On 2024-02-08, Luca P. <
luc...@gmx.com> wrote:
> Thu, 8 Feb 2024 12:12:18 +0100, Enzo Lombardo ha scritto:
>
>>> Nessuno al mondo sta più puntando sul nucleare come capitava in passato, e
>>> il settore è in crisi e declino da tempo. Direi che c'è più di qualche
>>> fobia dietro.
>>
>> nessuno mi sembra una parola apodittica.
>
>> Europa:
>>
>> Francia: La Francia è il paese europeo con la maggiore quota di
>> energia nucleare nel suo mix energetico (circa il 70%). Il governo
>> francese ha recentemente annunciato un piano per costruire nuovi
>> reattori nucleari e per estendere la vita utile di quelli esistenti.
>
> Appunto, solo annunci, non piani concreti.
Come dovrebbe essere un "piano concreto" ?
Basta la firma con le aziende per l'avvio della costruzione a
data indicata ?
Oppure per lei occorre iniziare gli scavi in cantiere perche' il
"piano" diventi concreto, ovvero lei collega "piano concreto"
ad "inizio lavori", saltando tutti i passi intermedi ?
> Ma anche se si considerassero
> reali questi annunci non cambia niente.
"non cambia niente"
nonostante tutti gli annunci in undici paesi europei ?
E allora, cosa dovrebbe accadere per dire che "cambia qualcosa" ?
Una volta dicevano che piu' di 40 anni di vita non sarebbero stati concessi.
Oggi che i 40 anni sono stati o si stanno raggiungendo con molte unita',
si e' iniziato a portare il limite a 60 anni.
Facciamo una scommessa che quando anche i 60 anni saranno raggiunti da
molte unita', si parlera' di portare a 80 anni la vita utile ?
> tutti quei 52,6 GW nel 2050 saranno chiusi.
E anche se fosse, non siamo neanche arrivatal 2025. Anche nella, non
concessa, ipotesi che quei 52,6 GW di reattori fossero spenti
definitivamente, ci sono piu' di 25 anni per costruire nuovi reattori.
> Se anche la Francia costruisse davvero 14 grandi
> reattori EPR da 1600 MW entro il 2050 (come hanno annunciato), la nuova
> potenza complessiva sarebbe di 22,4 GW (1600*14).
Non si stanca a fare previsioni sistematicamente smentite ?
> Ovvero, anche in questa ipotesi molto improbabile
Puo' essere che non si faranno tutti quei 14 reattori EPR; mancando
uno come Jean Syrota (che fatto per il nucleare francese quello che
Musk ha fatto per l'auto elettrica) puo' mancare l'effetto di scala
di costruire 14 reattori tutti uguali, partendo gia' da una serie
di reattori operativi nel mondo. Ma solo perche' nel frattempo
potrebbe diventare ovvio quello che e' stato ovvio da sempre nelle
centrali termiche convenzionali: la taglia ottimale per unita' si
agira intorno ai 300 MW, con pochi casi, piu' recenti, verso i 600 MW.
Il problema di un EPR da 1600 MW e che poi occorre aggiungere
una turbina da 1600 MW, un generatore da 1600 MW, un trasformatore
elevatore di alta tensione di potenza da 1600 MW, ovvero abbiamo
un gigantismo in tutta la filiera di costruzione.
Nell'industria di settore invece si e' identificato una taglia
ottimale, e non e' un caso se di SMR si parla fino a 300 MW, che e'
appunto tale taglia ottimale.
Inoltre in Cina stanno sperimentando a livello commerciale un
ulteriore approccio che agevola un possibile mercato di massa
nella costruzione dei reattori: collegare piu' unita' piccole
ad un solo gruppo turbina-generatore.
Per ora hanno due reattori da 250 MW termici che alimentano
un gruppo turbina-generatore da 200 MW elettrici.
E ora si preparano a costruire una unita' da sei reattori
da 250 MW termici per un gruppo turbina-generatore da 600 MW
elettrici (che e' il limite della escursione ottimale della
dimensione delle unita' termiche convenzionali).
Se in Cina, nei cui progetti, tutte le centrali a carbone
vedrebbero il bruciatore sostituito da una "gruppo" di
piccoli reattori nucleari, si avvia la costruzione di migliaia
di unita' nucleari del genere, avremo si' un vero fattore di
scala, e anche la Francia sarebbe costretto a cancellare
gli ultimi reattori EPR tra i 14 progettati, vista
l'inefficienza commerciale a fronte della concorrenza cinese.
> la Francia vedrebbe comunque ridurre in modo
> significativo la propria potenza operativa e con essa la produzione
> nucleare.
Vedremo. La Francia non e' l'Italia dal punto di vista delle risorse
rinnovabili, ma nel contempo ci tiene, con grande lungimiranza,
ad una relativa autarchia energetica. Quali opzioni avrebbe per
dipendere dalle importazioni dai paesi mediterranei ? (supposto
che tali paesi si strappino dal giogo politico dei paesi esportatori
di metano e petrolio).
> In pratica la Francia si sta progressivamente disimpegnando dal nucleare.
Come sempre, attivo la ricerca per trovare conferma alla tesi che non
mi convince, cosi' per vedere se c'e' informazione in tal senso
(e' cosi' che consulto le fonti, non cercando conferme delle mie
ipotesi, ma bensi' cercando conferme di segno opposto, in applicazione
alla teoria della informazione che da' un peso sempre meno
informativo alla "conferme", mentre da' il massimo peso ad informazione
"stravolgente" quando noto prima):
france is disengaging from nuclear
Ebbene, lascio a voi trovare quale e' il riscontro ...
>> Finlandia: La Finlandia ha recentemente avviato la costruzione di un
>> nuovo reattore nucleare e ha in programma di costruirne altri due.
>
> Quali reattori?
<
https://www.reuters.com/business/energy/fortum-considers-nordic-sites-new-nuclear-power-2024-01-22/>
Loviisa, Tornio sono due siti per i nuovi reattori.
>> Regno Unito: Il governo britannico ha annunciato un piano per
>> costruire nuovi reattori nucleari e per supportare lo sviluppo di
>> tecnologie nucleari avanzate.
>
> Altri annunci,
Di che anno e' il patto tra nazioni per un ritorno al nucleare ?
Mi sembra piuttosto ingannevole giocare sulle tempistiche per fare passare
la tesi che si tratta solo di chiacchere.
In particolare nel caso del Regno Unito, e' vero che hanno iniziato
gia' da alcuni anni, ma e' inciampato nel fallimento del principale
costruttore scelto (Westinghouse), il ritiro dei giapponesi
(toccati dalla vicenda Fukushima e quindi l'enorme mole di lavoro
per revisionare una trentina di unita' nucleari in patria),
e il rigetto dei cinesi, a fronte della loro crescente politica
imperialista degli ultimi tempi.
Ed e' rimasto il peggiore di tutti, in termini di affidabilita' dei
tempi di costruzione, AREVA, oggi incorporata in EDF.
Cio' nonostante, gli inglesi non demordono, perche' non hanno scelta.
Ripeto la domanda gia' posta per la Francia, su cosa potrebbbero
optare gli inglesi per una minimo di autarchia energetica ?
Certo, certo. Ma ogni "sostituzione" e' di unita' piu' grosse di quelle
sostituite. Hanno sei reattori e quattro sono da 470 MW.
Oggi il nucleare fornisce il 30% della elettricita'.
Il governo afferma che l'obiettivo e' del 58% da nucleare, ergo, non si
tratta di una "mera" sostituzione.
>> Polonia: La Polonia ha recentemente firmato un accordo con gli Stati
>> Uniti per la costruzione di una centrale nucleare.
>
> Solo accordi preliminari, niente progetti concreti, pure qui.
Ma per favore, ho dettagliato in vari interventi l'avanzamento dei
progetti! Non faccia lo gnorri, non si tratta di informazione che deve
cercare, ma gia' di pronto accesso in questo gruppo.
Riepilogando, la centrale di Lubiatowo-Kopalino e' gia' confermata,
con la firma contrattuale e l'inizio delle prospezioni per arrivare
alla autorizzazione per la costruzione (che appare gia' oggi essere
una mera formalita', dato che non ci sono problemi sismici o altri
presenti in loco).
E i nomi degli ulteriori siti sono pure stati gia' arcettati:
Pątnów, Dąbrowa Górnicza, Nowa Huta, Ostrołęka, Stawy Monowskie,
Tarnobrzeg Special Economic Zone, Włocławek.
Il primo sito e' stato concordato con i coreani, per due APR1400.
Gli altri siti con la Westinghouse per 64 unita' BWRX-300 (quattro
per sito).
Concedo l'incognita che fino ad ora non esiste un BWRX-300
funzionante. Ma il BWRX-300 non e' la fusione nucleare, ovvero
si basa su tecnologia consolidata con le modifiche costruttive
per una sicurezza "passiva" in caso di guasto.
>> Asia:
>>
>> Cina: La Cina è il paese che sta investendo maggiormente nel
>> nucleare a livello mondiale. Ha attualmente in costruzione più reattori
>> nucleari di qualsiasi altro paese e ha in programma di aumentarne
>> significativamente la capacità nucleare nei prossimi anni.
>
> Eh, certo, la Cina è enorme e sembra che costruisca tanti reattori, ma in
> realtà sono una miseria. Infatti la quota di produzione nucleare è
> praticamente ferma negli ultimi anni:
>
https://pris.iaea.org/PRIS/CountryStatistics/CountryDetails.aspx?current=CN
Perche' c'e' stata una decade di rallentamento di nuove unita' dopo
Fukushima, e l'effetto e' ritardato, ovvero si vede in questi ultimi
tre anni. Ma il ritmo di costruzione e' ripreso, e quando le nuove
unita' entrano in servizio, avremo un ritorno alla crescita come da
grafico.
E dice poco ?
> E come si può vedere dai dati IAEA questo obiettivo sarà ampiamente
> disatteso.
Non sara' disatteso, non giochi sulle tempistiche, ma ritardato.
> In Cina l'unica produzione che sta crescendo molto velocemente è quella
> rinnovabile.
Vero, e questo non nega l'altro.
Cina si sta portando ad una combinazione ottimale nucleare+rinnovabile
che le dara' una totale autarchia energetica, anche primaria (usano
i reattori anche per teleriscaldamento ovvero cogenerazione).
Hanno problemi economici, il nucleare, come per il fotovoltaico, concentra
i costi nella costruzione, e trattandosi di grande capacita' di energia,
il costo iniziale e' altissimo. Quindi, ogni anno confermano i piani,
ma trattano molto duramente con i costruttori, per ottenere il massimo
possibile di finanziamenti. E in questo l'occidente sta perdendo, perche'
la Russia e' molto generosa nella sue condizioni economiche.
Ma cio' nonostante, i piani obiettivo restano, confermati ad ogni
nuovo ciclo.
>> Corea del Sud: La Corea del Sud è un altro paese con un programma
>> nucleare in forte crescita e ha in programma di costruire nuovi reattori
>> nucleari per aumentare la sua sicurezza energetica.
>
> Per ora, nessun nuovo reattore mi pare sia stato programmato.
Corea del Sud arriva dalla direzione "opposta", ovvero la cancellazione
di vari reattori in costruzione. Il "cambiamento" consiste nella
ripresa e completamento delle unita' cancellate. Da cui la
mancanzza di "nuovi reattori" in senso letterale.
<
https://asia.nikkei.com/Business/Energy/South-Korea-moves-forward-on-reactor-construction-plans>
Il piano per il "nuovo" e' in preparazione e:
"The long-term energy plan is due to be finalized next year and will
be in effect through 2038. ..."
E lo vedremo annuciato quest'anno.
Ancora una volta, in che data e' stata deciso il ritorno al nucleare ?
Non e' come un impianto fotovoltaico, che in teoria posso lanciare dei
mega cantieri nel giro di un anno e avviare gli scavi per fissare i
sostegni (e nonostante questo e la risorsa, in Italia siete fermi).
>> America:
>>
>> Stati Uniti: Gli Stati Uniti sono il paese con la più grande flotta
>> di reattori nucleari al mondo. Il governo americano ha recentemente
>> annunciato un piano per supportare lo sviluppo di tecnologie nucleari
>> avanzate e per mantenere la leadership americana nel settore nucleare.
>
> Annunci, peraltro solo sulla ricerca... Intanto negli USA il settore
> nucleare è più morto che in Europa e non hanno NESSUN reattore nucleare
> programmato per la costruzione. E' tutto fermo.
Ancora una volta: in che data e' stato deciso il ritorno al nucleare ?
Ovvero quando dovrebbere essere plausibile vedere i primi colpi di
piccone ?
>> Argentina: L'Argentina ha in programma di costruire un nuovo
>> reattore nucleare per sostituire quello esistente che sta giungendo alla
>> fine della sua vita utile.
>> Brasile: Il Brasile ha in programma di rilanciare il suo programma
>> nucleare e di costruire nuovi reattori nucleari.
>
> Annunci, peraltro tutti da verificare...
Concordo, il Sud America ha una politica "ballerina", basta un cambio
di governo, che come fatto in Italia, si butti alle ortiche cantieri
quasi completi.
>> Oltre a questi paesi, anche molti altri paesi stanno valutando
>> l'utilizzo dell'energia nucleare come parte della loro strategia
>> energetica. L'interesse per il nucleare è in aumento a causa dei
>> crescenti timori per il cambiamento climatico e la necessità di ridurre
>> la dipendenza dai combustibili fossili.
>
> Altri annunci. Sono quasi 30 anni che annunciano una "rinascita nucleare".
Chi, come, quando ?
Date e link, please.
A me risulta che un impegno reale e' stato preso nel 2023.
No, e' praticamente ferma perche' tra Germania e Giappone c'e' stato un
costante stillicidio di reattori "spenti".
Trattandosi di due paesi che avevano un nucleare di rispetto, cio' ha
pesato. Ma la Germania ha "finito" i suoi reattori da spegnere e il
Giappone ha invertito la rotta, con una lista di reattori che
tornano in servizio nei prossimi anni.
E' facile immaginare il risultato, ma lei gioca sui tempi lenti che sono
naturali nel nucleare, per un ultimo anno o due di raccontare le sue
storielle.