> Da un pò di tempo mi sono accorto che
> frequentemente persone della mia stessa età
> come pure persone molto più grandi o piccole
> mi chiamano con il diminutivo.
> Ho 25 anni, mi fa una strana sensazione
> sentirmi chiamato carlè, carluccio etc..
> anche da bambini di 10 anni, o da ragazze di 30.
> Io chiamo gli altri semplicemente con il loro nome.
> Sarà il segno di un mio modo particolre
> di pormi verso gli altri?
> Sarà che mi vedono come un "bambino" ?
> Che ne pensate?
A me chiamano, t-u-t-t-i (!!), Paololetta e devo
dirti che mi fa piacere, molto piacere. Quando smetteranno di chiamarmi
così sarà motivo di angoscia da parte mia che già sto vivendo moooolto
male il fatto di diventar maggiorenne tra poco più di due mesi.
Esattamente 2 mesi e 10 giorni. Cmq, se a te da fastidio forse è per lo
stesso motivo per cui a me fa piacere. Che suppongo sia qualcosa come
essere considerati i "piccoli" della situazione. Cosa che hai i suoi pro e
i suoi contro. Ecco, si: forse io vedo i pro e tu vedi i contro.
--> full IMO <--
--
bye bye
AhiVelasquez
> Sarà il segno di un mio modo particolre
> di pormi verso gli altri?
> Sarà che mi vedono come un "bambino" ?
> Che ne pensate?
Che ti sei risposto da solo, e questo è un buon inizio, dato che inizi a
farti delle domande!
Come ti poni verso gli altri?
Tu ti vedi bambino?
Tu che ne pensi?
Fernando
> Sarà il segno di un mio modo particolre
> di pormi verso gli altri?
:-))) a me capita spesso di chiamare, in privato, i miei due fratelli
(entrambi piu' grandi di me) con i nomignoli con cui li chiamavo da
bambini... e che poco hanno a che fare con i loro nomi ufficiali.
ugualmente chiamo per "nome intero" mio marito... quando sono molto
arrabbiata con lui o quando ci sono estranei davanti.
anche sul lavoro mi accorgo che tendo a modificare, affettuosamente, alcuni
nomi ....... es. Maria diventa Mariolina.
detta tra noi.... quei diminutivi/vezzeggiativi si adattano moooolto di
piu' alle persone del loro nome ufficiale, :-)) discorso con un mega IMHO
davanti, ma credo che sia vissuto cosi' anche da loro visto che, quando
parlano di se stessi/e, spesso e volentieri, utilizzano il "nick"..
piuttosto che il nome ufficiale.
perchè lo si fa?
non lo so... ma io credo che ci sia un tentativo di entrare "piu' a
contatto" con la persona. rompere la barriera formale ..... ed andare dritto
alla essenza del rapporto: affettuoso, leggermente pungente, scherzoso,
coccolante.
non so..... penso, tanto per fare un esempio, a mia mamma che, da quando e'
invecchiata e si e' fatta piu' bisognosa delle esternazioni del mio affetto,
non riesco piu' a chiamare "mamma" .. ma e' diventata "mammina"........ e
che accoglie questa parola come un abbraccio caldissimo ed accogliente.
domanda: ma a te da fastidio che ti chiamino in altri modi?
ciao :-)))
Amelia
>Da un pò di tempo mi sono accorto che
>frequentemente persone della mia stessa età
>come pure persone molto più grandi o piccole
>mi chiamano con il diminutivo.
>Sarà il segno di un mio modo particolre
>di pormi verso gli altri?
>Sarà che mi vedono come un "bambino" ?
Anche io - trentenne - sono abituato a sentirmi chiamare per
diminutivo. Dappertutto ma non in famiglia: anzi, ai miei genitori suona
fastidioso il diminutivo in cui io mi riconosco.Escluderei che nel mio
caso la causa sia "fisica", quindi deduco che e' il mio comportamento,
che credo sia piuttosto gentile e autoironico. Non ho nessuna idea di
rinunciare ai miei modi e al mio diminutivo.
--
ciao,
Elrond
Pure a me capitava: per tutti -e indipendentemente dalla loro età- sono
stato "Vincenzino" fino a dieci anni fa ...
Poi *all'improvviso* (che davvero non so come e perchè) ... hanno cominciato
tutti a chiamarmi "Vincenzone"!
Eppure ... non credo di aver cambiato modo di fare ... e -relativamente-
neanche aspetto.
Peraltro ... se un tempo, dovunque mi trovassi capitava spesso che fossi il
più giovane di tutti, è pur vero che ora mi trovo spesso ad essere il più
vecchio ...
A volte penso che dovrei cominciare a frequentare qualche comunità
geriatrica; chissà che non torno a essere "ino" :-))
Ciao, giovinotto! :-)
--
il vecchio Vincenzone
> Ho 25 anni, mi fa una strana sensazione
> sentirmi chiamato carlè, carluccio etc..
> anche da bambini di 10 anni, o da ragazze di 30.
> Io chiamo gli altri semplicemente con il loro nome.
Ciao Carlo, io vado verso i 40, sono alto 1,85 per 95 chili, e spesso mi
tengo la barba (sono scuro di carnagione e irsuto). Insomma non sono
fisicamente una figura troppo dolce, anche se uno puo' trovare dolcezza in
un orso. Tuttavia in famiglia e diversi amici mi chiamano Paolino.
Penso innanzitutto che alcuni nomi siano piu' adatti di altri a trasformarsi
in diminutivi o a venire storpiati. Carlo e Paolo fra i primi, cosi' come un
Giuseppe diventera' irrimediabilmente un Beppe, con la stessa facilita' di
"Carletto" o "Paolino". Giuseppino o Beppino non li userebbe nessuno, o e'
estremamente difficile che vengano usati, qualsiasi sia l'atteggiamento
psicologico o l'aspetto fisico del soggetto.
Diciamo addirittura che se sei giovane ti e' andata bene a non subire le
conseguenze di una canzone che Corrado rese celebre tanti anni fa (prova a
immettere in google "Carletto di qua, Carletto di là".
Io stesso ammetto di avere sfottuto un Carlo amico mio con la canzoncina.
L'unica sua colpa era che si chiamava Carlo, da allora da sempre Carletto.
ciao
zandokan
..... hai fatto caso alla panza? ;-))))
Ciao
PANZA *io*?
Alto m.1.80; peso kg 64 (sessantaquattro!); taglia 44 di pantaloni!
Ciao! :-))))
--
Vincenzone lo smilzo
In effetti quella canzoncina me la cantavano spesso da piccolo, e
recentemente l' ho risentita da una mia amica di 18 anni :-)
Non mi da comunque particolarmente fastidio,
a sentirla mi diverto anch' io.
Inviato da www.mynewsgate.net
Beh, si, forse hai ragione.
>domanda: ma a te da fastidio che ti chiamino in altri modi?
No, non mi da fastidio, ma il sentirmi chiamare cosě
da tanti mi ha fatto pensare, e cosě ho voluto chiedere che ne
pensavate.
>ciao :-)))
>
>Amelia
Ciao :-)))))
Carlo
Inviato da www.mynewsgate.net
Le domande sono interessanti,
ma le risposte difficili, ci penserò......
Ciao.
Carlo
Inviato da www.mynewsgate.net
A me fa un gran piacere quando mi chiamano Angie,
mi fanno sentire accettata e benvoluta,
soprattutto in ufficio, che è un covo di vipere, ho 2 colleghi che mi
chiamano cosi.
Cmq io chiamo coi nomignoli (che di solito invento di sana pianta magari
riferendomi a qualche loro particolarità, o a volte anche senza motivo
preciso)
persone con cui ho confidenza, che mi stanno simpatiche, e a cui voglio
bene.
Ciao
M'inginocchio sui ceci ;-))
Ciao
> PANZA *io*?
>
> Alto m.1.80; peso kg 64 (sessantaquattro!); taglia 44 di pantaloni!
>
> Ciao! :-))))
ne approfitto x chiedere l'eta'..visto che ti lurko..da poco e non la so ,)
grazie
> >Tu ti vedi bambino?
> >Tu che ne pensi?
>
> Le domande sono interessanti,
visto che nascono da te e che tu per primo te le sei poste sollevando il
problema, vuol dire che c'è qualcosa di interessante in te, e quindi puoi
iniziare ad avventurati alla scoperta di questo tuo mondo e puoi iniziare a
farlo vedere anche agli altri.
> ma le risposte difficili, ci penserò......
Prima "sentile" con le emozioni e poi ragionaci!
Fernando
Forse, è possibile...
in generale il diminutivo (o il soprannome, il
meccanismo credo sia lo stesso) che ti danno
dipende dalla percezione che hanno di te.
A me non dà fastidio che le persone che conosco
bene usino un diminutivo con me, ma mi urta che
altri con cui non sono in confidenza lo facciano.
Invece mi da SEMPRE fastidio quando storpiano
il mio cognome... lo odio.