> Il 16/08/2019 10:54, elledi ha scritto:
>> Qui si è innescata una discussione politica.
>> Per cortesia vi spostate su un altro gruppo.
>> Grazie.
Il 16/08/19 15:57, Omega ha scritto:
> Il buonismo è un argomento *oggi* palesemente politico, ma è ancor prima
> filosofico, e ci si può forse nascondere che è psicologico?
>
> Mi sembra molto pertinente il discorso di Franca D'Agostini sulla verità.
>
https://www.youtube.com/watch?v=jbad5nhOZYk
>
> Omega
Ringrazio sia elledi, sia Omega di questo incipit, come tema di discussione.
E' vero, secondo me, che il termine "buonismo" può essere affrontato
sotto molte chiavi di lettura.
Tuttavia cosa sarebbe oggi la psicologia se non -prima di ogni altra
questione- "analisi" (analisi del modo di ragionare).
E' lecito porsi una sorta di "catechismo" di cosa sarebbe buono o cosa
sarebbe cattivo?
Chi lo fa?
1) la religione -appunto- con un suo canone (catechismo)
2) l'etica con le leggi nella Costituzione degli Stati
3) la scienza con l'analisi dei sistemi funzionati e guasti (e anche con
le strategie di sintesi di sistemi tolleranti il guasto o autodiagnosi e
correzione di errori di sistema).
4) la filosofia con lo studio di sofia, e cioé di cosa sarebbe saggio
5) la politica con l'arte dell'utopia (la citava oggi ad agorà, su RAI3,
dalle ore 8 alle ore 10 .. Augias nel dire che la sinistra di oggi,
secondo lui, ha perso "l'arte dell'utopia")
6) la psicologia, con l'analisi, la psico-analisi .. ma siamo certi che
si possa tenere fuori da una proposta di psico-sintesi?
Secondo "la scuola americana di Berne agli alcoolisti", sembrerebbe di no.
Poiché non basta dire ad un alcoolista "sei dipendente dal bere e ciò è
iniziato con un trauma che ora investigato quale sia"
Serve dirgli, motivandolo, "se vuoi smettere di bere (alcool) puoi
riuscirci".
E quello (l'alcoolista) ti chiede "come?"
In questa fattispecie il buono è "smettere di bere"
Il cattivo è "continuare a bere (alcool)".
Già qui sarebbe da chiedersi perché scegliere di non danneggiarsi
(curando la salute) sia auspicabile.
Non è forse vero che le legislazioni UE si stanno orientando a
rispettare la scelta di aiutare coloro che si vogliono suicidare?
Quindi serve spiegare perché sarebbe da scegliere la vita (istinto di
bios) anziché il desiderio di morte (istinto di tanatos).
Supponiamo che l'alcoolista dica "ma io voglio vivere!"
Ecco, l'analista NON lo sta forzando (all'alcoolista) a vivere .. ma
deve dirgli qualcosa su "come?"
Quindi studiare i sistemi di psicosintesi, e che Berne investiga,
allora, non è un tema fuori dalla psicologia, sempre che la psicologia
non tema di essere una vera consulenza psicologica.
Grazie del tema
Lino