On 2023-03-10, MarioCPPP <
NoliMihiFran...@libero.it> wrote:
> On 10/03/23 13:33, Luca P. wrote:
>> Fri, 10 Mar 2023 03:09:43 GMT, Roberto Deboni DMIsr ha scritto:
>>
>>> Un personaggio insiste ad affermare che il nucleare non si
>>> puo' modulare, che quindi viene fatto andare a manetta,
>>> insomma, sarebbe impossibile usare il nucleare insieme a fonti
>>> che variano stagionalmente.
>>
>> Non è che non può, è che non conviene.
>>
>>> Ecco la replica sul campo, dati reali:
>>>
>>> <
https://www.eia.gov/nuclear/generation/>
>>>
>>> Come potete vedere, negli ultimi 4 anni, il nucleare ha un
>>> evidente e ripetitivo andamento stagionale, con due
>>> massimi, uno inverno (fino a 73-74 TW·h/mese) e uno
>>> estivo (fino a 70-72 TW·h/mese) con due minimi, uno
>>> ad aprile di 55-61 TW·h/mese) e uno a ottobre
>>> (55-62 TW·h/mese).
>
> il minimo è grossomodo l'80 % del massimo.
>
> La mia stufa a pellet modula da 2,9 a 8,8 (33 %)
>
> se quella è modulazione boh, da 80 a 100 è praticamente
> regime costante, dai, siamo seri.
Appunto. Negli USA il nucleare genera solo un quinto della domanda
elettrica. Ed E' (in barba a tutte le tesi contrarie) la piu'
economica marginalmente. Ovvero, aggiungere un chilowattora in piu'
di produzione costa meno di qualsiasi altra fonte tecnologia in
funzione negli USA!
Quindi, avendo da coprire anche un carico di base (domanda elettrica
costante tutto l'anno, 24h/24h, il mercato elettrico, una volta
spremuto cio' che puo' dare l'idroelettrico fluente e le rinnovabili,
quando arrivano al momento giusto, tra nucleare - entro i limiti della
sua capacita' - e gas naturale, non potrebbe che scegliere il
nucleare, il che significa che la modulazione, tecnologicamente
possibie, venga frenata da ragioni di concorrenza.
Ma sono sicuro che in Francia, dove con un 70% di presenza, il nucleare
non ha cosi' grandi spazi di manovra, la modulazione supera ben piu'
di quel 75% di quel min/max. Solo che non so dove trovare i dati
mensili di produzione in Francia per una verifica. Gli "amerikani"
saranno antipatici quanto volete, ma almeno prendono sul serio il
concetto di trasparenza, di "conoscenza = potere", dando modo al
piu' piccolo appartenente alla comunita' (e anche agli stranieri)
di capire e valutare i dati reali della generazione elettrica.
Ma vediamo in dettaglio questo "80%" in evoluzione:
anno max min min/max
-----------------------------
2019 741,0 605,8 81.8%
2020 742,0 591,7 79.7%
2021 718,3 570,9 79.5%
2022 705,8 552,9 78.3%
Cio' che voglio "suggerire" e' che in realta' il nucleare "sta" reagendo
alla introduzione delle rinnovabili, ovvero c'e' una stagionalita' ciclica
piu' che evidente quando si va a guardare il dato mensile.
E piu' rinnovabile entra in funzione e piu' aumenta l'oscillazione
stagionale della produzione nucleare, con un andamento quasi lineare
(quanto sara' nel 2023 ? 78,1% ? )
Una analisi mensile che in Italia manca totalmente da parte dei
"rinnovabilisti", il che pone una domanda: perche' non vogliono chiarire
come pensano di risolvere la questione invernale di scarsita' totale
delle risorse rinnovabili prescelte dalla politica nazionale ?!!!
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