Mi permetto di fare un piccolo approfondimento.
Sono un po' più vecchio di Salvatore ma sono sostanzialmente d'accordo con
lui, però .....
.....quando si studia ingegneria, come ben sapete, per via di esercitazioni,
preparazioni degli scritti, ecc. è quasi d'obbligo lavorare assieme ad altre
persone ed inevitabilmente si fanno confronti.
Mi sono reso conto che come dice Salvatore, anche una persona
intellettualmente normodotata può farcela ed anche a pieni voti: è stato
questo per esempio il mio caso.
Ciò che contraddistingue i cosiddetti "geni" è però che se per preparare un
esame io dovevo rivedere tutto il programma, studiarlo, organizzarlo diciamo
una media di 8 volte (il che vuol dire, sempre in media, tre settimane e
mezza full-time, ma proprio full), a loro bastava rivedere il tutto 3 o 4
volte (circa una settimana e mezza full time e neanche tanto full).
Il tutto a parità di risultato.
Se per capire una lezione particolarmente difficile, io rimanevo sugli
appunti sino all'una di notte, i "geni" alle dieci uscivano con la ragazza.
I "geni" la domenica andavano a sciare. Io studiavo.
I "geni" qualche sabato pomeriggio uscivano a fare due passi. Io studiavo.
I "geni" d'estate si sparavano vacanze meravigliose. Io preparavo esami.
I "geni" a capodanno e Natale festeggiavano, come è giusto. Io disegnavo al
tecnigrafo.
I "geni" avevano la ragazza. Io avevo i nervi.
Ecc., ecc. ecc.
Con questo, raramente ho provato nei loro confronti sentimenti di invida
"cattiva". Certo che li invidiavo, è umano, Mi faceva rabbia vedere che dove
loro faticavano 5 io faticavo 10 (e faticavano anche loro, te lo assicuro.
Non sosterrò mai che qualcuno si possa laureare in ing. girandosi i pollici,
solo grazie ad una brillantezza mentale fuori dal comune. E' semplicemente
impossibile). Però ho sempre cercato di rimanere al passo con loro, senza
vergogna di chiedere talvolta una mano dove non riuscivo ad arrivare da
solo. E devo riconoscere che tutti quelli a cui mi rivolgevo sapevano in
qualche modo aiutarmi.
In conclusione, si può arrivare con la volontà dove alcuni (pochi, veramente
pochi) altri arrivano perchè hanno una o due marce in più.
Saluti
GiPiElle
Io credo che la verità stia nel mezzo....
Riassumo mie considerazioni:
1) Biennio pesante, triennio molto più agevole
2) Se non sei convinto di fare l'ing. è quasi impossibile
riuscire, se sei ragionevolmente motivato "quasi" chiunque ce la
può fare anche con buoni risultati e con sforzi accettabili.
3) I geni ci sono, faticano anche loro (meno) e sono pochissimi
di normali ce ne sono tantissimi e con la ragazza, le vacanze,
gli hobbies ecc. Ovviamente (soprattutto all'inizio) si esce 2 volte a week e non 7, nel
mese di vacanza al mare magari per 15 gg inizi a leggerti i testi
dell'esame di settembre....ma per 2 anni si può fare senza
subire tracolli psicologici.
Inoltre sono tutti nelle tue condizioni....
4) Studia il prima possibile in gruppo! Impari meglio e prima
ed inoltre sei in una compagnia con le tue stesse esigenze e possibilità
di svago.
5) Nel biennio se ti areni su un esame per + di 3 volte mollalo per un po'. Altrimenti entri in un circolo vizioso: ogni volta studi quello che
non sapevi in precedenza ma rigetti il ripasso...e caschi proprio su
quello! con il rischio di rifare male esami per 10-20 volte!
..e di ritenere di non essere abbastanza intelligente per quell'esame:
balle, anche i geni entrerebbero in paranoia!
6) mediamente sappi che il ritardo che accumuli nel biennio
difficilmente aumenta nel biennio...anzi talvolta si recupera qualcosina. Questo vuol dire che se hai difficoltà o fai passi falsi all'inizio non devi scoraggiarti perchè c'è tempo per recuperare.
7) Se quando studi le materie del biennio ti senti appagato...beato te, meglio.
Se come per la maggioranza ti fanno schifo e inizi a dubitare della tua scelta...
è normale, le materie relative all'ingegneria le vedi solo dopo il 3° anno.
Spero di aver contribuito positivamente nel percorso della tua scelta.
Se hai domande specifiche......chiedi!
Ovviamente quello che ho detto vale per la mia esperienza (ma penso
di esprimere il pensiero di molti)
Ciao
Max505
Un saluto a tutti!!
--
Sailor Moon
Max505 ha scritto:
>alle uscite serali anche infrasettimanali (anche il giorno
>prima degli esami certe volte!!)
si, ma dillo che era col profe!
ð (T.I.P.F.K.A.M.)
The ISF1 Poster Formerly Known As Magic
Io invece ho passato Meccanica Applicata al primo colpo ... ma ho
penato per passare Fisica Tecnica e devo ancora dare SDC e
Tecnologie.... inoltre SDC mi sta' facendo veramente perdere
tantissimo tempo.... :-(.
quello che dici sul passaggio dal biennio al triennio e' vero anche
dove studio io ( ing. mec. a BO )... il terzo anno e' piu' duro
dell'intero biennio.... e infatti in media ci vogliono 2 anni per
farlo ( io e miei amici siamo piu' o meno allo stesso punto, 1 esame
in + , 1 in -.... )
Quello che e' consolante e' che ho gia' dato 5 esami del quarto
anno.... e mi sono sembrati veramente piu' facili ( forse perche' sono
anche meno teorici... )...
Pero' ho 24 anni.... sgrunt.
>difficoltà una dopo l'altra, nessuno ti dice cosa ti aspetta quando inizi. Un esempio: tra tutti i laureati del 1998 ( un centinaio o forse più) solo 3 o 5 (non ricordo) erano riusciti ad evitare di
>andare fuoricorso, la maggior parte di essi erano al nono o decimo anno. In sostanza si diventa ingegneri a 28 o 29 anni, questo dato é confermato dagli elenchi di coloro che sostengono l'esame di
>stato.
>Non ritengo normale che una persona arrivi a quella età e sia ancora studente.
No , non e' normale.... anche perche' gli anni dai 20 ai 30 sono
quelli dove una persona e' piu' in forma fisicamente e mentalmente....
consiglio quindi di associare allo studio anche il divertimento (
ragazza, amici ) e magari anche qualche lavoretto che permetta di
vedere come sara' in realta' il lavoro di ing... ( a molte aziende,
magari piccole, serve sempre un progettino, un disegno... )
>Ad ogni nuova matricola consiglierei di fare prima il diploma e poi eventualmente fare gli anni integrativi per laurearsi se ne ha ancora voglia.
>Uno può anche partire con tutte le migliori intenzioni ed entusiasmo, però 9 anni ti danno il tempo di ripensarci, non é detto che la voglia resti ( credo che la voglia sia il parametro principale, ma
>spesso viene a mancare), e si rischia di fare la mia fine, con 11 esami al termine, 27 anni passati e la voglia di continuare a zero, senza avere ancora nulla.
Dai che non ti manca poi molto !!!!
alle matricole pero' non consiglio questo iter... una volta diplomati
e' meglio che si trovino un lavoro.... chi invece ha voglia di penare
un po' di piu' si iscriva direttamente al biennio dandoci dentro
subito.... e ricordandosi che il peggio li sta' ancora aspettando !
:-)
un saluto
Massimiliano
--
ð (T.I.P.F.K.A.M.) <tip...@hotmail.com> wrote in message
7qphtc$po4$1...@fe1.cs.interbusiness.it...
> Sailormoon <*pittina*@freemail.it> ha scritto nel messaggio
> <7qoivc$j1m$1...@nslave1.tin.it>...
>
> >alle uscite serali anche infrasettimanali (anche il giorno
> >prima degli esami certe volte!!)
>
> si, ma dillo che era col profe!
Ah Ah Ah :D bella questa!!!!!
Semplicemente trovo inutile passare le serate prima degli esami a studiare,
tanto quel che è fatto a quel punto è fatto, non trovi?
>Semplicemente trovo inutile passare le serate prima degli esami a studiare,
>tanto quel che è fatto a quel punto è fatto, non trovi?
Concordo, ed ho sempre fatto così (sono laureato ormai da un po')
Solo che la battuta era troppo bella per rinunciarvi
Spero tu non me ne voglia