On 02/03/2023 16:03, Giangi72 wrote:
> Il 02/03/2023 14:15, Roberto Deboni DMIsr ha scritto:
>> On 02/03/2023 11:10, Giangi72 wrote:
>
>>>> Bene, ed ora ci spiega il suo titolo bastardo, ovvero il significato
>>>> delle parole "il vero volto" ?
>>>
>>> Deboni, pur essendo d'accordo con lei devo farle notare per la
>>> milionesima volta l'uso di termini non congrui: "titolo bastardo".
>>
>> Nel caso del personaggio e' invece perfettamente congruo, in
>> particolare dato che ho definito bastardo il titolo e non il
>> personaggio, se mi e' permesso rilevare la differenza.
>
>>> Titolo sbagliato, errato, fuorviante, ce ne sono di termini da usare.
>>
>> Mi scusi, con l'esempio fatto di "Il vero volto di Giangi72",
>> conferma che il titolo sia solo "fuorviante", una innocente
>> presa di posizione ? Oppure, se ci fosse il suo nome e
>> cognme (e non un Giangi72) forse lei si incazzerebbe ?
8>< ----
> Ma, di sicuro, non gli dico "hai un modo bastardo di esprimenti" o
> similari perchè così facendo li "autorizzo" a rispondermi con insulti.
Ehh, no! "Modo bastardo" e' personale, e' riferito proprio alla persona,
siamo ad un pelo dal "dare del bastardo".
Io invece ho scritto "suo titolo bastardo", ovvero il linguaggio usato,
cosa, che ripeto, chi conosce a sufficienza la lingua italiana (e non si
ferma a qualche usanza dialettale localistica) dovrebbe sapere, e' ben
diverso.
>> In caso di ignoranza del significato, dal vocabolario Treccani,
>> come estensione del termine originale di "persona dalla origine
>> incerta, o un ibrido tra animali o piante":
>>
>> "spurio, non schietto"
>>
>> e le locuzioni bastarde si usano anche per "degenere, corrotto".
>>
>> e linguisticamente "scrivere in modo non schietto, spurio"
>>
>> dove ricordo che "spurio" si intende come "falso o falsificante".
>>
>> Come vede, ho scelto il termine con cura, da vocabolario.
>
> Deboni, il vocabolario è una cosa la vita vera un'altra.
Se il vocabolario e' "altro", allora come si comunica ?
Ovviamente non si comunica, ed e' cio' che accade ora.
> La parola bastardo riferita ad un titolo riportato da una
> persona, ad un ragionamento, ... è un'offesa.
E' meridionale ? Perche' ho notato che in genere e' con i
meridionali che il livello di offesa scatta cosi'.
In ogni caso, giuridicamente la differenza c'e', ed e'
quello che interessa a me. E' sempre lecito definire
bastardo (o altro significato critico) il linguaggio usato.
Non e' lecito invece dare (ovvero dire) del bastardo ad
una persona.
> Le persone non girano con un vocabolario sotto braccio.
Guardi che qui non e' il vocabolario in discussione. Il tema
non era il significato di "bastardo" (anche se l'ho dato per
provare che era azzeccato), ma la differenza tra giudicare
le parole di una persona piuttosto che appellare una persona.
Io me ne sbatto se qualcuno si inalbera perche' commento in
modo critico il suo linguaggio, perche' e' un mio diritto
concesso anche dalla legge, oltre che dal vivere in liberta'
(seppure limitata, perche' in Italia con i VIP, neanche si
puo' criticare il linguaggio usato).
Diverso e' il caso invece di appellare in modo ingiurioso una
persona, e se lo faccio perche' se lo merita, ne porto le
conseguenze.
Insomma, il problema non e' quello di portare dietro un
vocabolario, bensi, proprio la grammatica della lingua
italiana, il che significa che la persona e' un ignorante.
In ogni caso, lei ha appena spiegato splendidamente come
nascono le faide dalle sue parti: se commentare le parole
equivale ad insultare la persona, siamo a livello di una
coltellata solo per uno sguardo storto lanciato.
Ed a tale proposito, ad ogni nuova discussione io "azzero"
il contatore, ovvero fino alla provocazione, non agisco.
Invece vedo che ci sono vari personaggi che se la segnano
al dito, il che e' un altro modo per iniziare una faida,
quando trova un suo pari.