Se "abbaso" la luce il contatore dell'ENEL (ovviamente parlo dei nuovi
modelli digitali) come interpreta il taglio dell'onda? Segna un
consumo MINORE oppure non fa una piega, ovvero segna sempre il consumo
come "a tutta luce"?
In pratica vorrei sapere se ridurre la LUCE significa anche ridurre la
SPESA...
ridurre la spesa non signfica risparmiare? :)
Si, se a parità di luce. Ma se riduciamo la potenza sulla lampada riduciamo
anche la sua luminosità.
> I nuovi contatori (quelli elettronici) misurano ciò che in effetti la
> lampada consuma. Pertanto riduci la potenza sulla lampada riduci la spesa,
> ma sia chiaro questo non significa che risparmi.
Cosa c'entrano i contatori elettronici??
Misurano i consumi, ma se per variare la luminosita' della lampada un
partitore di tensione e dissipi su una resistenza non cambia assolutamente
il consumo.
Semplicemente fai meno luce e dissipi calore, ma l'elettricita' consumata
e' la stessa anche se riduci "la potenza sulla lampada"
Cosa c'entrano se il contatore e' vecchio o nuovo???
Inoltre l'eventuale riduzione di spesa perche' non sarebbe un risparmio?
> Premessa: ho una lampada alogena con un bel variatore di luce
> elettronico (per capirci di quelli che tagliano l'onda)
>
> Se "abbaso" la luce il contatore dell'ENEL (ovviamente parlo dei nuovi
> modelli digitali) come interpreta il taglio dell'onda? Segna un
> consumo MINORE oppure non fa una piega, ovvero segna sempre il consumo
> come "a tutta luce"?
Dipende da come e' fatto il variatore. Potrebbe ridurre il consumo
effettivo, ma credo che non sia lineare. Se abbassi al 50% la luminosita'
non spendi la meta' insomma... (una parte di energia viene dissipata comunque)
Se vuoi risparmiare decisamente fai prima a prendere la lampadine a basso
consumo (che pero' con il variatore non ci vanno)
>> ridurre la spesa non signfica risparmiare? :)
>Si, se a parit?i luce. Ma se riduciamo la potenza sulla lampada riduciamo
>anche la sua luminosit?
e dunque risparmi.
Segna di meno. Non so con che precisione, ma segna di meno. Peraltro
quei varialuce credo siano illegali: hanno la qualifica CE?
--
Franco
Wovon man nicht sprechen kann, darüber muß man schweigen.
(L. Wittgenstein)
> Si, se a paritą di luce. Ma se riduciamo la potenza sulla lampada riduciamo
> anche la sua luminositą.
ma se la luminosita' e' sufficiente per lo scopo, risparmi no?
...e allora spegnete la luce che risparmiate di piu!!!!
Evidentemente abbiamo un concetto del risparmio differente.
Per me si risparmia quando a parità di condizioni si impiegano meno risorse.
a volte la luce e' indispensabile
> Evidentemente abbiamo un concetto del risparmio differente.
quanti concetti di risparmio ci sono?
> Per me si risparmia quando a parità di condizioni si impiegano meno risorse.
questo e' indubbio, pero' nel thread hai mostrato un po' di confusione :)
www@www ha scritto:
> Rispondo qui a tutti:
>
> ...e allora spegnete la luce che risparmiate di piu!!!!
>
> Evidentemente abbiamo un concetto del risparmio differente.
> Per me si risparmia quando a parit? di condizioni si impiegano meno risorse.
Concordo, riducendo la luminosita' col varialuce riduci anche la
temperatura del filamento e quindi il suo rendimento, alla fine
risparmia, ma poco, maggiore risparmio lo avrebbe mettendo una
lampadina di meno Watt.
mandi
Quando, a parità di risultati, si consuma meno, si ha un rendimento
superiore.
Risparmiare, invece, vuol dire semplicemente spendere meno: può anche
voler dire mettere i soldi da parte per utilizzarli in maniera migliore.
Vedi, ad esempio: http://www.demauroparavia.it/97996
Ciao
Gianluca
Se intendi dire che devono avere il PFC (circuito di correzione del
fattore di potenza) sicuramente ce ne sono ancora in giro un'infinità fuori
norma.
Ciao
Gianluca
--
Non temer mai di dire cose insensate. Ma ascoltale bene, quando le dici.
(L. Wittgenstein)
Wovon man nicht sprechen kann, darüber muss man schweigen
(L. Wittgenstein) [Grazie, Franco!]
- Vi prego, quotate in maniera chiara e concisa. Grazie! -
> Si, se a parità di luce. Ma se riduciamo la potenza sulla lampada riduciamo
> anche la sua luminosità.
vabbeh, ma non è che della luce ne fai un utilizzo volumetrico o a
peso... se riduci la luminosità è fuori discussione che consumi meno.
--
Fino all'anno scorso avevo un solo difetto. Ero presuntuoso.
http://softvalley.blogspot.com
> Evidentemente abbiamo un concetto del risparmio differente.
> Per me si risparmia quando a parità di condizioni si impiegano meno risorse.
ok, siamo d'accordo, ma nel caso di una lampada alogena ridurre la
luminosità vuol dire impiegare meno e meglio le risorse. quando hai una
lampada alogena da 300 W non ha senso parlare "a parità di condizioni"
perchè al massimo della potenza non la usi mai, salvo che non ti voglia
abbronzare...
Ho la mia bella alogena da 100W con un variatore di luminosità
elettronico (non a resistenza!) e usandola al massimo il CONTATORE
addebita un consumo di 100W.
Agendo sul variatore abbasso la luminosità "a 50W " ... il contatore
addebita 50W o per qualche legge fisica continua tranquillo a segnare
i 100W?
Che poi sia meglio una lampadina da 50w che una da 100w usata a metà
potenza mi sembra ovvio...
quelli che progetto io si, sia con che senza induttanze ;-)
>
> Se intendi dire che devono avere il PFC (circuito di correzione del
> fattore di potenza) sicuramente ce ne sono ancora in giro un'infinità
> fuori norma.
anche più di un'infinità. Aggiungo solo che nei dimmer classici non ho mai
visto fare PFC...
...e per inciso nemmeno saprei come farlo....di norma si usano elementi
induttivi per filtrare
le sporcizie emesse dai triac
Str
--
Ogni problema complicato ha una soluzione semplice...per lo piu` sbagliata
[cit. Franco, i.h.e. 20.01.2007]
la prima che hai detto. I dimmer a taglio di fase si comportano come un
sistema switching...usano solo l'energia che serve, quando non serve non
la usano (perdite a parte sui componenti non ideali)
>Che poi sia meglio una lampadina da 50w che una da 100w usata a metà
>potenza mi sembra ovvio...
la mia opinione è che dipende: io nella zona giorno ho due tesate per un
totale
di 4x100W alogene...a coppie sotto due dimmer....certo, le uso spesso a
bassa
luminosità e quindi con luce gialla (per fare atmosfera a cena mi piacciono
molto!).
Se il pupo vuole giocare sparo i dimmer a chiodo e la stanza è a giorno.
Ste
Sì e no. Il rapporto tra potenza assorbita e intensità luminosa emessa
è assolutamente non lineare, anzi...
Mi spiego meglio: per ottenere la metà della luce normale da una
lampadina da 100W, bisogna regolare il dimmer in un modo che
finisce per farle assorbire (molto a occhiometro, eh...) circa 75 W,
in ogni caso molto più di 50W.
A 50W reali di assorbimento, il filamento probabilmente si arrossa
appena. Questo è un primo punto che limita molto il risparmio possibile
con questo sistema :-(.
>> Che poi sia meglio una lampadina da 50w che una da 100w usata
>> a metà potenza mi sembra ovvio...
E questo è il secondo punto :-(.
Le lampadine ad incandescenza, soprattutto quelle alogene, sono
progettate per lavorare ad una certa temperatura minima, altrimenti
il riciclo del metallo evaporato da parte dell'alogeno non funziona.
Usandole a potenza ridotta il filamento brucia molto più in fretta del
normale, e con quel che costano il risparmio alla fine, se pure c'è,
è minimo.
P.S.: prima che qualcuno me lo chieda, questo è quello che ricordo
di un articolo di svariati anni fa su una rivista di elettronica.
Nel frattempo probabilmente la tecnica di costruzione dei dimmer,
ma soprattutto delle lampadine potrebbe essere cambiata, ma non
so di quanto.
Bye, G.
> Concordo, riducendo la luminosita' col varialuce riduci anche la
> temperatura del filamento e quindi il suo rendimento, alla fine
> risparmia, ma poco, maggiore risparmio lo avrebbe mettendo una
> lampadina di meno Watt.
...cambiando lampadine risparmia poco rispetto al variatore, con la
differenza che ogni volta che volesse maggior luminosità dovrebbe cambiare
le lampadine!
--
Divino
FUSTAGNO: Metallo deceduto
> vabbeh, ma non è che della luce ne fai un utilizzo volumetrico o a
> peso... se riduci la luminosità è fuori discussione che consumi meno.
Non necessariamente: i VECCHI variatori erano resistivi (con un reostato) e
quindi abbassando la luminosità quello che non assorbiva la lampadina veniva
assorbito dal variatore!
--
Divino
CREDENZA POPOLARE: armadio economico
> Se vuoi risparmiare decisamente fai prima a prendere la
> lampadine a basso consumo (che pero' con il variatore non ci vanno)
Alcune sì, i nuovi variatori non agiscono sulla tensione ma sulla frequenza.
--
Divino
MAGNA CARTA: 1000 piani di morbidezza
> Segna di meno. Non so con che precisione, ma segna di meno. Peraltro
> quei varialuce credo siano illegali: hanno la qualifica CE?
Certo, li producono anche BTicino e Vimar!
--
Divino
COLLUTTORIO: battagliero, attaccabrighe
> Ho la mia bella alogena da 100W con un variatore di luminosità
> elettronico (non a resistenza!) e usandola al massimo il CONTATORE
> addebita un consumo di 100W.
potenza! ;)
> Agendo sul variatore abbasso la luminosità "a 50W " ... il contatore
> addebita 50W o per qualche legge fisica continua tranquillo a segnare
> i 100W?
una volta era cosi' ora non piu'
> Che poi sia meglio una lampadina da 50w che una da 100w usata a metà
> potenza mi sembra ovvio...
non cosi' tanto, ai piu'... ;)
poi devo leggere la tastiera per rispondere a ste discussioni e mi
brucio per cambiare la lampadina, anzi scivolo dalla seggiola/scala e
mi fracasso una spalla, batto la testa e rincretinisco e/o rimango
paraplegico.... :'(
pensare che con un variatore...... :-Z
> se per variare la luminosita' della lampada un
> partitore di tensione e dissipi su una resistenza non cambia
> assolutamente il consumo.
Fortunatamente non usano un partitore ma un triac! ;D
--
Divino
TRIBALE: Dotato di tre testicoli
>Dai, ditemi che sono "su scherzi a parte". Non vado oltre.
sei su scherzi a parte!!!!!
si, si...daccordo...ma l'amico chiedeva dove finiva la potenza che non
veniva
usata...
[...]
>
> P.S.: prima che qualcuno me lo chieda, questo è quello che ricordo
> di un articolo di svariati anni fa su una rivista di elettronica.
> Nel frattempo probabilmente la tecnica di costruzione dei dimmer,
i dimmer non è che siano cambiati tanto...
> ma soprattutto delle lampadine potrebbe essere cambiata, ma non
> so di quanto.
mah...non so, probabilmente il discorso sugli alogenuri che non alogenurano
se si fa il taglio di fase potrebbe anche essere...ma se la temperatura di
filamento
è più bassa c'è meno tungsteno che sublima...e quindi servono meno
alogenuri...
....boh...
a fare i pinoli (o pignoli) è energia
>
>> Agendo sul variatore abbasso la luminosità "a 50W " ... il contatore
>> addebita 50W o per qualche legge fisica continua tranquillo a segnare
>> i 100W?
>
> una volta era cosi' ora non piu'
quarta legge delle termodinamica?
avevano di bello che non ronzavano ;-)
GP&GG ha scritto:
E non avresti piu' necessita' di tutta questa luce, piu' risparmio di
cosi' ! :-)))
> pensare che con un variatore...... :-Z
Divino ha scritto:
>...cambiando lampadine risparmia poco rispetto al variatore, con la
>differenza che ogni volta che volesse maggior luminosità dovrebbe cambiare
>le lampadine!
Se non si hanno le necessita' di PeSte :
>la mia opinione è che dipende: io nella zona giorno ho due tesate per un
>totale
>di 4x100W alogene...a coppie sotto due dimmer....certo, le uso spesso a
>bassa
>luminosità e quindi con luce gialla (per fare atmosfera a cena mi piacciono
>molto!).
>Se il pupo vuole giocare sparo i dimmer a chiodo e la stanza è a giorno.
Ma un giorno ci si sveglia e si decide :
Voglio risparmiare ! da oggi calo l'intensita' luminosa ! ha ha !
Allora il variatore non e' indicato, come dice Paperino :
>Mi spiego meglio: per ottenere la metà della luce normale da una
>lampadina da 100W, bisogna regolare il dimmer in un modo che
>finisce per farle assorbire (molto a occhiometro, eh...) circa 75 W,
>in ogni caso molto più di 50W.
>A 50W reali di assorbimento, il filamento probabilmente si arrossa
>appena. Questo è un primo punto che limita molto il risparmio possibile
>con questo sistema :-(.
mandi
> Claudev8 scrisse:
>
> > Se vuoi risparmiare decisamente fai prima a prendere la
> > lampadine a basso consumo (che pero' con il variatore non ci vanno)
>
> Alcune sì, i nuovi variatori non agiscono sulla tensione ma sulla frequenza.
Sicuro? Io credevo che lampadine a basso consumo avessero dei problemi
proprio quando ricevono una tensione che passa dal variatore in frequenza.
> -internet +cabernet berto scrisse:
>
> > Concordo, riducendo la luminosita' col varialuce riduci anche la
> > temperatura del filamento e quindi il suo rendimento, alla fine
> > risparmia, ma poco, maggiore risparmio lo avrebbe mettendo una
> > lampadina di meno Watt.
>
> ....cambiando lampadine risparmia poco rispetto al variatore, con la
> differenza che ogni volta che volesse maggior luminosità dovrebbe cambiare
> le lampadine!
Se metti una lampadina a risparmio da 20W fai luce per 100W e risparmi ben 80W.
Con il variatore a bassa luminosita' arrivi a 50W circa e poi praticamente non
hai piu' luce xche' la lampadina da 100W ha rendimento scarso a bassa
luminosita' come hanno spiegato gli altri.
Ovvio che con la basso consumo non regoli piu', ma se l'obiettivo e' il
risparmio... :)
>
> Grazie per le risposte, ma forse vi è sfuggito il lato "tecnico" della
> mia domanda :)
>
> Ho la mia bella alogena da 100W con un variatore di luminosità
> elettronico (non a resistenza!) e usandola al massimo il CONTATORE
> addebita un consumo di 100W.
>
> Agendo sul variatore abbasso la luminosità "a 50W " ... il contatore
> addebita 50W o per qualche legge fisica continua tranquillo a segnare
> i 100W?
Segna 50W :)
Pero' hai meno della meta' della luminosita'.
> Che poi sia meglio una lampadina da 50w che una da 100w usata a metà
> potenza mi sembra ovvio...
Beh, ok!
[...]
bel riassunto! :-)
>>> addebita un consumo di 100W.
>> potenza! ;)
> a fare i pinoli (o pignoli) è energia
mmm dire di no, W (watt) e' l'unita' di misura della potenza :)
>>> Agendo sul variatore abbasso la luminosità "a 50W " ... il contatore
>>> addebita 50W o per qualche legge fisica continua tranquillo a segnare
>>> i 100W?
>> una volta era cosi' ora non piu'
> quarta legge delle termodinamica?
no, semplicemente una volta per regolare la tensione si usavano mezzi
non "elettronici", e quindi *quasi* tutta l'energia non trasferita alla
lampada veniva comunque sprecata... :)
Già... Tu che topologia circuitale adotti?
Non si può addebitare un "consumo di 100W", in quanto sarebbe una tassa
di possesso... :-). Intendo dire che se pure si ha una lampadina da 100W,
spenta non consuma energia. La quantità di energia che consuma dipende da
quanto tempo viene tenuta accesa. Una lampadina da 100W, tenuta accesa
un'ora, consuma un'energia di 100Wh (WattOra); tenuta accesa due ore o
un'ora al giorno per due giorni consuma 200Wh.
> Se metti una lampadina a risparmio da 20W fai luce per 100W e
> risparmi ben 80W.
Certo, ma la persona a cui rispondevo parlava di "lampadina di meno Watt",
intendendo che se col variatore riduci puoi ridurre la luminosità anche
cambiando l'assorbimento...
...se invece mi parli di lampadine a risparmio energetico è ovvio che
portino maggior risparmio.
> Ovvio che con la basso consumo non regoli piu', ma se l'obiettivo e'
> il risparmio... :)
Ni, ho un vecchio variatore (ma temo sia resistivo) che mi varia anche quei
nuovi accrocchi E27 a led...
--
Divino
ABITARE: Confezionare vestiti eleganti
> Sicuro? Io credevo che lampadine a basso consumo avessero dei problemi
> proprio quando ricevono una tensione che passa dal variatore in
> frequenza.
Sto provando quelle a led e funzionano.
--
Divino
CRUSCOTTO: Biscotto integrale
perche' rispondi a me? :)
Certo, queste cose le so, sono laureato in ingegneria elettrica :)
i vecchi erano motori con bobine e rotelle, i nuovi elettronici
sicuramente usano una tecnica diversa e quindi la forma d'onda cambia
il modo di conteggiare l'energia .
La domanda è pertinente!!
> i vecchi erano motori con bobine e rotelle, i nuovi elettronici
> sicuramente usano una tecnica diversa e quindi la forma d'onda cambia il
> modo di conteggiare l'energia .
> La domanda è pertinente!!
Cosa intendi con forma d'onda? Quella non cambia, e' sempre la solita
caricatura di sinusoide... :)
La tecnologia e' certamente differente, ma e' prevista una taratura! Che
poi in certi casi sia fatta male e' un'altra questione...
per i dimmer a triac faccio una serie tra triac e induttanza e poi metto in
parallelo
al tutto un condensatore...per dire due numeri, per un carico da 300W siamo
intorno ai 2mH per l'induttanza e un 100nF per il condensatore...
attento che rischi di tirati la zappa sul piede ;-)
Ste
PS: per lo meno non sei un gestionale!
ho interpretato male io, avevo capito che suggerivi all'amico che il
contatore addebita la potenza della lampada...chiedo venia
>
>>>> Agendo sul variatore abbasso la luminosità "a 50W " ... il contatore
>>>> addebita 50W o per qualche legge fisica continua tranquillo a segnare
>>>> i 100W?
>
>>> una volta era cosi' ora non piu'
>
>> quarta legge delle termodinamica?
>
> no, semplicemente una volta per regolare la tensione si usavano mezzi non
> "elettronici", e quindi *quasi* tutta l'energia non trasferita alla
> lampada veniva comunque sprecata... :)
anche qua è letto esattamente il contrario di quello che c'è scritto, sorry
>>> una volta era cosi' ora non piu'
>
>> quarta legge delle termodinamica?
>
> no, semplicemente una volta per regolare la tensione si usavano mezzi
> non "elettronici", e quindi *quasi* tutta l'energia non trasferita alla
> lampada veniva comunque sprecata... :)
No, detto cosi` sembra che la potenza consumata fosse sempre 100W, e
quella che non andava alla lampada veniva buttata in calore. Quando si
inserisce il reostato la potenza complessiva diminuisce, e parte di
quella consumata va in calore. La potenza complessiva scende pero` al di
sotto di 100W.
--
Franco
Herz, mein Herz, sei nicht beklommen und ertrage dein Geschick.
(H. Heine)
Segnalo che le unita' di misura, quando sono scritte per esteso,
richiedono l'iniziale minuscola. Quindi, in questo caso, "wattora".
> attento che rischi di tirati la zappa sul piede ;-)
avrei dovuto aggiungere "purtroppo"... LOL
> PS: per lo meno non sei un gestionale!
e meno male! :)
Penso intendesse quelle classiche a fluorescenza.
In effetti quelle con i dimmer vanno pochissimo d'accordo.
Anni fa feci (con licenza parlando :-) ) delle prove mettendone
una sotto un paio di dimmer, entrambi a triac, ma diversi:
abbassando la regolazione, con uno dei due la luminosità
scendeva di poco e poi la lampada si spegneva, con l'altro
a volte neanche si accendeva, e la parte elettronica si
scaldava a morte in pochi minuti, sia che la lampada
innescasse che no.
Bye, G.
l'uso di triac, il sistema piu semplice di riduzione della tensione
media applicata al carico, sfrutta la parzializzazione d'onda, si
formano denti seghettati che contengono una miriade di armoniche e
quindi il rendimento dei motori che leggono l'energia consumata e il
modo di calcolo usato nei digitali ne viene sicuramente influenzato.
Non sono competente in materia ma si fa presto a crearsi un'idea di
quel che puo succedere alimentando un contatore con onde non
sinusoidali.
> l'uso di triac, il sistema piu semplice di riduzione della tensione
> media applicata al carico, sfrutta la parzializzazione d'onda, si
> formano denti seghettati che contengono una miriade di armoniche
giustissimo
> quindi il rendimento dei motori che leggono l'energia consumata e il
> modo di calcolo usato nei digitali ne viene sicuramente influenzato.
questo non lo so, bisognerebbe fare qualche confronto
> Non sono competente in materia ma si fa presto a crearsi un'idea di quel
> che puo succedere alimentando un contatore con onde non sinusoidali.
non saprei, secondo me non cambia granche'
> No, detto cosi` sembra che la potenza consumata fosse sempre 100W, e
> quella che non andava alla lampada veniva buttata in calore. Quando si
> inserisce il reostato la potenza complessiva diminuisce, e parte di
> quella consumata va in calore. La potenza complessiva scende pero` al di
> sotto di 100W.
infatti ho detto "quasi" :)
PeSte ha scritto:
> "-internet +cabernet berto" <bertolim...@libero.it> ha scritto nel
> messaggio
> news:2eb5b607-699f-4a03...@m34g2000hsc.googlegroups.com...
>
> [...]
>
> bel riassunto! :-)
>
> Ste
Modestamente, anni, anni e anni ... tutti buttati nel cesso.
Volevo rispondere a troppi contemporaneamente e mi sono perso, ho
dimenticato un SE e le conclusioni.
Pazienza:-p
mandi
PeSte ha scritto:
> per i dimmer a triac faccio una serie tra triac e induttanza e poi metto in
> parallelo
> al tutto un condensatore...per dire due numeri, per un carico da 300W siamo
> intorno ai 2mH per l'induttanza e un 100nF per il condensatore...
Approfitto dell'esperto, in questo circuito che senso ha mettere il
variatore nel mezzo dell'avvolgimento?
Sarebbe la stessa cosa collegare il variatore alla fase e poi andare
all'avvolgimento formato dalla somma dei due mezzi avvolgimenti?
E collegare la fase alla somma dei mezzi avvolgimenti e mettere il
variatore sul neutro?
L'induttanza non dovrebbe servire metterla.
Era un variatore per una pompa di circa 100W, a dx c'e' il secondo
avvolgimento con il condensatore in serie per generare l'altra fase.
Devo riutilizzarlo per dimezzare la velocita' di un'altra pompa che
ovviamente non ha un avvolgimento tagliato in due.
Vedi controindicazioni?
Grazie
mandi
[FIDOCAD ]
MC 40 35 3 1 270
MC 10 30 0 0 260
MC 10 30 1 0 170
MC 10 20 1 0 080
MC 10 5 1 0 080
LI 10 15 10 20
MC 0 25 1 0 100
LI 5 30 10 30
LI 10 20 0 20
LI 0 20 0 25
LI 40 40 40 35
LI 40 15 40 5
TY -5 35 3 2 0 0 0 * 1M
TY 15 10 3 2 0 0 0 * 1k
LI 10 40 40 40
TY 5 45 3 2 0 0 0 * 47kp 250v
MC 40 -5 1 0 120
MC 40 40 1 0 120
TY 55 40 3 2 0 0 0 * avvolgimento
LI 40 -5 85 -5
TY 55 -5 3 2 0 0 0 * 3.5uF
LI 50 5 50 25
LI 50 25 50 40
MC 50 40 1 0 120
MC 50 -5 1 0 170
TY 55 0 3 2 0 0 0 * condensatore
TY 55 5 3 2 0 0 0 * d'avviamento
TY 80 30 3 2 0 0 0 * 250vca x2
TY 85 35 3 2 0 0 0 * 220kp
MC 80 30 1 0 170
LI 80 50 80 40
TY 85 45 5 3 0 0 0 * neutro
LI 40 50 85 50
MC 80 60 1 0 170
TY 80 60 3 2 0 0 0 * 250vca
TY 85 65 3 2 0 0 0 * 2.2kp
LI 80 60 80 50
LI 80 30 80 -5
LI 10 5 15 5
LI 15 5 40 5
SA 10 30
SA 10 20
SA 40 5
SA 40 40
SA 50 50
SA 80 50
SA 50 -5
SA 80 -5
TY 85 -10 5 3 0 0 0 * fase
TY 90 70 5 3 0 0 0 * terra
MC 80 70 0 0 040
TY 15 20 3 2 0 0 0 * 820k
esperto? uh...mmh...direi di no...poi anche se fosse ho bevuto troppo Saten
ieri...sono ancora imbollato!!!
> Sarebbe la stessa cosa collegare il variatore alla fase e poi andare
> all'avvolgimento formato dalla somma dei due mezzi avvolgimenti?
[...]
non saprei...nella mia esperienza di "esperto" ho fatto ciruiti solo per
per il taglio su carichi resistivi. Niente motori, sorry...
PeSte ha scritto:
> > Sarebbe la stessa cosa collegare il variatore alla fase e poi andare
> > all'avvolgimento formato dalla somma dei due mezzi avvolgimenti?
>
> [...]
> non saprei...nella mia esperienza di "esperto" ho fatto ciruiti solo per
> per il taglio su carichi resistivi. Niente motori, sorry...
Grazie lo stesso, nel caso di variatori per carichi resistivi
l'impedenza antidisturbo e' indifferente collegarla verso la fase o
verso il neutro?
mandi
si, l'importante è che sia in serie al triac per ammorbidire le commutazioni
> "Divino" ha scritto nel messaggio
> > Claudev8 scrisse:
> >> Sicuro? Io credevo che lampadine a basso consumo avessero
> >> dei problemi proprio quando ricevono una tensione che passa
> >> dal variatore in frequenza.
> > Sto provando quelle a led e funzionano.
>
> Penso intendesse quelle classiche a fluorescenza.
Esatto
> In effetti quelle con i dimmer vanno pochissimo d'accordo.
> Anni fa feci (con licenza parlando :-) ) delle prove mettendone
> una sotto un paio di dimmer, entrambi a triac, ma diversi:
> abbassando la regolazione, con uno dei due la luminosità
> scendeva di poco e poi la lampada si spegneva, con l'altro
> a volte neanche si accendeva, e la parte elettronica si
> scaldava a morte in pochi minuti, sia che la lampada
> innescasse che no.
Grazie per la spiegazione chiara, era quello che cercavo.
Mi state confondendo quel poco che ricordo.
Il Wh è l'unità di misura del Lavoro?
In questo caso il lavoro svolto da una lampadina, che ovviamente lavora
solo se accesa.
ismlc
Dell'energia, che essendo la capacita' di compiere un lavoro, ne ha le
stesse dimensioni.
1 wattora corrisponde a 3.600 joule (che e' l'unita' SI del lavoro e
dell'energia).