[Giornale di Brescia 09/06/01]
Processati dal Gip con il rito abbreviato i due giovani coinvolti in un
traffico di «droga da discoteca»
Avevano gli occhi lucidi dopo la sentenza, nonostante la pena non sia
poi troppo severa. Eppure sapevano che non potevano uscire da questa
storia se non con una condanna. E sapevano di rischiare parecchio. Ma è
evidente che i due giovani coinvolti nel traffico di ecstasy che venne
scoperto dopo la morte del diciottenne di Collebeato Yannick Blesio, non
sono delinquenti. Il loro atteggiamento, anche ieri in Tribunale,
conferma che i consumatori e gli spacciatori al dettaglio di «droga da
discoteca» sono ragazzi normali, studenti, sportivi, insospettabili, che
trattano pastiglie pericolosissime senza rendersi conto degli effetti
disastrosi delle sostanze che vendono e che ingeriscono. É finita quindi
con due condanne contenute, anche per lo «sconto» di un terzo dovuto al
rito abbreviato, la vicenda giudiziaria nata dalla tragica fine di
Yannick Blesio, il diciottenne che si sentì male nella discoteca «Number
One» di Cortefranca la notte del 31 ottobre del '99 e che morì poco dopo
il ricovero in ospedale. Il Gip Francesca Morelli ha inflitto 3 anni a
Alessandro Zani, ventiduenne di Collebeato, e 3 anni e 8 mesi a Giuseppe
Romanini, 24 anni di Brescia. L'accusa, il pm Alberto Rossi, aveva
chiesto qualcosa di più per loro: 4 anni per Zani che è difeso dall'
avvocato Giorgio Zanelli, e 4 anni e 4 mesi per Romanini difeso dall'
avvocato Sergio Arcai. Entrambi dovevano rispondere di detenzione e
spaccio di droga e di omicidio come conseguenza non voluta di un altro
reato. Per Zani, che quella sera di ottobre di due anni fa cedette
personalmente le pastiglie all'amico Yannick, il giudice ha ritenuto di
applicare la pena prevista per lo spaccio di modiche quantità, mentre
per Romanini, che riforniva Zani di ecstasy e che fu trovato in possesso
di circa 700 pastiglie, è rimasta l'ipotesi più grave. Entrambi avevano
ammesso le loro responsabilità dopo l'arresto, avvenuto pochi giorni
dopo la morte di Yannick Blesio. I carabinieri impiegarono infatti poco
tempo a ricostruire le ultime ore di vita del diciottenne stroncato da
una overdose di anfetamina e allucinogeni (i componenti classici dell'
ecstasy) e ad appurare che Yannick aveva acquistato alcune pastiglie
davanti all'oratorio di Collebeato. Il primo a essere individuato fu
Alessandro Zani che ammise subito di aver venduto alcune pastiglie all'
amico e compaesano la sera prima della sua morte e confessò pure di aver
comprato e rivenduto ecstasy più volte, acquistandola quasi sempre per
sè e per gli amici. Una settimana dopo gli investigatori risalirono a
Giuseppe Romanini che in quel periodo stava svolgendo il servizio
militare al Distretto di Brescia. Durante una perquisizione vennero così
trovate, occultate in un sottoscala della caserma Goito, ben 730
pastiglie di «droga da discoteca» e per Romanini scattarono le manette.
Le indagini si fermarono lì, non si riuscì a risalire a spacciatori di
livello più alto, e pochi giorni dopo entrambi i giovani tornarono in
libertà. La morte del diciottenne di Collebeato aveva però scatenato un
vero «allarme ecstasy» che portò alla chiusura del «Number One» di
Cortefranca e di altre discoteche specializzate in musica «hard core».
Per la verità l'allarme durò poco e i locali notturni riaprirono i
battenti pur con una programmazione musicale più «soft», ma il clamore
suscitato dalla tragica fine di Yannick Blesio servì se non altro a
chiarire cosa accade in quel tipo di discoteche e, almeno in teoria, a
togliere ogni dubbio sulla pericolosità delle pastiglie di ecstasy.
Alberto Pellegrini
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\\\ "La droga è quella cosa che ti fa sognare, poi ti fa morire ///
/// vent'anni sono belli, lascia star la droga, vieni a far l'amor" \\\
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..........Io ho parlato con gente che frequentava spesso quella disco, quel
ragazzo che è morto non è morto per un'over dose di pastiglie cose varie,
si, aveva calato molto e non so che...cmq lui stava facendo un pò lo
sgorbutico penso(troppo brutto) i buttafuori l'hanno preso, spogliato e
pikkiato e buttato fuori al "freddo"!
Questo è quello che mi hanno riferito dei ragazzi di brescia che ho
conosciuto...
Certo che se quella "gente" avesse tirato fuori i coglioni riferendo questo
fatto alla polizia(dopo tutto si tratta di una persona che e' poi morta) i
buttafuori avrebbero avuto quello che si meritavano.
1° e' un locale pubblico,e ti assicuro che un buttafuori non potrebbe nemmeno
negare l'entrata a chicchessia,anche se ho ben presente che l'entrata e' a loro
discrezione,finche' qualcuno che e disposto a spendere un po' di soldi per una
questione di principio non gli faccia una bella causa.
2° non possono assolutamente toccare,ne tantomeno spogliare nessuno,si tratta
di una palese violazione ai danni della persona; per spogliarti,i Carabinieri
devono portarti in Caserma,i buttafuori chi cazzo sono per non seguire queste
regole.
Ti assicuro al 100%,che se io fossi stato tra quelle "persone" che hanno
assistito al fatto,li avrei messi nella merda fino al collo,come si
meritavano,non coprirsi gli occhi,come se non fosse accaduto niente;
Imho e' grazie a chi fa' finta di niente e non vuole interessarsi dei problemi
che lo possono riguardare(almeno dal punto di vista morale) che questo mondo e'
sempre piu' schifoso.
Continuate pure a vivere senza curarvi dei problemi che vi circondano che
andate bene.
Scusate lo sfogo,ma se quello che ho letto e' vero,mi sono ancora contenuto.
P.S. Ma quegli esemplari di razza umana meritano veramente di vivere in questo
mondo?
Io credo di no.
Ciao
Vivox
Attento a pubblicare queste informazioni : C'e' stata una inchiesta ed un
processo basato su accuse fondate, prove certe e perizie mediche.
Dall'autopsia risultano le cause della morte del ragazzo ed evidentemente
se il processo si è concluso con la condanna per gli spacciatori (e non
per i buttafuori, che sicuramente saranno stato chiamati anch'essi in
causa, considerando anche la disposizione di chiusura del locale)
con molta probabilità è stata accertata che le cause della morte sono
state create da una massiccia assunzione di stupefacenti.
Probabilmente il decesso sarà stato sicuramente favorito dalle condizioni
fisiche e climatiche in cui è stato costretto il ragazzo dai buttafuori, ma
di
qui a dire che lo hanno ucciso loro picchiandolo e spogliandolo ne passa
un bel pò...
Non credi?
Fatto peraltro inventato.
> 1° e' un locale pubblico,e ti assicuro che un buttafuori non potrebbe
nemmeno
> negare l'entrata a chicchessia,anche se ho ben presente che l'entrata e' a
loro
> discrezione,finche' qualcuno che e disposto a spendere un po' di soldi per
una
> questione di principio non gli faccia una bella causa.
>
> 2° non possono assolutamente toccare,ne tantomeno spogliare nessuno,si
tratta
> di una palese violazione ai danni della persona; per spogliarti,i
Carabinieri
> devono portarti in Caserma,i buttafuori chi cazzo sono per non seguire
queste
> regole.
Sarebbe meglio che fosse così come dici, ma anche se mi dispiace ammetterlo
in una discoteca i buttafuori _servono_.
> P.S. Ma quegli esemplari di razza umana meritano veramente di vivere in
questo
> mondo?
> Io credo di no.
Vabbé, i butta sono sbruffoni esaltati come tutti i body-builder, ma da qui
a dire che nn meritano di vivere... :)
Cmq anche io vorrei vedere dei buttafuori rovinati, ma per ragioni
personali.
p
Anche io l'ho sentita quella storiella ma i fatti sono altri: io ho un amico
proprio di collebeato che lo conosceva e alla fine forse sì, le ha prese dai
buttafuori (al number ti picchiano cattivi...), ma la causa principale della
morte è stata sicuramente un veleno contenuto nella chicca, elemento
risultato dall'autopsia e di conseguenza comunicato alla famiglia.
Poi cmq al number hanno ricominciato a fare "rave", e ora fanno un sab sì
uno no. Niente di risolto cmq, sempre risse gigantesche, tavolini che volano
per aria e buttafuori cattivi... :-(
p
p