Devo concedere coerenza da una certa parte di italiani.
Ad esempio, e' chiaro che per riprendere il controllo del
debito pubblico nazionale occorre, come minimo, fermarne
la sua crescita, ovvero cominciare a chiudere i bilanci
pubblici in pareggio (vero, non con giochetti contabili
di certi governi passati atti a tattiche truffaldine).
Ma non entra nella zucca a certi italiani.
E il debito pubblico cresce e cresce di anno in anno.
Ora, lo stessa cosa avviene per la quantita' di CO2
nell'atomosfera. Sta continuando a crescere, da livelli che
si avviano ad essere DOPPI di quando e' iniziata
l'industrializzazione. Molti cominciano a capire che non e'
cosa buona, nonostante qualche cretino con la memora di
una trota, in questi mesi abbia scritto che in fondo,
non e' male, che cosi' si risparmia sul riscaldamento
(ma la memoria troppo corta per ricordare che all'inverno
segue anche una estate, una estante sempre piu' letale
nelle citta' piu' roventi).
E quale e' il primo passa, la prima pietra' miliare da
raggiungere: SMETTERE di AGGIUNGERE CO2 all'atmosfera.
Un concetto elementare, ma pare occorre un trapano per farlo
entrare nella testa di alcuni italiani. Dopotutto, forse
credono, lasciare correre il debito pubblico non pare avere
portato conseguenze. Anzi, elencano stati in cui e' ancora
piu' grosso, tipo Giappone o Stati Uniti e in cui le cose
"vanno bene" ... O forse pensano: alla resa dei conti
freghiamo tutti con una soluzione "argentina".
Peccato che la natura non si fa fregare, la natura e' un
esattore implacabile, senza pieta', senza morale. E ci si
puo' difendere, in parte, mediare gli effetti dannosi,
ma non si puo' imbrogliare.
Ma torniamo a Timmermann:
Il motore termico? «Non scomparirà dopo il 2035». Le auto
saranno solo elettriche? «No, sarà l’industria a decidere le
tecnologie migliori. L’importante è che siano a zero emissioni».
Il vicepresidente della Commissione europea Frans Timmermans
ieri ha tenuto una lezione all’apertura dell’anno accademico
dell’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo."
Ma secondo voi, si stava rivolgendo agli italiani tipo Salvini ?
No, si riferiva ad una proposta tedesca che chiedeva di
"chiarire" (perche' su questo la direttiva e' un po' fumosa):
<
https://europe.autonews.com/environmentemissions/germany-asks-eu-green-fuel-exemption-after-2035-engine-ban>
"Germany has asked the European Union to propose rules allowing
combustion-engine cars that run on CO2-neutral fuels to be
sold in Europe after 2035, the date by which the EU has agreed
all new cars should have zero emissions."
C'e' una differenza sostanziale, forse sottile, rispetto alla
posizioni dei vari "salvini nazionali", e quindi traduco per
chiarezza:
"La Germania ha chiesto all'Unione Europea di proporre norme che
consentano la vendita in Europa di auto con motore a combustione
alimentate con carburanti CO2-neutrali dopo il 2035, data entro
la quale l'UE ha concordato che tutte le nuove auto dovrebbero
avere emissioni zero."
(attenzione, i traduttori automatici sembrano preferire la
novellazione giornalistica nazionale, che trovo fuorviante)
Se la direttiva europea sul 2035 venissi interpretata nel senso
che il livello zero di CO2 e' da intendersi sul veicolo, allora
sarebbe impossibile la vendita' di qualsiasi motore a combustione
interna. Che e' cio' che lei ha pensato.
Timmermanns ha quindi aperto alla proposta tedesca, e non a
quella italiota di rimandare all'infinito il momento in cui
iniziare a togliere CO2 dall'atmosfera.
"The commission should come forward with a proposal [on] how
e-fuels can be used, or how combustion engines which are run
with climate-neutral fuels can be organized," Germany's state
secretary for transport, Michael Theurer, said on Monday."
La posizione tedesca e' anzi frontale a quella salviniana:
"Theurer said Germany was convinced battery EVs are the
"way to go“ but wanted to see other CO2-free technologies
also supported."
Viene da domandarsi perche' la stampa nazionale ha evitato di
spiegare questo ai popolani italiani come lei.
Ecco i dettagli:
"We need hydrogen [fuel cell] technology and also e-fuels,
especially in heavy vehicles, in truck transport," he said."
"E-fuels, which can be made using captured CO2 emissions - with
the idea that this balances out the CO2 emitted when the fuel
is combusted, so the overall fuel is "CO2 neutral" - are being
developed to allow modified versions of combustion engines to
continue to be used."
Quindi la "neutralita' a cui si riferisce il sig. Timmermanns e'
quella del ciclo globale. E' questo il limite ragionevole a cui
Timmermanns ha aperto una linea di credito dialettica:
Si produce combustibile a partire da energia solare (o eolica,
o nucleare, etc.) con la cattura da CO2 nel caso si tratti di un
carburante che contiene carbonio. E' il cosidetto e-combustibile
da cui derivano gli e-carburanti. Spesso un intermediario di
questo processo e' l'idrogeno, ma cio' non significa che si usi
l'idrogeno come "vettore" (anche se per i polli c'e' questa
"distrazione di massa" dei veicoli a idrogeno).
Ebbene, se in un motore a combustione interna brucio e-carburante,
il saldo in termini di CO2 dell'intero processo e' possibile
anche ridurlo a zero. Che e' il primo obiettivo da raggiungere
nel 2035. Poi per il futuro, sara' magari imposto che per ogni
litro di e-carburante, si sia anche catturato una certa quantita'
di CO2 in piu', ma questa sara' un altra storia.
L'importante e' smettere di aumentare il debito pubblico (di CO2)
una pietra miliare ben piu' che simbolica.