma ragionando cosi' in
> astratto e' necessario restare un po' nel vago: se vogliamo precisare fammi
> sapere.

Sono un programmatore: adoro l'astrazione :D


> Se sono difficolta' "interne" mi chiedo come abbiano potuto emergere: ci
> dovrebbe essere sempre un periodo di "fidanzamento" dove i due dovrebbero
> decidere se le loro personalita' sono reciprocamente compatibili, i difetti
> sopportabili ed i pregi apprezzati.
> Pero' mi rendo conto che e' ben diverso portare avanti una famiglia.

Esatto: torno al mio lavoro (*) di programmatore per un esempio... è
come le DEMO, le fai e tutto gira bene. Vai nell'ambiente di test e
tutto gira bene. MA solo quando passerai in produzione vedrai DAVVERO
il lavoro come gira...

(*) è il mio lavoro ma è la mia passione, io non lavoro come
programmatore: io sono un programmatore che lavoro :)


>> sono dell'idea che occorra sempre valutare caso per caso: una cosa
>> irrilevante per me potrebbe diventare primaria per te.
>>
> Qui ho difficolta' a seguirti. A grandi linee le cose hanno una rilevanza
> oggettiva che non cambia da una persona all'altra. Ma forse dovremmo fare
> qualche esempio.

Beh alcuni comportamenti possono non essere fastidiosi per una persona
ma esserlo per un'altra... esempio pratico: ritardo e mancanza di
precisione. Io li ODIO. Se mi dici che ci vediamo alle 20 a casa mia,
intendo che ci vediamo alle 20 a casa mia: non alle 20.10 men che meno
alle 20.25. Tuttavia vivo con così tante persone non puntuali che,
immagino, non sia un problema per loro...

Pierfrancesco

unread,
Mar 23, 2017, 3:30:02 PM3/23/17
to
Sembra che Al3xI98O abbia detto :
> Pierfrancesco in data giovedì, 23/03/2017 ha detto:
>
>
>> Se invece le perdite sono parecchie e contemporanee l'equilibrio personale
>> viene messo a dura prova e in questi casi trovo opportuno o perfino
>> necessario ricorrere ad un aiuto.
>
> Esattamente. Se riconosci il problema che è, forse, il passo più complesso
> da compiere.
>
Vero: si perde lucidita' fino alla totale confusione; la situazione di
chi afferma: "sono in un casino".





>> Non so se sono in tema con quello che hai in mente, ma ragionando cosi' in
>> astratto e' necessario restare un po' nel vago: se vogliamo precisare
>> fammi sapere.
>
> Sono un programmatore: adoro l'astrazione :D
>
Come preferisci.





>
>> Se sono difficolta' "interne" mi chiedo come abbiano potuto emergere: ci
>> dovrebbe essere sempre un periodo di "fidanzamento" dove i due dovrebbero
>> decidere se le loro personalita' sono reciprocamente compatibili, i
>> difetti sopportabili ed i pregi apprezzati.
>> Pero' mi rendo conto che e' ben diverso portare avanti una famiglia.
>
> Esatto: torno al mio lavoro (*) di programmatore per un esempio... è come
> le DEMO, le fai e tutto gira bene. Vai nell'ambiente di test e tutto gira
> bene. MA solo quando passerai in produzione vedrai DAVVERO il lavoro come
> gira...
>
Ok, ma saranno verosimilemnte necessari solo piccoli aggiuntamenti, non
butti via tutto, esattamente come in una unione sentimentale ci si
"aggiusta" reciprocamente, non ci si separa.









> (*) è il mio lavoro ma è la mia passione, io non lavoro come programmatore:
> io sono un programmatore che lavoro :)
>
Ti invidio un po'. In altri tempi cobol, basic e java mi hanno fatto
appassionare. Quando ho avuto fra le mani il mio primo pc, processore
8086, 250 k (K non mega e tanto meno giga) di RAM, disco da 20 mega
(mega non giga) mi sembrava di guidare una Ferrari. Poi i computer
hanno invaso tutto e mi sono saturato, quando e' troppo e' troppo.





>
>>> sono dell'idea che occorra sempre valutare caso per caso: una cosa
>>> irrilevante per me potrebbe diventare primaria per te.
>>>
>> Qui ho difficolta' a seguirti. A grandi linee le cose hanno una rilevanza
>> oggettiva che non cambia da una persona all'altra. Ma forse dovremmo fare
>> qualche esempio.
>
> Beh alcuni comportamenti possono non essere fastidiosi per una persona ma
> esserlo per un'altra... esempio pratico: ritardo e mancanza di precisione.
> Io li ODIO. Se mi dici che ci vediamo alle 20 a casa mia, intendo che ci
> vediamo alle 20 a casa mia: non alle 20.10 men che meno alle 20.25.
> Tuttavia vivo con così tante persone non puntuali che, immagino, non sia un
> problema per loro...
>
Allora in Italia ti troverai male. I puntuali (compreso me) sono
destinati ad aspettare. Riunioni a "medio-alto" livello nella mia
azienda (grossa azienda pubblica) convocate per le 9: prima delle 9:15
non trovi nessuno.
Sento dire che in Germania, ad es., sono puntuali.
Qui e' cosi', ma basta regolarsi di conseguenza, perche' delle due
l'una: su quello che rilevo come problema posso incidere in qualche
modo ed allora e' opportuno che lo faccia, altrimenti questo non e'
piu' un problema, e' un dato di fatto e lo si deve accettare cosi'
esattamente come quando piove o fa un caldo cane; personalmente non ci
bado (proprio) piu' e cosi' ho acquistato serenita'.

Pierfrancesco

unread,
Mar 23, 2017, 4:42:02 PM3/23/17
to
Sembra che Al3xI98O abbia detto :
...........
Pero', a proposito dell'argomento vorrei affrontare la questione da
un'altra angolazione.

Proviamo a vedere la cosa in totale assenza di sentimenti.

Per cui chiamo in aiuto (nientepopodimenoche') Schopenhauer il quale
affermava che "gli uomini vogliono dalle donne una cosa sola", senza
dire quale, ma si capisce facilmente.
Vero e' che Schopenhauer e' vissuto in un'altra epoca, pero' io credo
che questa considerazione sia perfettamente verificata anche
oggigiorno.
Ho notizia che sono state fatte delle statistiche di quali sono i siti
internet piu' visitati dai maschi e, per confronto, dalle donne. E'
emerso che i siti piu' visitati dagli uomini sono i siti porno; invece
dalle donne sono i siti che parlano di cucina.
Mi diceva un informatico che i siti porno ed i siti di cucina sono
quelli piu' frequentemnte responsabili della contaminazione virale.
Evidentemnte coloro che progagano i virus sanno dove la gente punta con
piu' frequenza.
Noto annche che le trasmissioni di cucina sono parecchio numerose.
Quanto al porno basta girare per il digitale in ore tarde.
Ne emerge dunque che, quanto meno in prevalenza, il maschio ha un
costante interesse per il sesso che nella donna non c'e'.
Ho invece motivo di credere che alla donna fondamentalmente interessi
avere dei figli; del resto l'istinto materno e' uno dei piu' potenti
che ci siano: e' noto che le madri, perfino nel regno animale,
diventano feroci quando vengono minacciati i propri cuccioli.
Allora accade che quando la donna ha dei figli, il suo desiderio e'
appagato e non sente piu' necessita di una compagnia maschile, anzi
l'uomo puo' diventare perfino un ingombro. Per l'uomo, invece, non e'
cosi' per la ragione detta sopra.
Cosi' la donna che abbandona la coppia, e ho motivo di credere che
avvenga con piu' frequenza del contrario. Leggo notizie di stalking che
sono molto frequentemente di iniziativa maschile, da parte di uomini
che non si rassegnano alla separazione, e raramente femminile.
Anche perche', poiche' le donne sessualmente attive sono meno degli
uomini, gli uomini hanno piu' difficolta' a trovare una nuova partner,
specialmente se questi uomini non sono non piu' in eta' giovanile e con
il peso di alimenti (e magari anche il mutuo della casa dove sta lei)
da pagare.

Al3xI98O

unread,
Mar 24, 2017, 4:00:02 AM3/24/17
to
Pierfrancesco in data giovedì, 23/03/2017 ha detto:

>> Esatto: torno al mio lavoro (*) di programmatore per un esempio... è come
>> le DEMO, le fai e tutto gira bene. Vai nell'ambiente di test e tutto gira
>> bene. MA solo quando passerai in produzione vedrai DAVVERO il lavoro come
>> gira...
>>
> Ok, ma saranno verosimilemnte necessari solo piccoli aggiuntamenti, non butti
> via tutto, esattamente come in una unione sentimentale ci si "aggiusta"
> reciprocamente, non ci si separa.

Certamente: occorre la voglia di farli (ok, sul lavoro mi pagano per
farlo :P)

>> (*) è il mio lavoro ma è la mia passione, io non lavoro come programmatore:
>> io sono un programmatore che lavoro :)
>>
> Ti invidio un po'. In altri tempi cobol, basic e java mi hanno fatto
> appassionare. Quando ho avuto fra le mani il mio primo pc, processore 8086,
> 250 k (K non mega e tanto meno giga) di RAM, disco da 20 mega (mega non giga)
> mi sembrava di guidare una Ferrari.

Mi sa che sei vecchiotto allora :P Il mio primo è stato un Pentium 90
(uno dei primissimi in italia, andava il 486DX2-66Mhz ai tempi) nel
1995, 850MB di HDD (tantissimo: si usava il 540MB come taglio massimo)
e, udite udite, 8MB di RAM!

> Poi i computer hanno invaso tutto e mi
> sono saturato, quando e' troppo e' troppo.

Io ho iniziato a trarne profitto :P Ai tempi vendevo anche HW e i
ricarichi erano osceni (+30% secco!), poi ho abbandonato quando sono
scesi sul 5%...


> Allora in Italia ti troverai male. I puntuali (compreso me) sono destinati ad
> aspettare.

Sì! Cerco di farmene una ragione e organizzarmi in maniera alternativa
(se ho amici alle 21, ragiono come fossero le 21.30 e amen).

> Riunioni a "medio-alto" livello nella mia azienda (grossa azienda
> pubblica) convocate per le 9: prima delle 9:15 non trovi nessuno.

Da me sono più puntuali ma... se tardano amen: aspetto ma sono pagato
quindi è diverso :D

> perche' delle due l'una: su
> quello che rilevo come problema posso incidere in qualche modo ed allora e'
> opportuno che lo faccia, altrimenti questo non e' piu' un problema, e' un
> dato di fatto e lo si deve accettare cosi' esattamente come quando piove o fa
> un caldo cane; personalmente non ci bado (proprio) piu' e cosi' ho acquistato
> serenita'.

Esattamente la strada che ho intrapreso... ma non riesco a farmela
piacere!

Al3xI98O

unread,
Mar 24, 2017, 11:48:01 AM3/24/17
to
Pierfrancesco in data giovedì, 23/03/2017 ha detto:

> Allora accade che quando la donna ha dei figli, il suo desiderio e' appagato
> e non sente piu' necessita di una compagnia maschile, anzi l'uomo puo'
> diventare perfino un ingombro. Per l'uomo, invece, non e' cosi' per la
> ragione detta sopra.

Cacchio, sono davvero la donna della coppia :P

> Cosi' la donna che abbandona la coppia

Animalescamente parlando è così come dici:
- DONNA: rapporto fisso per 6-7 anni (incontro, figlio, crescerlo fino
all'autonomia minima (ecco perché dicono ci sia la crisi del 7° anno))
- UOMO: ricerca di più compagne possibile

Le due cose possono stridere in effetti...

Pierfrancesco

unread,
Mar 24, 2017, 2:42:01 PM3/24/17
to
Al3xI98O ha usato la sua tastiera per scrivere :
> Pierfrancesco in data giovedì, 23/03/2017 ha detto:
>
>> Ti invidio un po'. In altri tempi cobol, basic e java mi hanno fatto
>> appassionare. Quando ho avuto fra le mani il mio primo pc, processore 8086,
>> 250 k (K non mega e tanto meno giga) di RAM, disco da 20 mega (mega non
>> giga) mi sembrava di guidare una Ferrari.
>
> Mi sa che sei vecchiotto allora
>
Primo pc anno 1989: in ufficio; mi pare che fosse il primo
dell'azienda; mi occupavo di paghe e lo ho messo subuto sotto a
lavorare sodo, pero' le elaborazioni aziendali erano affidate ad una
software-house.
Avevo gia' immaginato di avere qualche anno piu' di te; diciamo che e'
da un bel po' che sono entrato negli "anta".





> Io ho iniziato a trarne profitto :P Ai tempi vendevo anche HW e i ricarichi
> erano osceni (+30% secco!), poi ho abbandonato quando sono scesi sul 5%...
>
A "naso" non direi che un ricarico del 30% sia tanto; penso che avevi
un bel po' di costi fissi da spesare (per non parlare delle tasse e
balzelli vari).

Al3xI98O

unread,
Mar 25, 2017, 12:42:02 PM3/25/17
to
Pierfrancesco in data venerdì, 24/03/2017 ha detto:

> Primo pc anno 1989: in ufficio; mi pare che fosse il primo dell'azienda; mi
> occupavo di paghe e lo ho messo subuto sotto a lavorare sodo, pero' le
> elaborazioni aziendali erano affidate ad una software-house.

Hai iniziato poco prima di me ma... ovviamente i primi tanti anni per
me erano divertimento o scuola (il primo programma l'ho scritto nel
1991 in 5a elementare :P). Il primo PC vero l'ho avuto solo nel 1995,
il primo per lavoro me lo sono comprato nel 1999.

> Avevo gia' immaginato di avere qualche anno piu' di te; diciamo che e' da un
> bel po' che sono entrato negli "anta".

Beh, il mio nick è autoesplicativo da quel punto di vista :D

>> Io ho iniziato a trarne profitto :P Ai tempi vendevo anche HW e i ricarichi
>> erano osceni (+30% secco!), poi ho abbandonato quando sono scesi sul 5%...
>>
> A "naso" non direi che un ricarico del 30% sia tanto; penso che avevi un bel
> po' di costi fissi da spesare (per non parlare delle tasse e balzelli vari).

Un 30% di ricarico secco era TANTISSIMO anche se era la norma. Adesso
ricarichi il 5% per farti capire.

Ricordo un giorno particolare: parto da casa, faccio 50km, compro varie
cose per circa 9.000.000 lire, faccio 50km, lascio gli scatoloni da un
cliente che mi da un assegno da più di 12.000.000 di lire: 3h, 100km e
3.000.000 di guadagno lordo. Sottoline: LASCIATO GLI SCATOLONI perché
poi sono tornato a tariffa di uscita per montaggio e installazione.
Oggi avrei comprato 4500€, venduto a 5000€ installazione compresa...

Pierfrancesco

unread,
Mar 27, 2017, 2:54:01 PM3/27/17
to
Al3xI98O ha detto questo venerdì :
> Pierfrancesco in data giovedì, 23/03/2017 ha detto:
>
>> Allora accade che quando la donna ha dei figli, il suo desiderio e'
>> appagato e non sente piu' necessita di una compagnia maschile, anzi l'uomo
>> puo' diventare perfino un ingombro. Per l'uomo, invece, non e' cosi' per
>> la ragione detta sopra.
>
> Cacchio, sono davvero la donna della coppia :P
>
Desiderio di paternita' ? Te chiedo in modo esplicito perche' e' una
posizione interessante e (forse) non usuale.






>> Cosi' la donna che abbandona la coppia
>
> Animalescamente parlando è così come dici:
> - DONNA: rapporto fisso per 6-7 anni (incontro, figlio, crescerlo fino
> all'autonomia minima (ecco perché dicono ci sia la crisi del 7° anno))
> - UOMO: ricerca di più compagne possibile
>
> Le due cose possono stridere in effetti...
>

Puo' essere anche peggio.

Dopo un po' la donna puo' accorgersi che da sola non si trova mica
tanto bene, a volte economicamente, ma forse anche per il desiderio di
un affetto "adulto".
Cosi' la donna, se non e' proprio da buttare, trova un tale che pur di
scoparsela l'accetta con figlio/figli.
Magari quel tale ha anche lui dei figli. Dopodiche' i due magari fanno
anche dei figli insieme. Cosi' abbiamo una famiglia con figli solo di
lui, figli solo di lei e figli in comune: che confusione (mi verrebbe
da dire: che casino...).
Ma allora mi viene da dire brutta str...a non potevi tenerti il tuo
uomo ? Almeno non ti saresti dovuta occupare come adesso dei figli
dell'altra no ?
Con conseguenze devastanti dal punto di vista economico e sopratutto
affettivo nei confronti dei bambini.
.....
Mi attendo la replica: non c'era piu' l'amore....
...
Sto elaborando la controreplica....

Al3xI98O

unread,
Mar 27, 2017, 5:30:02 PM3/27/17
to
Pierfrancesco in data lunedì, 27/03/2017 ha detto:
> Al3xI98O ha detto questo venerdì :
>> Pierfrancesco in data giovedì, 23/03/2017 ha detto:
>>
>>> Allora accade che quando la donna ha dei figli, il suo desiderio e'
>>> appagato e non sente piu' necessita di una compagnia maschile, anzi l'uomo
>>> puo' diventare perfino un ingombro. Per l'uomo, invece, non e' cosi' per
>>> la ragione detta sopra.
>>
>> Cacchio, sono davvero la donna della coppia :P
>>
> Desiderio di paternita' ? Te chiedo in modo esplicito perche' e' una
> posizione interessante e (forse) non usuale.

Ho sempre detto che avrei vissuto anche senza un figlio ma non nascondo
di aver voluto un bimbo (anzi, la mia preferenza era per la
femminuccia). E, dopo problemi gravi casini e tentativi, quando è nata
la mia piccola mi ha reso felicissimo :D

> Puo' essere anche peggio.

Le dinamiche sentimentali sono molto complesse e, alla tua storia,
potrei rispondere solo: boh! O, forse, "l'erba del vicino è sempre più
verde"...

> .....
> Mi attendo la replica: non c'era piu' l'amore....
> ...
> Sto elaborando la controreplica....

Che fai: tutto da solo? :P

Pierfrancesco

unread,
Mar 29, 2017, 2:30:02 PM3/29/17
to
Al3xI98O scriveva il 27/03/2017 :
> Pierfrancesco in data lunedì, 27/03/2017 ha detto:
>> Al3xI98O ha detto questo venerdì :
>>> Pierfrancesco in data giovedì, 23/03/2017 ha detto:
>>>
>>>> Allora accade che quando la donna ha dei figli, il suo desiderio e'
>>>> appagato e non sente piu' necessita di una compagnia maschile, anzi
>>>> l'uomo puo' diventare perfino un ingombro. Per l'uomo, invece, non e'
>>>> cosi' per la ragione detta sopra.
>>>
>>> Cacchio, sono davvero la donna della coppia :P
>>>
>> Desiderio di paternita' ? Te chiedo in modo esplicito perche' e' una
>> posizione interessante e (forse) non usuale.
>
> Ho sempre detto che avrei vissuto anche senza un figlio ma non nascondo di
> aver voluto un bimbo (anzi, la mia preferenza era per la femminuccia). E,
> dopo problemi gravi casini e tentativi, quando è nata la mia piccola mi ha
> reso felicissimo :D
>
Molto interessante questa testimonianza di prima mano (ne abbiamo cosi'
poche). Mi sembra di capire che il tuo desiderio esisteva ancora prima
della nascita, pero' vorrei chiederti: quanto di quel desiderio era
spontaneamente tuo e quanto di riflesso al verosimile desiderio della
tua donna ? In altre parole era un tuo desiderio personale oppure
desideravi che la tua donna fosse felice, come e' verosimile che sia,
per la nascita ? E poi un'altra cosa, prima della nascita avevi un
consapevolezza completa di quali e quanti problemi e preoccupazioni ti
avrebbe portato un figlio ?





>> Puo' essere anche peggio.
>
> Le dinamiche sentimentali sono molto complesse e, alla tua storia, potrei
> rispondere solo: boh! O, forse, "l'erba del vicino è sempre più verde"...
>
Vero, sono molto complesse; tentando di capirci qualcosa si potrebbe
esaminare separatamente l'aspetto razionale, l'aspetto emozionale e
l'aspetto sentimentale.
Nel caso in questione sembra evidente che l'aspetto razionale e' in
contraddizione con l'aspetto emozionale e sentimentale.
Il semplice buon senso infatti invita la donna a conservare intatta la
sua famiglia, infatti la sua scelta ha portato tensioni sofferenze e
anche spese non indifferenti oltre ad un futuro piu' economicamente
"difficile".
Ma qui si innesta un'altra quesione: vedi sotto.





>> .....
>> Mi attendo la replica: non c'era piu' l'amore....
>> ...
>> Sto elaborando la controreplica....
>
> Che fai: tutto da solo? :P
>
Non alludevo ad una replica tua ma ad una replica della donna in
questione.
Era solo un modo per "spezzare" l'argomento: non mi sono simpatici i
post troppo lunghi.
La questione che vorrei porre e': posto che un sentimento c'e': come ce
ne occupiamo ? (oppure non ce ne occupiamo del tutto ?)
Se leggo cosa ne pensa un bravo psicologo (se non ricordo male era
Pierre Daco) trovo che l'amore in concreto ha due manifestazioni: la
"conoscenza" e la "cura". Prendiamo a riferimento l'amore materno,
forse il piu' intenso e disinteressato che esista. Non credo si possa
dubitare sull'affermazione che nessuno conosce una persona come sua
madre (per cui conoscenza) e che nessuno pone una cura cosi' completa e
accorta come una madre nei confronti dei figli. Ecco io credo che anche
fra partner dovrebbe sussistere una situazione, se non proprio simile
almeno su quella falsariga.
E di fatto, in una situazione ideale, avviene che moglie e marito
conoscono i desideri, i timori, le perplessita' del partner spesso
meglio di lui/lei stesso/a.
Io credo che se conoscenza e cura nei confronti del partner vengono
attuati in questo modo il sentimento si dice che viene "coltivato".
Perche' IMO qualunque sentimento ha bisogno di questo.
Ed e' a questo proprosito ho aperto l'altro thread ("come rinsaldare un
rapporto").

Al3xI98O

unread,
Mar 29, 2017, 6:24:02 PM3/29/17
to
Pierfrancesco in data mercoledì, 29/03/2017 ha detto:

>> Ho sempre detto che avrei vissuto anche senza un figlio ma non nascondo di
>> aver voluto un bimbo (anzi, la mia preferenza era per la femminuccia). E,
>> dopo problemi gravi casini e tentativi, quando è nata la mia piccola mi ha
>> reso felicissimo :D
>>
> Molto interessante questa testimonianza di prima mano (ne abbiamo cosi'
> poche). Mi sembra di capire che il tuo desiderio esisteva ancora prima della
> nascita, pero' vorrei chiederti: quanto di quel desiderio era spontaneamente
> tuo e quanto di riflesso al verosimile desiderio della tua donna ?

Mi sono sempre visto come padre ben prima di averne l'età e di avere
una ragazza :D Non è mai stata LA mia priorità e quando le cose si sono
messe male non ne facevo un'immane tragedia ma di certo mi dispiaceva.

> E poi un'altra
> cosa, prima della nascita avevi un consapevolezza completa di quali e quanti
> problemi e preoccupazioni ti avrebbe portato un figlio ?

Sì, no, chissà :D Difficile dirlo anche adesso ma sapevo perfettamente
che un figlio "è una gran rottura di maroni ma è anche una delle cose
più belle che ti possono capitare"... quindi sì: avevo (e ho che mica
ho finito...) idea di cosa sia avere un figlio ma penso che, se presa
dal verso giusto, sia un bel percorso di crescita per tutti.


> Il semplice buon senso infatti invita la donna a conservare intatta la sua
> famiglia, infatti la sua scelta ha portato tensioni sofferenze e anche spese
> non indifferenti oltre ad un futuro piu' economicamente "difficile".

Purtroppo/per fortuna voi persone "normali" seguite il cuore più che il
cervello e il cuore fa brutti scherzi (dico "voi" perché io sono
molto... particolare, a volta sembro senza sentimenti...).

> La questione che vorrei porre e': posto che un sentimento c'e': come ce ne
> occupiamo ? (oppure non ce ne occupiamo del tutto ?)

Credo vada coltivato. Come? Eh...

> Ecco io credo che anche fra partner dovrebbe sussistere una
> situazione, se non proprio simile almeno su quella falsariga.

Esatto :)

> E di fatto, in una situazione ideale, avviene che moglie e marito conoscono i
> desideri, i timori, le perplessita' del partner spesso meglio di lui/lei
> stesso/a.
> Io credo che se conoscenza e cura nei confronti del partner vengono attuati
> in questo modo il sentimento si dice che viene "coltivato".

Giuro: ho scritto sopra "COLTIVATO" mentre leggevo quindi non ero
arrivato qui :D

> Perche' IMO qualunque sentimento ha bisogno di questo.

Quoto in pieno ovviamente...

> Ed e' a questo proprosito ho aperto l'altro thread ("come rinsaldare un
> rapporto").

Vero, e può essere un inizio quel che dicevamo di là... ma non basta,
magari serve ad iniziare ma poi serve anche la parte più mentale oltre
a quella fisica.

Pierfrancesco

unread,
Mar 30, 2017, 2:36:02 PM3/30/17
to
Nel suo scritto precedente, Al3xI98O ha sostenuto :
> Pierfrancesco in data mercoledì, 29/03/2017 ha detto:
>
>>> Ho sempre detto che avrei vissuto anche senza un figlio ma non nascondo
>>> di aver voluto un bimbo (anzi, la mia preferenza era per la femminuccia).
>>> E, dopo problemi gravi casini e tentativi, quando è nata la mia piccola
>>> mi ha reso felicissimo :D
>>>
>> Molto interessante questa testimonianza di prima mano (ne abbiamo cosi'
>> poche). Mi sembra di capire che il tuo desiderio esisteva ancora prima
>> della nascita, pero' vorrei chiederti: quanto di quel desiderio era
>> spontaneamente tuo e quanto di riflesso al verosimile desiderio della tua
>> donna ?
>
> Mi sono sempre visto come padre ben prima di averne l'età e di avere una
> ragazza :D Non è mai stata LA mia priorità e quando le cose si sono messe
> male non ne facevo un'immane tragedia ma di certo mi dispiaceva.
>
Credo di capire; sono anche io un po' cosi'; ma prima del tempo (a
differenza di te) non ci avevo pensato.







>> E poi un'altra cosa, prima della nascita avevi un consapevolezza completa
>> di quali e quanti problemi e preoccupazioni ti avrebbe portato un figlio ?
>
> Sì, no, chissà :D Difficile dirlo anche adesso ma sapevo perfettamente che
> un figlio "è una gran rottura di maroni ma è anche una delle cose più belle
> che ti possono capitare"... quindi sì: avevo (e ho che mica ho finito...)
> idea di cosa sia avere un figlio ma penso che, se presa dal verso giusto,
> sia un bel percorso di crescita per tutti.
>

Temo che tu (e un po' anche io) facciamo parte di una minoranza.

Quando mai fra i giovani scapoli si parla di argomenti del genere ?




>
>> Il semplice buon senso infatti invita la donna a conservare intatta la sua
>> famiglia, infatti la sua scelta ha portato tensioni sofferenze e anche
>> spese non indifferenti oltre ad un futuro piu' economicamente "difficile".
>
> Purtroppo/per fortuna voi persone "normali" seguite il cuore più che il
> cervello e il cuore fa brutti scherzi
>
Vero. Una scelta ben ragionata e' raro che ti porti fuori strada; una
scelta sulla base dell'emozione o del sentimento dovrebbe essere
considerata con particolare cura prima di essere attuata.



> (dico "voi" perché io sono molto... particolare, a volta sembro senza
> sentimenti...).
>
Dai tuoi post non sembra proprio.





>> La questione che vorrei porre e': posto che un sentimento c'e': come ce ne
>> occupiamo ? (oppure non ce ne occupiamo del tutto ?)
>
> Credo vada coltivato. Come? Eh...
>
>> Ecco io credo che anche fra partner dovrebbe sussistere una situazione, se
>> non proprio simile almeno su quella falsariga.
>
> Esatto :)
>
>> E di fatto, in una situazione ideale, avviene che moglie e marito
>> conoscono i desideri, i timori, le perplessita' del partner spesso meglio
>> di lui/lei stesso/a.
>> Io credo che se conoscenza e cura nei confronti del partner vengono
>> attuati in questo modo il sentimento si dice che viene "coltivato".
>
> Giuro: ho scritto sopra "COLTIVATO" mentre leggevo quindi non ero arrivato
> qui :D
>
C'e' una "strana" sintonia fra di noi. Trovo strano perche' sugli ng in
genere alla gente non par vero di poterti contraddire.
Mi e' perfino venuto il sospetto che mi stessi facendo il verso...





>> Perche' IMO qualunque sentimento ha bisogno di questo.
>
> Quoto in pieno ovviamente...
>
>> Ed e' a questo proprosito ho aperto l'altro thread ("come rinsaldare un
>> rapporto").
>
> Vero, e può essere un inizio quel che dicevamo di là... ma non basta,
> magari serve ad iniziare ma poi serve anche la parte più mentale oltre a
> quella fisica.
>
A questo proposito vorrei aggiungere qualcosa; la parte fisica non e'
fatta solo di sesso; e' un'altra piccola astuzia quella di stimolare
positivamente il cervello attraverso tutti sensi: ed ecco
l'abbigliamento e acconciatura (vista), profumo (odorato), carezze
(tatto) ed il sesso che li comprende tutti. Quanto all'udito lascio
fare agli interessati. Il cervello cosi' stimolato emette endorfine che
sono sostanzialmente delle droghe naturali che inducono euforia.

Al3xI98O

unread,
Mar 31, 2017, 4:48:01 AM3/31/17
to
Pierfrancesco in data giovedì, 30/03/2017 ha detto:
> Temo che tu (e un po' anche io) facciamo parte di una minoranza.
>
> Quando mai fra i giovani scapoli si parla di argomenti del genere ?

Pochi... nessuno direi :) Ho un'amica incinta che fino a 5 prima diceva
"ah io bambini no, che schifo!" altro che pensare con cognizione di
causa...

>> (dico "voi" perché io sono molto... particolare, a volta sembro senza
>> sentimenti...).
>>
> Dai tuoi post non sembra proprio.

Dai post inquesto gruppo ;) Ma nella RL... diciamo che un po' sono
chiuso e un po' sono tremendamente razionale. L'unica persona con cui
mi sono sentito "aprire dentro" è proprio mia figlia: strano da dire,
chissà cosa succede ma è successo...


>> Giuro: ho scritto sopra "COLTIVATO" mentre leggevo quindi non ero arrivato
>> qui :D
>>
> C'e' una "strana" sintonia fra di noi. Trovo strano perche' sugli ng in
> genere alla gente non par vero di poterti contraddire.

La gente alla tastiera diventa "leone" salvo poi essere "pecora" nella
vita reale... io ho un "difetto": dico quello che penso, anche se mi
costa farmi dare dello stronzo o perdere amicizie! Ma la mia integrità
la metto davanti al resto (magari a volte sbagliando anche...).


> Mi e' perfino venuto il sospetto che mi stessi facendo il verso...

L'ho pensato proprio quando sono arrivato a leggere la stessa parola e
pensavo di cambiarla ma poi mi son detto: è perché? :D



>>> Ed e' a questo proprosito ho aperto l'altro thread ("come rinsaldare un
>>> rapporto").
>>
>> Vero, e può essere un inizio quel che dicevamo di là... ma non basta,
>> magari serve ad iniziare ma poi serve anche la parte più mentale oltre a
>> quella fisica.
>>
> A questo proposito vorrei aggiungere qualcosa; la parte fisica non e' fatta
> solo di sesso; e' un'altra piccola astuzia quella di stimolare positivamente
> il cervello attraverso tutti sensi: ed ecco l'abbigliamento e acconciatura
> (vista), profumo (odorato), carezze (tatto) ed il sesso che li comprende
> tutti. Quanto all'udito lascio fare agli interessati. Il cervello cosi'
> stimolato emette endorfine che sono sostanzialmente delle droghe naturali che
> inducono euforia.

Anche questo è vero... :)

Pierfrancesco

unread,
Apr 1, 2017, 3:00:03 PM4/1/17
to
Al3xI98O ha spiegato il 31/03/2017 :
> Pierfrancesco in data giovedì, 30/03/2017 ha detto:
>> Temo che tu (e un po' anche io) facciamo parte di una minoranza.
>>
>> Quando mai fra i giovani scapoli si parla di argomenti del genere ?
>
> Pochi... nessuno direi :) Ho un'amica incinta che fino a 5 prima diceva "ah
> io bambini no, che schifo!" altro che pensare con cognizione di causa...
>
L'istinto di conservazione della specie e' in tutto il regno animale
uno dei piu' potenti che ci siano; in particolare nei mammiferi si nota
che l'istinto materno e' fortissimo. Allora io mi chiedo come fa una
donna a fare quella affermazione. Posso pensare (con difficolta') che
in alcune poche donne questo istinto sia piu' debole; ma posso anche
pensare che molte donne possano essere plagiate da quelli che in
qualche post fa nominavamo come modelli sbagliati e contradditori.
Conosco personalmente piu' di una donna che, finita l'eta' fertile
senza avere figli, ha dichiarato con rimpianto ed amarezza di non
averli avuti.
E poi ho notato un'altra cosa: non ho notizia di nessuna donna che
abbia dichiarato o scritto o dato comunque notizia di essersi pentita
di NON avere abortito pur avendolo considerato.
Ne' mi aspetto di sentire mai una madre dire a suo figlio: "era meglio
se ti abortivo...".
...
...
Pero' puo' anche darsi che il bambino alla tua amica sia arrivato
inatteso...






>>> (dico "voi" perché io sono molto... particolare, a volta sembro senza
>>> sentimenti...).
>>>
>> Dai tuoi post non sembra proprio.
>
> Dai post inquesto gruppo ;) Ma nella RL... diciamo che un po' sono chiuso e
> un po' sono tremendamente razionale.
>
Per RL devo intendere la realta' ?
Bene essere razionali... pero'....non dimentichiamo altre nostre
dimensioni.
In ng di filosofia ho fatto un'affermazione chiedendo se sia
dubitabile: l'affermazione era": "esistono dimensioni dell'umano che
non sono descrivibili con le categorie del razionale". Nessuno lo ha
contestato in modo chiaro. Un bell'esempio e' l'arte (e ovviamente i
sentimenti).




> L'unica persona con cui mi sono sentito "aprire dentro" è proprio mia
> figlia: strano da dire, chissà cosa succede ma è successo...

Anche a me succede; per qualche strana ragione con certe persone si
crea un feeling particolare....





>
>>> Giuro: ho scritto sopra "COLTIVATO" mentre leggevo quindi non ero
>>> arrivato qui :D
>>>
>> C'e' una "strana" sintonia fra di noi. Trovo strano perche' sugli ng in
>> genere alla gente non par vero di poterti contraddire.
>
> La gente alla tastiera diventa "leone" salvo poi essere "pecora" nella vita
> reale... io ho un "difetto": dico quello che penso, anche se mi costa farmi
> dare dello stronzo o perdere amicizie! Ma la mia integrità la metto davanti
> al resto (magari a volte sbagliando anche...).
>
Concordo completamente. Attenzione pero' a non urtare i sentimenti
altrui. Qualcuno diceva che "la verita' e' un tossico e puo' essere
somministrata solo a piccole dosi..."
Pero' se qualcuno chiede che opinione si ha di una certa cosa che lo
riguarda e' perfino oltraggioso non dare una risposta sincera, seppure
nel dovuto modo. Anche a rischio di rimbrotti.
Se il tizio ha paura sentirsi offeso non la chieda.






>
>> Mi e' perfino venuto il sospetto che mi stessi facendo il verso...
>
> L'ho pensato proprio quando sono arrivato a leggere la stessa parola e
> pensavo di cambiarla ma poi mi son detto: è perché? :D
>
A dire il vero quel sospetto ce l'avevo molto prima di quel post. Sono
reduce da un bel po' di thread dove si arrivava a prese in giro,
insulti e perfino attacchi feroci, e trovare qualuno che si dichiara
d'accordo ha un che di ... inatteso.




>
>
>>>> Ed e' a questo proprosito ho aperto l'altro thread ("come rinsaldare un
>>>> rapporto").
>>>
>>> Vero, e può essere un inizio quel che dicevamo di là... ma non basta,
>>> magari serve ad iniziare ma poi serve anche la parte più mentale oltre a
>>> quella fisica.
>>>
>> A questo proposito vorrei aggiungere qualcosa; la parte fisica non e'
>> fatta solo di sesso; e' un'altra piccola astuzia quella di stimolare
>> positivamente il cervello attraverso tutti sensi: ed ecco l'abbigliamento
>> e acconciatura (vista), profumo (odorato), carezze (tatto) ed il sesso che
>> li comprende tutti. Quanto all'udito lascio fare agli interessati. Il
>> cervello cosi' stimolato emette endorfine che sono sostanzialmente delle
>> droghe naturali che inducono euforia.
>
> Anche questo è vero... :)
>
Abbiamo delle chances che, oltre che essere piacevoli, aiutano a
"coltivare" i sentimenti... usiamole...

Esiste anche quella che e' stata chiamata "seduzione continua". Piccole
premure, attenzioni e atteggiamenti graditi al partner che creano
quell'atmosfera di "privatissima complicita'".
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