Il professionista emette la fattura a gennaio e l'incasso va a ricavo nel
2011.
Il cliente rileva il costo nel 2010 sulla base della pro-forma...
E' corretta questa procedura vero?
Perchč un collega sostiene che la fattura il professionista la deve fare
assolutamente a dicembre.
Vi_Zeta
Probabilmente il collega sostiene, giustamente, che ai fini della
determinazione del reddito rileva la data del movimento e non la
valuta/disponibilità.
Direi che se contabilizzi al 31/12 sicuramente eviti problemi, se lo fai
successivamente forse no.
Fulcap
Se il bonifico viene ricevuto nell'anno successivo il compenso è da
considerare incassato nell'anno successivo a prescindere da quando l'ordine
è stato fatto.
Questa mi pare che sia anche la posizione "ufficiale" dell'agenzia delle
entrate.
ciao
Infatti.
Quindi dovrebbe essere che il momento per emettere ft è la data della
disponibilità da parte del professionista che ha reso il servizio
(2011),mentre il periodo imposta per dedurre il costo per il professionista
cliente è la data del pagamento 2010.
Anche se non ha in mano una parcella ma una pro forma.
Vi_Zeta
"casanmaner" <x...@tin.it> ha scritto nel messaggio
news:ighm7a$574$1...@tdi.cu.mi.it...
> Se il bonifico viene ricevuto nell'anno successivo il compenso è da
> considerare incassato nell'anno successivo a prescindere da quando
> l'ordine è stato fatto.
> Questa mi pare che sia anche la posizione "ufficiale" dell'agenzia delle
> entrate.
> ciao
Quoto, ciao
sulla deduzione per chi è in attività di impresa non ci piove, pro forma o
meno non cambia. Per il professionista vale il momento nel quale "viene a
conoscenza" dell'operazione.
Fulcap
ma il professionista-committente (quello che paga insomma) che documento
avrebbe in mano per dedurre il costo nel 2010? come fai a registrare
"fatture da ricevere" nella contabilit� di un professionista?
questo potrebbe essere opinabile da parte dell'ade: in situazioni come
queste, anche nel caso di imprese che non rispettano il principio di
competenza, l'ade rettifica il costo dall'esercizio in cui � stato imputato
e ci paghi le sanzioni, ma poi non ti riconosce automaticamente la deduzione
nell'esercizio in cui avrebbe dovuto essere imputato.
quindi "se contabilizzi al 31/12 sicuramente eviti problemi" non � detto,
perch� secondo le tesi dell'ade conta la valuta, indipendentemente da quando
era fissata la scadenza della RIBA
per cui se io professionista cliente pago la pro forma di un professionista
con bonifico o addebito riba il 31/12/2010 deduco il costo nel 2010 perch�
io sono venuto a conoscenza del mio pagamento nel 2010.
Anche se ho sottomano la pro forma e non la parcella che verr� emessa dal
professionista al momento in cui verr� a conoscenza dell'incasso, nel 2011
quando si trover� accreditata la somma sul suo conto.
Vi_Zeta
Fulcap
Quoto anche io, la data di incasso corrisponde a quella di disponibilità
effettiva sul conto del professionista
P.s. - in ritardo ma buon anno a tutti! :)
--
eden ®
>per cui se io professionista cliente pago la pro forma di un professionista
>con bonifico o addebito riba il 31/12/2010 deduco il costo nel 2010
ricorda di versare la ritenuta il 16/1/2011 con riferimento 12/2010
--
Saluti
Conte Oliver
(togli le scarpe per mandarmi una mail)
>ma il professionista-committente (quello che paga insomma) che documento
>avrebbe in mano per dedurre il costo nel 2010?
Il pagamento fatto
>Un professionista emette riba nei confronti di un cliente professionista con
>scadenza 31/12/10.
>Il cliente paga il 31/12.
>Il professionista che ha emesso la fattura ha la disponibilit� sul suo conto
>ai primi di gennaio.
Estratto dalla circolare 38/E del 2010
L'applicazione del principio di cassa, secondo cui i compensi e i
costi assumono rilevanza nel momento in cui sono, rispettivamente,
percepiti e sostenuti rappresenta il criterio ordinario di
determinazione del reddito di lavoro autonomo. Le criticit� collegate
a detto criterio risultano connesse, per quanto concerne l�imputazione
temporale dei compensi, alla individuazione del momento in cui il
corrispettivo si intende incassato da parte del professionista, in
particolare quando vengono utilizzati alcuni mezzi di pagamento. Per
quanto riguarda gli assegni bancari e circolari, ad esempio, gli
stessi rappresentano titoli di credito che si sostanziano nell'ordine
scritto, impartito alla propria banca, di pagare a terzi, o a s�
stessi, una precisa somma di denaro. I compensi pagati mediante
assegno devono considerarsi percepiti nel momento in cui il titolo di
credito entra nella disponibilit� del professionista , momento che si
realizza con la consegna del titolo dal ricevente al committente. Non
rileva, invece, ai fini della imputazione temporale del compenso al
reddito del professionista, la circostanza che il versamento sul conto
corrente del professionista percettore dell�assegno intervenga in un
momento successivo o in un diverso periodo d'imposta. Nel caso di
compensi pagati mediante bonifico bancario, si ritiene che ai fini
della determinazione del reddito di lavoro autonomo il momento in cui
il professionista consegue la effettiva disponibilit� delle somme,
debba essere individuato in quello in cui questi riceve l�accredito
sul proprio conto corrente. Si tratta, tecnicamente, della cosiddetta
�data disponibile�, che indica il giorno a partire dal quale la somma
di denaro accreditata pu� essere effettivamente utilizzata. Non assume
rilievo, pertanto, n� la data della valuta, ovvero quella da cui
decorrono gli interessi, n� il momento in cui il dante causa emette
l�ordine di bonifico n� quello in cui la banca informa il
professionista dell�avvenuto accredito. Il momento in cui il compenso
si considera percepito da parte del professionista potrebbe non
coincidere con quello rilevante ai fini dell�individuazione del
periodo/mese in cui in il soggetto che ha effettuato il pagamento deve
effettuare il versamento della ritenuta ed includere questa ultima nel
modello 770. Per il committente che paga il compenso, infatti, ai fini
della adempimento dell�obbligo di effettuare la ritenuta rileva il
momento in cui � stato effettuato il pagamento ovvero quello in cui le
somme sono uscite dalla propria disponibilit�. Il professionista,
peraltro, scomputa la ritenuta subita nel periodo d�imposta in cui il
compenso al quale il prelievo attiene concorre a formare il proprio
reddito professionale.
Con l'unica complicazione delle ritenute subite...
In che periodo lui la scomputa? E come la registrerà in contabilità (che
poi deriva in automatico le ritenute subite?)
Io consiglio a tutti di fare RIBA al 15 del mese proprio per evitare
queste complicazioni.
Nel dubbio poi tasso un anno prima e utilizzo gli automatismi del
software piuttosto che fare a mano variazioni "rischiose"
Suzuki