Esterno:
La linea a mio avviso è simpatica, e riesce a mascherare abbastanza bene la
discendenza dalla Cinquecento. Ottima grigia metallizzata. Gli altri colori
sono un po' così (la fiat non deve aver fatto molte
indagini al riguardo) e tra i non metallizzati spiccano il nero e il blu.
Le ruote sono da 155 in tutte le versioni.
Interno:
Molto migliorato rispetto alla Cinquecento, mi sembra. Quella della mia
ragazza è arrivata (forse per un errore nella catena di montaggio) con gli
interni della Hobby, che sono migliori di quelli standard (uguali a quelli
dell'SX). La plancia è carina e ben costruita, relativamente alla "classe"
di appartenenza, il quadro non è molto fornito ma è originale e di facile
lettura. Purtroppo mancano il contagiri e il termometro dell'acqua. In
questa versione le spie vengono arricchite da quella del malfunzionamento
del sistema di frizione automatica e del servosterzo elettrico.
Guida:
Si parte rigorosamente in folle, altrimenti la macchina fa dei bip bip e non
da contatto. Appena avviato il motore si inserisce la marcia e si accelera.
Niente di più facile. La macchina pensa a fare una partenza dolce se si
accelera con delicatezza, ben più "sprintosa" se si affonda l'acceleratore.
La macchina produce dei bip bip anche se si tenta di partire come animali in
terza, in quarta o in quinta, o se la velocità è troppo bassa per il
rapporto innestato.
La mancanza della frizione non si sente minimamente perchè la suddetta,
completamente automatica, si comporta esattamente come un piede umano. Per
cambiare marcia è sufficiente alleggerire l'acceleratore e inserire la
seconda e le altre di seguito, come su qualsiasi altra macchina. Le cambiate
avvengono dolcemente, senza trascinamenti della frizione. In scalata la
frizione si comporta altrettanto bene, permettendo anche qualche scalata al
limite dei giri e regalando un bel piacere di guida nella condotta sportiva.
Una curiosità: la gestione elettronica della frizione fa si che quando si
tirano le marce senza ritegno è possibile cambiare "a sirena" senza neppure
alleggerire l'acceleratore. Il cambio è abbastanza ben manovrabile, anche se
gli innesti sono un po' "immaginari", ma una volta fatta la mano si possono
effettuare cambiate davvero velocissime. L'unico "difetto" è che non si può
sostituire il pomello con uno più sportivo perchè all'interno c'è il sensore
che riceve l'"imput" della cambiata.
Lo sterzo servoassistito elettricamente è piacevolissimo in manovra, tanto
che sembra scollegato dalle ruote. Tende un po' all'evanescenza solo a
velocità superiori ai 130 in rettilineo. Però è preciso sul misto e rispetto
alle Seicento normali è meno demoltiplicato (3 giri da parte a parte) quindi
molto più diretto. Il volante è di diametro ridotto (35 cm) e si impugna
bene. Il problema sussiste quando si deve suonare il clacson, i cui comandi
si trovano ai lati delle razze e sono poco raggiungibili nonché durissimi.
La tenuta di strada è buona, la macchina segue bene le traiettorie anche con
le ridicole gomme polacche montate in fabbrica. Ha il sottosterzo delle
trazioni anteriori, ma non troppo pronunciato. Il rollio è evidente ma non
fastidioso e la stabilità è a tutta prova. Solo provocandola con rilasci o
addirittura frenate e colpi di sterzo il retro
tende a partire per la tangente, ma il recupero è agevole per le già citate
qualità dello sterzo.
Il motore è un pezzo storico della fiat. Sicuramente il Fire 1000 si
comporterebbe meglio, ma anche quest'ennesima versione dell'aste e
bilancieri fiat non va male. E' sparito il tipico ticchettìo delle punterie
idrauliche, e il rumore è un po' migliore rispetto al "fratello"
precedentemente montato sulla Cinquecento. Anzi, tirando le marce tira fuori
un bel rumorino rabbioso stile A112, ed è un piacere ascoltarlo. Con un
bello scarico sarebbe veramente carino. Il motore spinge bene dai medi
regimi (non c'è il contagiri e non posso essere preciso), diciamo dai 2.500
in su, poi allunga per un bel po' sino a circa 5.700 giri, almeno così mi
pare dal rumore che fa. L'unico difetto è che risente un tantino del carico,
quindi in quattro o in cinque in salita "arranca".
Il confort è buono. Il motore è abbastanza silenzioso e le sospensioni
filtrano bene (ma per me filtrano bene tutte. Io sono abituato a una mini, e
tutte le altre macchine mi sembrano di burro...). In viaggio si possono
tenere medie elevata (140 di tachimetro) perchè la quinta è lunga. Con una
leggera pendenza ho raggiunto (sempre di tachimetro, naturalmente) i 165
Km/h, velocità notevole e con il motore ancora non in "esplosione". Tornato
in pianura si è stabilizzata sui 150 e sembrava mantenerli agevolmente.
I consumi sono ridicoli. In città si fanno tranquillamente 15-16 km/l (la
mia ragazza che non tira mai riesce a farne qualcuno di più). In strada
libera a velocità comprese tra i 120 e i 140 i consumi si sono attestati sul
17-18 Km/l.
Il prezzo è allineato alla concorrenza. C'è da dire che la Citymatic costa
come la SX, che è il modello di derivazione, ma ha in più il servosterzo
elettrico, che sulla citata SX si paga a parte e CARO (860k). Con un po' di
"dialettica" si riescono a spuntare discreti sconti dai concessionari. Noi
l'abbiamo "estorta" alla venditrice per 15.300.000 ma in più ci siamo fatti
regalare il tettuccio apribile (calorosamente consigliato...) e la borsa
gigante a forma di Seicento (vezzi della mia ragazza). In più siamo riusciti
ad estorcere anche gli interessi sulla finanziaria a tasso praticamente
nullo.
In sostanza è una macchina molto carina, ben fatta (nonostante le origini
polacche ancora non si sente il minimo scricchiolio delle plastiche) e
economa da gestire. La frizione automatica poi in città è veramente
comodissima, e nella guida sportiva regala piacevoli sensazioni.
Ciao!
Andrea Mini Driver
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Fiat 500 lover
Smart & Passion
Punto 75 ELX driver
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