On Tue, 29 Mar 2022 18:50:10 +0200, mangi wrote:
> Mia moglie ha visto i vigili dare multe nel parcheggio interno dell'Esselunga.
> Ma possono farlo?
Dal 2016 pare di si'.
Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti:
parere 2507/2016 del 29 aprile 2016.
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https://www.ansa.it/canale_motori/notizie/istituzioni/2016/06/16/contravvenzioni-valide-anche-su-strade-private_2bc1b455-7de9-475f-bed8-b025f20ab0a5.html>
"Le contravvenzioni al Codice della Strada sono punibili anche
se il veicolo si trova in una strada privata."
"Lo precisa il parere 2507/2016, emesso dal ministero delle
Infrastrutture e dei Trasporti, in cui si stabilisce che la
Polizia Locale può sanzionare lecitamente automobilisti,
motociclisti, ciclisti e pedoni per infrazioni al
Codice della Strada anche quando circolano su arterie private."
E la cosa pare pure avere risvolto fastidiosi per i proprietari:
<
https://www.italiaoggi.it/news/multe-pure-nelle-strade-private-201606061114406887>
"La segnaletica stradale deve essere regolare anche sulle strade
private. E la polizia municipale può sanzionare i trasgressori
anche in questi ambiti purché aperti alla libera circolazione.
Lo ha chiarito il Ministero dei trasporti con il parere
n. 2507 del 29 aprile 2016. La creatività nazionale non può
esprimersi in materia di segnaletica stradale, neppure nelle
zone private chiuse alla circolazione delle persone. Ma in queste
aree non possono entrare i vigili a fare multe. A prescindere
dalla proprietà del manufatto, specifica infatti il parere centrale,
il codice stradale si applica a tutte le aree aperta al pubblico.
In queste zone l'apposizione della segnaletica deve essere
attentamente valutata dall'ente pubblico e disciplinata con
ordinanza ad hoc. Solo se una zona è chiusa alla circolazione non
si possono esercitare i servizi di polizia stradale. Ma anche qui
se il proprietario intende dotarsi di segnaletica occorrerà
armonizzarla alle regole stradali. Niente segnali di fantasia
sulle strade quindi, neppure dietro alla recinzione di una villa."
Ma attenzione, questo e' un parere ministeriale, non una legge!
Che fa il paio con il seguente famoso parere:
Ministero delle Comunicazioni e relativo Decreto Ministeriale
del 09 Aprile 2001, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 95
del 24/04/2001, provvedimento seguito dal decreto del
Ministero dello sviluppo economico, datato 1 ottobre 2008
di simile contenuto.
"le cassette postali devono essere ubicate in una posizione ed
in un luogo che non crei difficoltà al portalettere durante la
consegna della posta."
Nei condomini dal "zelo" fascista hanno subito spostato le
cassette sulla strada, non importa quanto lontano dai
locali abitati e privi di protezione della intemperie
si trovassero (con la posta "inzuppata" non poche volte).
E i pacchi, deposti sopra le cassette sulla pubblica via
spariscono piu' facilmente ...
Nei condomini in cui lo "zelo" fascista mancava o era
mitigato dal buonsenso di una maggioranza di persone
istruite, dopo 21 anni, le cassette postali sono
rimaste dove sono: sotto il portico protetto.
Quindi, abbiamo, a favore della tesi:
* un parere ministeriale (che pero' non fa legge)
* la voglia di fare cassa degli enti locali
contro la tesi:
* la mancanza di una legge
* la mancanza di una giurisprudenza
* la mancanza della volonta' privata (possibile)
Tra parentesi: anche la crescente tendenza di normare al
posto delle legge e' un indizio di una societa' sempre
piu' di natura fascista, perche' rispecchia la logica delle
corporazioni fascista, che avevano il diritto di normare
anche gli aspetti della vita privata e nel contempo
demandavano la loro applicazione ad un diffuso "zelo"
fascista che rendeva le norme, per quanto arbitarie,
"cogenti" per la pesantezza delle conseguenze (un
processo appellandosi alle legge con un primo grado
illegale, dato che all'80% delle volte viene rovesciato
in appello).
In quanto alla cassazione citata in questa discussione,
e' utile a determinare quando la strada e' sottoposta
al citato parere, ma non trovo ancora una sentenza
che appoggi il parere stesso.