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Bombardieri: "Serve il reato di omicidio sul lavoro"

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pirex

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Feb 19, 2024, 12:16:51 PMFeb 19
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Bombardieri: «Serve il reato di omicidio sul lavoro,
il governo fa marcia indietro»

Intervista al Segretario della Uil.
Il leader confederale:
se la mafia uccidesse 3 persone al giorno, lo stato si mobiliterebbe;
invece volevano cancellare l'Ispettorato e "coprono" le imprese


Bombardieri: «Serve il reato di omicidio sul lavoro, il governo
fa marcia indietro»

Una manifestazione sindacale per denunciare i troppi morti sul lavoro -
Massimo Franchi

Pierpaolo Bombardieri, segretario generale della Uil, ieri era la
Giornata mondiale della sicurezza sul lavoro, ma la strage infinita
è continuata senza soste.

È una guerra civile davanti alla quale la politica fa finta di non vedere.
Se la mafia uccidesse tre persone al giorno avremmo lo stato e i media
mobilitati.
Invece le quattro morti al giorno per lavoro attuali non fanno notizia.
È un dramma culturale di questo paese. Per questo come Uil da tempo
abbiamo lanciato la campagna “Zero morti sul lavoro”
con attori e sportivi e continuiamo ad andare nelle scuole per spiegare
ai ragazzi l’importanza della sicurezza.


Sul tema sicurezza sul lavoro siete molto critici con il governo Meloni
e la ministra Calderone.

Sì, perché se con Draghi qualche passo avanti era stato fatto –
le assunzioni di ispettori,
la banca dati unica che supera le quattro diverse
– la ministra Calderone non ha risposto alla nostra richiesta unitaria
di un tavolo e alle proposte di rafforzare il ruolo degli rappresentanti
dei lavoratori (Rls)
e di aumentare la formazione e la prevenzione.
E ancora più grave,
davanti ai dati che ci dicono come l’80-90% delle imprese non rispettano
le norme, prima ha provato a cancellare l’Ispettorato nazionale del lavoro
(Inl) per poi vergognarsene,
mentre serve approvare definitivamente la Procura nazionale contro i
morti
sul lavoro e cambiare la riforma Cartabia che,
non dando priorità ai procedimenti per morti sul lavoro,
manda in prescrizione in appello moltissimi processi.
In Italia abbiamo previsto addirittura l’«omicidio nautico»,
perché non riusciamo a chiamare i reati delle imprese che speculano
sulla sicurezza «omicidi sul lavoro»?

A proposito di governo, domani sera alle 19 siete convocati –
di domenica e alla vigilia del primo maggio –
per conoscere i contenuti del decreto Lavoro, come sempre senza
possibilità
di discutere o modificarlo.
Accetti la provocazione:
non sarebbe meglio non andare che lamentarsi della mancanza di confronto?

Penso di no.
Il dovere del sindacato è andare e stanare le ipocrisie del governo.
Nessuno scrupolo per lasciare che poi dicano:
“Beh, ma se vi presentavate avremmo cambiato”.
Andremo, ascolteremo, speriamo di non avere altri “amanti di Omero”
che fanno una narrazione orale dei provvedimenti senza uno straccio
di documento scritto.
E poi parleremo, ribadendo le nostre proposte chiare e unitarie.

Il leader confederale:
se la mafia uccidesse 3 persone al giorno, lo stato si mobiliterebbe;
invece volevano cancellare l’Ispettorato e “coprono” le imprese.

Le bozze danno il senso del provvedimenti: cancellazione del
Reddito di cittadinanza, aumento della precarietà.
E briciole ai salari sul cuneo fiscale.

Inizio dalla nostra priorità, la tutela dei salari.
Davanti alla mensilità erosa dall’inflazione – almeno 100 euro mensili –
il governo ne dà 15 per i redditi sotto i 25 mila euro lordi.
Sono infimi. Serve ben altro e per trovare le risorse basta tassare
gli extraprofitti di più e avere il coraggio di allargarli anche a banche
e big pharma.
In più serve impedire al pubblico e negli appalti pubblici che possano
vincere imprese che non rispettano i contratti come nella vigilanza
privata e nelle Rsa gestite dalle Regioni,
accettando salari da 4,50 euro l’ora.
Sulla precarietà rivendichiamo il modello spagnolo:
basta contratti a tempo,
solo flessibilità contrattata con i sindacati.

Invece si prolungano i contratti a 3 anni, si tolgono le causali
e si permette ai Consulenti del lavoro –
ruolo che Calderone conosce bene – di certificare la contrattazione.

Quanto al Reddito di cittadinanza che in pandemia ha consentito a 3,5
milioni di sopravvivere,
abbiamo sempre contestato l’aver messo assieme una misura sacrosanta
di contrasto alla povertà con le politiche attive.
Ora al Sud, dove lavoro non c’è,
la mafia avrà tanta manodopera potenziale.


Nel frattempo il Def e il nuovo patto di stabilità europeo prefigurano la
prossima legge di bilancio: torna l’austerità
e non ci saranno risorse per pensioni e fisco.

Vedo che Giorgetti “prende atto” delle modifiche che comportano
una riduzione dello 0,50% del Pil all’anno.
In questo modo ogni legge di Bilancio parte con un “meno 14 miliardi”
di tagli. Invece serve smetterla con i bonus e servono azioni strutturali
su pensioni e fisco.
Non è sostenibile socialmente continuare così.

Con Cisl e Cgil festeggerete il Primo maggio a Potenza.
Con quale spirito?

Un Primo maggio di mobilitazione e di lotta.
Non può essere una festa finché ci sono 4,5 milioni di lavoratori poveri
e si continua a morire.
Lunedì iniziamo una lunga mobilitazione unitaria.

Una mobilitazione unitaria con nessuno sciopero e sole tre manifestazioni
interegionali mentre nel resto d’Europa si bloccano i paesi.
Da molti settori vengono segnali di insofferenza: dopo gli edili,
nelle Tlc il 5 giugno sarà sciopero di settore.

Questo dimostra che non abbiamo rimosso il termine “sciopero”
dal nostro vocabolario.
Dobbiamo partire dal presupposto che la battaglia sarà lunga
e non possiamo lavarci la coscienza con uno sciopero generale.
Serve una mobilitazione continua in vista della legge di bilancio.
Con le tre manifestazioni costruiremo il consenso per portarla avanti
e arrivare a scioperi anche generali
se non ci saranno risposte dal governo.

Voi e la Cgil li avete fatti ma pur di recuperare l’unità,
la Cisl nella piattaforma unitaria vi ha imposto di togliere
il tema della autonomia differenziata…

Su questo abbiamo sensibilità diverse.
La Cisl sostiene non sia un tema attuale.
Noi e la Cgil la consideriamo un’emergenza nazionale.

<https://ilmanifesto.it/bombardieri-serve-il-reato-di-omicidio-sul-lavoro-il-governo-fa-marcia-indietro>

--



pirex, stesso nick da oltre vent'anni
pirex <mok...@pakita.sus>

Diffidate dei poveri mentecatti, odiatori di professione, bugiardi
xenofobi nazifascioidi dai mille nick
che per farsi leggeggere le loro Fake News utilizzano anche il mio nick
ultra ventennale

https://tinyurl.com/2natj737

--



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