Rece: Lob's, Firenze

[Claudio Pistocchi]

Non ci tornavo da anni, e questo una ragione l'avrà pur avuta no?
Ma complice un bidone ed il bel tempo decidiamo di prenotare ieri a pranzo in questo locale di via Faenza.
Quasi deserto (secondo campanello di allarme ignorato), scegliamo il tavolo che più ci aggrada.
Ordiniamo subito un fritto di gamberi e patate per Elisa, che il giorno prima ne aveva mangiati anche troppi cucinati da me a casa (ma i bambini son fatti cosi e vanno a fittonate).
Io prendo un "insalata di mare tiepida" che tiepida lo è solo in alcuni suoi ingredienti, una bella manciata di insalatina in busta con sopra una generosa porzione di polpo lesso (morbido), qualche cozza, qualche vongola, 2 code di gamberetti... completamente scondita faticherà a trovare sapore (olio Salvadori comunitario a parte, sic!).
Mia mogli sceglie il "coppino" di crostacei e frutti di mare, una specie di zuppetta purtroppo anche questa scondita e poco saporita.
Nel frattempo Elisa mangia le patate ma non i gamberi... non sono buoni dice lei... in realtà non è che non sono buoni... sono solo fatti male. Code di gamberi decongelate fritte con il guscio... l'unica parte croccante la devi levare e rimane solo la coda nuda e lessa... capisco tirare via ma cosi son buoni anche i bambini.
Per me seguono degli spaghetti all'astice, anche questi abbastanza insapori nonostante il mezzo astice, con una vagonata di cubettoni di pomodoro davvero di troppo.
Mia moglie sceglie un branzino alla griglia, arriva troppo cotto, secco, morto.
Non va meglio con il dolce... la cheesecake ai frutti rossi è una Torta Cameo fatta con yogurt ai frutti rossi (non scherzo), il mio zuccotto un insulto all'originale... tre savoiardi appena bagnati di un anonimo liquore, panna montata e una salsa di cioccolato a giro per il piatto...
Con una boccia di acqua e un Fiano di Feudi (35 euro) conto di 139 euro.

Peccato, una cucina davvero stanca che non riesce ad esaltare le già povere materie prime vendute a prezzi da pesce vivo...
Dessert da denuncia.
Mai più, eppure una volta non era poi male...