Come devo comportarmi da tecnico se scopro che l'UIU oggetto di compromesso, già firmato e caparra già versata,
all'interno del quale viene riportata la provenienza da un frazionamento del 1971, senza che si sia mai stato un deposito in comune,
il venditore dichiara che l'immobile è ante 67 e non ha mai sùbito variazioni da allora ?
Ovviamente all'acquirente che mi ha commissionato la relazione di conformità gli ho comunicato che per me risulta non conforme,
a questo punto se non si presentasse all'atto diventa inadempiente ? oppure dovrà presentarsi con la relazione di non conformità ?
Ci sono gli estremi per appellarsi all'art. 1385 del cc per chiedere indietro la caparra ed esigere il doppio della caparra ?
Fate conto che l'U.I.U. in questione ha già cambiato 3 proprietari e su tutti gli atti (fatti dal solito notaio) viene riportato che l'immobile è conforme in quanto ante 67
sul quale non sono mai stati eseguiti lavori che richiedessero il deposito presso gli uffici comunali.
A me risulta che, essendo un immobile con vincolo diretto risalente al 1911, situato in un centro storico dove è entrato in vigore proprio in quegli anni
il primo regolamento urbanistico, il frazionamento del 1971 andava sicuramente dichiarato, anche perchè ha comportato modifiche prospettiche.
L'unica cosa che ho trovato è l'accatastamento di primo impianto del 1940 dove non compare del muro che oggi divide le due unità.
Scusatemi in anticipo se il mio post è OT, ho formulato la solita domanda anche all'interno di un altro post che riguarda la conformità per effettuare i
lavori attienti al 110%, dato che il mio cliente voleva effettuare i lavori sull'edificio oggetto del compromesso sopracitato.