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Gretini fondamentalisti verso fondamentalismo dieselaro

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Roberto Deboni DMIsr

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Mar 23, 2023, 10:13:25 AM3/23/23
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Abbiamo posizione insistenti che accusano, dalla Commissione Europea,
a chi simpatizza per le proposte degli ultimi anni a favore, di un
fondamentalismo ideologico. Da cui titoli o frasi sarcastiche tipo:

"Ce lo chiede l'Europa"

E a dire la verita', dal punto di vista di ingegnere energetico,
c'e' un fondo di verita' nella lamentela sottostante.
(sorvolo che il dileggio di "gretini" e' in realta' ingiusto,
perche' la sig.rina Thunberg non esprime posizioni fondamentaliste)

Il problema e': "Ma da che pulpito viene la predica?"

Infatti, non solo troviamo che tra gli stessi che lamentano un certo
fondamentalismo "anti CO2", coloro che "mai un auto elettrica" con
il culto della impresa alla "mille miglia" di fare viaggi
che percorrono l'intera peninsola senza mai una sosta,
ma la storia automobilistica e' macchiata da casi di totalitarismo
e discriminazione tecnologica che fanno impallidire le quasi
giocose richieste dei cosidetti "gretini" (Sig.rina Thunberg a parte).

La storia del trasporto personale (individuale) e' nata con la
convivenza di ambedue le tecnologie: elettrica e motore a combustione
interna. Ogni tecnologia aveva i suoi difetti, ma anche punti di
forza. Nessuna delle due era migliore in *ogni* situazione.
E' vero che il trasporto elettrico e' finito relegato in nicchie
specifiche, principalmente per una mancanza di infrastruttura ed
evoluzione tecnologica, mentre sui motori a combustione interna si
investiva notevolmente, principalmente per ragioni militari (si pensi
allo sviluppo dei motori aerei, da cui ci sono state molte ricadute
evolutive per i motori per veicoli terrestri), ma anche perche' c'erano
forti interessi economici a spingere a consumi crescenti di petrolio
(da cui, ad esempio, una enorme spesa pubblica per la costruzione di
strade a scorrimento veloce, fino alla "invenzione" delle autostrade.

Una nicchia in cui il trasporto elettrico aveva una decisa ragione
d'essere era quella del trasporto collettivo cittadino, che grazie
ad una alimentazione continua, superava la questione autonomia.
E cosi' abbiamo nella seconda fase dell'evoluzione del trasporto a
trazione meccanica, in parallelo allo sviluppo dei motori a ciclo
otto e diesel, una rapida crescita dell reti tramviarie e filoviarie.

Dopotutto, che vantaggio poteva esserci ad asfissiare i residenti
delle citta' con un inteso traffico di pesanti veicoli a motore diesel ?
Era una semplice questione di buonsenso: portare anche veicoli pesanti
sulle strade cittadine significava aumentare i costi del sistema sanitario,
oltre a creare costi sociali negli ultimi vita a causa di malattie
croniche del sistema respiratorio.

Altre nicchie ottimali per la trazione elettrica erano i servizi di
distribuzione puntuale, tipo la consegna mattiniera del latte e del
pane fresco, o quella della distribuzione della posta.

A Londra, fino agli anni '60 (miei ricordi), il latte nei quartieri
residenziali veniva consegnato ogni mattina da furgoncini elettrici
alimentati con batterie al piombo (milk van). In questo modo si
riduceva il rumore alle 6:00 del mattino nei tranquilli quartieri
evitando altresi l'entrate dalle finestre delle camere da letto
al primo piano o piano terra (il quartiere residenziale tipico era
di case di un piano terra + primo piano) degli olezzi di qualche
tubo di scappamento.

In Italia invece, l'immediato impatto e' stato quello del furgoncino
Ape, spesso con la marmitta scassata, del garzone che consegnava il
pane porta a porta. In ogni caso, se a Londra il grosso del
trasporto elettrico (ma anche globale) era coperto dalla metropolitana
in Italia ho trovato una rete filoviaria che arrivava fino a 20-30 km
dal centro citta, coprendo anche la provincia.

Insomma, nel centro cittadino non si respirava lo scarico di motori
diesel di grossa dimensione. Pero' erano anche gli anni in cui sono
arrivati i primi Ciao della Piaggio, puzzolenti motori funzionanti con
un 2% di olio che veniva bruciato. Come osservato, l'evidenza che la
nicchia dei servizi di distribuzione a domicilio richiamava come
soluzione tecnologica ideale la motorizzazione elettrica a batterie
vedeva invece imposta la soluzione del postini che impestava la
vita casalinga (esperienza non vissuta dai mariti al lavoro)
con il rumore e la puzza del Ciao dei postini, lasciato acceso ad ogni
fermata, mentre distribuiva la posta nelle cassette condominiali
o sotto le finestre diripmetto le vie strette dei centri cittadini
condominiali, anche quando attendeva la lunga pausa per la firma
della consegna delle raccomandate.

Eppure, il Ciao e' un tipico esempio di veicolo cittadini, il cui
costo e' paragonabile ad una bicicletta elettrica di pari prestazioni.
Avete mai provato a fare piu' di 10 km con un Ciao ? (per chi se lo
ricorda) Mi e' capitato occasionalmente (anzi, due volte, ed e'
stato anche troppo): non e' un veicolo per fare piu' di 10 km.
Decisamente scomodo (e anche la Vespa, per fare piu' di 40 km, e'
uno strazio, non e' comoda come una moto). Ma con una autonomia
pratica di 10 km, non avrebbe potuto esserci spazio per un
motorino (bici) elettrica, gia' negli anni '70 ? Si badi bene: le
batterie NiCd e NiMH erano gia' state inventate (anzi, le NiCd
erano gia' in giro a partire dagli anni '50). La praticita' delle
batterie NiMH era tale da giustificare una valida alternativa al Ciao
Piaggio gia' negli anni'70. Ed anche di furgoncino Ape per uso
cittadino (se l'Ape a miscela aveva un vantaggio nelle campagne
italiane, dove l'elettricita' non era arrivata ovunque oppure
il disgraziato faceva anche piu' di 10 km alla volta, nelle citta'
un Ape elettrica era sicuramente una soluzione vincente, con vantaggi
sia per l'utilizzatore che per i cittadini. Si pensi, come gia'
menzionato, al garzone del pane e al postino.

E invece no, con governi conniventi, l'industria dei motori a
combustione interna ha imposto la loro soluzione tecnologica
"über alles". Un vero totalitarismo tecnologico che e' culminato, alla
prima occasione di una ciclica crisi economica, con l'acquisto delle
aziende di trasporto pubblico delle maggiori citta da parte di
societa' legate o ai costruttori di veicoli a motore a combustione
interna oppure legate ai produttori/importatori petroliferi e
proprietari di raffinerie petrolifere. Una volta preso il controllo
della azienda di trasporto collettivo, provedevano a smantellare
l'intera rete per poi acquistare autobus con motori a combustione
interna. Anche se la teoria del complotto per cancellare le reti
tramviarie e filoviarie fosse falsa, resta il fatto che l'industria dei
motori a combustione interna ha approfittato di una varco aperto
dalla politica pubblica a danno del settore elettrico.
Un esempio, a tram e filovie era imposto di avere due dipendenti
a bordo: autista e bigliettaio/operatore. All'autobus diesel
era permesso operare con il solo autista. Considerando che il costo
di ogni dipendente pesava pesantemente sui costi di gestione, era
un handicap economico letale per il trasporto elettrico.

Ora, questo rigetto della soluzione tecnologia ottimale in quelle
nicchie, non e' segno di un fondamentalismo dei sostenitori dei motori
a combustione interna ?

Si badi bene, non critico le fabbriche di motori e veicoli a
combustione interna (almeno finche' si limitano a pratiche
commerciali corrette, senza corrompere la politica e gli
amministratori pubblici): fanno i loro affari.

Ma critico il comportamento degli italiani, dei politici da loro
eletti, che sembrano spinti o si sono fatti spingere in una
posizione tecnologica mono-culturale fondamentalista per il
solo motore a combustione interna, in qualsiasi utilizzo,
a costo di imporre agli abitanti di respirare al mattino
di una estate il tubo di scappamento di un motore diesel
del vicino fino alla camera da letto.

E' dannoso, e' stupido, e' illogico.

Quanto quello di chi oggi spinge per la trazione elettrica anche nei
veicoli pesanti a lunga percorrenza (ove non esista adeguato sistema
ferroviario, ma quello dello spostamento gomma <-> ferro e' un
altro discorso).

Jk

unread,
Mar 23, 2023, 10:25:09 AM3/23/23
to
Il 23/03/2023 15:13, Roberto Deboni DMIsr ha scritto:
> Ma critico il comportamento degli italiani, dei politici da loro
> eletti, che sembrano spinti o si sono fatti spingere in una
> posizione tecnologica mono-culturale fondamentalista per il
> solo motore a combustione interna, in qualsiasi utilizzo,

mi dici chi sarebbe il politico che è fondamentalista diesel/benzina?
No xkè io ho letto di politici che dicono che vietarli del tutto è una
cazzata ma non han mica detto che vogliono vietare l' elettrico!


> a costo di imporre agli abitanti di respirare al mattino
> di una estate il tubo di scappamento di un motore diesel
> del vicino fino alla camera da letto.

Io di città ne faccio per portare i figli e sono vicino ad una arteria
ti dico questo:
1) i diesel e benzina nuovi se non artefatti non fanno alcun odore, il
problema è il restante 50% di veicoli che emettono di tutto.
2) le città son sempre più congestionate e non è l' auto elettrica che
risolverà, andrebbero fatti ragionamenti di lungo periodo

M C

unread,
Mar 23, 2023, 10:32:50 AM3/23/23
to
Il giorno giovedì 23 marzo 2023 alle 15:25:09 UTC+1 Jk ha scritto:
> non è l' auto elettrica che risolverà ...

no, non risolverà il problema dell'aria.

però risolverà i problemi di prod.ne delle case che passeranno da un mercato di sostituzione che più di tanto non assorbe alla sostituzione completa del parco circolante, "solo" qualche centinaio di milioni di veicoli da produrre e vendere. direi un discreto affaruccio :)

l'ecologia, come no ;P

Roberto Deboni DMIsr

unread,
Mar 23, 2023, 11:49:17 AM3/23/23
to
On 2023-03-23, Jk <j...@people.it> wrote:
> Il 23/03/2023 15:13, Roberto Deboni DMIsr ha scritto:
>> Ma critico il comportamento degli italiani, dei politici da loro
>> eletti, che sembrano spinti o si sono fatti spingere in una
>> posizione tecnologica mono-culturale fondamentalista per il
>> solo motore a combustione interna, in qualsiasi utilizzo,
>
> mi dici chi sarebbe il politico che è fondamentalista diesel/benzina?

I miei post sono lunghi e andrebbero letti con calma :-)

Il fondamentalista del fossile ? Non e' uno solo, ma una catena
di Presidenti del Consiglio, direi a cominciare da:

<https://it.wikipedia.org/wiki/Governo_Rumor_I>

con il gioco pesante da:

<https://it.wikipedia.org/wiki/Governo_Craxi_I>

portato avanti, con continuita', da:

<https://it.wikipedia.org/wiki/Governo_Berlusconi_I>

Lei deve essere un ragazzino (rispetto a me) se non si ricorda:

<https://it.wikipedia.org/wiki/Primo_scandalo_dei_petroli>

"Il 13 febbraio 1974 i segretari amministrativi dei partiti di governo
(DC, PSI, PSDI, PRI) furono indagati dalla magistratura genovese per aver
ricevuto fondi dall'Enel (compagnia elettrica di stato) e dalle compagnie
petrolifere, per una politica energetica contraria alle centrali nucleari:
secondo il giudice Mario Almerighi, la tangente era del 5 per cento sui
vantaggi derivanti ai petrolieri dall'approvazione di quelle leggi; era
dunque direttamente conseguente agli effetti dei vari provvedimenti
legislativi e non una tangente su contratti, su forniture. Quel cinque per
cento veniva ripartito, in proporzione al rispettivo peso politico,
tra tutti i partiti di governo."

Uno: si trattava solo della punta dell'iceberg. Dei bambini presi con le
mani nella marmellata. Ma si sapeva che spesso il bambino la faceva franca.

Due: gli italiani lo sapevano bene, ma a quanto pare era cosi' stupidi
(o ignoranti sulle conseguenze, anche economiche) per cui gli stava bene.

Ma nella memoria forse molti si confondono con scandali di evasione
fiscale (che e' altra cosa):

<http://www.adir.unifi.it/rivista/2000/ronca/cap1.htm>

Invece leggere il Corriere della Sera "Il giudice dello scandalo petroli:
non ripetiamo certi errori" del 01 Marzo 1993 di Calabro Maria Antonietta

<https://archivio.corriere.it/Archivio/interface/slider.html#!Il-giudice-dello-scandalo-petroli-non-ripetiamo-certi-errori/>

> No xkè io ho letto di politici che dicono che vietarli del tutto è una
> cazzata ma non han mica detto che vogliono vietare l' elettrico!

?

Fafifugno

unread,
Mar 23, 2023, 5:36:12 PM3/23/23
to
On Thursday, March 23, 2023 at 4:49:17 PM UTC+1, Roberto Deboni DMIsr wrote:

> > mi dici chi sarebbe il politico che è fondamentalista diesel/benzina?
> I miei post sono lunghi e andrebbero saltati in toto

Fixed :-P

Jk

unread,
Mar 24, 2023, 3:27:57 AM3/24/23
to
Il 23/03/2023 22:36, Fafifugno ha scritto:

>> I miei post sono lunghi e andrebbero saltati in toto
>
> Fixed :-P

incredibile essere d'accordo con Fafi! :-)

Stefano V.

unread,
Mar 24, 2023, 5:00:47 AM3/24/23
to
Breve, conciso ed essenziale!

Per chi non usa GGroups ma un lettore dedicato suggerisco anche di usare i vari filtri per plonkare all'origine il molesto Sbrodoloni

ilchi...@mailconnect.it

unread,
Mar 24, 2023, 9:31:21 AM3/24/23
to
On 23/03/23 15:25, Jk wrote:

> risolverà, andrebbero fatti ragionamenti di lungo periodo

Oggi come oggi un ragionamento di lungo periodo decide cosa fare/faremo
nei prossimi trenta secondi :-I

Roberto Deboni DMIsr

unread,
Mar 24, 2023, 11:54:22 AM3/24/23
to
Come dire "vi suggerisco io cosa c'e' di interessante
o meno interessante". Lei e' un fascista, vista questa
voglia espressa di "istruire gli altri" su cio' che
vale la pena leggere ?

Non e' un commento arrabbiato, sto cercando di capire
cosa spinge a (permettersi ? riferito agli altri, non al
sottoscritto) di suggerire ad altri la censura di chi si
preferisce non ascoltare, non leggere.

Attendo la risposta.
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