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Oneri di concessione per fusione appartamenti senza opere

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Windof

unread,
Nov 11, 2015, 10:04:45 AM11/11/15
to
Devo unire due appartamenti che un tempo costituivano già un'unica
abitazione, quindi la fusione avverrà senza opere.
Il fabbricato è antico.
Vanno pagati gli oneri di costruzione, percentuale di Bucalossi che
varia in base alle superfici, oppure in questo caso non sono dovuti?

Apteryx

unread,
Nov 11, 2015, 1:49:40 PM11/11/15
to
Il 11/11/2015 16:04, Windof ha scritto:

> Vanno pagati gli oneri di costruzione, percentuale di Bucalossi che
> varia in base alle superfici, oppure in questo caso non sono dovuti?

qui quando è fusione non si paga, quando è il contrario si, perchè
dicono che aumenta il carico urbanistico

informati presso l'amministrazione comunale

Windof

unread,
Nov 11, 2015, 2:33:40 PM11/11/15
to
Eh così mi hanno detto in comune. Anche io ricordavo così. Non si pagano
gli oneri di urbanizzazione, ma di costruzione si.
Vedrò di approfondire la questione.
Mi è venuto un colpo perché dal calcolo ci sono 1500 euro o più di oneri
di costruzione e a queste condizioni penso che mi salti il lavoro.

Tigers

unread,
Nov 12, 2015, 2:47:16 AM11/12/15
to
In Lombardia sono praticamente sicuro che non si paghi nulla di nulla,
mi pare sia uscita una specie di interpretazione regionale, che ha
convinto anche gli ultimi tecnici comunali che ancora chiedevano gli oneri.

Dal momento poi che formalmente non esistono piu' "oneri e contributi"
ma solo il "contributo di costruzione" e mi pare che le modifiche
introdotte abbiano esonerato dal "contributo di costruzione" non credo
restassero molti dubbi.


--
Ciao, Tigers
[cit.] .. perchè la curva d'apprendimento di google è storicamente tra
le più ripide ... e.
www.tigers.3000.it - Skype: se proprio vuoi contattarmi chiedi...

Windof

unread,
Nov 12, 2015, 5:25:38 AM11/12/15
to
Il 12/11/2015 09:01, www.studiomirano.it ha scritto:
> cil e all'accatastamento ci pensa il comune

Nella mia regione la cila è stata eliminata, mentre la cil non consente
questo tipo di interventi come manutenzioni straordinarie e neppure le
opere interne.
Per una fusione o frazionamento o anche per sostituire delle finestre,
piccole modifiche interne etc. serve una scia.
Come minimo circa quaranta pagine di moduli. Di conseguenza, penso che
anche l'accatastamento d'ufficio sia saltato.

Il grande fardello

unread,
Nov 12, 2015, 5:49:53 AM11/12/15
to
In news:n202k1$lj0$3...@speranza.aioe.org,
Apteryx <apt...@k12.au> typed:
ma Renzi ha detto che neanche la divisione si paga perché la superficie è
sempre la stessa.
E' la stessa norma di "l'accatastamento ci pensa il Comune...."


--
Ciao


Windof

unread,
Nov 12, 2015, 6:22:00 AM11/12/15
to
Speriamo che qualcuno gli dia ascolto, perlomeno riguardo agli oneri
gratuiti.

Windof

unread,
Nov 12, 2015, 6:31:09 AM11/12/15
to
Il 12/11/2015 12:02, www.studiomirano.it ha scritto:
> stai scherzando ?
> ma che regione è ?
>
> mi stai dicendo che dopo che il governo ha inserito la cil nel dpr 380,
> loro hanno fatto una L.R. con scritto "la CIL non si applica" ???????????
>
> dei geni..................

La CILA viene sostituita dalla scia, mentre la CIL si applica a una
lista di opere, ma che non comprende la manutenzione straordinaria e
neppure le vecchie "opere interne" per cui servirà una scia.

<Con la nuova norma i titoli abilitativi in materia edilizia si riducono
a tre: “il permesso di costruire”, la “segnalazione certificata di
inizio attività” (SCIA), la comunicazione per gli interventi di edilizia
libera (CIL). Il permesso di costruire diviene il termine sostitutivo di
“concessione” e “concessione edilizia” e l’autorizzazione edilizia e la
CILA sono state eliminate.
Questo in Sardegna da maggio in poi.>
I moduli della cila li hanno pure adottati ma giusto per un paio di mesi.


Windof

unread,
Nov 12, 2015, 8:56:25 AM11/12/15
to
Il 12/11/2015 12:54, www.studiomirano.it ha scritto:
>
>> la comunicazione per gli interventi di edilizia
>> libera (CIL). Il permesso di costruire diviene il termine sostitutivo di
>
> su questa benedetta cil c'è una gran confusione...........
>
> faicciamo chiarezza:
>
> molti chiamano CIL l'art. 6 c. 1 e CILA l'art. 6 c. 2
>
> è una assurdità!!
>
> per le opere di cui al c. 1 NON è prevista alcune comunicazione!!!Sono
> libere e stop!!
>
> c'è poi chi chiama CILA l'art. 6 lettera A) (quello che prevede la
> relazione) e CIL l'art. 6 altre lettere, questo può anche avere un
> senso...........
>
> comunque sia, le opere c. 1 NON prevedono nulla, e inutile che
> continuano a fare modelli del genere...........
>
>
> ovviamente il discorso riguarda il c.2 quindi le considerazioni fatte
> sono valide, la mia era solo una divagazione
>
> per cusiosità , posteresti l'articolo di legge che prevede questa cosa
> nella tua regione ?



Art. 15 (Interventi di edilizia libera)

1. Nel rispetto delle altre normative di settore aventi incidenza sulla
disciplina dell’attività edilizia e, in particolare, delle norme
antisismiche, di sicurezza, antincendio, igienico-sanitarie, di quelle
relative all’efficienza energetica nonché delle disposizioni contenute
nel decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42 (Codice dei beni
culturali e del paesaggio, ai sensi dell’articolo 10 della legge 6
luglio 2002, n. 137), e successive modifiche ed integrazioni, i seguenti
interventi sono eseguiti senza alcun titolo abilitativo:
a) interventi di manutenzione ordinaria, ivi inclusi quelli ricondotti a
tale categoria di intervento da specifiche disposizioni nazionali;
b) interventi volti all’eliminazione di barriere architettoniche che non
comportino la realizzazione di rampe o di ascensori esterni, ovvero di
manufatti che non alterino la sagoma dell’edificio;
c) opere temporanee per attività di ricerca nel sottosuolo che abbiano
carattere geognostico, ad esclusione di attività di ricerca di
idrocarburi, e che siano eseguite in aree esterne al centro edificato;
d) movimenti di terra strettamente pertinenti all’esercizio
dell’attività agricola-zootecnica, artigianale, industriale e pratiche
agro-silvo-pastorali, compresi gli interventi su impianti idraulici agrari;
e) serre mobili e piccoli loggiati amovibili entrambi sprovvisti di
strutture in muratura, funzionali allo svolgimento dell’attività agricola;
f) interventi finalizzati al posizionamento di tende, pergole,
rastrelliere per biciclette;
g) interventi volti alla realizzazione di semplici recinzioni e di
barbecue di minime dimensioni.

2. Nel rispetto dei presupposti di cui al comma 1, previa comunicazione
dell’avvio dei lavori, i seguenti interventi sono eseguiti senza alcun
titolo abilitativo:
a) opere oggettivamente precarie dirette a soddisfare obiettive esigenze
contingenti e temporanee tali da poter essere immediatamente rimosse
alla cessazione della necessità e, comunque, entro un termine di
utilizzazione non superiore a centottanta giorni;
b) opere di pavimentazione e di finitura di spazi esterni, anche per
aree di sosta, che siano contenute entro l’indice di permeabilità
stabilito dallo strumento urbanistico comunale;
c) elementi di arredo di aree di pertinenza degli edifici esistenti;
d) manufatti occorrenti per l’installazione dei cantieri temporanei
finalizzati all’esecuzione di lavori da realizzare legittimamente;
e) vasche di approvvigionamento idrico e pozzi;
f) interventi volti all’efficientamento di impianti tecnologici
esistenti al servizio di stabilimenti industriali;
g) muri di cinta e cancellate.

3. L’avvio dei lavori per l’esecuzione degli interventi di cui ai commi
1 e 2 è condizionato all’ottenimento di tutti gli atti di assenso,
comunque denominati, necessari per l’intervento edilizio, da acquisire
per il tramite dello sportello unico per l’edilizia, ove costituito.



Come si può notare, rispetto al comma 2 della norma nazionale, qui manca
la manutenzione straordinaria, come pure le opere interne.

Tigers

unread,
Nov 12, 2015, 9:42:42 AM11/12/15
to
Il 12/11/2015 12:54, www.studiomirano.it ha scritto:
>
>> la comunicazione per gli interventi di edilizia
>> libera (CIL). Il permesso di costruire diviene il termine sostitutivo di
>
> su questa benedetta cil c'è una gran confusione...........
>
> faicciamo chiarezza:
>
> molti chiamano CIL l'art. 6 c. 1 e CILA l'art. 6 c. 2
>
> è una assurdità!!
>
> per le opere di cui al c. 1 NON è prevista alcune comunicazione!!!Sono
> libere e stop!!

Io concordo con te al 100% ma ho avuto una lunga discussione di recente
con un tecnico comunale appena insediato su questo: secondo lui sono
libere nel senso che non asseveri e che non devi chiedere niente a
nessuno, ma vanno comunque comunicate. Lui lo giustifica col fatto che
comunque e' un'attivita' edilizia su cui il comune puo' voler dire la
sua (es. mi vuoi far passare con CIL un'opera per cui serve CILA o
DIA/SCIA).
Gli ho fatto notare che anche la nuova modulistica regionale (lombardia)
si riferisce SOLO al comma 2 e non anche al comma 1. Ha detto che ci
pensera'.

Windof

unread,
Nov 12, 2015, 10:04:14 AM11/12/15
to
Il 12/11/2015 15:48, www.studiomirano.it ha scritto:
>
>>
>> Io concordo con te al 100% ma ho avuto una lunga discussione di recente
>> con un tecnico comunale appena insediato su questo: secondo lui sono
>> libere nel senso che non asseveri e che non devi chiedere niente a
>> nessuno, ma vanno comunque comunicate. Lui lo giustifica col fatto che
>> comunque e' un'attivita' edilizia su cui il comune puo' voler dire la
>> sua (es. mi vuoi far passare con CIL un'opera per cui serve CILA o
>> DIA/SCIA).
>
> può dire la sua se lo ha previsto in un regolamento..........
>
>> Gli ho fatto notare che anche la nuova modulistica regionale (lombardia)
>> si riferisce SOLO al comma 2 e non anche al comma 1. Ha detto che ci
>> pensera'.
>>
>>
>
> sotto molti aspetti è molto meglio non parlare con i tecnici e fare
> direttamente come dice la normativa, se poi hanno da dire scriveranno.
> E' ovvio che non è un modo di fare piacevole, ma il 50% delle volte
> chiedono di andare avanti in maniera difforme dalla normativa e a quel
> punto (dopo un colloquio verbale) è brutto dire "no faccio diverso"
>
>


Nel mio caso però è anche brutto se trasmetto la scia e poi mi dicono di
versare gli oneri. Certo, ci si potrebbe provare, ma è sempre un rischio.

Gabriele Pranzo®

unread,
Nov 12, 2015, 12:18:39 PM11/12/15
to
On Thu, 12 Nov 2015 16:31:25 +0100, "www.studiomirano.it" <a...@a.com>
wrote:

>
>mi piacerebbe comunque sapere quali oneri tu debba versare per una
>fusione.....in cui al massimo il carico urbanistico diminuisce,
>dovrebbero essere loro a ridartene!

Mai sentito parlare di oneri per fusione.

Ciao ciao.

--
gabriele pranzo-zaccaria
http://tinyurl.com/studioarchitettura

Windof

unread,
Nov 12, 2015, 2:04:07 PM11/12/15
to
Il 12/11/2015 16:31, www.studiomirano.it ha scritto:
>
>>>
>>
>>
>> Nel mio caso però è anche brutto se trasmetto la scia e poi mi dicono di
>> versare gli oneri. Certo, ci si potrebbe provare, ma è sempre un rischio.
>>
>
> mi piacerebbe comunque sapere quali oneri tu debba versare per una
> fusione.....in cui al massimo il carico urbanistico diminuisce,
> dovrebbero essere loro a ridartene!
>

Vorrebbero gli oneri di costruzione derivanti dalla differenza tra
conteggi dello stato attuale e di quello in progetto. Come se si
trattasse di un ampliamento. Le superfici non variano ma si passa da 2
appartamenti di 100 mq a uno di oltre 160 quindi di lusso e con aumento
del 45% sulla tariffa base a mq.
Il risultato è una bella somma.

Windof

unread,
Nov 13, 2015, 4:27:04 AM11/13/15
to
Il 13/11/2015 08:59, www.studiomirano.it ha scritto:
> per essere di lusso non bastano i 160 mq, occorrono almeno 4
> caratteristiche della tupini...........

Il punto è che superati i 160 mq scatta una tariffa maggiorata di
parecchio, il 45% circa nel mio caso, dipende dalle precedenti
dimensioni dei singoli appartamenti.
Poi, a seconda delle caratteristiche hai altre aggiunte, ma incidono di
qualche punto percentuale.
A me interessa il grosso da pagare, o meglio da non pagare...

Tigers

unread,
Nov 13, 2015, 4:57:34 AM11/13/15
to
Il 13/11/2015 10:27, Windof ha scritto:
[snip]
> Il punto è che superati i 160 mq scatta una tariffa maggiorata di
> parecchio, il 45% circa nel mio caso, dipende dalle precedenti
> dimensioni dei singoli appartamenti.

Esatto. Non sono pero' le caratteristiche "di lusso", ma solo il
superamento dei 160 mq.

> Poi, a seconda delle caratteristiche hai altre aggiunte, ma incidono di
> qualche punto percentuale.
> A me interessa il grosso da pagare, o meglio da non pagare...

Non solo quello, ma anche il fatto che magari quando hai costruito il
contributo era di 300 EUR/mq, ora di 450...

Windof

unread,
Nov 13, 2015, 9:22:22 AM11/13/15
to
Il 13/11/2015 10:57, Tigers ha scritto:
> Il 13/11/2015 10:27, Windof ha scritto:
> [snip]
>> Il punto è che superati i 160 mq scatta una tariffa maggiorata di
>> parecchio, il 45% circa nel mio caso, dipende dalle precedenti
>> dimensioni dei singoli appartamenti.
>
> Esatto. Non sono pero' le caratteristiche "di lusso", ma solo il
> superamento dei 160 mq.
>
>> Poi, a seconda delle caratteristiche hai altre aggiunte, ma incidono di
>> qualche punto percentuale.
>> A me interessa il grosso da pagare, o meglio da non pagare...
>
> Non solo quello, ma anche il fatto che magari quando hai costruito il
> contributo era di 300 EUR/mq, ora di 450...


Il costo inziziale verrebbe valutato sempre all'attualità, altrimenti
con le lire di 40 anni fa chissà cosa verrebbe fuori.



Windof

unread,
Nov 13, 2015, 9:28:20 AM11/13/15
to
Il 13/11/2015 10:35, www.studiomirano.it ha scritto:
>
>>>
>>> per essere di lusso non bastano i 160 mq, occorrono almeno 4
>>> caratteristiche della tupini...........
>>
>> Il punto è che superati i 160 mq scatta una tariffa maggiorata di
>> parecchio, il 45% circa nel mio caso, dipende dalle precedenti
>> dimensioni dei singoli appartamenti.
>> Poi, a seconda delle caratteristiche hai altre aggiunte, ma incidono di
>> qualche punto percentuale.
>> A me interessa il grosso da pagare, o meglio da non pagare...
>>
>
> tra l'altro l'art 16 del dpr 380 parla di contributo di costruzione solo
> per interventi soggetti a PdC...............
>
>

Speriamo bene, infatti io puntavo su questo.

Comunque oggi sono andato a parlare in Comune con uno dei tecnici più
"temuti". Tenetevi forte: mi ha detto che nel mio caso, non dovendo
realizzare alcun tipo di opera edile, non dovrei fare proprio nulla per
quanto riguarda la pratica edilizia, nulla, neppure presentare la scia,
oltre a non dover pagare oneri di alcun tipo. Con conferma del dirigente.
Solo pratica catastale. Meglio non mi poteva andare.
Precedentemente avevo chiesto al tecnico dei mio comune, che in genere è
molto preparato e mi ha detto che c'erano oneri da pagare, la pratica
però devo presentarla in un comune vicino.

Tuttavia, penso che qualcosa sia meglio presentarla, non si sa mai. A
mio parere ci vuole sempre una scia (sostitutiva della cila nella mia
regione), anche se loro non la richiedono.

Altrimenti valutare a cosa si va incontro non comunicando nulla al
comune e facendo solo la variazione catastale.

Tigers

unread,
Nov 13, 2015, 9:35:22 AM11/13/15
to
Allora ti e' andata bene, di solito mi chiedono il confronto fra quanto
pagherebbe oggi MENO quanto pagato allora, se non noto da simulare.

Tigers

unread,
Nov 13, 2015, 9:36:33 AM11/13/15
to
Il 13/11/2015 15:28, Windof ha scritto:
[snip]
> Speriamo bene, infatti io puntavo su questo.
>
> Comunque oggi sono andato a parlare in Comune con uno dei tecnici più
> "temuti". Tenetevi forte: mi ha detto che nel mio caso, non dovendo
> realizzare alcun tipo di opera edile, non dovrei fare proprio nulla per
> quanto riguarda la pratica edilizia, nulla, neppure presentare la scia,
> oltre a non dover pagare oneri di alcun tipo. Con conferma del dirigente.
> Solo pratica catastale. Meglio non mi poteva andare.
> Precedentemente avevo chiesto al tecnico dei mio comune, che in genere è
> molto preparato e mi ha detto che c'erano oneri da pagare, la pratica
> però devo presentarla in un comune vicino.
>
> Tuttavia, penso che qualcosa sia meglio presentarla, non si sa mai. A
> mio parere ci vuole sempre una scia (sostitutiva della cila nella mia
> regione), anche se loro non la richiedono.
>
> Altrimenti valutare a cosa si va incontro non comunicando nulla al
> comune e facendo solo la variazione catastale.

Boh, secondo me e' ristrutturazione, quindi ci va quantomeno una SCIA,
perche' per quanto senza opere e' pur sempre un intervento edilizio.

Windof

unread,
Nov 13, 2015, 9:47:19 AM11/13/15
to
Il 13/11/2015 15:35, Tigers ha scritto:
> Il 13/11/2015 15:22, Windof ha scritto:
>> Il 13/11/2015 10:57, Tigers ha scritto:
>>> Il 13/11/2015 10:27, Windof ha scritto:
>>> [snip]
>>>> Il punto è che superati i 160 mq scatta una tariffa maggiorata di
>>>> parecchio, il 45% circa nel mio caso, dipende dalle precedenti
>>>> dimensioni dei singoli appartamenti.
>>>
>>> Esatto. Non sono pero' le caratteristiche "di lusso", ma solo il
>>> superamento dei 160 mq.
>>>
>>>> Poi, a seconda delle caratteristiche hai altre aggiunte, ma incidono di
>>>> qualche punto percentuale.
>>>> A me interessa il grosso da pagare, o meglio da non pagare...
>>>
>>> Non solo quello, ma anche il fatto che magari quando hai costruito il
>>> contributo era di 300 EUR/mq, ora di 450...
>>
>>
>> Il costo inziziale verrebbe valutato sempre all'attualità, altrimenti
>> con le lire di 40 anni fa chissà cosa verrebbe fuori.
>
> Allora ti e' andata bene, di solito mi chiedono il confronto fra quanto
> pagherebbe oggi MENO quanto pagato allora, se non noto da simulare.


Si, hanno sempre fatto così. Ma del resto è la cosa più ovvia,
altrimenti per una vecchia concessione, se non si rivaluta la cifra
pagata, gli oneri precedenti sarebbero praticamente nulla e dovresti
pagare l'intero anche per piccoli ampliamenti. Cifre esorbitanti. Mi
sembra assurdo.

Windof

unread,
Nov 13, 2015, 10:52:42 AM11/13/15
to
Il 13/11/2015 10:35, www.studiomirano.it ha scritto:
>
>>>
>>> per essere di lusso non bastano i 160 mq, occorrono almeno 4
>>> caratteristiche della tupini...........
>>
>> Il punto è che superati i 160 mq scatta una tariffa maggiorata di
>> parecchio, il 45% circa nel mio caso, dipende dalle precedenti
>> dimensioni dei singoli appartamenti.
>> Poi, a seconda delle caratteristiche hai altre aggiunte, ma incidono di
>> qualche punto percentuale.
>> A me interessa il grosso da pagare, o meglio da non pagare...
>>
>
> tra l'altro l'art 16 del dpr 380 parla di contributo di costruzione solo
> per interventi soggetti a PdC...............
>
>


Ricapitolando:


- l'art 16 del dpr 380 parla di contributo di costruzione solo per
interventi soggetti a PdC
- l'art. 17 del dpr 380 dice che per gli interventi di manutenzione
straordinaria di cui all'articolo 6, comma 2, lettera a), qualora
comportanti aumento del carico urbanistico, il contributo di costruzione
è commisurato alla incidenza delle sole opere di urbanizzazione, purché
ne derivi un aumento della superficie calpestabile.

Nel mio caso non ho aumento di sup calpestabile.

- l'art. 3, comme b del dpr 380 dice che: "nell'ambito degli interventi
di manutenzione straordinaria sono ricompresi anche quelli consistenti
nel frazionamento o accorpamento delle unità immobiliari con esecuzione
di opere anche se comportanti la variazione delle superfici delle
singole unità immobiliari nonché del carico urbanistico purché non sia
modificata la volumetria complessiva degli edifici e si mantenga
l'originaria destinazione d'uso; "


Dunque, sembrerebbe chiaro che una fusione o anche frazionamento senza
aumento di superficie calpestabile non deve pagare alcun contributo di
costruzione. Tuttavia come manutenzione straordinaria c'è da comunicare
al Comune.
Volendo cavillare sull'art 3, dice: <frazionamento o accorpamento delle
unità immobiliari con esecuzione di opere...>

E se non ci sono opere di cosa si tratta? Intendono dire che non è
neppure una manutenzione straordinaria?

Windof

unread,
Nov 13, 2015, 11:14:22 AM11/13/15
to
Il 13/11/2015 16:58, www.studiomirano.it ha scritto:
>
>> E se non ci sono opere di cosa si tratta? Intendono dire che non è
>> neppure una manutenzione straordinaria?
>>
>
>
> ma come fai a unire due appartamenti senza opere ?
>
> stai dicendo che prima c'era già una porta tra i due appartamenti solo
> che non veniva "usata" ? :)
>
>

Si, è una palazzina bifamiliare che un tempo era già monofamilare.
Al piano terra c'è un appartamento e al primo piano ce n'è un altro,
hanno già il vano scale e l'ingresso in comune.

Windof

unread,
Nov 13, 2015, 11:30:07 AM11/13/15
to
Il 13/11/2015 17:18, www.studiomirano.it ha scritto:

>>
>> Si, è una palazzina bifamiliare che un tempo era già monofamilare.
>> Al piano terra c'è un appartamento e al primo piano ce n'è un altro,
>> hanno già il vano scale e l'ingresso in comune.
>>
>
> ma se era unico.............hanno fatto una pratica per dividerlo?
>
>
> cmq dovrai anche valutare se poi col successivo docfa l'ade accetterà la
> fusione, siccome da quello che scrivi potrebbero anche essere due u.i.u.
> autonome..........
>
> ritengo che tu voglia unire per motivi fiscali , vero ?


Si, per motivi fiscali. Mi auguro che il catasto non crei altri problemi
ma non dovrebbe, ma non penso che possano impedirmi la fusione se la
casa è diventata una sola.
Che un tempo fosse una sola abitazione mi è stato riferito, ma non
risulta neppure dalla visura catastale storica. Nella documentazione
degli anni ottanta risultano già due appartamenti.

Windof

unread,
Nov 16, 2015, 6:23:31 AM11/16/15
to
Mi rispondo da solo: penso di si, almeno così immagino interpretino i
tecnici del comune interpellato.

Però le perplessità non finiscono qui: se un domani volessero riportare
la situazione allo stato attuale, frazionando, c'è da monetizzare gli
spazi a parcheggio? Come chiede la recente legge regionale.
A grandi linee vengono diecimila euro da pagare per i parcheggi, come se
il comune li realizzasse apposta per noi.
Insomma, stanno facendo di tutto per non farci fare nulla...

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