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Merce che diventa materiale di consumo

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GiorgioB

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Mar 5, 2020, 10:08:11 AM3/5/20
to
Contabilità ordinaria.
Poniamo io venda vernici. Compero 100.000 euro di vernici...ne vendo una parte e alla fine dell'anno ho 50.000 euro di rimanenze in magazzino.


L'anno dopo imbianco il capannone e uso buona parte di quella merce per uso interno.


Secondo voi cosa dovrei fare contabilmente?


A mio avviso dovrei fare una registrazione del tipo:

dare "materiale di consumo" A avere "vendita di merci".



...ma non ne sono sicuro.

A mio avviso non sarebbe corretto semplicemente usarla eliminandola dall'inventario perchè alla fine i dati relative alla marginalità sulle vendite, rotazione del magazzino etc. rischiano di andare a farsi friggere.

Operando invece la registrazione di cui sopra si rettifica lo sfasamento sulle giacenze.

Cosa ne pensate?

Fulcap

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Mar 5, 2020, 11:02:33 AM3/5/20
to
Contabilmente è un po un casino perchè avviene su due esercizi diversi.
Essendo autoconsumo interno non andrebbe valorizzato nessun conto di ricavo, "semplicemente" va sottratto il valore delle merci utilizzate dalle rimanenze finali.
Poi sarebbe necessario (per non sballare il ricarico) rettificare il conto di costo utilizzato, cioè diminuire il merci conto acquisti ed aumentare di conseguenza le spese per manutenzioni. Non toccherei il conto "materiale di consumo" perchè concorre a formare la percentuale di ricarico.
Se nel corso dell'anno hai un volume abbondante di acquisti merci, a fine anno giri una parte di queste a spese per manutenzioni, indicando che si tratta di scrittura di rettifica
Boh....io farei così.
Fulcap

casanmaner

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Mar 5, 2020, 12:35:02 PM3/5/20
to
E se, per assurdo e a titolo puramente scolastico, nell'anno successivo non si avessero acquisti di merci?
Come tratteresti la cosa?
In pratica si tratta di una "rettifica" della voce di bilancio "Variazione rimanenze finali di merci" nel momento in cui destini una parte di quanto era esistenza iniziale a spese di manutenzione.

Per capirsi all'1/1 giri le esistenze iniziali di merci presenti in attivo (le ex rimanenze finali dell'anno precedente) a "Variazioni di rimanenze finali di merci" di C.E.
La scrittura sarebbe all'1/1 (ipotizzando che le r.f. dell'anno precedente fossero 100.000):
Variazione RF di merci (CE) a Esistenze Iniziali di merci (SP) 100.000

Quando utilizzi le merci non per la rivendita ma per la manutenzione dei tuoi bene la scrittura sarebbe questa (ipotizziamo 10.000)
Spese di manutenzione (CE) @ Variazione RF di merci (CE) 10.000

Al 31/12 ipotizzando che non ci siano acquisti di merci, e nemmeno vendite per semplicare l'esempio, avresti la seguente scrittura:

RF di merci (SP) @ Variazione RF di merci (CE) 90.000

A fine anno avresti un costo per spese di manutenzioni di 10.000 euro e variazione per RF di merci pari a zero.
Da una parte hai avuto un movimento Dare di 100.000 all'1/1.
Poi un movimento avere per aver rilevato le spese di manutenzione di 10.000.
E infine al 31/12 un movimento avere di 90.000 per aver rilevato le rimanenze finali.
Dare 100.000
Avere 10.000+100.000
Varziane delle rimanenze ZERO

In attivo le RF pari a 90.000 che è quanto ti è rimasto dopo aver utilizzato le merci per la manutenzione.

Diversamente se non rilevi il costo per manutenzioni in CE avrai una variazione di rimanenze pari a 10.000.
Dare 100.000
Avere 90.000

casanmaner

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Mar 5, 2020, 12:47:08 PM3/5/20
to
Aggiungo però che personalmente, nel caso specifico, poiché la "manutenzione" è "interna" e in pratica è come se la merce fosse diventata "materiale di consumo" (non è certo un servizio per manutenzione) io semplicemente rileverei le rimanenze finali a fine anno senza quel materiale utilizzato e non venduto.
Se fossi preoccupato per la "marginalità" in una eventuale "contestazione" predisporrei delle "schede di lavoro" dove far vedere che per l'intervendo di "manutenzione interna" ho utilizzato quel materiale.

D'altra parte anche un acquisto di quella vernice nell'anno da un punto di vista contabile non potrebbe essere considerato "servizio di manutenzione".
E anche se venisse classificata come spesa di manutenzione rappresenterebbe pur sempre il consumo di "materia prima".

Fulcap

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Mar 5, 2020, 1:05:13 PM3/5/20
to
Il giorno giovedì 5 marzo 2020 18:35:02 UTC+1, casanmaner ha scritto:

> E se, per assurdo e a titolo puramente scolastico, nell'anno successivo non si avessero acquisti di merci?
> Come tratteresti la cosa?

Farei solamente la variazione rimanenze, senza indicare i costi per manutenzione.
Il mio ragionamento è che l'errore l'ho commesso nell'esercizio precedente, ed è semplicemente un errore di errata classificazione delle rimanenze che non deve essere rettificato in quanto non cambia il risultato di esercizio.
Inoltre il costo di manutenzione non è propriamente un costo di manutenzione (qua dovremmo parlare ore...), in quanto non c'è intervento di terzi: alla fin fine io ho comprato delle merci/beni che poi ho utilizzato (autoconsumo interno) per la manutenzione.
Se non esistessero ISA e balle varie non mi porrei il problema di spostarli da merci a manutenzione, farei solamente la valutazione rimanenze corretta a fine anno: la valorizzazione del conto manutenzioni mi serve solo per chiarezza di bilancio e per il ricarico, altrimenti basterebbe una annotazione sul "registro" di magazzino.
Alla fin fine ho effettivamente avuto una variazione rimanenze di 10.000 , in quanto le ho "usate".
F.

Fulcap

unread,
Mar 5, 2020, 1:11:49 PM3/5/20
to
Credo che abbiamo espresso lo stesso concetto, stavo scrivendo mentre tu scrivevi.....alla fin fine se non fossimo schiavi di un software sarebbe tutto più facile, una annotazione e via.
Unica cosa, dal punto di vista puramente accademico, non mi piace usare la dicitura "materiali di consumo", sto combattendo da anni con le impiegate per far capire loro che il materiale di consumo è quello che l'azienda impiega nel processo produttivo, e che vale ai fini del ricarico tanto quanto le merci. Purtroppo non lo capiscono, e mi trovo tra i "materiali di consumo" nei bilanci voci come i detersivi, la carta igienica, i toner, etc. etc.
Difficile far capire che una cosa che si consuma non è necessariamente un materiale di consumo.
Buona serata
Fulcap

Aglians

unread,
Mar 5, 2020, 1:31:25 PM3/5/20
to
Il 05/03/2020 16:08, GiorgioB ha scritto:
> Contabilità ordinaria.
> Poniamo io venda vernici. Compero 100.000 euro di vernici...ne vendo una parte e alla fine dell'anno ho 50.000 euro di rimanenze in magazzino.
>
>
> Cosa ne pensate?
>

Oltre ai ragionamenti accademici già fatti, ci sarebbe la soluzione
"praticona".
Si vendono le vernici ad un'azienda partner e questa, dopo un mese, le
rivende con una fattura nuova nuova che verrà contabilizzata in base
all'utilizzo effettivo.

casanmaner

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Mar 5, 2020, 2:19:38 PM3/5/20
to
Il giorno giovedì 5 marzo 2020 19:11:49 UTC+1, Fulcap ha scritto:

> Unica cosa, dal punto di vista puramente accademico, non mi piace usare la dicitura "materiali di consumo", sto combattendo da anni con le impiegate per far capire loro che il materiale di consumo è quello che l'azienda impiega nel processo produttivo, e che vale ai fini del ricarico tanto quanto le merci. Purtroppo non lo capiscono, e mi trovo tra i "materiali di consumo" nei bilanci voci come i detersivi, la carta igienica, i toner, etc. etc.
> Difficile far capire che una cosa che si consuma non è necessariamente un materiale di consumo.

Se non è "materiale di consumo" è "materiali per manutezioni".
Sempre nella voce B6 finiscono :)

Aggiungo che non è detto che quanto fatto l'anno prima sia un "errore".
Ben potrebbe essere che acquisto della merce normalmente destinata alla rivendita e poi la destini, solo successivamente e per sopravvenuta necessità, a fini interni.

D'altra parte se ci si trovasse di fronte ad una impresa di produzione vernici, quindi i beni sarebbero "prodotti finiti" e per sistemare i muri del proprio fabbricato utilizzasse tali "prodotti finiti" avrebbe comunque acquisti di "materie prime" per la produzione della vernice ma alla fine avrebbe minori rimanenze di "prodotti finiti".

Se fossimo in una "contabilità industriale" indubbiamente quegli utilizzi andrebbero esclusi dagli acquisti di materie prime.
In contabilità generale alla fine sempre in B6 (o negli ISA sempre nello stesso rigo F non mi ricordo il numero) finirebbero.

news.aioe.org

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Mar 6, 2020, 5:03:37 AM3/6/20
to
Oneri pluriennali per lavori interni a Merce = 50.000
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