paolo833
unread,Mar 29, 2021, 12:35:03 PM3/29/21You do not have permission to delete messages in this group
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Forse economisti e politici, ahinoi, sono quelli che si sono
interessati di meno alla faccenda; sociologi e psicologi, invece,
hanno iniziato a studiare il fenomeno degli expat, per lo meno quelli
italiani? È possibile stilare un profilo del giovane che decide di
lasciare l'Italia per andare a vivere all'estero?
"Migliori retribuzioni", "meritocrazia", "in Italia c'è Salvini", "in
Italia ci sono i fasci", "gli italiani sono omofobi e bigotti", sono
alcune delle motivazioni che sento spesso (le ho messe in ordine, da
quelle più importanti a quelle più strambe).
Secondo voi i più giovani, la generazione degli "zoomers", quelli
cresciuti connessi, con internet, youtube, i social e netflix, hanno
sviluppato una mentalità ancor più cosmopolita e "no borders" al punto
da considerare quasi reazionario e "noioso" un futuro nella terra
natia?
E infine, secondo voi esiste una emigrazione legata a questioni sui
diritti delle minoranze LGBT, che vedono all'estero la possibilità di
costruirsi un futuro che in Italia non sarebbe possibile?