Il Covid-19 apre nuove prospettive per la galleria di base del
Moncenisio, cosidetta TAV della Val Susa.
Infatti, il commercio di merci non e' stato fermato dal Covid19,
e quindi continua a fluire (pensata ad Amazon, se anche il
vostro negozio d'angolo fosse chiuso).
A parita' di flusso merci, la ferrovia richiede meno personale e
quindi meno rischio di contagio:
<
https://www.ilsole24ore.com/art/trasporto-merci-l-intermodalita-arma-vincente-contro-covid-19-ADsJpCK>
"Movimenta grandi quantità di merce su lunghe distanze con un utilizzo
del personale limitato e facilmente controllabile dal punto di vista
sanitario: è il trasporto intermodale ferroviario. Forse mai come in
questi momenti difficili si possono apprezzare le qualità del trasporto
intermodale, soprattutto sulle tratte internazionali."
"Certo non ha la flessibilità del tutto-strada, ma ha lo straordinario
vantaggio di poter trasportare ingenti quantitativi di merce con poche
persone e di incidere in misura minore sull'ambiente."
"«Se l’autista di un bilico “tira” al massimo 28 tonnellate di carico,
un treno merci manovrato da una coppia di macchinisti può arrivare in
Europa, su alcune tratte, fino a 2.000 tonnellate di peso trainato,
equivalenti al carico di 40 semirimorchi», ricorda Fabrizio Dallari,
Direttore del Centro sulla Logistica e il Supply Chain Management
della Liuc Business School."
Due macchinisti invece di 70 camionisti.
«Possono, inoltre, essere ridotti gli attriti ai confini di Stato
dovuti al sovraccarico dei controlli sanitari; ai confini si cambiano
i macchinisti, pertanto è facile organizzarsi per evitare qualsiasi
contatto fisico».
Naturalmente i Notav sostengono il contrario, cioe' che il traffico
merci calerebbe (per sempre ?) e quindi la Galleria di Base non
servirebbe piu'.