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A causa del disastro climatico il vento si indebolisce

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Roberto Deboni DMIsr

unread,
Jan 27, 2024, 2:09:34 PMJan 27
to
Non solo l'idroelettrico sta perdendo energia, ma hanno scoperto
(suppongo che con tutte le turbine eoliche in funzione si sia creata
una diffusa e precisa base statistica dell'andamento del vento),
che oltre a calare la quantita' di acqua a disposizione
dell'idroelettrico come conseguenza del disastro climatico, anche
il vento sta rallentando.

<https://projects.research-and-innovation.ec.europa.eu/en/horizon-magazine/stilling-global-wind-speeds-slowing-1960>

Lo si sa dall'ultima decade:

"Wind speeds around the world seem to be decreasing in a phenomenon
known as ‘stilling’ and European scientists are hoping to find out why."

"Few people have probably noticed, but the world’s winds are getting
slower. It is something that cannot be picked up by watching the
billowing of dust or listening to the rustle of leaves on nearby trees."

Prima che qualche idiota (il nazista ?) venga fuori con battute cretine,
direi che e' simile a quello che accade con il freddo: sta diminuendo,
ma nello stesso momento, aumentano gli eventi estremi.
Lo stesso per il vento: mediamente sta rallentando, ma per breve tempo
abbiamo evento ventosi fortissimi (trombe d'aria mai viste in Italia,
etc.).

Notare che i venti estremi non sono di alcuni utilita', perche' l'enorme
energia non solo non e' utilizzabile, ma neanche e' producibile, dato
che occorre bloccare le turbine eoliche per tenerle in sicurezza.

"And while it is not affecting the whole earth evenly, the average
terrestrial wind speed has decreased by 0.5 kilometres per hour
(0.3 miles per hour) every decade, according to data starting in the
1960s."

Insomma, mi tocca dire ... ve l'avevo detto: l'eolico non e' una
soluzione, troppo "capriccioso" e ora pure calante. Il solare
termodinamico insomma, guadagna ancora punti. Eppure, sembra che
ci sia una tacita volonta' a ignorarlo. Ma torniamo al vento.

"Known as ‘stilling’, it has only been discovered in the last decade.
And while it may sound deceptively calm, it could be a vital,
missing piece of the climate change puzzle and a serious threat to
our societies."

Attenzione, mentre l'idroelettrico riduce la sua capacita' in modo
proporzionale alla riduzione della portata d'acqua, l'eolico invece
e' bastardo: un 10% in meno della velocita' del vento significa
una riduzione del 30% della generazione della turbina eolica.

"‘A declining trend in wind speed can impact long-term power generation,
and weaker winds can also mean less dispersion of pollutants in big
cities, exacerbating air quality problems and therefore impacting human
health.’"

Riporto che alcuni ritengono che dipenda dalla urbanizzazione:

"Among the leading theories is that urbanisation and changing land use
is increasing the roughness of the land surface, slowing down winds."

Ma a me sembra una fesseria: dopotutto, una volta la terra era ricoperta
di foreste. Non mi si dica che le foreste agevolino il vento ....
Poi abbiamo la tesi piu' plausibile secondo me:

"Others suggest that climate change may be behind the drop due to
changing patterns in the way air circulates around the planet."

Poi c'e' una ulteriore scemenza:

"Or it could be due to ageing wind speed instruments producing inaccurate
results."

Cioe', si basano sugli strumenti avendo l'amplificazione dei dati
di produzione di una marea di fattorie eoliche ?

Poi ci sono le nuvole, che potrebbero centrare, ma come sintomo
a tramite del meccanismo avviato dal riscaldamento.

L'Agenzia Spaziale Europea, lancera' un satellite, Aeolus, per
capire il fenomeno.

Il progetto Cloudbrake finanziato dal Concilio di ricerca UE
dovrebbe studiare il fenomeno.

Un ulteriore fonte della Universita' di Yale:

<https://e360.yale.edu/features/global-stilling-is-climate-change-slowing-the-worlds-wind>

"From 1978 until 2010, research showed a worldwide stilling of winds,
with speeds dropping 2.3 percent per decade. In 2019, though, a group
of researchers found that after 2010, global average wind speeds had
actually increased — from 7 miles per hour to 7.4 miles per hour."

L'IPCC pero' ha fatto una previsione che il vento rallentera' nelle
prossime decadi. Per il 2100, il vento potrebbe rallentare del 10%
(e quindi un 30% in meno di energia da ogni pala eolica).

Piu' seriamente, quelli di Yale hanno valutato un paragone con un era
che aveva simile elevata valori di CO2, il Pliocene, e confermato che
piu' il clima sara' caldo e meno vento ci sara'.

Sia chiaro, per ora non sembra che il calo sia cosi' drammatico da non
non potere essere rimediato semplicemente aumentando il numero delle
turbine eoliche.

Pero' un impatto c'e' sicuramente: meno generazione da una turbina
significa un maggiore costo dell'energia prodotta.

Ed ovviamente occorre rivedere i piani energetici, aumentando il
calcolo del numero di pale eoliche necessarie a parita' di energia
programmata per il piano.

E in particolare va rivista la stima della capacita' delle batterie,
se tale e' la scelta fatta. Ed ancora una volta, un punto a favore
del solare termodinamico, almeno nei paesi della fascia mediterranea,
altrimenti la cosa piu' seria sono impianti a pompaggio, e/o
c'e' la produzione di combustibili di sintesi (e come al solito
c'e' la fissa dell'idroeno).

"Most current battery technology will not help during extended energy
droughts, Lall says, since today’s batteries store energy only for
several days. “Many people are discussing hydrogen and nuclear in
this context,” he continues. “You can create hydrogen when you have
excess solar and wind, and it can be used when you have a [renewable
energy] shortage.” Excess renewable energy can also be used to pump
water uphill to a reservoir; energy is generated later by releasing
water back downhill, passing through a turbine."

Pare che la famosa "morta" del 2021 non sara' un
evento isolato. Buona notizia per i carbonari tedeschi.

A proposito, l'aumento del prezzo del gas, iniziato ben prima della
guerra in Ucraina, e' legato alla morta del vento:

"Natural gas prices in Europe rose more than 450 percent during last
year’s European stilling, and electricity prices in the Nordic
region rose by up to 470 percent over the previous year."

Armando

unread,
Jan 28, 2024, 7:10:00 AMJan 28
to
On Sat, 27 Jan 2024 19:03:58 +0000 in article
<0DCdnf8vBYEDzij4...@giganews.com> Roberto Deboni DMIsr
<ne...@analisienergie.it> says...
>
> Non solo l'idroelettrico sta perdendo energia, ma hanno scoperto
> (suppongo che con tutte le turbine eoliche in funzione si sia creata
> una diffusa e precisa base statistica dell'andamento del vento),
> che oltre a calare la quantita' di acqua a disposizione
> dell'idroelettrico come conseguenza del disastro climatico, anche
> il vento sta rallentando.
>
> <https://projects.research-and-innovation.ec.europa.eu/en/horizon-magazine/stilling-global-wind-speeds-slowing-1960>

boh, dipende.
questo inverno in effetti è piuttosto debole, lo so perchè ho la doppia
esposizione e quando cambio aria in casa apro 2 finestre diametralmente
opposte.
ma nell'anno del covid ogni giorno era forte, cambiavo aria in 1 minuto.
ieri ce ne ha messo 10

Roberto Deboni DMIsr

unread,
Jan 28, 2024, 10:59:59 AMJan 28
to
Certo, la sua esperienza vale piu' di misurazioni strumentali
fatte dagli anni '60 in poi ...

Armando

unread,
Jan 29, 2024, 2:47:38 AMJan 29
to
On Sun, 28 Jan 2024 16:59:46 +0100 in article
<aDGdnaBmA75q5Sv4...@giganews.com> Roberto Deboni DMIsr
anch'io sono nato dagli anni 60 in poi :D
fra le ulteriori testimonianze di persone piuttosto in là con gli anni
di mia conoscenza, sopratutto agricoltori, un'altra cosa è saltata fuori
qui in padania: è aumentato il vento, e non parlo solo degli eventi
violenti isolati sempre più frequenti, parlo mediamente del fatto che
c'è più vento.
per esempio quando passo a milano l'aria è più respirabile.
conta anche il fatto che le automobili siano meno inquinanti, efficienza
energetica delle case, uso del metano e non del gasolio per
riscaldamento, meno industrie metalmeccaniche.
io faccio delle considerazioni sulla base della mia esperienza di
svariate centinaia di persone di mia conoscenza

MarioCCCP

unread,
Jan 29, 2024, 9:02:41 AMJan 29
to
questi due imho influiscono ben poco (un tempo si usava
quasi solo benzina e piccole cilindrate, oggi diesel e
motorazzi ben più potenti, il che alla fine si mangia il
fatto che siano più efficienti).

> uso del metano e non del gasolio per

questo cambia RADICALMENTE le emissioni

> riscaldamento, meno industrie metalmeccaniche.

e questo ancora di più. Siamo ormai un paese
EX-manifatturiero, sulla buona strada per la
deindustrializzazione. Non avendo che poche materie prime
non so se sia una buona cosa, qualità dell'aria a parte.

> io faccio delle considerazioni sulla base della mia esperienza di
> svariate centinaia di persone di mia conoscenza

--
1) Resistere, resistere, resistere.
2) Se tutti pagano le tasse, le tasse le pagano tutti
MarioCPPP

Armando

unread,
Jan 30, 2024, 5:16:04 AMJan 30
to
On Mon, 29 Jan 2024 15:02:38 +0100 in article <up8b5u$fjos$7@dont-
email.me> MarioCCCP <NoliMihiFran...@libero.it> says...
>
> > per esempio quando passo a milano l'aria è più respirabile.
> > conta anche il fatto che le automobili siano meno inquinanti, efficienza
> > energetica delle case,
>
> questi due imho influiscono ben poco (un tempo si usava
> quasi solo benzina e piccole cilindrate, oggi diesel e
> motorazzi ben più potenti, il che alla fine si mangia il
> fatto che siano più efficienti).

boh, quando passa una macchina "storica" mi viene il voltastomaco.
pochi giorni fa mi è passata a fianco una fiat 600 di quelle degli anni
60 con tanto di targa nera quadrata e ho cambiato strada.
quando sto dietro a qualsiasi auto invece anche diesel, non mi dà quasi
fastidio anche se lo sento, ma io sono uno molto sensibile di olfatto.
ma magari è solo una questione di puzza che non c'entra completamente
con l'inquinamento

> e questo ancora di più. Siamo ormai un paese
> EX-manifatturiero, sulla buona strada per la
> deindustrializzazione. Non avendo che poche materie prime
> non so se sia una buona cosa, qualità dell'aria a parte.

mah, le materie prime si possono importare, la manifattura di alta
qualità la possiamo ancora reggere, non so fino a quando, i cinesi
stanno crescendo parecchio ma fino a quando non si sà anche loro prima o
poi avranno problemi, dicono che ce li hanno già, è un discorso
imprenditoriale, gli imprenditori italiani sono miopi, ormai nessuno
guarda neanche al breve termine.
il declino è in atto, ma colpirà anche i cinesi che partendo da un punto
molto basso non potevano che crescere, e secondo me non arriveranno mai
ai nostri livelli.
fine ot
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