In altri termini, č corretto che tizio, ragioniere commercialista, con
laurea triennale in scienze dell'allevamento di lombrichi da cortile e/o con
laurea in scienze economiche conseguita, presso qualche parificata, grazie a
gentile riconoscimento di un mare di esami per "esperienza sul campo" possa
qualificarsi come segue:
Dott. Pinco Pallo
Commercialista
> E' ancora previsto che sia deontologicamente scorretto l'uso del titolo
> "commercialista" senza previa indicazione di "ragioniere" o "dottore"??
č normativamente previsto che davanti a commercialista ci stia ragioniere o
dottore.
detto ciň se Pinco Pallo č laureato in salacippa forestale sicuramente č un
abuso presentarsi come Dott. Pinco Pallo Commercialista.
Se invece la laurea č afferente alla materia (economia o giur.) mi sempra
una situazione border-line ma tollerabile. Nel senso che comunque Dott. lo č
per legge e nessuno puň impedirgli di usare tale titolo avanti al suo nome.
Commercialista lo č perchč č iscritto all'ODCEC sezione A.
Sarebbe piů corretto -Dott. Rag. Pinco Pallo Commercialista- oppure -Dott.
Pinco Pallo Ragioniere Commercialista- ma potrebbe anche usare -Dott. Pinco
Pallo Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di ... sezione
A- o altre varianti simili
Cosě al pari va tollerato chiunque utilizzo -commercialista- senza la
specificazione di cui sopra, come ad esempio il dottore commercialista che
si qualifica semplicemente -Pinco Pallo Commercialista-
ciao
Ralph
> Così al pari va tollerato chiunque utilizzo -commercialista- senza la
> specificazione di cui sopra, come ad esempio il dottore commercialista
> che si qualifica semplicemente -Pinco Pallo Commercialista-
Il mio caso:
- maturità scientifica
- laurea in economia e commercio (vecchio ordinamento)
- praticantato da un ragioniere e conseguente esame come ragioniere
Sulla targa dello studio c'è scritto: dott. Luca Facchin ragioniere
commercialista (e revisore contabile).
Fosse per me scriverei commercialista (e revisore contabile), senza
altri titoli, non mi sono mai piaciuti.
--
ciao
Luca
Secondo le istruzioni del CNDCEC dovresti scrivere:
Dott. Luca Facchin
RAGIONIERE COMMERCIALISTA
--
Saluti
GV
> Secondo le istruzioni del CNDCEC dovresti scrivere:
> Dott. Luca Facchin
> RAGIONIERE COMMERCIALISTA
sono uscito a leggere la targa, è scritto tutto in maiuscoletto ;-)
> Dott. Pinco Pallo
> Commercialista
Poco conta.
Io sono rag. e mi sono pure stufato di correggere quando mi chiamano
"dott.".
Per me gli unici dottori sono quelli col camice bianco che ti
visitano.
Ciao
>> Secondo le istruzioni del CNDCEC dovresti scrivere:
>> Dott. Luca Facchin
>> RAGIONIERE COMMERCIALISTA
>
> sono uscito a leggere la targa, è scritto tutto in maiuscoletto ;-)
LoL
io preferisco la versione più minimal-chic:
Ralph Malph
Commercialista
tanto dott. ormai lo siamo tutti quelli abilitati da oltre 15 anni,
c'è rimasto qualche vecchio ragg confluito nell'albo unico ma protetto dal
WWF in quanto specie in via di estinzione :-))
ciao
Ralph
> io preferisco la versione più minimal-chic:
>
> Ralph Malph
> Commercialista
Anch'io preferisco così ma la mia è idiosincrasia per i titoli.
Ispirazione anglosassone
:-)
--
Saluti
GV
>E' ancora previsto che sia deontologicamente scorretto l'uso del titolo
>"commercialista" senza previa indicazione di "ragioniere" o "dottore"??
Sì.
Il nuovo ordinamento professionale (D. Lgs. n. 139/2005), con
l'art.39, c. 2, dispone in merito all'utilizzo del titolo
professionale da parte degli iscritti; in base a tale disposizione il
titolo "Commercialista" è protetto per legge e ne è consentito l'uso
unicamente agli iscritti alla sezione A dell'albo con completa
indicazione del titolo professionale posseduto.
Si evidenzia che in base all'art. 61, c. 6 dell'ordinamento, per gli
iscritti al 31/12/2007 all'albo tenuto dal Collegio dei ragionieri e
periti commerciali, il titolo professionale è "Ragioniere
Commercialista" (indipendentemente da qualsiasi diploma universitario,
laurea breve o magistrale posseduta), mentre per gli iscritti al
31/12/2007 all'Ordine dei Dottori Commercialisti e per tutti gli
iscritti all'albo unico sez. A dal 1/1/2008 in poi, il titolo
professionale è sempre e comunque "Dottore Commercialista"; a coloro
che si sono iscritti all'albo, sez. A, dopo il 31.12.2007, ma che
avevano maturato i requisiti per l'iscrizione all'albo dei ragionieri
e periti commerciali prima del 31.12.2007, spetta il titolo
professionale di "Ragioniere Commercialista".
Da quanto sopra deriva che il titolo professionale deve essere sempre
indicato nella sua completezza e che, pertanto, dal 1 gennaio 2008,
nessuno può più utilizzare su targhe, carta intestata, ecc. il titolo
di "Commercialista" disgiuntamente da "Dottore" o "Ragioniere", a
seconda dei casi.
In conseguenza di quanto sopra, una targa professionale che indichi
semplicemente "Dott. Mario Rossi - Commercialista" o "Rag. Giuseppe
Verdi - Commercialista" è da ritenersi vietata per chiunque,
indipendentemente dall'albo di provenienza e dalla sezione di
iscrizione, e deve essere sollecitamente modificata.
Utilizzo in ambito professionale di titoli accademici e di studio da
parte di iscritti al soppresso Collegio dei ragionieri e periti
commerciali.
A tale proposito si evidenzia che sulla base delle vigenti normative,
l'utilizzo del titolo di "Dottore" (o delle sue abbreviazioni "Dott.",
"Dr." e simili) in Italia è protetto dalla legge; l'abuso del titolo è
sanzionato (art. 498 c.p.) ed il suo utilizzo in ambito professionale
deve essere regolamentato come segue.
- Per l'indicazione davanti al nome nelle manifestazioni esterne quali
targhe, carta intestata, biglietti da visita, ecc. del titolo di
"Dottore" (o delle abbreviazioni "Dott." o "Dr.") l'iscritto deve
essere in possesso di una laurea (breve o magistrale) riconosciuta
valida ai fini dell'ammissione al tirocinio per l'iscrizione nella
sez. A o nella sez. B dell'albo (e cioè in una delle classi indicate
all'art.36, c. 3 del D. Lgs.139/2005).
- Chi è in possesso di titoli non rilasciati da Università italiane
deve produrre a tal fine una attestazione di equipollenza o di
riconoscimento rilasciata da un Ateneo italiano, ove si evidenzia la
classe della laurea stessa (64/S, 84/S, lauree rilasciate dalle
facoltà di economia in base al previgente ordinamento per la sez. A,
17 o 28 per la sez. B); in assenza di tale documento ufficiale, il
titolo di "Dottore" (e sue abbreviazioni) non potrà essere utilizzato
dall'iscritto. Per maggiori informazioni riguardo al riconoscimento in
Italia dei titoli di studio esteri ed alle relative procedure si
invitano gli iscritti a consultare il sito www.cimea.it .
- Conformemente ad una interpretazione del Consiglio nazionale dei
ragionieri e periti commerciali in relazione all'art.10 del previgente
codice deontologico, i colleghi in possesso di lauree (brevi o
magistrali) in materia non attinente alla professione e non abilitanti
per l'iscrizione all'albo non potranno utilizzare il titolo di
"Dottore" nelle manifestazioni esterne in ambito professionale senza
indicare espressamente di quale laurea o insegnamento si tratta; ad
esempio, l'iscritto con laurea in Lettere potrà certamente indicare
Rag. Mario Rossi - Dottore in Lettere - Ragioniere Commercialista", ma
non potrà scrivere semplicemente "Dott. Mario Rossi - Ragioniere
Commercialista" in ambito professionale. Le uniche eccezioni che si
ritiene di potere ammettere riguardano i laureati in Giurisprudenza e
Scienze Politiche, lauree che in vigenza dei vecchi ordinamenti
consentivano l'iscrizione, rispettivamente, al Collegio dei Ragionieri
e Periti Commerciali ed all'Ordine dei Dottori Commercialisti; i
dottori in giurisprudenza e in scienze politiche potranno continuare
ad utilizzare il titolo di "Dottore" anche in ambito professionale
senza ulteriori specificazioni.
--
Saluti
Conte Oliver
(togli le scarpe per mandarmi una mail)
Bene.
Quindi, chi usa "Dott. Pinco - commercialista" č passibile di procedimento
disciplinare, giusto??
> Bene.
> Quindi, chi usa "Dott. Pinco - commercialista" č passibile di procedimento
> disciplinare, giusto??
Certo che n'avete fatto di casino :-)
> Certo che n'avete fatto di casino :-)
Aspetta di vedere la vostra riforma.
Dalle notizie che ho non mi sembra poi cosě drammatica. O comica, a seconda
delle interpretazioni.
> Dalle notizie che ho non mi sembra poi così drammatica. O comica, a seconda
> delle interpretazioni.
Però esiste la laurea in consulente del lavoro. Quindi verrà fatta la
distinzione tra Dottori consulenti del lavoro e infermieri consulenti
del lavoro ;-)
>Bene.
>Quindi, chi usa "Dott. Pinco - commercialista" č passibile di procedimento
>disciplinare, giusto??
Teoricamente sě
Discreta, te la passo, ma solo in ambito anglosassone.
Tornando al serio, tra le lauree ammesse trovo incongruente che non sia
prevista quella in psicologia del lavoro, che invece mi sembra specifica per
i nuovi contenuti della professione
che mi sembra la cosa piů logica visto che siamo tutti parimenti di seria A
OP
> tanto vecchio (ancora) non sono (anzi gli anni di iscrizione sono meno di
> 10)
non è dal 96 che ci vuole la laurea per entrambi gli ex-albi/ordini?
> e sul tesserino rilasciato dal mio ordine c'è scritto semplicemente
> "commercialista" che mi sembra la cosa più logica visto che siamo tutti
> parimenti di seria A
su questo sono assolutamente d'accordo,
anzi per la mia esperienza post-unione ho maturato la convinzione che ci
vogliono almeno 5 dott. per fare un Rag. vecchio stile e non so se bastano.
ciao
Ralph
> Tornando al serio, tra le lauree ammesse trovo incongruente che non sia
> prevista quella in psicologia del lavoro, che invece mi sembra specifica per
> i nuovi contenuti della professione
Probabilmente perché non è una laurea giuridica. Ma esiste anche la
laurea in psicologia del lavoro?
ciao
OP
> anzi per la mia esperienza post-unione ho maturato la convinzione che ci
> vogliono almeno 5 dott. per fare un Rag. vecchio stile e non so se bastano.
>
La leggenda narra che dalla ragioneria si usciva già in grado di
amministratre un'azienda.
Questa è una "frase" che sento dire spesso dai vecchi Ragionieri. sarebbe
opportuno aggiornarla magari con quella:
Per fare un ragioniere ci vogliono 3 Dottori, 2 Avvocati e 1 Gallina....
:-)
--
Saluti
GV
> Questa è una "frase" che sento dire spesso dai vecchi Ragionieri. sarebbe
> opportuno aggiornarla magari con quella:
> Per fare un ragioniere ci vogliono 3 Dottori, 2 Avvocati e 1 Gallina....
> :-)
Mio padre fino a qualche anno fa raccontava barzellette che finiviano
sempre così:
Domanda: ma tuo figlio è ritardato?
Risposta: no, è laureato.