altro punto � il precarico: certe volte i cuscinetti sono precaricati
tramite ghiera; certe volte si preferiscono le molle (elicoidali o a
tazze).
anche qui, c'� una metodologia dietro?
sullo straneo consorti non ho trovato nulla, n� sullo speluzzi tessarotti.
ho provato a chiedere al mio capoufficio (30 anni di esperienza dietro).
Mi ha risposto "provi a pensarci, vedr� che trova la risposta".
il dubbio in ufficio � che non lo sappia neanche lui...
grazie dell'aiuto
--
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Ciao, normalmente il montaggio a O viene utilizzato per basse velocit� e nel
caso di dilatazioni termiche dell'albero il precarico diminuisce con le sue
conseguenze; il contrario per il montaggio a X.
> altro punto � il precarico: certe volte i cuscinetti sono precaricati
> tramite ghiera; certe volte si preferiscono le molle (elicoidali o a
> tazze).
> anche qui, c'� una metodologia dietro?
Per quanto ne so io il precarico a molla viene usato principalmente con i
cuscinetti assiali ove il carico sia basso o nullo; per il precarico a molla
sui radiali non so dirti, sinceramente non l'ho mai usato n� visto usare.
Ciao
Alex (To)
Il montaggio ad O o ad X innanzitutto lo puoi fare solo con i
cuscinetti "misti", che reggono sia in senso radiale che in senso
assiale. Per esempio i cuscinetti a rulli conici.
Come saprai l'asse dei rulli converge verso un punto... in parole
povere se i due punti (stiamo parlando di una coppia di cuscinetti) in
questione sono all'interno della coppia di cuscinetti (sull'asse
dell'albero), li hai montati "ad O", viceversa da "X".
Con il montaggio ad X, poiché per "sgabbiare" i cuscinetti dovresti
tirare in fuori l'anello esterno, ne deriva che in caso di dilatazione
termica il gioco diminuisce e l'anello interno tende a forzare sempre
più sui rulli. Insomma: la dilatazione termica riduce i giochi.
Invece con il montaggio ad O accade l'inverso, e puoi anche
*registrare* il gioco più facilmente, perché devi andare ad avvicinare
i due anelli interni tra di loro, cosa che puoi fare con una ghiera,
oppure con una molla a tazza.
> altro punto è il precarico: certe volte i cuscinetti sono precaricati
> tramite ghiera; certe volte si preferiscono le molle (elicoidali o a
> tazze).
>
> anche qui, c'è una metodologia dietro?
Beh... la molla è sicuramente meno rigida della ghiera. Se hai un urto
improvviso riesce ad "assorbire" anche uno spostamento relativamente
alto, invece una ghiera no.
Ciao
Sculler
a questo punto approfitto della vostra competenza e faccio un'altra
domanda: i cuscinetti a sfera (nel caso siano due, ognuno a un estremo
dell'albero)vengono montati in modo uno faccia da carrello nel caso di
dilatazioni assiali (il mio boss lo chiama montaggio isostatico).
Nel caso di cuscinetti a rulli cilindrici questo non vale, perch� gli
anelli possono scorrere uno rispetto all'altro. In quersto caso, allora,
posso vincolare entrambi gli anelli, perch� tanto lo scorrimento relativo
mi permettera di "sopravvivere" al riscaldamento senza spaccare i
cuscinetti.
vengo al punto:
ho notato che anche nel caso di cuscinetti a rulli conici il montaggio non
� isostatico, bens� iperstatico.
per� non riesco a vedere come l'albero (o i cuscinetti) possano resistere
alle dilatazioni senza deformarsi.
avete una spiegazione?
grazie al vostro buon cuore.
p.s oltre allo straneo consorti quale libro di disegno mi consigliereste?
grazie ancora
Guarda lo schema di montaggio e vedrai che capirai facilmente ;-)
www.itiomar.it/pubblica/dispense/powerp/cuscinetti.ppt
> a questo punto approfitto della vostra competenza e faccio un'altra
> domanda: i cuscinetti a sfera (nel caso siano due, ognuno a un estremo
> dell'albero)vengono montati in modo uno faccia da carrello nel caso di
> dilatazioni assiali (il mio boss lo chiama montaggio isostatico).
> Nel caso di cuscinetti a rulli cilindrici questo non vale, perch� gli
> anelli possono scorrere uno rispetto all'altro. In quersto caso,
> allora, posso vincolare entrambi gli anelli, perch� tanto lo
> scorrimento relativo mi permettera di "sopravvivere" al riscaldamento
> senza spaccare i cuscinetti.
Occhio al tipo di cuscinetto a rulli per�, non tutti sono liberi mi
sembra...
> vengo al punto:
> ho notato che anche nel caso di cuscinetti a rulli conici il
> montaggio non � isostatico, bens� iperstatico.
> per� non riesco a vedere come l'albero (o i cuscinetti) possano
> resistere alle dilatazioni senza deformarsi.
Infatti bisogna dimensionare le tolleranze in base alle temperature di
lavoro, se devi fare lavorare qualcosa che non ha un regime termico costante
ma bens� variabile nel tempo sei praticamente obbligato a utilizzare dei
sistemi di correzione della temperatura (vedi bagno d'olio con ricircolo in
frigo ecc.), tutto dipende dalle precisioni che ti servono ottenere (vedi i
mandrini delle MU)
> avete una spiegazione?
Ci ho provato
> grazie al vostro buon cuore.
>
> p.s oltre allo straneo consorti quale libro di disegno mi
> consigliereste? grazie ancora
Il classico Baldassini non si smentisce mai, comunque anche il WWW � ormai
una fonte inesauribile.
Ciao
Alex (To)
> grazie sculler !!
> e grazie anche a Alex(To).
> onestamente non capisco perch� a parit� di dilatazione (dipende solo dai
> materiali) un montaggio serri e un altro dilati.
> credo che debba vedere meglio la geometria del montaggio.
S�, guarda meglio come sono fatti. Cerca anche in rete, vedrai che trovi
qualcosa.
Il fatto � che in un caso la dilatazione dell'albero tente a far andare
l'anello interno nella direzione secondo la quale il cuscinetto "si
impacchetta", ovvero nella direzione nella quale il cuscinetto resiste alle
spinte assiali. Quindi vai a forzare sempre di pi�.
Nell'altro caso invece la dilatazione dell'albero spinge l'anello interno
nella direzione secondo la quale il cuscinetto NON resiste alle spinte
assiali, ma si smonta.
Questo ti da praticamente la risposta anche all'altro quesito.
> p.s oltre allo straneo consorti quale libro di disegno mi consigliereste?
> grazie ancora
Mah, senti, io all'uni avevo il Barsali-Barsotti-Rosa "Lezioni di Disegno di
Macchine"... ma non credo sia il top della categoria...
Per il disegno, tante cose ci sono pure sul sempreverde "manuale del
disegnatore meccanico" (mi pare sia questo il titolo, non ricordo, ce
l'abbiamo in ufficio...), della Hoepli.
Altri titoli li puoi trovare cercando sul NG, se ne era parlato. Alcuni
sicuramente li aveva scritti Bruno Zilli.
Ciao
Sculler
> grazie dell'aiuto
grazie di tutto a tutti.
stamattina in ufficio ho fatto un figurone :-)
buon weekend (il mio inizia tra mezz'ora)
Buon WE, anche se io faccio una domanda niubbia da ing mancato: ma queste
cose all'UNI non ne parlano in nessun corso? Non si svolgono esercizi di
organi di macchine? Io i cuscinetti li ho studiati all' ITIS e progettavamo
dei gruppetti persino carini (detto a postumi) ...
Ciao
Alex (To)
> Buon WE, anche se io faccio una domanda niubbia da ing mancato: ma queste
> cose all'UNI non ne parlano in nessun corso? Non si svolgono esercizi di
> organi di macchine? Io i cuscinetti li ho studiati all' ITIS e progettavamo
> dei gruppetti persino carini (detto a postumi) ...
> Ciao
> Alex (To)
no. ci insegnano a dimensionare i cuscinetti, a sceglierli, ma non a
legarli.
in teoria sarebbero cose che si fanno all'esame di disegno (primo anno).
sono andato a riguardarmi il libro e gli appunti ma non ho trovato nulla.
esercizi di organi delle macchine ne svolgiamo: dimensioniamo alberi,
ruote dentate..., per� onestamente TUTTO l'assieme in effetti (dal
cuscinetto e vite fino all'organo) non ricordo mai di averlo fatto :-(
> no. ci insegnano a dimensionare i cuscinetti, a sceglierli, ma non a
> legarli.
> in teoria sarebbero cose che si fanno all'esame di disegno (primo anno).
> sono andato a riguardarmi il libro e gli appunti ma non ho trovato nulla.
>
> esercizi di organi delle macchine ne svolgiamo: dimensioniamo alberi,
> ruote dentate..., per� onestamente TUTTO l'assieme in effetti (dal
> cuscinetto e vite fino all'organo) non ricordo mai di averlo fatto :-(
Ti do un po' torto e un po' ragione.
Io ricordo bene di aver fatto il montaggio ad O e ad X all'esame di disegno.
Ricordo anche che si parl� del forzamento o meno in caso di dilatazione,
oppure della regolazione con la ghiera, ecc. ecc.
Devo dire per� due cose:
1 - la trattazione rimane cmq abbastanza veloce e difficilmente approfondita
2 - anche negli esami successivi, come Costruzione di Macchine, spesso si
fanno pochissimi casi pratici e il progetto da realizzare per fare l'esame
viene fatto svolgere senza preoccuparsi troppo della correttezza meccanica,
facilit� di montaggio/realizzazione, e via dicendo...
Ciao
Sculler