Grazie a tutti!
l'indennizzo di una stima è un vero casino; ma forse si parla di "come
si stima l'indennizzo di una servitù" ... :-)
> di passaggio su una strada esistente privata per una lunghezza di 100 metri?
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> Grazie a tutti!
>
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Non ne vieni fuori: in teoria l'indennizzo in una servitù è commisurato
all'aggravio a carico del fondo servente: mancata coltivazione, mancata
disponibilità in genere, maggiori distanze da rispettare per manufatti,
disagio arrecato dal transito, ecc.
In pratica e soprattutto nel tuo caso dove la strada è già esistente
(immagino si tratti di estendere il diritto di passo ad un nuovo
soggetto) non c'è un criterio ufficiale che tenga: si ragiona in termini
di domanda/offerta.
In genere un mezzo salasso per chi vuole ottenere il diritto :-)
--
Ciao
Maci
Guarda che nel caso di una strada, non è peggiorativa la servitù, anzi
il contrario. Se ci passano in 3 più quello che ha la servitu', i
costi di manutenzione sono da dividere in 4. Non è un aggravio quindi,
se parliamo di strade.
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> Non ne vieni fuori: in teoria l'indennizzo in una servitù è commisurato
> all'aggravio a carico del fondo servente: mancata coltivazione, mancata
> disponibilità in genere, maggiori distanze da rispettare per manufatti,
> disagio arrecato dal transito, ecc.
> In pratica e soprattutto nel tuo caso dove la strada è già esistente
> (immagino si tratti di estendere il diritto di passo ad un nuovo soggetto)
> non c'è un criterio ufficiale che tenga: si ragiona in termini di
> domanda/offerta.
> In genere un mezzo salasso per chi vuole ottenere il diritto :-)
>
ciao, il mio quesito e' come stimare l'indennizzo in caso di quesito x CTU?
Salve,
la servitù di passaggio è regolata dal c.c. art. 1049-50 è da quello
che si legge sui manuali l'indennità è calcolata in modo analogo alla
servitù di acquedotto.
Nell'acquedotto coattivo ESISTENTE l'indennizzo è costitutito:
a- da parte del valore dell'acquedotto in proporzione all'uso
b- valore di capitalizzazione delle maggiori spese di manutenzione
c- costo delle opere eseguite per consentire il nuovo
passagggio/utilizzo.
Per la servitù di passaggio quindi in analogia con l'acquedotto
esistente si tratta quindi imho di:
1-verificare quanti utilizzano la strada;
2-calcolare il valore della stessa;
3- quantificare una somma annua relativa alle maggiori spese di
manutenzione conseguenti al maggior utilizzo a seguito della servitù;
4- determinare il costo di eventuali opere eseguite (dal fondo
dominante)
ind = (Valore strada/n. utilizzatori) + maggiori spese di manutenzione
capitalizzate all'attualità (saggio 1%) + costo di eventuali opere
eseguite
sergio
ok, come attribuire un valore alla strada? che riferimenti, considerato che
e' una semplice strada, solo asfaltata senza segnaòletica o barriere. Valore
terreno ?
Non sono esperto in strade ma direi che il valore di una strada è
uguale alla somma delle voci seguenti:
- al valore del terreno occupato (superficie x il prezzo/m2 - usa le
tariffe dei V.A.M. per i valori a m2 dei terreni) dalla strada.
- al costo di costruzione della strada in asfalto (chiedi a chi fa le
urbanizzazioni quanto costa realizzare una strada simile alla tua al
m2)
moltiplicato per un adeguato coefficiente di vetustà che tenga conto
dell'attuale situazione del manufatto.
Il coefficiente di vetustà riferito a delle strade imho non lo trovi
nei manuali tecnici; è a tua completa discrezione.
saluti
sergio
Se la strada è esistente e chiedi solo di passarci sopra, non credo si debba
pagare un'indennità (valore del suolo occupato e danni) come per una strada
da costruire ex-novo. Devi invece contribuire alle spese di manutenzione e
al carico fiscale che grava sull'area occupata dalla strada.
per i costi di manutenzione, rimanendo a carico di chi utilizza la servitu'
in parti uguali, non lo capitalizzerei....visto che lo pagano tutti in
futuro
...
in caso di terreno agricolo capitalizzazione (del mancato proffitto per non
possibilità di coltivazione+tasse rimaste a carico del proprietario )x quota
di competenza.
in caso di terreno in area edificabile, punterei piuttosto sull'incremento
di valore del bene che andrà a servire
in caso di fondo intercluso (e quindi obbligo per legge di costituzione
della servitu') su strada già esistente
mi attesterei sul (valore del terreno +capitalizzazione delle tasse+costo
realizzo strada esitente)*quota di comproprieta' della servitu'
il valore del terreno in quanto la servitu' spoglia sostanzialmente il
titolare del diritto ddi proprietà (no puo' edificare, non puo' utilizzare,
deve permetterne l'utilizzo ad altri, ecc.)
In linea di principio l'indennizzo dovrebbe essere commisurato
unicamente al danno/svantaggio a carico del fondo servente e mai al
vantaggio del fondo dominante. Il CC è abbastanza esauriente al
riguardo: in passato avevo fatto delle ricerche ed avevo trovato delle
sentenze che confermavano il principio.
Quantificarlo oggi è un gran casino, dato che la strada esiste già:
comunque un aggravio c'è, non so dare un'indicazione precisa su come
quantificarlo. In genere ci si accorda con dei forfait che nulla hanno a
che vedere con i principi estimativi. Il che, se si tratta di una CTU,
complica la vita al collega :-)
Certamente non partirei dall'origine con il calcolo del valore del
terreno, mancata coltivazione, ecc. ecc. ecc., perché il proprietario
del terreno, nel momento in cui è stata realizzata la strada, è già
stato in qualche modo indennizzato per questo aspetto.
Ciò non toglie che si possa parlare di aggravamento e quindi di
ulteriore indennizzo.
In aggiunta c'è la compartecipazione ai costi di realizzazione della
strada, anche se questa è lì da 50 anni: se Tizio l'ha costruita a sue
spese e oggi la voglio usare anch'io è giusto che contribuisca ai costi
sostenuti per realizzarla, tenuto conto della vetustà ed in proporzione
all'utilizzo (che può essere lunghezza del tratto utilizzato, pesato al
numero di abitazioni/famiglie/mc che utilizzeranno la strada stessa).
Direi che la parte dei costi di realizzazione è (relativamente)
semplice: come è già stato suggerito un buon computo metrico
(opportunamente deprezzato) risolve la questione.
Occhio che proprietario del terreno ed esecutore della strada potrebbero
benissimo essere soggetti diversi.
Quanto ai costi di manutenzione, penso anch'io che non siano da
contabilizzare/capitalizzare: si tratta di regolamentarli per il futuro
con delle quote di compartecipazione.
--
Ciao
Maci