http://www.lidl.it/it/home.nsf/pages/c.o.20090216.p.Piastra_ad_induzione
...e poi, la "gelata": vedo una "R" che sta per articolo regionale.
Dannazione!
" Questo prodotto è disponibile nelle seguenti regioni:
ABRUZZO Tutta la provincia di L'Aquila,
CALABRIA
CAMPANIA
LAZIO
MOLISE
SICILIA
UMBRIA (nei soli negozi in provincia di Terni)"
Ma PORC!$%&!
L'avrei comprato anch'io, dannazione!
Ho scritto alla lidl per chiedere se si puo' far qualcosa, ma onestamente
ne dubito.
Se qualcuno abita nei pressi, buon per lui. :-)
Fabrizio
Sarei curioso di capire a quale uso lo avresti destinato se non sei un cuoco
di alta scuola....costa un pugno di euro, ma serve ad un pugno di cose,
nessuna pratica nelle normali cucine....
Raffaele
>
>
Scherza ?
E' come ai primi tempi del cellulare :-)
C'era chi diceva che era inutile per l'uso normale :-)
Roberto Deboni
da dove le viene questa idea? conosco tre amici che le hanno
comperate, ne sono contentissimi. E al prossimo cambio di cucina penso
che sostituirò l'attuale vetroceramica con queste..
>> Sarei curioso di capire a quale uso lo avresti destinato se non sei un
>> cuoco
>> di alta scuola....costa un pugno di euro, ma serve ad un pugno di cose,
>> nessuna pratica nelle normali cucine....
>da dove le viene questa idea?
Dal fatto che Raffaele è un cuoco di alta cucina (ho ancora salvati nel mio
archivio alcuni suoi messaggi su IHC dal 2003), anche se fa altro nella
vita.
Raffaele a parte la piastra singola che serve per preparazioni particolari
tu metteresti un piano cottura ad induzione su una normale cucina? Anche per
cuocerci la pasta quotidiana o dovendo poi utilizzade dei dischi per poter
usare ad esempio pentole in coccio...
Silvia
Le persone che conosco hanno istallato la cucina con piastre ad
induzione e ci cucinano tutto quanto una normale famiglia di solito
cuoce.....
>
> > Ma PORC!$%&!
>
> > L'avrei comprato anch'io, dannazione!
>
> > Ho scritto alla lidl per chiedere se si puo' far qualcosa, ma
> > onestamente
> > ne dubito.
> > Se qualcuno abita nei pressi, buon per lui. :-)
>
> > Fabrizio
>
> Sarei curioso di capire a quale uso lo avresti destinato se non sei un
> cuoco
> di alta scuola....costa un pugno di euro, ma serve ad un pugno di cose,
> nessuna pratica nelle normali cucine....
>
> Raffaele
>
>
>
> - Nascondi testo citato
>
> - Mostra testo citato -- Nascondi testo citato
>
> - Mostra testo citato -
da dove le viene questa idea? conosco tre amici che le hanno
comperate, ne sono contentissimi. E al prossimo cambio di cucina penso
che sostituirņ l'attuale vetroceramica con queste..
Ma devono usare solo tegami in metallo magnetico, e le popolazioni che usano
tegami in ferro sono le stesse che hanno il piu' alto tasso di tumori dello
stomaco e del tratto digerente, e' noto in epidemiologia e le ONG tentano
in tutti i modi in tutto il mondo di eliminare i tegami in ferro...
Per quanto riguarda la reale capacita' di cucinare per molte ore ho dei
forti dubbi su tutti i modelli che ho visto, compresi quelli provati alla
scuola di cucina. hanno un'altissima capacita' di controllo della
temperatura, ma , usando tegami da sei o sette litri, ( normali in cucina..)
le ho viste tutte in difficolta', salvo un tipo che ha montato un mio vicino
che vende cucine, ma quella e' una cosa a parte ha uno spunto tale che ha
dovuto montare un contatore da 15 Kw, e va bene che lui le usa per
dimostrazione, quindi e' stato sponsorizzato dalla ditta produttrice, ma far
fare la traccia del cavo attraverso la strada ed avere una salita di
corrente personale , mi pare un po' eccessivo, per utilizzare uno strumento
ottimizzato per fare zabaioni e salse delicate...
Sempre pronto a rivedere il parere, ma l'esperienze raccolte ad oggi sono
queste, se ci saranno novita', saro' il primo a comperare uno strumento
capace di tenere la crema a 63 gradi precisi...( basta che poi la marmellata
non sia costretto a cucinarla con il medesimo strumento.
Raffaele
Credo di aver gia' risposto, IMHO, cucinare nel tegame di coccio con il
sottofondo di ferro, mi sembra un esotico modo per essere all'avanguardia, e
non sono certo che tale sistema garantisca un risparmio energetico di
qualche genere, visto che le cotture al coccio sono quelle che durano molte
ore.
Per la cucina usuale delle famiglie che scaldano i 4 salti pottrebbero anche
andare, ma ho le mie personali obiezioni sull'uso dei tegami di ferro.
Usando il tampone di ferro sotto il tegame, abbiamo notato con il cuoco
della "Reserve" di Caramanico ( beauty farm a 5 stelle dove ho trascorso
mezza estate...) che il controllo della temperatura diminuisce in modo
significativo, tanto da stracciare il cioccolato e la crema, se non si usa
la tradizionale attenzione alla temperatura, ed il motivo sta nell'inerzia
termica del tampone, che impedisce il raffinato controllo della temperatura
ottenibile con un normale tegame in metallo sottile.
E mancando tale elemento, quali sarebbero i vantaggi dell'uso di questo
ulteriore ingombro della cucina ?
Io non sono contrario alle novita' in cucina, ma se hanno dei limiti penso
che sia necessario conoscerli, per poter utilizzare gli strumenti nel modo
migliore.
Sul piano ad induzione in cucina, avendo per vicino il proprietari del
negozio di cucine piu' esclusive di Roma, ho avuto chiara ed
incontrovertibile documentazione, ( chi vuole viene a casa mia e proviamo lo
strumento nella di lui cucina...) che , se si desidera un apparecchio in
grado di cucinare davvero tutto, ( da una polenta al brasato per
accompagnarla...) serve una considerevole quantita' di energia, specie
all'avvio, e , fino alla presentazione di un modello piu' efficiente, non
penso che sia appropriato affidare le sorti del proprio cibo ( inteso nel
senso di piatti impegnativi..) ad uno strumento ancora non perfezionato per
tale scopo.
Se invece lo interpretiamo come uno strumento che aiuti alla presentazione
dei precotti e degli assimilati industriali al cibo umano, bhe, puo anche
funzionare, in fondo, il Monaco ( ristorante veneziano a 5 stelle..) ha
installato 50 forni a microonde per la presentazione degli eleganti piatti
preparati settimane prima e conservati nell'abbattitore, con buonapace dei
pincipi fondamentali di Bocuse.
Raffaele
> Ma devono usare solo tegami in metallo magnetico,
Non e' vero.
...snip...
> Sempre pronto a rivedere il parere, ma l'esperienze raccolte ad oggi sono
> queste, se ci saranno novita', saro' il primo a comperare uno strumento
> capace di tenere la crema a 63 gradi precisi...
Quanti in cucina fanno la crema a 63 gradi precisi ?
Tra l'altro, come si fa ?
Roberto Deboni
Pero' ha poca esperienza con le piastre ad induzione. Anzi, forse non ha
neanche letto le istruzioni, perche' altrimenti saprebbe che per la
regolazione "fine" basta usare piastre sottili.
Inoltre il disco puo' anche essere messo "dentro il recipiente"
(ottenendo la massima efficienza).
Ed alla fine della storia, l'argomento era risparmiare energia, non come
si cucina meglio a certi livelli. Ad esempio, credo che tutti sappiamo
che la pizza riesce meglio con il forno a legna piuttosto che con quello
a gas, e che le braciole sulle braci sono un'altra cosa. Ma non per
questo torniamo tutti a cucinare intorno ad un fumoso focolare in mezzo
alla stanza. Tra l'altro mi ricordo ancora come era con la cucina
economica a legna e non e' che fosse il massimo della salubrita', specie
all'accensione.
Roberto Deboni
bhe, ho ricette che prescrivono 45 gradi per 6 ore ad un petto di beccaccia
rosolato appena, salsato e messo sotto vuoto a cuocere a temperatura
bassissima...Anche il polpo alla Lucianan guadagna da una cottura sotto
vuoto a temperatura inferiore ai 60 gradi...
A bagno maria, controllando la temperatura, altrimenti "straccia" , od
"impazzisce", le proteine coagulano attorno ai 64 gradi ed il misto di
fecola e uova e zucchero non deve superare la temperatura critica.
> Tra l'altro, come si fa ?
Si comincia come uno zabajone, ma una volta montatolo a piu' o meno 30
gradi, si aggiungono il latte e la fecola ( farina se e' crema che deve
essere rinfornata...) e si continua a mescolare con una frusta fino a
coagulazione.
Ci sono une decina di preparazioni diverse...ma sempre un termometro a
portata di mano, se serve come base per il gelato ne servono quantitativi
impegnativi per una cucina , a 18 rossi d'uovo per litro di latte e 600
grammi di zucchero a velo..
>
> Roberto Deboni
ok grazie, mi hai chiarito un pň di dubbi.
Silvia
> Sarei curioso di capire a quale uso lo avresti destinato se non sei
> un cuoco di alta scuola....costa un pugno di euro, ma serve ad un
> pugno di cose, nessuna pratica nelle normali cucine....
Mi tocca usare x-privat per risponderti. Stranamente, servidellagleba s'e'
perso questo messaggio. Strano.
Comunque... nella casa al mare non c'e' il gas (questioni di sicurezza...
e di prezzo) e delle 4 piastre elettriche (usarne gia' due, col normale
contratto 3Kw, e' un delirio), pesanti, in ghisa, ne sono rimaste piu' o
meno funzionanti un paio. Lente, una seccatura.
Pensavo di usarle per una cucina da poco, "da mare". Avevo anche comprato
una moka in acciaio Bialetti per il caffe'.
Avevo gia' una piastra ad induzione, pagata pochino.
L'estate scorsa, la delusione: la piastra si accende, fa i suoi autotest,
ma non "vede" le pentole.
A casa mia ed in qualsiasi impianto elettrico, perfetta, ma la' no... il
tester digitale mi ha detto che la tensione di rete arriva a malapena a
200V, anche meno, sotto carico. Sara' per quello che il microprocessore
non parte. Mannagg.
Prima di comprare un costoso stabilizzatore di tensione, rifare l'impianto
(non ho misurato all'ingresso, ma sospetto che sia un problema del
grattacielo. E mica posso mettere su solo io una cabina di media
tensione...) o... comprare un autotrasformatore (con forse qualche piccolo
rischio), voglio provare, a costi modesti, un "secondo parere". Magari,
quello funziona meglio.
Nel peggiore dei casi, ho qualche idea di come riciclarlo, quindi SE lo
trovassi alla LIDL, lo comprerei.
BTW, la LIDL mi ha risposto, forse farei meglio a scriverlo in altro
messaggio.
Fabrizio
> Ma devono usare solo tegami in metallo magnetico, e le popolazioni che
> usano tegami in ferro sono le stesse che hanno il piu' alto tasso di
> tumori dello stomaco e del tratto digerente, e' noto in epidemiologia e
> le ONG tentano in tutti i modi in tutto il mondo di eliminare i tegami in
> ferro...
Scusate, sarò ignorante in materia ma... quanti di voi hanno tegami di ferro
in casa?
Io credo nessuno, da quello che mi risulta sono decenni che in vendita si
trovano quasi esclusivamente tegami in acciaio.
Se lo vuoi in ferro lo devi cercare, e anche parecchio.
E mi risulta che le piastre ad induzione funzionino benissimo anche con
l'acciaio, quindi con le pentole che normalmente abbiamo in casa.
O mi sono perso qualcosa?
Capisco che il buon Raffaele per preparazioni di alta cucina abbia bisogno
di tegami in acciaio, in ferro, in coccio, ... ma la classica casalinga di
Voghera?
Ricapitolo le domande.
I tegami che tutti abbiamo in casa sono in acciaio e pochi o nessuno in
ferro?
L'acciaio va bene per le piastre ad induzione?
Grazie
Giangi
> Scusate, sarò ignorante in materia ma... quanti di voi hanno tegami
> di ferro in casa?
Io credo di averne uno, economicissimo, di ferro smaltato.
> E mi risulta che le piastre ad induzione funzionino benissimo anche
> con l'acciaio, quindi con le pentole che normalmente abbiamo in casa.
Qualsiasi pentola a cui si attacchi una calamita. ;-)
> O mi sono perso qualcosa?
Beh, io ho comprato in un iper, per la folle cifra di 4,90 euro, una
padella in alluminio antiaderente da una trentina di cm.
"Quella", la usero' solo sul gas (peraltro, grande miglioramento, rispetto
alla pesante padella in ferro con antiaderente decisamente logoro che
usavo prima).
> Capisco che il buon Raffaele per preparazioni di alta cucina abbia
> bisogno di tegami in acciaio, in ferro, in coccio, ... ma la classica
> casalinga di Voghera?
Beh, la casalinga di Voghera non so se riuscira' ad usare l'induzione, ma
per dirne una, ho visto in un autogrill che usavano una piastra ad
induzione (sembrava una doppia piastra in vetroceramica) per i piatti del
self service.
Ci sono molti usi, eh!
> L'acciaio va bene per le piastre ad induzione?
Confermo che funziona perfettamente ed ad occhio, l'acqua si scalda
velocemente (credo piu' velocemente che col gas, ma non ho fatto confronti
significativi, non avendo intenzione di sostituirlo).
Per il caffe', esiste anche la Moka in acciaio, anche se non ho ancora
fatto dei test (il caffe' deve uscire lentamente, bisogna modulare la
potenza con attenzione).
Fabrizio
> Si comincia come uno zabajone, ma una volta montatolo a piu' o meno 30
> gradi, si aggiungono il latte e la fecola ( farina se e' crema che
> deve essere rinfornata...) e si continua a mescolare con una frusta
> fino a coagulazione.
Si, ma insomma.
Io leggo it.economia.banche e, in un thread di banche svizzere, e' saltato
fuori il Toblerone.
Ora, in energie-alternative, mi viene fuori la ricetta della crema...
...ma dico, mi volete fare venire l'ulcera? :-)
> Ci sono une decina di preparazioni diverse...ma sempre un termometro a
> portata di mano, se serve come base per il gelato ne servono
> quantitativi impegnativi per una cucina , a 18 rossi d'uovo per litro
> di latte e 600 grammi di zucchero a velo..
Se ti chiedessi la ricetta completa, avresti un link?
Fabrizio (slurp!)
>bhe, ho ricette che prescrivono 45 gradi per 6 ore ad un petto di beccaccia
>rosolato appena, salsato e messo sotto vuoto a cuocere a temperatura
Sotto vuoto?
Ma di che cucina stiamo parlando? Quella dei laboratori del Gran Sasso?
--
Fabio Reghellin
promotoref...@libero.it
No non ti sei perso niente, il 90% delle famiglie ha la classica batteria di
pentole in inox messa magari nella lista nozze, e vive benissimo così. Il
restante 10% relega l'acciaio alla sola bollitura dell'acqua della pasta (o
neanche a quello) considerandolo il peggior elemento possibile per cucinare
e ha pentole in coccio, alluminio, rame, ferro, ghisa...quel che mi chiedevo
io è se in una cucina del genere dove il dover mettere uno spessore, pur
minimo per mantenere la "sensibilità", fra l'induzione e la pentola sarebbe
più la regola che l'eccezione valga la pena (per risparmio energetico e per
possibilità di regolazione quasi al grado dell'induzione) oppure no. La
risposta di Raffaele che se uno vuole cucinare veramente un pasto completo
per più persone deve litigare fortemente con il contatore mi fa optare per
il no.
Silvia
> No non ti sei perso niente, il 90% delle famiglie ha la classica batteria
> di pentole in inox messa magari nella lista nozze, e vive benissimo cosě.
> Il restante 10% relega l'acciaio alla sola bollitura dell'acqua della
> pasta (o neanche a quello) considerandolo il peggior elemento possibile
> per cucinare e ha pentole in coccio, alluminio, rame, ferro, ghisa...
Adesso faccio veramente la figura dell'ignorante, lo so.
A parte il coccio e, forse, la ghisa, le pentole di alluminio, rame, ferro a
che servono?
Grazie
Giangi
Il ferro è più una mania, ottimo per i fritti però. Il principio per gli
altri metalli (Raffaele correggimi se sparo cavolate) è usare materiali che
diffondono il calore molto rapidamente ed in modo uniforme, e che nello
stesso "sentano" repentinamente le variazioni di intensità del fuoco. L'inox
è il peggiore di tutti perchè pessimo conduttore per cui se il fondo è
sottile scalda da paura la parte a contatto con la fiamma ma diffonde
malissimo nei pressi: cibo bruciato a corona dove c'è il fuoco, poco cotto
più lontano dal fuoco. Se invece il fondo è spesso (i tripli fondi tanto
pubblicizzati) come nella maggior parte delle batterie di pentole invece si
ha una buona diffusione del calore (grazie allo spessore) ma troppa inerzia
termica per cui anche togliendo la pentola dal fuoco il contenuto continua a
cuocere (o bruciare...) ancora per parecchi secondi. Pensa ad una crema:
raggiunta una determinata temperatura la cottura deve finire per non
rischiare che stracci, togliendo dal fuoco a quella temperatura il triplo
fondo continua a trasmettere calore.
Silvia
[CUT]
ottima spiegazione, in effetti non mi ero mai chiesto perchè sulle pentole
inox i fondi fossero così alti mentre su altri tipi di pentole no.
Quindi il discorso si riduce a cosa devi cucinare e quanta attenzione puoi
prestarci :-)
Grazie
Giangi
Non chiedevo la ricetta :-)
Ma come si fa a "tenere 63 gradi" ?
Suppongo che debba munirmi di termometro. Ora, mi domando, quanti
cucinano con un termometro e restando entro pochi gradi di precisione ? :-)
In ogni caso, nel manuale della piastra ad induzione c'e' menzionato la
possibilita' di controllare la temperatura anche se non e' spiegato
come. Forse intendono che in base al "volume" di ferro, l'impostazione
della produzione di calore e' precisa e percio' riproducibile.
Roberto Deboni
> Ho scritto alla lidl per chiedere se si puo' far qualcosa, ma
> onestamente ne dubito.
Mi risponde la LIDL. Come temevo, ma c'e' un passo che mi lascia un
dubbio.
" La ringraziamo per averci contattato, in
merito alla sua richiesta desideriamo informarLa che la ripartizione dei
nostri prodotti nelle filiali viene effettuata sulla base di dati
statistici che ci consentono di soddisfare le aspettative della nostra
clientela nei territori e nei periodi più indicati.
La loro presenza solo su determinati territori è dovuta a particolari
campagne commerciali rivolte a percepire il gradimento del prodotto per
poi eventualmente estenderne la vendita a livello nazionale.
Purtroppo non è possibile acquistare il prodotto in altro modo se non nei
punti vendita dove è presente l'offerta.
La invitiamo pertanto ad attendere la prossima uscita."
...insomma, sembrano voler dire che, se ci sono abbastanza vendite in
quelle zone, lo propongono su scala nazionale.
Per quello che ne so, magari e' solo un "contentino" per farmi controllare
le offerte tutte le settimane.
Fabrizio
Ciao, penso che tutte le cose che vadano a corrente siano un abominio
energetico.
Del tipo METANO ===> centrale elttrica (perdite del 60%) ===> elettricità
====> scaldare
non è meglio:
METANO ====> scaldare (90% resa)
ciao,
--
dmax
Non è detto, perchè l' efficienza nello scaldare con il metano non è detto
che sia così alta, il 90% che dici (di fatto il gas scalda l' aria
circostante più che il pentolame), mentre tutta l' elettricità in un piano
ad induzione va in calore utile (più o meno...).
Stesso dicasi per le pompe di calore elettriche per il riscaldamento, che a
meno di temperature esterne rigidissime, rappresentano un' alternativa più
efficiente che il consumo diretto di gas per riscaldamento
Poi secondo me il punto è che x una famiglia che ha già il solare termico
per l' acqua calda e le pompe di calore per il riscaldamento ha poco senso
usare il gas solo per cucinare od integrare ogni tanto il risc e l' acs (nè
tanto meno costruire nuove infrastrutture di tubazioni del metano, per
metanizzare nuovi insediamenti)
>
> Se ti chiedessi la ricetta completa, avresti un link?
>
> Fabrizio (slurp!)
>
Bhe, e' la ricetta della crema madre di Escoffier, primo cuoco del ritz di
londra dal 1905 al 1930 ( mi pare) autore del migliore libro di cucina che
sia in mio possesso ( tre metri e mezzo di libri di cucina , ci sono nella
mia biblioteca...), ed io non seguo nessuno sport, ma il mio hobby preferito
e' la gastronomia ( alla pari con il tiro con carabina a 300 metri. o bench
rest....)
Se mi dai il tempo , te la posto integrale, oppure mi dici quale variante ti
serve , per quale scopo, sai, la crema serve a molti usi, anche per
completare il timballo di maccheroni ( ricetta citata ne " il
Gattopardo"......)
Raffaele
No, cottura a bassa temperatura in buste di plastica sotto vuoto.
Occorre tener presente che anche un arrosto non deve arrivare ad una
temperatura al cuore superiore ai 65-70 gradi, quindi, le cotture in forno a
220 gradi servono solo a danneggiare la materia prima e gli aromi dei
condimenti.
Il procedimento e' semplice: a fuoco vivace si effettua solo la rosolatura,
poi, dopo aver sfumato il vino, salsa e pezzo vengono imbustati sotto vuoto
e cotti per un tempo ben studiato atemperatura costante, in modo che si
raggiunga la temperatura di cottura dell'interno in maniera progressiva,
senza degradare gli ingredienti.
In questo modo puoi ottenere un barone di agnello che davvero profuma si
timo e rosmarino fresco...( il barone e' il pezzo costituito dalle due
lombate unite, evitando di tagliare le vertebre...)
Raffaele
Tutto vero, per questo le padelle dei maitre, quelli che saltano le crepes
in sala sono di rame lucente ( tenerlo lucido giustifica l'elevato prezzo di
un aporzione di crepes Suzette...) per riuscire a cuocere con un fornello a
spirito od a butano ( non e' usabile in sala un fornello primus ad
idrocarburi liquidi, l'odore caccerebbe tutti...)
Pensa ad una crema:
> raggiunta una determinata temperatura la cottura deve finire per non
> rischiare che stracci, togliendo dal fuoco a quella temperatura il triplo
> fondo continua a trasmettere calore.
Mentre un brasato in forno deve essere avvolto da una temperatura il piu'
costante possibile, quindi serve un pesante tegame di ghisa con un
altrttanto pesante coperchio..
Ma penso che sia accademia, oggi la gente non mangia piu', fa rifornimento
di carburante per umani, ed il riferimento e' il sapore di MENSA, visto che
hanno quel sapore in bocca dall'asilo nido alla mensa
aziendale...:-((((((((((((((((((((((((((
Raffaele
>
> Silvia
>
>>> Tra l'altro, come si fa ?
>>
>>
>> Si comincia come uno zabajone, ma una volta montatolo a piu' o meno 30
>> gradi, si aggiungono il latte e la fecola ( farina se e' crema che deve
>> essere rinfornata...) e si continua a mescolare con una frusta fino a
>> coagulazione.
>
> Non chiedevo la ricetta :-)
>
> Ma come si fa a "tenere 63 gradi" ?
> Suppongo che debba munirmi di termometro. Ora, mi domando, quanti
> cucinano con un termometro e restando entro pochi gradi di precisione ?
> :-)
Tutti quelli che vogliono fare una crema pasticcera decente,
senza un disgustoso eccesso di farina....
Purtroppo, a 65 gradi, la crema si butta, non e' recuperabile...
Io uso anche il densimetro per gli sciroppi di zucchero e quello per le
salamoie,
anche se la salamoia sarebbe misurabile con la patata...( patata a fondo,
salamoia magra,
patata galleggiante salamoia " grassa" , il punto per salmistrare
una lingua di bovino e' patata sospesa a meta' tra fondo e superficie ,
alla temperatura ambiente di 21 gradi...)
Ai maligni, ricordo che non stiamo parlando di QUELLA patata...;-))))) visto
che ho accoppiato lingua e patate...
>
> In ogni caso, nel manuale della piastra ad induzione c'e' menzionato la
> possibilita' di controllare la temperatura anche se non e' spiegato
> come. Forse intendono che in base al "volume" di ferro, l'impostazione
> della produzione di calore e' precisa e percio' riproducibile.
Si, sui tegami adatti, la tenuta della temperatura ha una tolleranza
di mezzo grado su mezz'ora di cottura, ma resto dell'dea che sia utile ad un
paio di mila persone in tutta itaglia...
Con un fisico , ieri tentavamo di misurare l'ipotetica efficienza energetica
di tale strumento,
ma a braccio e' di un ordine di grandezza, inferiore ad un bruciatore a
bombola....
In fondo, con le piccole bombole da 5 chili che si trovano oggi,
con i fornelli ad alta efficienza, l'uso dell'elettricita' per cuocere e'
direi bizzarro...
A meno di non disporre degli adeguati tegami a fondo piatto, di ottima lega
( quelli in allumini, friulani, dello spessore anche di tre centimetri,
omogeneo su fondo e pareti mi sembrano i migliori per tale uso...
Hanno un difetto: nessuna casalinga spenderebbe una cifra pari al loro
costo,
per avere tegami tanto impegnativi per pulitura e maneggio)
e dell'attenzione necessaria a non lasciar bollire per ore a vuoto un
tegame ( storia gia' vista con le piastre elettriche.)
Raffaele
Raffaele
Perchè ha poco senso usare il gas solo per cucinare?
Quella teoria è utilizzata da AEM, ASM e quant'altro dalle mie parti per
prenderti anche come cliente energetico, e poi fare i prezzi che gli pare.
--
dmax
A spanne una famiglia consuma un paio di mc al mese di gas solo per
cucinare, mentre alcune centinaia per l' acqua calda e migliaia per il
riscaldamento all' anno; costruire costose infrastrutture per la
distribuzione del gas solo per quei modesti consumi non credo che abbia
granchè senso, ma magari mi sbaglio
beh, allora dagli una bombola da 25 litri e cambiagliela una volta all'anno,
se proprio.
Scaldare con la corrente č sempre costato tanto.
Dimenticavo: c'č anche il forno elettrico che ora va tanto di moda, un'altro
abominio energetico.
--
dmax
Il forno elettrico è tutta un' altra bestia, essendo una resistenza pura, l'
induzione è invece molto più efficiente (anche se non so fare un confronto
preciso); certo le bombole di gpl sono un' altra soluzione, peraltro pure
molto diffusa dove la metanizzazione non è ancora arrivata
Molto diffusa e molto economica, se si riesce a trovare chi le ricarica
(distributori di GPL per autotrazione) a basso costo.
--
dmax
Da noi tutti i distributori, e pensare che da giovane facevo il pieno di gas
alla macchina con le bombole da cucina, spendendo un terzo che al
distributore del gas...
Le rovesciavo ed usavo una pompa a leva a doppio effetto, peccato che la
bassa temperatura facesse durare le
guarnizioni del pistone tre bombole...Smonta, cambia rimonta....uff, era
piu' semplice la benzina, cosi' mi feci la prima TR4,
quella a gas non poteva andare, con i carburatori SU..quella andava a
chiavi inglesi,
se non avevi il kit da officina nel bagagliaio, non arrivavi da nessuna
parte, qualcosa si rompeva sempre...poi, serviva per andare da un
distributore di benzina all'altro....===.:-)))))
I casi della legge, che roba strana....
Raffaele
Si, ma quando hai una casa al mare che METANO-->non c'e'--->piatto freddo
o piastre elettriche, non e' che hai altre soluzioni e cosi' ti resta
l'abominio, che cerchi di ridurre il piu' possibile (appunto, con
l'induzione).
Fabrizio :-)
appunto diceva di usare le bombole di gpl (o di nuovo trattasi di culo
stanco...?)
>> ti resta l'abominio, che cerchi di ridurre il piu' possibile
>> (appunto, con l'induzione).
> appunto diceva di usare le bombole di gpl (o di nuovo trattasi di culo
> stanco...?)
Va bene che, essendo una struttura leggera e molto ventilata, il rischio
e' basso, maaa... bombole di GPL in un appartamento di un grattacielo?
Devo indagare, ma mi sa che, se ci provo, rischio l'amputazione di tutte
le parti sporgenti dal corpo. ;-)
Fabrizio
Ci sono norme apposite da rispettare ovviamente.
http://www.sicurezzaweb.it/normetecniche/unicigguri/uni_7131.pdf
Io in condominio la tengo in balcone, con una bombola da 15 kg andiamo
avanti circa 6 mesi.
Con 1 di queste http://www.liquigas.it/ita/main.php?mod=twiny nella casa al
mare credo che ci fai tutto l'anno. Puoi tenere in casa quella in uso e sul
balcone quella di scorta
Silvia
> Ci sono norme apposite da rispettare ovviamente.
> http://www.sicurezzaweb.it/normetecniche/unicigguri/uni_7131.pdf
Leggendo pagina sei e pensando alla pianta del cucinotto (senza porta),
direi che come minimo, a parte il contenitore della bombola, e' necessaria
la presa d'aerazione esterna di 100 cmq.
Servirebbe quindi fare una... carotata ad una parete.
Considerando che i temporali estivi "soffiano" con una notevole violenza
(appartamento esposto a nord ed est) e notevole corrente (e' raro che non
ci sia corrente, d'estate e' una delizia), e' gia' una nota negativa di
notevole peso.
> Con 1 di queste http://www.liquigas.it/ita/main.php?mod=twiny nella
Carina.
> casa al mare credo che ci fai tutto l'anno. Puoi tenere in casa
> quella in uso e sul balcone quella di scorta
Apprezzo molto i consigli, ma temo che il gioco non valga la candela anche
solo a livello economico (costo lavori adeguamento), in realta' il metano
non e' che non c'e', ma l'installazione in quel lato del grattacielo, ha
un costo non indifferente.
Pertanto, salvo cambiamenti non immediati, ci si deve accontentare.
Nel frattempo, sperimento.
BTW, per il futuro, quando "saltera'" il boiler elettrico per l'ACS,
considerero' seriamente un boiler a pompa di calore: l'uso nei mesi estivi
non puo' che avere un COP molto favorevole e l'arietta fresca che
emetterebbe, non puo' che migliorare l'ambiente.
Fabrizio