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Ritardi Trenitalia e perdita coincidenze di Italo

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Luca85

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May 29, 2015, 5:01:37 AM5/29/15
to
Salve a tutti!

Una volta, quando ci stavano solo le FS, se un locale tardava e si perdeva la coincidenza per il treno successivo a lunga percorrenza, si veniva rimessi sul primo in partenza. Punto e basta.

Adesso abbiamo trenord, Trenitalia, Italo e vari altri operatori.
Supponiamo che io debba prendere un firenze-roma di Italo e che debba arrivare a Firenze da Pisa, con un diretto dell'unico operatore che lo offre.

Il diretto fa ritardo di due ore per cause di forza maggiore e perdo Italo perché mi ero tenuto "solo" 1 h 30 di margine. Trenitalia non mi ridà nulla perché il prezzo è inferiore a 10 euro, ma comunque al massimo rimborsa il costo del regionale. E non mi mette su altri treni per Roma ovviamente, perché non ho alcun contratto con loro per andare a Roma.

Italo non ha a darmi nulla, perché il contratto con loro è relativo a quello che mi succede da Firenze in poi.

Indi perdo la coincidenza per colpa di Trenitalia (mettiamo) e nessuno mi tutela in alcun modo.


Capisco le ragioni di entrambi ma.... Non c'è modo di venirne a capo di sto scaricabarile?

Roberto Deboni DMIsr

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May 29, 2015, 5:19:57 AM5/29/15
to
Luca85 wrote:
> Salve a tutti!
>
> Una volta, quando ci stavano solo le FS, se un locale tardava e si perdeva la coincidenza per il treno successivo a lunga percorrenza, si veniva rimessi sul primo in partenza. Punto e basta.
>
> Adesso abbiamo trenord, Trenitalia, Italo e vari altri operatori.
> Supponiamo che io debba prendere un firenze-roma di Italo e che debba arrivare a Firenze da Pisa, con un diretto dell'unico operatore che lo offre.
>
> Il diretto fa ritardo di due ore per cause di forza maggiore e perdo Italo perché mi ero tenuto "solo" 1 h 30 di margine. Trenitalia non mi ridà nulla perché il prezzo è inferiore a 10 euro, ma comunque al massimo rimborsa il costo del regionale. E non mi mette su altri treni per Roma ovviamente, perché non ho alcun contratto con loro per andare a Roma.

Lei ha evidenziato un problema che chi non ha colto il significato di
mercato e concorrenza, potrebbe non capire se non quando e' troppo
tardi: non esiste alcuna coincidenza tra operatori diversi, salvo che
non sia stato stipulato opportuno accordo tra di loro.

In altre parole, se la tratta successiva della coincidenza e' importante
o per il costo (perdita prenotazione) o per la tempistica (appuntamento
da rispettare all'arrivo) non e' saggio fidarsi di un primo operatore
notoriamente inaffidabile (in questo caso Trenitalia).

> Italo non ha a darmi nulla, perché il contratto con loro è relativo a quello che mi succede da Firenze in poi.

Inoltre hanno ragione: il problema l'ha creato Trenitalia.

> Indi perdo la coincidenza per colpa di Trenitalia (mettiamo) e nessuno mi tutela in alcun modo.

La tutela e' quella fornita dal suo contratto con Trenitalia. Se la
tutela e' insufficiente, la colpa e' sua, per avere accettato il rischio
con una copertura insufficiente o peggio, essersi affidato ad un
operatore notoriamente inaffidabile.

> Capisco le ragioni di entrambi ma.... Non c'è modo di venirne a capo di sto scaricabarile?

Gestire il rapporto con un unico operatore, che potrebbe anche essere
una agenzia viaggi specializzata (una opportunita' per una offerta
intelligente ?).

Luca85

unread,
May 29, 2015, 5:38:21 AM5/29/15
to
On Friday, May 29, 2015 at 11:19:57 AM UTC+2, Roberto Deboni DMIsr wrote:
> Lei ha evidenziato un problema che chi non ha colto il significato di
> mercato e concorrenza, potrebbe non capire se non quando e' troppo
> tardi: non esiste alcuna coincidenza tra operatori diversi, salvo che
> non sia stato stipulato opportuno accordo tra di loro.
>
> In altre parole, se la tratta successiva della coincidenza e' importante
> o per il costo (perdita prenotazione) o per la tempistica (appuntamento
> da rispettare all'arrivo) non e' saggio fidarsi di un primo operatore
> notoriamente inaffidabile (in questo caso Trenitalia).

Questa è una visione sicuramente sensata ma burocratica e poco connessa alla realtà del problema. Quando uno deve fare un viaggio in treno raramente ha l'esigenza di andare esattamente da Milano Centrale esattamente a Roma Termini. Molto più facilmente avrà bisogno di andare da Bergamo a Frascati. Insomma... Le stazioni di Alta Velocità in Italia sono 5 o 6, le città italiane sono assai di più. Quindi un utente medio avrà quasi sempre la necessità di integrare l'alta velocità col trasporto locale o a medio raggio.

Quindi la risposta all'utente: "scusi ma io gestisco solo parte della tratta, non è responsabilità mia il viaggio intero", quando sono palesemente una singola cosa, fa venire un filo di rabbia!

Capisco bene che Italo non mi deve assolutamente nulla. Ma potrebbero, come operazione di puro marketing, far salire gratis sul treno successivo e poi rivalersi su Trenitalia. Oppure si potrebbe mettere un obbligo a chi gestisce il trasporto a medio/raggio, che all'atto pratico è un monopolista che fornisce pubblico servizio, a rifondere in intero il costo sostenuto per perdita di treni successivi in caso di ritardi superiori ad un valore da stabilirsi (20 minuti?).

doppio..massimo

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May 29, 2015, 9:34:54 AM5/29/15
to
Il Fri, 29 May 2015 02:38:20 -0700, Luca85 ha scritto:

> Capisco bene che Italo non mi deve assolutamente nulla. Ma potrebbero,
> come operazione di puro marketing, far salire gratis sul treno
> successivo e poi rivalersi su Trenitalia. Oppure si potrebbe mettere un
> obbligo a chi gestisce il trasporto a medio/raggio, che all'atto pratico
> è un monopolista che fornisce pubblico servizio, a rifondere in intero
> il costo sostenuto per perdita di treni successivi in caso di ritardi
> superiori ad un valore da stabilirsi (20 minuti?).

oppure ci vorrebbe un meccanismo come per i voli aerei, in cui (se le
tratte sono acquistate insieme) l'operatore della tratta che fa ritardo
e' tenuto a riproteggerti su altri voli per la tua destinazione.
Message has been deleted

doppio..massimo

unread,
May 30, 2015, 6:35:24 AM5/30/15
to
Il Fri, 29 May 2015 18:36:25 +0200, Paolo C. ha scritto:

>> oppure ci vorrebbe un meccanismo come per i voli aerei, in cui (se le
>> tratte sono acquistate insieme) l'operatore della tratta che fa ritardo
>> e' tenuto a riproteggerti su altri voli per la tua destinazione.
>>
>>
> La riprotezione aerea non vale per biglietti di compagnie diverse tra
> loro (attenzione: parlo di biglietti*, non di voli)

Vale, vale. Se il biglietto e' acquistato in blocco e sono tutte tratte
di compagnie IATA, ti devono riproteggere.

Se compri biglietti separati, es Milano Monaco su un biglietto e poi
Monaco Pechino su un altro allora non sono sicuro che ti riproteggano
nemmeno se e' la stessa compagnia.

ilChierico

unread,
Jun 3, 2015, 4:03:02 AM6/3/15
to
Il 29/05/2015 11:01, Luca85 ha scritto:

> Indi perdo la coincidenza per colpa di Trenitalia (mettiamo) e nessuno mi tutela in alcun modo.

Esatto.

> Capisco le ragioni di entrambi ma.... Non c'è modo di venirne a capo di sto scaricabarile?

Penso solo con cento anni di cause in tribunale. Fai prima a prendere
l'auto, e ti costa pure meno :-)

fran...@gmail.com

unread,
May 17, 2018, 12:44:43 PM5/17/18
to
Ovviamente il problema nel 2018 è ancora irrisolto. A me piace viaggiare con Italo, ma purtroppo non va oltre Napoli. Dovendo andare a Bari da Firenze, devo prendere a Roma Trenitalia per forza. E ho sbagliato io a prendere Italo per la tratta Roma-Firenze. Ci ho rimesso 30 euro per cambiare il biglietto di Italo. Alla fine resta un monopolio perché non conviene viaggiare con operatori diversi in casi simili. Che sia Italo a non voler/poter arrivare fino a Bari, è un altro paio di maniche. Però effettivamente sarebbe gran cosa se Italo facesse cambiare gratuitamente treno per poi rivalersi su Trenitalia.

Roberto Deboni DMIsr

unread,
May 17, 2018, 7:23:13 PM5/17/18
to
On 17/05/18 18:44, fran...@gmail.com wrote:
> Ovviamente il problema nel 2018 è ancora irrisolto. A me piace viaggiare con Italo,

Perche' ? (nella risposta una considerazione)

> ma purtroppo non va oltre Napoli. Dovendo andare a Bari da Firenze,
> devo prendere a Roma Trenitalia per forza.
> E ho sbagliato io a prendere Italo per la tratta Roma-Firenze.

Con il senno di poi sono tutti bravi :-)

> Ci ho rimesso 30 euro per cambiare il biglietto di Italo.
> Alla fine resta un monopolio perché non conviene viaggiare con
> operatori diversi in casi simili.

Il mercato e' in lenta evoluzione, non e' ancora un vero
mercato libero, perche' un operatore e' troppo grosso.
Negli Stati Uniti, ad esempio, quando hanno liberalizzato
la telefonia, per fare un paragone, hanno preso l'ascia,
e tagliata la societa' pubblica in una decina di pezzi:
e cosi' e' nata una vera concorrenza.

Inoltre c'e' la duro resistenza da parte della burocrazia
pubblica. Per quale motivo non nascono operatori sul servizio
pendolare ? Perche' le regioni, che dovrebbero finanziare
tale servizio si rifiutano da aprire una seria gara di
appalta, aperta a qualsiasi operatore che voglia provare
a cimentarci e si rivolgono, essendo gente con la mentalita'
statalista, direttamente a Trenitalia.

> Che sia Italo a non voler/poter arrivare fino a Bari,
> è un altro paio di maniche. Però effettivamente sarebbe gran
> cosa se Italo facesse cambiare gratuitamente treno
> per poi rivalersi su Trenitalia.

Bisogna vedere se Trenitalia ci starebbe.
Il meccanismo e' appunto quello della coincidenza
concordata tra i due operatori, con penale per chi non
la rispetta.

Ma forse la vera soluzione e' una Autorita' di controllo, come
avviene per l'energia e la telefonia. Come vengono stabilite
penali per i disservizi dovuti agli operatori di quei settori,
una Autorita' potrebbe stabilire penali per gli operatori
in ritardo nel sistema ferroviario, visto che, se un treno
arriva con mezz'ora di ritardo poi si hanno effetti a cascata
per i passeggeri (anche non ferroviari: per esempio perdere
l'unica corriera della giornata che porta nell'entroterra).
Questo sarebbe un incentivo migliore per aumentare
l'efficienza del servizio e far nascere operatori che
competono in termini di efficienza (se si organizzano meglio
di Trenitalia, potrebbe arrivare sempre in orario, e con
il risparmio sulle minori penali, competere in termini di
tariffe). L'Autorita' naturalmente vigilerebbe sul
comportamento del ramo FS che gestisce le linee (scambi e
semafori, per intenderci), onde impedire favoritismi
verso Trenitalia. Insomma regole chiare, per cui se un treno
arriva in ritardo, perde "la posizione" a favore dei treni
in orario, evitando di farli ritardare tutti in cascata.
Il deterrente sarebbe significativo, per esempio ad evitare
tempistiche troppo brevi, che servono solo di facciata (per
dire che "ci mettiamo meno", ma in realta' irrealistiche
da mantenere - un operatore ferroviario deve ragionare in
termini di "precisione del servizio", in modo che un
viaggiatore possa organizzarsi al meglio, e solo in
seconda posizione, in termini di tempi minimi di
percorrenza; per i clienti, la garanzia che non si esageri
nel senso opposto, e poi data dalla competizione degli
operatori concorrenti, per cui alla fine si arrivera' al
giusto equilibrio tra precisione degli orari e minimizzazione
dei tempi di percorrenza).

PS: faccio notare che anche FS non fermava i treni importanti
per le coincidenza, ma solo quelli secondari (vedi cosa
aveva scritto l'OP nel 2015, qui sotto:)

> Il giorno venerdì 29 maggio 2015 11:19:57 UTC+2, Roberto Deboni DMIsr ha scritto:
>> Luca85 wrote:
>>> Salve a tutti!
>>>
>>> Una volta, quando ci stavano solo le FS, se un locale tardava
>>> e si perdeva la coincidenza per il treno successivo a lunga
>>> percorrenza, si veniva rimessi sul primo in partenza. Punto e basta.

...snip...

cassanel...@gmail.com

unread,
Jan 25, 2020, 2:54:55 AM1/25/20
to

Roberto Deboni DMIsr

unread,
Jan 25, 2020, 7:05:14 AM1/25/20
to
Da due anni a questa parte e' ancora cosi' ?

Da sempre, se il treno ritarda ed il volo aereo viene perso, i
soldi del biglietto aereo vanno in fuffa.

Treni come Italo sono in concorrenza agli aerei e quindi il
fatto che c'e' lo stesso rischio, non mi pare cosi'
scandalizzante.

Si afferma che Trenitalia abbia il vantaggio di indennizzare i
proprio clienti regionali quando usano i treni ad alta velocita'
di Trenitalia.

E' una emerita fesseria, la tipica visione dal lato del consumatore
ed il solito ottuso giornalismo demagogico o fatto da professionisti
svogliati e/o ignoranti.

Se Trenitalia pensa di fare concorrenza ad Italo agevolando i suoi
passeggeri di Alta Velocita' con indennizzi per causa dei treni
regionali in ritardo, significa che Trenitalia si carica di costi
che non e' detto riesca a recuperare.

In un certo senso, sarebbe una specie di pratica di dumping tariffario
che puo' funzionare solo se il libero mercato e' distorto (come in
parte e' quello del mondo dei trasporti ferroviari a causa degli
evidenti legami societari tra Trenitalia ed il gestore della rete
ferroviari, RFI.

Ma potrebbe anche non funzionare.

Per quanto riguarda Italo, una soluzione semplice sarebbe che
offrissero ai clienti che lo richiedano una assicurazione (una
opzione sul biglietto - che ovviamente ha un suo costo) per il
caso di ritardi fuori dal controllo sia di Italo che del cliente.

Con questo ho voluto semplicemente esternare cosa sta dietro
alla differenza di costo tra un biglietto vincolato ed un
biglietto aperto. Il biglietto aperto porta con se degli oneri
che una azienda copre con modalita' simili (o anche proprio
stipulando una polizza assicurativa ?) a quelle assicurative,
ove incassa un surplus che serve a mettere da parte il fondo
necessario per coprire gli indennizzi per il caso dell'evento
"esternoe" nefasto.

Ripeto: se Trenitalia offre rimborsi per i biglietti AV causa
ritardi dei regionali (o magari dell'autobus cittadino ?
a questo punto ...), si carica di costi che non e' detto possa
sostenere a lungo, ovvero dovrebbe fare pagare la sua AV
di piu' rispetto ad Italo per pari servizi resi, oppure
dovrebbe scaricare su altri servizi con maggiorazioni rispetto
a quello che sarebbe equo (pagano i pendolari ?).

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