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A proposito che il nucleare deve funzionare a manetta

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Roberto Deboni DMIsr

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Mar 9, 2023, 10:09:44 PM3/9/23
to
Un personaggio insiste ad affermare che il nucleare non si
puo' modulare, che quindi viene fatto andare a manetta,
insomma, sarebbe impossibile usare il nucleare insieme a fonti
che variano stagionalmente.

Ecco la replica sul campo, dati reali:

<https://www.eia.gov/nuclear/generation/>

Come potete vedere, negli ultimi 4 anni, il nucleare ha un
evidente e ripetitivo andamento stagionale, con due
massimi, uno inverno (fino a 73-74 TW·h/mese) e uno
estivo (fino a 70-72 TW·h/mese) con due minimi, uno
ad aprile di 55-61 TW·h/mese) e uno a ottobre
(55-62 TW·h/mese).

Notare altresi', come ogni anno, il calo di aprile
continua a farsi piu' pronunciato, con 55 TW·h nel
2022.

Luca P.

unread,
Mar 10, 2023, 7:33:47 AM3/10/23
to
Fri, 10 Mar 2023 03:09:43 GMT, Roberto Deboni DMIsr ha scritto:

> Un personaggio insiste ad affermare che il nucleare non si
> puo' modulare, che quindi viene fatto andare a manetta,
> insomma, sarebbe impossibile usare il nucleare insieme a fonti
> che variano stagionalmente.

Non è che non può, è che non conviene.

> Ecco la replica sul campo, dati reali:
>
> <https://www.eia.gov/nuclear/generation/>
>
> Come potete vedere, negli ultimi 4 anni, il nucleare ha un
> evidente e ripetitivo andamento stagionale, con due
> massimi, uno inverno (fino a 73-74 TW·h/mese) e uno
> estivo (fino a 70-72 TW·h/mese) con due minimi, uno
> ad aprile di 55-61 TW·h/mese) e uno a ottobre
> (55-62 TW·h/mese).

Eh, e infatti negli USA le centrali nucleari chiudono per motivi economici.
E più la produzione rinnovabile crescerà, più la situazione per il nucleare
peggiorerà...

AC

unread,
Mar 10, 2023, 8:40:50 AM3/10/23
to
Roberto Deboni DMIsr dice:
> Un personaggio insiste ad affermare che il nucleare non si
> puo' modulare, che quindi viene fatto andare a manetta,

Forse intende che mantenere il 100% di potenza minimizza i costi di
gestione.

--
Augusto

MarioCPPP

unread,
Mar 10, 2023, 1:42:32 PM3/10/23
to
vabbè ma pure una modulazione dove il minimo regime è l'80 %
del massimo regime è da far ridere !
La mia stufa il minimo è 33 % del massimo (e già mi scazza).

Pure lo scaldabagno ho modificato la manopola aggiungendo un
mezzo scatto frazionario al di sotto del minimo (impedendo
alla molla di farlo spegnere sotto la prima tacca, per
inciso : BASTARDI !), perché in Luglio il suo minimo per me
da l'acqua troppo calda e io sono contrario a miscelare, mi
DEVE dare l'acqua giusta di suo !.

Se mi vendono uno scaldabagno che modula tra 80 % e 100 %
glielo tiro in testa ! :D :D :D

--
1) Resistere, resistere, resistere.
2) Se tutti pagano le tasse, le tasse le pagano tutti
MarioCPPP

MarioCPPP

unread,
Mar 10, 2023, 1:42:51 PM3/10/23
to
On 10/03/23 13:33, Luca P. wrote:
> Fri, 10 Mar 2023 03:09:43 GMT, Roberto Deboni DMIsr ha scritto:
>
>> Un personaggio insiste ad affermare che il nucleare non si
>> puo' modulare, che quindi viene fatto andare a manetta,
>> insomma, sarebbe impossibile usare il nucleare insieme a fonti
>> che variano stagionalmente.
>
> Non è che non può, è che non conviene.
>
>> Ecco la replica sul campo, dati reali:
>>
>> <https://www.eia.gov/nuclear/generation/>
>>
>> Come potete vedere, negli ultimi 4 anni, il nucleare ha un
>> evidente e ripetitivo andamento stagionale, con due
>> massimi, uno inverno (fino a 73-74 TW·h/mese) e uno
>> estivo (fino a 70-72 TW·h/mese) con due minimi, uno
>> ad aprile di 55-61 TW·h/mese) e uno a ottobre
>> (55-62 TW·h/mese).

il minimo è grossomodo l'80 % del massimo.

La mia stufa a pellet modula da 2,9 a 8,8 (33 %)

se quella è modulazione boh, da 80 a 100 è praticamente
regime costante, dai, siamo seri.

>
> Eh, e infatti negli USA le centrali nucleari chiudono per motivi economici.
> E più la produzione rinnovabile crescerà, più la situazione per il nucleare
> peggiorerà...

Luca P.

unread,
Mar 10, 2023, 2:16:15 PM3/10/23
to
Fri, 10 Mar 2023 19:39:42 +0100, MarioCPPP ha scritto:

> il minimo è grossomodo l'80 % del massimo.
>
> La mia stufa a pellet modula da 2,9 a 8,8 (33 %)
>
> se quella è modulazione boh, da 80 a 100 è praticamente
> regime costante, dai, siamo seri.

Diciamo che è una leggera variazione stagionale. Ma più che altro quando si
parla di rigidità ci si riferisce ai dati di breve termine (orari), non a
quelli stagionali. Ad esempio, una fonte come il gas è molto flessibile ma
in termini mensili e stagionali potrebbe anche essere abbastanza costante.

Per capire basta vedere l'esempio della Spagna, che ha sia nucleare che una
notevole quota di rinnovabili:
https://www.energy-charts.info/charts/power/chart.htm?l=it&c=ES&source=public&stacking=stacked_absolute_area&legendItems=00011111111111111111000

E' evidente come il gas lascia spazio alle rinnovabili modulando mentre il
nucleare rimane fisso costringendo la Spagna ad esportare il surplus di
energia.

Roberto Deboni DMIsr

unread,
Mar 12, 2023, 9:02:22 AM3/12/23
to
Il che e' ovvio per qualsiasi fonte e tecnologia "alternativa"
(ovvero non fossile).

Ma sembra che sia una "difetto" solo nel caso del nucleare ...
(ammesso e non concesso che sia un "difetto" ...)

Roberto Deboni DMIsr

unread,
Mar 12, 2023, 9:23:20 AM3/12/23
to
On 2023-03-10, MarioCPPP <NoliMihiFran...@libero.it> wrote:
> On 10/03/23 13:33, Luca P. wrote:
>> Fri, 10 Mar 2023 03:09:43 GMT, Roberto Deboni DMIsr ha scritto:
>>
>>> Un personaggio insiste ad affermare che il nucleare non si
>>> puo' modulare, che quindi viene fatto andare a manetta,
>>> insomma, sarebbe impossibile usare il nucleare insieme a fonti
>>> che variano stagionalmente.
>>
>> Non è che non può, è che non conviene.
>>
>>> Ecco la replica sul campo, dati reali:
>>>
>>> <https://www.eia.gov/nuclear/generation/>
>>>
>>> Come potete vedere, negli ultimi 4 anni, il nucleare ha un
>>> evidente e ripetitivo andamento stagionale, con due
>>> massimi, uno inverno (fino a 73-74 TW·h/mese) e uno
>>> estivo (fino a 70-72 TW·h/mese) con due minimi, uno
>>> ad aprile di 55-61 TW·h/mese) e uno a ottobre
>>> (55-62 TW·h/mese).
>
> il minimo è grossomodo l'80 % del massimo.
>
> La mia stufa a pellet modula da 2,9 a 8,8 (33 %)
>
> se quella è modulazione boh, da 80 a 100 è praticamente
> regime costante, dai, siamo seri.

Appunto. Negli USA il nucleare genera solo un quinto della domanda
elettrica. Ed E' (in barba a tutte le tesi contrarie) la piu'
economica marginalmente. Ovvero, aggiungere un chilowattora in piu'
di produzione costa meno di qualsiasi altra fonte tecnologia in
funzione negli USA!

Quindi, avendo da coprire anche un carico di base (domanda elettrica
costante tutto l'anno, 24h/24h, il mercato elettrico, una volta
spremuto cio' che puo' dare l'idroelettrico fluente e le rinnovabili,
quando arrivano al momento giusto, tra nucleare - entro i limiti della
sua capacita' - e gas naturale, non potrebbe che scegliere il
nucleare, il che significa che la modulazione, tecnologicamente
possibie, venga frenata da ragioni di concorrenza.

Ma sono sicuro che in Francia, dove con un 70% di presenza, il nucleare
non ha cosi' grandi spazi di manovra, la modulazione supera ben piu'
di quel 75% di quel min/max. Solo che non so dove trovare i dati
mensili di produzione in Francia per una verifica. Gli "amerikani"
saranno antipatici quanto volete, ma almeno prendono sul serio il
concetto di trasparenza, di "conoscenza = potere", dando modo al
piu' piccolo appartenente alla comunita' (e anche agli stranieri)
di capire e valutare i dati reali della generazione elettrica.

Ma vediamo in dettaglio questo "80%" in evoluzione:

anno max min min/max
-----------------------------
2019 741,0 605,8 81.8%
2020 742,0 591,7 79.7%
2021 718,3 570,9 79.5%
2022 705,8 552,9 78.3%

Cio' che voglio "suggerire" e' che in realta' il nucleare "sta" reagendo
alla introduzione delle rinnovabili, ovvero c'e' una stagionalita' ciclica
piu' che evidente quando si va a guardare il dato mensile.
E piu' rinnovabile entra in funzione e piu' aumenta l'oscillazione
stagionale della produzione nucleare, con un andamento quasi lineare
(quanto sara' nel 2023 ? 78,1% ? )

Una analisi mensile che in Italia manca totalmente da parte dei
"rinnovabilisti", il che pone una domanda: perche' non vogliono chiarire
come pensano di risolvere la questione invernale di scarsita' totale
delle risorse rinnovabili prescelte dalla politica nazionale ?!!!

8>< ----

Roberto Deboni DMIsr

unread,
Mar 12, 2023, 9:40:12 AM3/12/23
to
On 2023-03-10, Luca P. <luc...@gmx.com> wrote:
> Fri, 10 Mar 2023 19:39:42 +0100, MarioCPPP ha scritto:
>
>> il minimo è grossomodo l'80 % del massimo.
>>
>> La mia stufa a pellet modula da 2,9 a 8,8 (33 %)
>>
>> se quella è modulazione boh, da 80 a 100 è praticamente
>> regime costante, dai, siamo seri.
>
> Diciamo che è una leggera variazione stagionale. Ma più che altro quando si
> parla di rigidità ci si riferisce ai dati di breve termine (orari), non a
> quelli stagionali. Ad esempio, una fonte come il gas è molto flessibile ma
> in termini mensili e stagionali potrebbe anche essere abbastanza costante.
>
> Per capire basta vedere l'esempio della Spagna, che ha sia nucleare che una
> notevole quota di rinnovabili:
> https://www.energy-charts.info/charts/power/chart.htm?l=it&c=ES&source=public&stacking=stacked_absolute_area&legendItems=00011111111111111111000

Quanto rappresenta il nucleare in Spagna ?
Nella risposta la replica.

> E' evidente come il gas lascia spazio alle rinnovabili modulando mentre il
> nucleare rimane fisso costringendo la Spagna ad esportare il surplus di
> energia.

Suppongo che il suo ragionamento sia: "Se la Spagna esporta quando le
rinnovabili sono al massimo, questo dimostra che il nucleare - non
essendo stato fatto "diminuire", sia "rigido".

E' una logica fallace, come spesso lo sono le sue. La scelta di esportare
o meno "possibili esuberi" (un esubero si crea se non modulo in giu'
il nucleare, quando le rinnovabili reclamerebbero "spazio") non prova in
alcun modo una ipotetica "non modulabilita' del nucleare" (come invece
dimostrato dal dato degli Stati Uniti).

Gli Stati Uniti sono un paese che sostanzialmente non ha spazi di
esportazione "elettrica" (i paesi confinanti hanno dimensioni
economiche "ridicole" rispetto agli USA) e quindi il nucleare e'
costretto a modulare per fare spazio alle rinnovabili (cio' e'
evidente dalle regolare ciclicita' stagionale - che e' il mio
messaggio di questa discussione).

La Spagna invece, non e' una paese isolato, ma e' in connessione
elettrica con svariate paesi in carenza di energia o con una
energia elettrica molto costosa (vedi Italia per scelte energetiche
folli, quanto colonizzzante da arabi e russi). Quindi, potendo
contare su un nucleare dal costo marginale, oggi, ridicolo (non voglio
fare come lei, che sta sempre sul vago, ma porgo invece un numero
per chiarire il mio concetto in modo univoco, senza trucchi, senza
tattiche dialettiche: 4 centesimi al chilowattora, cioe' 0,04 €/kW·h),
diventerebbe stupido "chiudersi in se stessi".
Ma si rende conto che alla Spagna viene proposto di acquistare a
10-20 centesimi cioe' che a essa costa 4 centesimi ?

Quindi evitiamo logiche e conclusioni fallaci.

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