primula rossa ha scritto il 24/04/2016 alle 12:09:
> Se la migrazione è avvenuta in seguito al ricevimento della fattura di febbraio 2016, che contemplava l'aumento del costo delle telefonate dal 1/4/2016, il costo di disattivazione non è dovuto, come comunicato dalla stessa Telecom sulla fattura
> Vedasi screenshot di tale avviso qui riportato:
>
http://www.hwupgrade.it/forum/showthread.php?t=2710646&page=2
Interessante, grazie per averlo condiviso :-)
Io purtroppo non so se rientro in quella dicitura che riporti (e cmq io
non sono migrato per variazione delle condizioni da parte di Telecom),
perche' a mio padre quella roba non e' apparsa in bolletta.
Lui e' migrato il 12/02/2016, quindi sulle bollette di febbraio (consumi
di gennaio) e marzo (consumi di febbraio) che siamo riusciti ad ottenere
con varie peripezia tramite il 187 (chiamando da un fisso con Telecom,
perche' da altro operatore *non* era possibile contattare Telecom... Si,
aiamo ai confini della realta'), in pratica non compare nulla sulla
bolletta perche' quando da hai fatto il recesso, la bolletta diventa
"muta", in pratica hai solo le prime 2 pagine di dettaglio, il resto
Telecom non te lo scrive piu'.
> A me, per esempio, tale costo non è stato addebitato ma, opportunamente, nel mio fax di recesso in data 13/3/2016 avevo sottolineato di non applicarmi tale costo in funzione dell'aumento unilaterale proposto dalla Telecom-Tim sul contratto Voce di cui ero titolare per la mia linea fissa.
> Auguro a BArrYZ di riuscire a chiudere vittoriosamente la sua battaglia!
Leggo online, che secondo alcuni ora, da pochi mesi, l'AGCOM abbia di
fatto autorizzato indirettamente i costi di disattivazione e/o
migrazione, in barba alla legge Bersani, perche' le compagnie hanno
pubblicato una sorta di listino prezzi (per Telecom sono i famosi 35 euro).
Per esempio:
<
https://bastabollette.it/telefonia/disdetta-linea-telefonica-costi-di-disattivazione/>
Ma trovo surreale dover pagare 35 euro, comunque sia, per migrare ad
altro operatore, perche' questo e' un pesantissimo vincolo contrario al
libero mercato nelle comunicazioni, che SICURAMENTE, IMHO, verra'
asfaltato da successive sentenze e ricorsi in atto (o almeno cosi' ho
letto e spero vivamente, perche' e' ridicolo pensare che in un mercati
delle comunicazioni vi siano questi costi fissi inventati, addebitati
comunque, che di fatto vincolano i consumatori nella scelta).
Tuttavia mandero' cmq mio padre al CORECOM a contestare questi ridicoli
35,18 euro, vediamo l'esito, sono molto curioso.
> Per quanto mi riguarda ho ricevuto la fattura di aprile 2016 con l'addebito dell'anticipo delle telefonate di euro 12.50 non avendo più la domiciliazione bancaria.
> Ho inviato dalla mia Area Clienti un messaggio d'avviso alla Tim che non pagherò tale fattura in quanto il costo delle telefonate da me fatte in marzo e addebitate nella fattura di aprile è inferiore a quanto già anticipatamente pagato a marzo per il canone di aprile e inoltre è ingiustificato il costo anticipo telefonate posto che la linea è già cessata dal 1/4/2016.
> Spero che l'Ufficio Contabilità della Telecom esamini il tutto con tempestività e buonsenso e provveda al più presto a restituirmi il residuo credito a mio favore.
Purtroppo "L'ufficio contabilita' Telecom", IMHO, temo sia un'entita'
astratta, perche' fanno veramente poco.
Se hanno emesso una fattura, crolli il mondo, per quello che ho visto
con loro, non la posso rettificare *mai*, e la rigidissima procedura che
tengono e' sempre che prima paghi la fattura (pure se completamente
sbagliata), e poi ti rimborso eventuali crediti che hai. Contro
qualsiasi buonsenso e senso di cortesia verso il cliente, ovviamente.
--
BArrYZ