Vero, e secondo me sarebbe ora che terminasse l'era dei grossi reattori
nucleari: troppo potenza concentrata che se qualcosa va storto gli
antinuclearisti ci vanno a nozze anche se alla fine l'unico danno e'
della centrale, come a Fukushima (dove il danno "oggettivo" non e' uscito
fuori dal perimetro, fissime da radiazioni a parte: disagio e morti sono
tutti imputabili ad un governo dichiaramente antinuclearista che ha voluto
esasperare gli eventi per avvantaggiare la sua agenda, e sul fatto che
i 2000 morti dovuti meramente alla evacuazione potevano essere evitati
e' proprio l'ONU a dirlo, non qualche blogger da sbarco).
E se c'e' una cultura che evita gli sprechi a livello di imprenditoria, e'
proprio quella americana. Infatti, per ottemperare agli impegno di riduzione
delle emissioni di CO2, negli Stati Uniti si e' drasticamente chiuso un
grosso numero di centrali a carbone, non poche praticamente "nuove".
La mentalita' italiana sarebbe di rottamare tutto (e' il paese delle
"rottamazioni", come se fosse una cosa intelligente da fare) e ricostruire
capacita' di generazione "ex-novo". Cosi' si fanno affari e dei retrofiting
(anche delle auto a combustione in EV) non se ne parla neanche cascasse il
mondo. Ed invece, negli Stati Uniti, la ragione per cui i grossi reattori
non sono piu' di moda e' chiarita dal Washington Post (come vedete, io
cerco sempre i "blogger da sbarco" ... ops, intendevo, fonti reputabili,
e meglio se sono critiche, perche' permettono di smontarle):
<
https://www.washingtonpost.com/climate-solutions/2023/02/19/coal-nuclear-smr-modular/>
"The Biden administration envisions dozens of ‘modular’ nuclear plants
sprouting across the country. Why coal communities are so eager to be
the staging ground for the risky endeavor."
"Community leaders hope to use mined coal sites such as the Dominion
coal-burning power plant in Saint Paul, Va., for small modular
nuclear reactors."
"As Michael Hatfield scanned the landscape from atop the abandoned mine
where he once worked, he saw more than a patch of Appalachia left
behind by an energy economy in transition. He saw a launchpad for
the next nuclear age."
"The nuclear power plants Hatfield has in mind are not what you think.
No massive cooling towers, miles of concrete, expansive evacuation
zones. The nuclear industry and the Biden administration are pitching
coal communities on small, adaptable plants that promoters boast are
safer, cheaper and capable of being deployed all over the country in
the effort to cut the power sector’s contribution to climate change."
Il WP non sembra crederci, non e' convinta, ma e' costretta a riferire
cosa l'amminstrazione e molte comunita' interessate (una richiesta che
quindi arriva dal basso) hanno intenzione di fare:
"Whether small modular reactors, or SMRs, can realistically be built all
over the nation is very much in dispute. The nuclear industry has a
record of overpromising and energy scholars warn this new technology is
straining to show viability."
E purtroppo gli inserzionisti piu' importanti del WP la costringono a
usare argomenti errati. Parla di "nuova tecnologia", come se si dovesse
inventare qualcosa di nuovo. In realta' e' l'invenzione dell'acqua calda,
proprio come lei ha sottolineato: i BWR, ad esempio, sono una tecnologia
antica (ma non antiquata) e consolidata. Non c'e' nulla da sperimentare:
c'e' solo la volonta' di fare o non fare.
In quanto alle promesse eccessive dell'industria nucleare, esso dipende
da una combinazione di una ostilita' eccessiva, anche ingiusta,
combinata con opere che sono enormi e quindi richiedono non solo anni
per la costruzione, ma un tempo ancora piu' lungo di "impegno costante"
possibilmente non ostacolato da cambi di amministrazione o eventi
internazionali che mettano in dubbio la riuscita. Insomma, il costruttore
nucleare ha sempre avuto davanti a se una strada in salita, in Giappone
anche un piccolo tribunale puo' fermare tutto, altrove si bloccano i
lavori con bus pieni di manifestanti arrivati anche da migliaia di
chilometri di distanza (questo prova quando sono ricchi finanziariamente
i vari "greenpeace" e "foe", finanziati, oggi lo sappiamo con la prova,
da petrolieri).
Ebbene, perche' piccoli reattori di tecnologia consolidata, che si
possono costruire in 4 anni (basta pensare che la gettata delle
fondamenta richiede pochi giorni invece di un mese, per capire le
ragioni) dovrebbero riprodurre tutta questa ordalia ?
Terminare la costruzione entro 4 anni, significa farcela con
l'amministrazione che ha voluto il progetto, e non trovarsi ad
affrontare l'ostruzionismo disonesto di una diversa amministrazione
che abbia i verdi nella sua coalizione.
"Two demonstration projects expected to break ground, in Idaho and
Wyoming, are behind schedule and struggling with spiraling costs."
La "velina" antinuclearista si capisce da come si denigra l'idea:
due vaghi riferimenti di qualche progetto fallimentare, senza alcuna
specifica indicazione che permetta una facile verifica di cosa si
tratta. E uno e' costretto a fare delle ricerche. Credo si tratti
del procetto NuScale (Idaho Falls) e TerraPower (Kemmerer, Naughton
Coal Plant).
Ma di quanti reattori si parla ?
"Coal country is a ripe target for this experiment, with
infrastructure that can be repurposed, capable workforces and
communities eager to reclaim prominence in the energy economy.
More than 300 retired and operating coal plants in the United
States are good candidates for a nuclear conversion, according
to a recent Department of Energy report that has touched off
a frenzy of activity."
Insomma, ci sono 300 candidati.
Il tono antinuclearista di WP si individua anche nel fatto che
mena ancora il tema delle scorie nucleari.
Ora, ogni impianto SMR ne produce poche e la soluzione per
smaltire cio' che va smaltito (e non riciclato o utile per
in riuso o altri usi) lo citato giusto di recente:
e' sufficiente trivellare un pozzo profondo 3000 metri
ad ogni "mini-sito nucleare" e per tutta la vita operativa
del SMR non ci sara' mai bisogno di trasportare in giro
scorie. E a 3000 metri non c'e' falda acquifera che tenga,
non c'e' rischio di contaminazione.
Riguardo ai nuovi progetti, "primi della serie", SMR non
significa che solo quelle sono le opzioni. I BWRX sono gia'
disponibili e collaudati, in attesa che Gates e concorrenti
ristemino i loro neo-progetti.
E riguardo all'aumento dei costi: onestamente, c'e' qualche
settore che negli ultimi due anni NON ha visto esplodere i
costi.
Insomma, non facciamo lo sporco gioco canaglia di un
certo antinuclearismo che nei sondaggi chiede "Vorreste
vivere vicino ad una centrale nucleare ?" e questo senza
la domanda di controllo (la statistica seria fa domande
di controllo prima di arrivare a conclusioni):
"Vorreste vivere vicino ad una grossa centrale elettrica ?".
Parimenti, oggi tutto e' aumentato e quindi parlare di
aumenti dei costi dei nuovi progetti SMR e' ingannevole,
se vuole dare ad intendere che sia stato un problema
"specifico" di quei progetti.
Come e' ingannevole scrivere che "Negli USA non si costruira'
grossi reattori per molto tempo," usando una intonazione come
per dire che il nuovo nucleare sarebbe finito negli USA.
O peggio, che tutto il nucleare sia finito negli USA.
Naturalmente ci vuole tempo, non c'e' una bacchetta magica che
da oggi a domani faccia fiorire centinaia di cantiere:
* occorre un progetto dettagliato
* occorre l'autorizzazione del NRC
* occorre ottenere le autorizzazioni a costruire
* occorre trovare soldi e tecnici
e cosi via', prima ancora di aprire il cantiere.
E quindi dovremo sorbirci per almeno un anno, forse anche
due, che lei ci la meni che non si starebbe piu' faccendo
nucleare negli USA.
Notare che l'Italia potrebbe fare quello che negli USA ci si
sta preparando a fare con gli SMR, invece con la tecnologia
del Solare a concentrazione ... ma anche questo non passa in
Italia, nonostante ben tre consorzi industriali volessero
farlo, spendendoci 300 milioni di euro in carte e progetti.
Cui prodest ?
Se a Bruxelles, che e' un pelino meno disonesta di Roma,
hanno scoperchiato lo scandolo della corruzione da parte di
imprese energetiche del fossile, come e' la situazione a
Roma ?