On 17/02/24 16:36, Armando wrote:
> On Sat, 17 Feb 2024 16:11:15 +0100 in article <t04AN.869002$Lo1.91178
> @
usenetxs.com> Roberto Deboni DMIsr <
ne...@analisienergie.it> says...
>>
>> On 17/02/2024 10:38, Armando wrote:
>>>
http://tinyurl.com/batterieionilitio250gradi
>>>
>>> nessun riferimento al fatto che lavorano ad una temperatura
>>> interna di 250°C.
>>
>> Se e' per quello, la temperatura interna di un auto termica
>> sopra di gran lunga quei 250°C ... eppure la gente ci
>> convive ogni giorno.
>
> le è stata detta questa cosa: un conto è avere alte temperature
> concentrate in poco spazio, un altro è avere alte temperature in uno
> spazio molto più ampio, tra cui sotto il culo.
non solo, il motore endotermico è solo come una stufa a
pellet : solo un cucchiaino di combustibile e comburente
alla volta vengono scaldati e incendiati.
Anche quanto il motore batte in testa non accade un cazzo.
è la stessa sicurezza passiva che avrebbero anche le
centrali a fusione nucleare a confinamento inerziale : non
possono esplodere, perché non c'è mai altro che una
masserella minuscola di combustibile portata alle condizioni
critiche.
Non esiste una "fusione del nocciolo" in questo prototipo (e
peraltro, vista la massa del plasma, nemmeno quelle tokamak
sono particolarmente pericolose).
La scorta di litio, deuterio, trizio e quanto, sta altrove e
non può raggiungere le condizioni critiche.
Una batteria interamente calda è come avere tutto il
serbatoio a rischio, se va storto qualcosa, dell'auto
restano i rottami semifusi.
> queste ultime temperature saranno magari più basse che nel caso delle
> termiche, ma 250°C non sono poca cosa.
anche perché il sodio metallico mixato a comburenti si
incendia a molto meno di così.
> con questo non voglio prendere nessuna fazione, né mai lo farò, ma penso
> che per le auto le batterie agli ioni di sodio non hanno futuro, mia
> opinione e basta.
non c'entrano le fazioni.
Ci sono due diverse filosofie di un sacco di soluzioni
diverse : air-breathing e NON-air-breathing
Le prime sono molto molto più sicure (e hanno oltre il
doppio di autonomia a pari peso), le seconde sono
intrinsecamente rischiose, perché ti porti dietro tutto
quanto serve alla reazione.
P.S. i missili cruise a lungo raggio (scramjet) sono non a
caso TUTTI motori air-breathing.
> la byd sta per commerciarle anche in italia, spero di essere smentito,
> ma mi sa che sarà un flop
mah, non so. Bisognerebbe capire il materiale catodico di
cosa consiste.
Le antiche sodio zolfo come comburente hanno zolfo. Che è
relativamente denso (anche più del sodio) come carica, ma
poco come energia (perché è un ossidante ridicolo a
confronto di ossigeno, ossidi di nichel o cobalto III, MnO2,
cloro, etc), e quindi anche se porta una discreta carica non
porta tanta energia (il singolo elemento eroga pochi Volt).
Per contro per uso stazionario sono una soluzione molto
percorribile, specie per l'italia.
Il sodio è inesauribile (abbiamo il mare), lo zolfo pure
l'abbiamo.
È una batteria interamente priva di memoria (e se la lasci
solidificare, prima di lunghi periodi di inutilizzo, pure
praticamente senza autoscarica : non so se convenga fermarla
a piena carica, tutta scarica, o una via di mezzo ....
bisognerebbe anche vedere il punto di fusione dei
polisolfuri a diverso contenuto di sodio nel range
operativo). Da solidificata è come morta e non si riattiva
se non rifusa : in compenso appena la rifondi, torna come
l'avevi lasciata.
--
NoliMihiMentulamFrangere
(non mi scassate il cazzo)