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Una politica imbecille italiana sputtana Italia sugli efuels con il suo bio

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Roberto Deboni DMIsr

unread,
Mar 26, 2023, 1:09:05 AM3/26/23
to
Sbadilata sui denti all'Italia, meritata perche' i politici
imbecilli hanno insistito con i biofuels come alternativa
agli efuels chiesti dai tedeschi:

<https://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/europa/2023/03/25/auto-ue-raggiunto-laccordo-con-berlino-sugli-e-fuel_d0ef7631-1bf1-4ca7-8fe2-7d267aecb209.html>

"Abbiamo trovato un accordo con la Germania sull'uso futuro degli e-fuel",
i carburanti sintetici per le auto: lo annuncia su Twitter il
commissario europeo per l'Ambiente Frans Timmermans."

Nel frattempo l'Italia cerca di quadrare il cerchio, con una tesi
economicamente/logisticamente/scientificamente impossibile da sostenere:

"L'Italia in queste ore è impegnata a fornire tutti gli elementi utili
per far comprendere all'Unione Europea, in modo scientificamente e
razionalmente inappuntabile, l'importanza di inserire i biocarburanti
tra i combustibili verdi."

Sara' interessante misurare il livello di corruzione in Europa sulla
base se la proposta italiana sara' accettata o respinta, come invece
dovrebbe essere.

E come non bastasse, i media italiani stanno mentendo spudoratamente,
dalle televisioni alla stampa, ed ancora una volta a dimostrare che
c'e' una regia di tutta la stampa italiana a sostenere ciecamente
la volonta' politica del momento, come sarebbe la stampa esattamente
se ci fosse un regime fascista. "ci fosse" ? e' ironico.
E attenzione, quando scrivo "regime fascista", non mi riferisco ai
FdI, ma all'intero sistema politico e istituzionale per come funziona.

Allora, ci sono due elementi probatori schiaccianti per cui i
biofuels sono, per dirla alla Paolo Villaggio:
"una cagata pazzesca" a livello della "corazzata potemkin".

Prima di tutto c'e' quello del "consumo di territorio". Per produrre
un litro di biofuel serve 30-50 volte piu' superficie di un litro
di efuel. Con i quantitativi necessari se realmente volessimo
arrivare a un saldo di emissioni di CO2 nullo, non basterebbe
l'intero territorio italiano. Naturalmente ENI (esperta in bio, a
quanto pare) ha la sua carta ed e' quella di colonizzare le
produzioni di bio-grassi dei paesi emergenti, come quelli nel
sudest asiatico, quelli che hanno gia' distrutte immense superfici
di foreste, mentre tutti guardano indignati dall'altra parte in
Amazonia. Ovviamente per l'ENI trovarsi ad importare il biofuel
e' un sogno, perche' cosi' continua il monopolio e fare dipendere
l'Italia da intrallazzi tenuti fuori dal suo territorio. Insomma,
se c'e' una cosa che ENI pare evitare come la peste e' qualsiasi
tecnologia che possa rendere l'Italia autarchica. Chissa' perche'.

Ma poi c'e' l'aspetto piu' scandaloso, perche' questi interessi
di ENI costerebbero molto caro all'italiano medio. Ecco ad esempio
il dato come riportato nell'ultimo documento dell'IPCC:

<https://report.ipcc.ch/ar6syr/pdf/IPCC_AR6_SYR_SPM.pdf>

Andate a pagina 28, dove sono indicati, tra le altre, il costo
per tecnologia. La fascia azzurra e' quella che costa meno di un
riferimento medio. Notare che per ogni tecnologia abbiamo una
serie di fasce colorate diverse. Questo perche' ogni installazione
e' diversa a seconda della posizione geografica e tecnologia.
Ad esempio, anche se il grosso del solare (che non e' solo
fotovoltaico) ha installazioni in fascia azzurra (cioe' meno
costose per unita' di energia prodotta), ci sono installazioni
solari che hanno costi in fascia gialla, rossa e la peggiore bruna.
Per esempio, il fotovoltaico nei paesi del nord e' in fascia rossa
o bruna, perche' il fotovoltaico costa uguale in Svezia come in
Italia, ma produce molto meno energia in Svezia e quindi
l'ammortamento e' molto piu' lungo ovvero l'energia cosi'
prodotta costa di piu'.

E ora che avete capito come si leggono i grafici,
osservate:

geotermico e idroelettrico insieme hanno circa un terzo degli
impianti che rientrano nella fascia gialla, e cosi' per le
successive. Il nucleare ha un quarto di impianti in fascia
azzurra (cioe' piu' convenienti), e poi un quarto per ogni
fascia sempre piu' costosa. Eolico ha piu' della meta'
degli impianti in fascia azzurra, come il solare.
Ma guardate il bio: meta' dell'installato produce in fascia
rossa e l'altra meta' in fascia bruna, ovvero con costi
che sono 50-100 $/CO2-eq e 100-200 $/CO2-eq sopra il
riferimento. Cioe' ENI vuole spremere l'automobilista italiano
come un limone da buttare via.

Vediamo cosa ne pensa il Sole 24 Ore:

<https://www.ilsole24ore.com/art/e-fuels-perche-italia-non-vengono-prodotti-AEPcZ53C>

"Il nostro Paese ha puntato sui bio-carburanti."

Ok.

"Uno studio di fattibilità mostra come al momento i costi sono
troppo elevati"

Un giornale economico deve scriverlo, altrimenti negare la verita'
le farebbe perdere i lettori. E gli efuels ?

"La decarbonizzazione del settore dei trasporti in Italia non passa
per gli e-fuels, o electrofuels. Nel nostro Paese non sono presenti
impianti di produzione dei cosiddetti carburanti sintetici, cioè
prodotti a partire dall’estrazione, tramite elettrolisi,
dell’idrogeno verde (alimentata quindi da energia elettrica
rinnovabile) che viene successivamente combinato insieme alla CO2
per dare vita a un combustibile liquido."

Manca una precisazione: l'efuels "deve" prendere la CO2 dall'aria
o impedire che entri nell'aria di un processo insostituibile che
non puo' fare altrimenti. E quindi e' clima neutrale. Totalmente.

Ed infatti leggiamo:

"Gli e-fuels sono in grado di abbattere le emissioni di gas
climalteranti, essendo carbon neutral, e sono utilizzabili nei
tradizionali motori endotermici."

Cioe', avete presente la proposta tedesca ? Che questa volta
l'Italia possa fare a meno dei gasogeni dell'era fascista, per
potere continuare a circolare con le auto pre-2035 ?
Tra parentesi, i "gasogeni" sono una soluzione bio-demenziale.

E per gli appassionati di Formula 1, il rombo dei motori
continuera' ancora:

"È già deciso che la Formula 1 passerà ai carburanti sintetici a
partire dalla stagione 2026, nella più ampia strategia di
raggiungere la carbon neutrality nel 2030."

E l'Italia imbecille ?

"L’Italia ha intrapreso la via dei bio-carburanti, prodotti a
partire da biomasse o scarti, con l’Eni a farla da protagonista.
Il nuovo piano strategico dell’azienda prevede un’accelerazione
dei target di produzione dei biocarburanti: dagli attuali
1,1 milioni di tonnellate all’anno agli oltre 3 nel 2025, fino a
5 entro il 2030. «Nella bioraffineria di Venezia incrementeremo
la capacità di 200mila tonnellate. A Livorno c’è un possibile
sviluppo con progetto di riconversione allo studio, oltre a
percorsi di crescita nel mondo», spiega Stefano Ballista, ad di
Eni Sustainable Mobility."

C'e' solo un problema: quanta materia vegetale usa ENI per ogni
litro di biofuel ? Di quali scarti cianciano ?
Per 5 milioni di tonnellate all'anno entro il 2030.
E tra parentesi, l'Italia consuma 50 milioni di tonnellate,
dieci volte di piu'. Dove li troviamo gli altri 45 milioni
di tonnellate ? Domeniche a piedi? bastardi!

Supponendo che nella produzione non si sprechi nulla (cosa
ovviamente impossibile) sappiamo che 1 kg di biomassa di
prima qualita' contiene 16 MJ, mentre 1 kg di biofuel
contiene 44 MJ/kg. E' quindi banale dedurre che per ogni
chilo di biofuel servono almeno 44/16 = 2,75 kg di biomassa
(che ovviamente si intende secca, altrimenti vi scordate
l'alto valore di 16 MJ/kg). Considerando anche minime
perdite nella trasformazione, e' gia' poco se consideriamo
un rapporto 3 a 1.

In ogni caso, promettono:

<https://www.eni.com/it-IT/attivita/biocarburanti-sostenibili-ecofining-tm.html>

"A differenza dei biocarburanti tradizionali che derivano da
colture in competizione con l’uso alimentare, quelli avanzati
trattano scarti o colture che non sottraggono terreno
all’agricoltura, come paglia, glicerina grezza, gusci, sfalci
agricoli e forestali e rifiuti organici della raccolta
differenziata."

Il problema e': dove trovano 10-15 milioni di tonnellate di
biomassa e questo per soddisfare solo un decimo della domanda
italiana ?
Sapete a quanto ammonta l'olio esausto italiano ?
A solo 0,29 milioni di tonnllate l'anno, di cui solo un
terzo si riesce a recuperare, nell'uso domestico lo
scaricano giu' dal lavandino. Non credo siano tanti che fanno
come me che riempo bottiglie di vetro o di plastica per poi
portarle all'isola ecologica.

Non so se mi spiego: da 0,29 a 15 c'e' un bel divario da
superare: ci mettiamo tutti a mangiare fritti tutto l'anno ?

Quindi, manca la materia prima e il procedimento costa un
occhio della testa.

Ma di fronte a questi dati e fatti inoppugnabili, ecco il citofonatore
nazionale:

<https://www.ilmattino.it/primopiano/politica/auto_accordo_germania_e_fuel_salvini_cosa_ha_detto-7310226.html>

" ... Matteo Salvini che spera di riaprire la partita sui
biocarburanti, la tipologia di combustibile che l'Italia aveva
chiesto di esentare dalla riforma europea che obbliga la
vendita delle sole auto a emissioni zero a partire dal 2035."

E ha il coraggio di parlare di "buonsenso". In questo frangente,
con queste posizioni ? L'ennesima figuraccia per l'Italia.

Delude anche questo sig.Carlo Fidanza di FdI:

"È necessario difendere strenuamente il principio della neutralità
tecnologica, in base al quale deve essere consentito ridurre le
emissioni inquinanti anche con i biocarburanti che, considerando
il ciclo di vita, sono più sostenibili dell'elettrico."

PIU' SOSTENIBILI DELL'ELETTRICO ? PER CHI ? LE CASSE DI ENI ?
LE CASSE DEI LATIFONDISTI ? LE CASSE DELLA LOBBY DEI GROSSI
AGRICOLTORI ?!!

E non teme di fare figuracca da ignorante:

"coerente ... omissis ... con un approccio scientifico realistico
e non ideologico"

Sul serio, sig.Fidanza ? Ma a che razza di consulenti si
appoggia ? Quelli consigliati da ENI ?

E non ci poteva mancare un Luca Squeri di Forza Italia:

"L'accordo tra Germania e Ue sull'uso dei carburanti sintetici,
con l'esclusione dei biocarburanti, è semplicemente
intollerabile."

Ma taci, che e' meglio!!!

La proposta tedesca degli efuels e' praticabile e scalabile
anche per coprire 50 milioni di tonnellate di domanda
italiana, e richiede solo 1,5 milioni di ettari in Italia.
Territorio che abbiamo, se vogliamo l'autarchia.
E anche se non lo vogliamo, in giro per il mondo ci sono
1,5 milioni di ettari, senza distruggere foreste primeve
(e magari il prossimo Covid-19 causato da questo e' di un
virus tipo "ebola" e allora sara' da piangere).
Ad esempio, basta guardare a Sud, nel Sahara, perche' per
produrre efuels non servono fertile terreno agricolo.

Tra l'altro questo attacco agli efuels e' pure scoordinato.
Tale Boraschi:

«Gli e-fuels, in questa prospettiva, risultano un diversivo
costoso e inefficiente rispetto alla trasformazione verso
l'elettrico, un trend industriale già solido sul quale
converge tutta l'industria automotive».

Forse dovrebbe leggere questo gruppo: ci sono nicchie in
l'elettrico ha qualche problema. Glielo spiegate voi ?

Franco Af

unread,
Mar 26, 2023, 5:55:19 AM3/26/23
to
Il 26/03/2023 07:09, Roberto Deboni DMIsr ha scritto:
> Sbadilata sui denti all'Italia, meritata perche' i politici

io mi sono fermato qui
oggi ha battuto tutti i record.
Secondo voi copia e incolla oppure scrive davvero tutta questa roba?


Gioacchino

unread,
Mar 26, 2023, 10:08:20 AM3/26/23
to
Il 26/03/2023 07:09, Roberto Deboni DMIsr ha scritto:
> Sbadilata sui denti all'Italia, meritata perche' i politici

Insomma Debò, a farla breve perché qua è domenica e io ho diversi cazzi
da fare e non ho tempo a leggere tutto il tuo papiro, la domanda è questa:
questi benedetti efuels s'hanno da fare o non s'hanno da fare in europa?
Li troveremo o non li troveremo entro qualche anno nei distributori?

Devi dirmi si o no, non mi interessano le pippe o le cazzate dette dai
politici

Roberto Deboni DMIsr

unread,
Mar 26, 2023, 5:07:31 PM3/26/23
to
SI!

E agli altri spiego perche'.

Uno dei problemi piu' grossi del solare e' che si produce
energia in quanita' d'estate, ma il grosso della domanda
globale di energia e' d'inverno, come chiunque puo'
scoprire guardando le sue bollette (i consumi mensili,
NON la cifra pagata). Per "domanda globale" intendo dire
tutto, non solo energia elettrica.

E poi, l'argomento di interesse di questo gruppo, c'e'
la necessita' o utilita' di fare funzionare un certo numero
di veicoli con motori a combustione interna, perche' non
sempre ha senso mettere a bordo una batteria da una
tonnellata per fare 1000 km d'un fiato.

Una chiacchera fatta dai politici e' quella della economia
dell'idrogeno (e' il gradino superiore del culto del
fotovoltaico). Qualche volta questa della economia
dell'idrogeno viene spacciata come soluzione della
stagionalita' del solare, sostenuta in particolare
dai fotovoltaicisti (sono quelli per cui il solare e'
solo fotovoltaico e che tutto dovra' in futuro fatto
solo dal fotovoltaico, tranne un modesto contributo
dell'eolico che in sostanza significa: "dove c'e' gia'".

Parlano di idrogeno prodotto con l'elettrolisi quando
il fotovoltaico esubera in particolare tra giugno e
agosto e di idrogeno per fare andare le auto.

Non sta in piedi! L'idrogeno e' una rogna (cercare sul
vocabolario) e le sue soluzioni sono destinate a fare
la fine del motore Stirling. Bellissimo sulla carta,
in gioellino nei modelli prodotto. Ma troppo costoso
per un prodotto di massa.

Ma oggi, come si fa ? Semplice: gas naturale a gogo'.


La soluzione e' in realta' sotto il naso: a partire
dall'idrogeno l'industria sa con grande facilita' (nel
senso che il knw-how e' gia' tutto presente e anche molta
infrastruttura) come usare CO2 per produrre combustibili
e carburanti "artificiali". E sono migliori di quelli
distillati dal petrolio, perche' essendo prodotti ad hoc,
non contengono residui che ci sono nel petrolio naturale
e passano anche attraverso la distillazione frazionata.
Ad esempio i composti delle zolfo, che sono nocivi.
Piu' complicato e' "prendere" la CO2 dall'aria per
ficcarla nel combustibile sintetico, ma si sa come fare,
manca solo una infrasttura massiva per farlo in grande
scala. In questo caso si parla di efuels: energia
ricavata dal sole o dal vento, cattura di CO2 dall'aria
e il tutto convertito in kerosene per aerei, gasolio
per auto o benzina per auto.

Abbiamo un rilevanti parco di motori gia' funzionanti.
E ci servono quantita' industriali di energia per
il riscaldemento invernale.
E altrettanta e piu' per produrre elettricita' d'inverno.
Senza avere piu' la facolta' di usare il gas naturale
(del sig.Putin o del sig.Biden che sia).

Ed ecco come gli efuels permettono di prendere tre
piccioni con una sola fava.

Ma c'e' di piu', e questo riguarda solo l'Italia, e non la
Germania. Una efficace e conveniente tecnologia solare
e' quella del solare termodinamico, che include nel suo
costo capacita' di accumulo di energia per ore e ore
di funzionamento alla sua potenza nominale.
Ideale per superare il ciclo giornaliero senza costose
quanto improbabili megabatterie al litio.
Ma una centrale solare termodinamica ha un ulteriore
asso nella sua manica: puo' funzionare come una centrale
termoelettrica convenzionale e questo con il modesto
investimento di un bruciatore generatore di vapore di
adeguata potenza. Cioe', d'inverno, non ho le necessita'
di tenere in piedi centrali termoelettriche ormai
decotte, e ineconomiche perche' operate per molte meno
ore ogni anno rispetto ad oggi; praticamente ferme per
tre stagioni all'anno.
Invece, la centrali solari termodinamiche possono
lavorare anche tutto l'inverno (dipendenti a posto
fisso, e non lavoratori stagionali), integrando la
sempre piu' scarse energia solare con quella degli
efuels prodotti con gli esuberi estivi.

Ed abbiamo chiuso il cerchio, in barba al sig.Putin,
al Quatar e i loro amici, dal sig.Berlusconi e soci,
il sig.Salvini e altri che vedono per l'Italia solo un
futuro (in violazione degli impegni internazionali)
basato sul gas naturale, il tutto nascosto dalla
foglia di fico dei biofuels (5 milioni di tonnellate
al valore massimo di un improbabile futuro roseo
del settore, quanto c'e' serve dieci volte di piu').

Simone "NINJA"

unread,
Mar 27, 2023, 4:01:55 AM3/27/23
to
quindi:

i biocarburanti rovinano l'ambiente e il territorio per come sono fatti e per come devono essere prodotti

gli e-fuel sono fatti utilizzando energia (quindi petrolio) non green e hanno componenti inquinanti sintetizzati

le elettriche vengono ricaricate con centrali a carbone

ma se magicamente apponiamo il prefisso E- tutto diventa green, ecosostenibile, impatto zero, energia del futuro

M C

unread,
Mar 27, 2023, 4:18:34 AM3/27/23
to
dimentichi : basta mangiare bistecche che le vacche scoreggiano metano quindi passate a larvoni, grilli & scarafaggi :)

per il resto vale il deus vOlt, potenza della fede ;P

ivan il terribile

unread,
Mar 27, 2023, 4:30:26 AM3/27/23
to
Le centrali solari termodinamiche come possono funzionare con poco sole?
Vedo gente che si lamenta dei pannelli fotovoltaici

Gioacchino

unread,
Mar 27, 2023, 4:40:38 AM3/27/23
to
Il 26/03/2023 23:07, Roberto Deboni DMIsr ha scritto:

> SI!

Finalmente una notizia, di quelle rassicuranti

Gioacchino

unread,
Mar 27, 2023, 4:41:26 AM3/27/23
to
Il 27/03/2023 10:01, Simone "NINJA" ha scritto:

> ma se magicamente apponiamo il prefisso E- tutto diventa green, ecosostenibile, impatto zero, energia del futuro

eNinja e fatti i cazzi tuoi no?

Skywalker Senior

unread,
Mar 27, 2023, 6:05:21 AM3/27/23
to
Simone "NINJA" ha detto questo lunedì :
Hai dei paraocchi davvero incollati col bostik, sennò non si spiega una
tale sequela di minchiate

korradoroma

unread,
Mar 27, 2023, 8:49:08 AM3/27/23
to
Il giorno lunedì 27 marzo 2023 alle 10:01:55 UTC+2 Simone "NINJA" ha scritto:
la verità è molto semplice. gli e-fuel li appoggia la Germania, i bio-fuel li appoggia l'Italia. chissà come mai e-fuel si e bio-fuel no. mi viene il sospetto che nella UE la Germania conta un tantino più dell'Italia.

Gioacchino

unread,
Mar 27, 2023, 9:49:14 AM3/27/23
to
Il 27/03/2023 12:05, Skywalker Senior ha scritto:

> Hai dei paraocchi davvero incollati col bostik, sennò non si spiega una
> tale sequela di minchiate

Pensa che io nel titolo al posto di efuels avevo letto efebal,
è per uno sbaglio del genere che mi trovo qui

Ciskje

unread,
Mar 27, 2023, 10:19:20 AM3/27/23
to

> la verità è molto semplice. gli e-fuel li appoggia la Germania, i bio-fuel li appoggia l'Italia. chissà come mai e-fuel si e bio-fuel no. mi viene il sospetto che nella UE la Germania conta un tantino più dell'Italia.

Vero, ma è anche vero che gli e-fuel sono un sogno irrealizzabile a impatto zero, i bio-fuel sono un sogno irrealizzabile anch'esso ma a impatto terrificante!

In ogni caso non sprecherei energia elettrica per produrre idrogeno per le nuove auto "del futuro", concentrerei TUTTI gli sforzi sulle batterie!

Roberto Deboni DMIsr

unread,
Mar 27, 2023, 12:26:28 PM3/27/23
to
Bruciando efuels. Prodotti in estate e quando il Sole spacca le pietre.

> Vedo gente che si lamenta dei pannelli fotovoltaici

Un pannello fotovoltaico, quando il Sole va giu', e' morto.

Una centrale solare termodinamica, quando il Sole va giu', gira le
valvole per riscaldare il vapore pescando dai serbatoi di sali fusi.
Il Gemasolar in Spagna per 40 giorni all'anno lavora 24h/24h usando
solo l'energia solare (ovviamente intorno a luglio). Se passa una
nuvola, al Gemasolar non gli fa un baffo. Non ha bisogno di batterie
o di centrali di pompaggio (e il prezzo di questo miracolo e'
incluso nel prezzo chiavi in mano). Ma poi c'e' l'inverno e tutto
cio' che funziona basandosi sul Sole, zoppica.
Ma se abbiniamo a Gemasolar un impianto di produzione di efuels,
durante i mesi estivi possiamo riempie serbatoi di efuel.
Poi, al mero costo di una caldaia-generatore di vapore (cioe' una
parte piccola del costo di una centrale termoelettrico completa)
possiamo alimentare il solare termodinamico per tutto l'inverno
anche se non c'e' il Sole. Il fotovoltaico questo non lo puo' fare,
ed infatti molto amici del fotovoltaico sono ENEL con le sue
centrali a gas naturale e il sig.Berlusconi e il sig.Salvini ...
E la promessa entro il 2050 di emissioni zero di CO2 in realta'
non hanno intenzione di mantenerla, perche' finche' bruciano
gas naturale dovrebbero catturare CO2 fine a se stessa, cosa molto
costosa. E magari l'utonto italiano ci casca e accetta.
Come ancora oggi ci sono i gloriosi "utenti" del Servizio di tutela,
che hanno pagato anche 0,60 €/kW·h l'elettricita' senza fare
una piega, con uno stoicismo da zelanti servi (non servitori
pagati) dello Stato.

Tra parentesi, uno degli argomenti con cui la proposta solare
termodinamica in Basilicata e' stati attaccata e' proprio perche'
prevedeva anche una integrazione a gas naturale (il citato
bruciatore-generatore di vapore). Ovvero era una centrale
solare gia' predisposta (anche se allora non c'era l'idea)
per funzionare tutto l'inverno a piena potenza a patto di
alimentarla con efuel prodotto durante l'estate.

Quindi non si tratta di "tecnologia da inventare", ma che risale
agli albori del solare termodinamico (gli impianti SEGS sono
tutti muniti di caldaie a gas naturale).

Roberto Deboni DMIsr

unread,
Mar 27, 2023, 12:33:11 PM3/27/23
to
Se ne discusso tanto: i veicoli a batteria elettrica non sono
adatti ad ogni utilizzo. Non e' un caso che il trasporto pesante
sta sperimentando le autostrade con linea di alimentazione aerea
(tipo filo-carri del ventennio fascista a Cancano).

E anche qui vale il parallelo con il sistema ferroviario: la
trazione elettrica filare e' consolidata e di grande successo.
Ma ha un costo di infrastruttura che pesa sul conto economico.
E quindi dove il traffico e' basso, si continua con la trazione
diesel, ed e' ironico che si tratti di "elettrodiesel" ovvero
abbiamo motori elettrici alle ruote, ma invece del pantografo
e della linea elettrica, a bordo viene installato un grosso
"gruppo elettrogeno" a gasolio (appunto: elettro-diesel).

Quindi, e' facile immaginare che lungo l'autostrada Torino-Trieste
e' probabile un futuro con linee bifilare per gli autotreni elettrici,
ma su tratte stradali lungo con traffico insufficiente per ammortizzare
i costi, sara' ancora piu' conveniente l'uso di motori a gasolio.
Solo che non si trattera' di "gasolio" distillato dal petrolio,
bensi' gasolio sintetico prodotto combinando l'idrogeno solare con
CO2 da appositi impianti di cattura dell'ossido di carbonio.

Roberto Deboni DMIsr

unread,
Mar 27, 2023, 12:55:04 PM3/27/23
to
On 27/03/2023 10:01, Simone "NINJA" wrote:
> quindi:
>
> i biocarburanti rovinano l'ambiente e il territorio per
> come sono fatti e per come devono essere prodotti

Corretto, e sono entrati in diretto conflitto con la domanda
alimentare. Da quando sono diventati di moda, il prezzo di
farina, pasta e zucchero e' schizzato a tre, oggi a sette volte.

> gli e-fuel sono fatti utilizzando

Energia prodotta da fonti rinnovabili.

> energia (quindi petrolio) non green

E' FALSO!
Magari e' vero che qualche truffatore spacci per e-fuel un derivato
del petrolio. Ma sarebbe, appunto una truffa, perche' la definizione
di e-fuel parla chiaro. E tra parentesi, sgamare il truffatore e'
anche facile, perche' il petrolio lascia tracce nel prodotto finale.

> e hanno componenti inquinanti sintetizzati

Veramente gli e-fuel non contengono contaminanti come i prodotti
petroliferi, tipo composti dello zolfo, metalli pesanti, etc.

> le elettriche vengono ricaricate con centrali a carbone

In Germania ? Certamente, perche' hanno voluto chiudere il nucleare
prima del carbone. Oggi e' anche chiaro perche', che sono saltati
fuori gli intrallazzi tra cancellieri tedeschi e governi russi.
Per chi non ha capito: il grosso della produzione da nucleare non
e' stata sostituita da eolico e fotovoltaico ma bensi con la
costruzione di 20'000 di nuove centrali a gas naturale "Made in Russia".

> ma se magicamente apponiamo il prefisso E- tutto diventa green,
> ecosostenibile, impatto zero, energia del futuro

Nel mondo dei truffatori (l'Italia), certamente.

La definizione internazionale proposta da vari parti di interesse,
come questa:

<https://www.efuel-alliance.eu/efuels>

"eFuels are produced with the help of electricity from renewable
energy sources, water and CO2 from the air. In contrast to
conventional fuels, they do not release additional CO2 but are
climate neutral in the entire balance."

Stranamente non sembra che l'UE abbia regolamentato sul tema
ed e' per questo che la Germania in questi mesi ha chiesto
che si regolamenti a livello UE su "cosa e' un efuel".

C'e' nel glossario della Unione Europea, solo un riferimento
a "fuel" alternativi:

<https://alternative-fuels-observatory.ec.europa.eu/general-information/glossary>

Le grosse aziende mondiali stanno definendo anch'esse:

<https://www.engie.com/en/news/e-fuels-what-are-they>

"E-fuels, like e-methane, e-kerosene and e-methanol, are all fuels
in gas or liquid form that are produced from renewable (solar or
wind power, for example) or decarbonised electricity. This raw
material differentiates them from biofuels, which are primarily
produced from biomass."

Come sono prodotti ? Engie fa alcuni esempi:

* gas e-fuels: renewable hydrogen and e-methane, which can both
be liquefied later, to produce liquid H2 and
e-GNL respectively.

* liquid e-fuels: like e-methanol and e-crude, also known as
synthetic crude oil, which make e-kerosene
and e-diesel.

* gas or liquid form: synthetic ammonia.

NESSUN e-fuel puo' essere prodotto a partire da petrolio naturale
(quello estratto dai pozzi petroliferi) o usando energia che sia
di origine fossile (carbone fossile, gas naturale, petrolio fossile).

NB: il "gas naturale" e' per definizione fossile, altrimenti si
chiama "metano". Il termine e-GNL quindi e' sbagliato, perche'
l'e-metano non puo' essere un "gas liquefatto naturale".

Ed ancora:

"Both of these production processes involve two or three phases,
with first of all hydrogen (H2) production by water electrolysis
from renewable electricity, associated with another
molecule - CO2 for e-crude and synthetic methane or methanol,
or nitrogen (N2) for synthetic ammonia. Synthetic crude oil must
be refined (like fossil oil) to produce synthetic kerosene or
diesel."

Tra parentesi, esiste un enorme mercato (e quindi l'infrastruttura
per trasportarla e immagazzinarla) per l'ammoniaca, ed e' per questo
che si guarda con interesse come "vettore di energia" (ovvero
per spostare energia rinnovabili in esubero nella stagione in cui
manca energia rinnovabile).

El_Ciula

unread,
Mar 27, 2023, 1:07:36 PM3/27/23
to
Roberto Deboni DMIsr <ne...@analisienergie.it> ha scritto:
> prodotti a partire dall?estrazione, tramite elettrolisi,
> dell?idrogeno verde (alimentata quindi da energia elettrica
> rinnovabile) che viene successivamente combinato insieme alla CO2
> per dare vita a un combustibile liquido."
>
> Manca una precisazione: l'efuels "deve" prendere la CO2 dall'aria
> o impedire che entri nell'aria di un processo insostituibile che
> non puo' fare altrimenti. E quindi e' clima neutrale. Totalmente.
>
> Ed infatti leggiamo:
>
> "Gli e-fuels sono in grado di abbattere le emissioni di gas
> climalteranti, essendo carbon neutral, e sono utilizzabili nei
> tradizionali motori endotermici."
>
> Cioe', avete presente la proposta tedesca ? Che questa volta
> l'Italia possa fare a meno dei gasogeni dell'era fascista, per
> potere continuare a circolare con le auto pre-2035 ?
> Tra parentesi, i "gasogeni" sono una soluzione bio-demenziale.
>
> E per gli appassionati di Formula 1, il rombo dei motori
> continuera' ancora:
>
> "È già deciso che la Formula 1 passerà ai carburanti sintetici a
> partire dalla stagione 2026, nella più ampia strategia di
> raggiungere la carbon neutrality nel 2030."
>
> E l'Italia imbecille ?
>
> "L?Italia ha intrapreso la via dei bio-carburanti, prodotti a
> partire da biomasse o scarti, con l?Eni a farla da protagonista.
> Il nuovo piano strategico dell?azienda prevede un?accelerazione
> dei target di produzione dei biocarburanti: dagli attuali
> 1,1 milioni di tonnellate all?anno agli oltre 3 nel 2025, fino a
> 5 entro il 2030. «Nella bioraffineria di Venezia incrementeremo
> la capacità di 200mila tonnellate. A Livorno c?è un possibile
> sviluppo con progetto di riconversione allo studio, oltre a
> percorsi di crescita nel mondo», spiega Stefano Ballista, ad di
> Eni Sustainable Mobility."
>
> C'e' solo un problema: quanta materia vegetale usa ENI per ogni
> litro di biofuel ? Di quali scarti cianciano ?
> Per 5 milioni di tonnellate all'anno entro il 2030.
> E tra parentesi, l'Italia consuma 50 milioni di tonnellate,
> dieci volte di piu'. Dove li troviamo gli altri 45 milioni
> di tonnellate ? Domeniche a piedi? bastardi!
>
> Supponendo che nella produzione non si sprechi nulla (cosa
> ovviamente impossibile) sappiamo che 1 kg di biomassa di
> prima qualita' contiene 16 MJ, mentre 1 kg di biofuel
> contiene 44 MJ/kg. E' quindi banale dedurre che per ogni
> chilo di biofuel servono almeno 44/16 = 2,75 kg di biomassa
> (che ovviamente si intende secca, altrimenti vi scordate
> l'alto valore di 16 MJ/kg). Considerando anche minime
> perdite nella trasformazione, e' gia' poco se consideriamo
> un rapporto 3 a 1.
>
> In ogni caso, promettono:
>
> <https://www.eni.com/it-IT/attivita/biocarburanti-sostenibili-ecofining-tm.html>
>
> "A differenza dei biocarburanti tradizionali che derivano da
> colture in competizione con l?uso alimentare, quelli avanzati
> trattano scarti o colture che non sottraggono terreno
> all?agricoltura, come paglia, glicerina grezza, gusci, sfalci
Fai un post così Deboni:

Http://www.

Tanto più o meno come sintesi i tuoi sono uguali.

Uno x tutto.
--

Roberto Deboni DMIsr

unread,
Mar 27, 2023, 1:30:51 PM3/27/23
to
La Germania conta di piu' dell'Italia, ma non comanda.
La Germania, appoggiata da Austria (e Italia ?) non voleva
il nucleare nella tassonomia europea. Ma se Francia e
Visegard si posizionano sul lato opposto, deve piegarsi.

In questo caso la Germania invece ha fatto una proposta
razionale, condivisibile da molti altri paesi, e quindi
le probabilita' che passi, anche contro l'Italia, e' alta.
Ohooo ... l'Italia si trova insieme alla Polonia:

<https://www.euronews.com/my-europe/2023/03/27/italy-and-poland-oppose-e-fuels-deal-struck-between-brussels-and-berlin>

"Italy and Poland have opposed a deal struck over the weekend
between Brussels and Berlin that would exempt vehicles than
run exclusively on e-fuels from a 2035 ban on the combustion
engine."

Io non capisco: in questo gruppo dovrebbe alzarsi un coro di
proteste contro tale decisione italiana (e polacca). Infatti gli
efuels sono la risposta piu' razionale e di gran lunga meno
dannosa economicamente per potere circolare, anche dopo il 2050,
con il Ferrari o il dieselone che fa 1000 km senza una fermata.
La soluzione bio, infatti, se anche non costasse tanto alla
pompa (grazie a pesanti sovvenzioni dal bilancio pubblico) farebbe
schizzare ancora piu' in alto il prezzo dei prodotti alimentari
(e' una coperta corta: se tiriamo per 5 milioni di tonnellate
da una parte, la perdiamo dall'altra parte).

Spezzo anche una lancia a favore della Germania per il "ritardo"
con cui ha espresso la sua posizione (causando un intervento
del Presidente della UE):

"Wissing, a liberal politician from the pro-business FDP party,
personally pushed for a tailor-made exemption for e-fuels, an
emerging technology that combines hydrogen and carbon dioxide
to produce synthetic fuels."

Anche se la tecnologia e' datata (risale alla II GM), c'era un
pezzo, quella della cattura della CO2, che non era prevista
nella produzione anteguerra: infatti l'apporto carbonico per
i carburanti sintetici era fornito dal carbone fossile.
E' da poco tempo che ci sono impianti sperimentali (come uno
della VW-Audi) che pesca la CO2 dall'aria (in pratica un
processo in concorrenza alla fotosintesi, ma molto piu'
efficiente, tanto come la cella fotovoltaica e' piu'
efficiente della produzione di energia da biomassa).
E la politica in Germania (e altrove, e' stata lenta a
realizzare che questa tecnologia si poteva scalare a milioni,
centinaia di milioni di tonnellate di efuels senza alcun
impatto su altri settori, come quello alimentare.
Anzi, anche il consumo di territorio, oltre che molto minore,
non ha bisogno in alcun modo di toccare i terreni piu'
fertili e necessari per la produzione alimentari.
Volendo gli e-fuels si possono produrre, senza alcun impatto
dannoso degno di menzione, anche nel deserto del Sahara.
E in ogni caso, la maggiore efficienza, rispetto al
fotosintesi, ne permetterebbe la produzione autarchica in
Italia impegnando "solo" (relativamente) 1,5 milioni di
ettari di territorio (anche inquinato, sterile, roccioso).

Fino a prima di questa notizia, temevo fortemente che la Germania
si sarebbe buttata sulle biomasse (di cui, va detto, e' grande
consumatore per la produzione di energia, piu' dell'Italia),
che come spiegato sarebbe stata una scelta folle.

Ho veramente tirato un sospiro di sollievo, quando e' pervenuta
la notizia che la Germania ha preso posizione per gli e-fuels.

Che tra l'altro e' una fava che cattura parecchi piccioni:

* permette di utilizzare il parco veicoli attuale per molto tempo,
fino a quando viene naturalmente sostituito

* utilizza l'infrastruttura esistente (e benzinai possono
tirare un sospiro di sollievo - anche se gli affari
calano, non e' una chiusura in tronco)

* mette in piedi una infrastruttura che e' anche necessaria per
la produzione dei critici vettori di energia per spostare
le sovrapproduzioni estive delle rinnovabili in Italia (e
altrove) nei periodi di carenza di energia (inverno)

* evita costi allucinanti in termini di sistemi di accumulo di
energia elettrica tal quale come bacino idroelettrici di
capacita' stagionale (pompata dal mare) oltre al necessario
per stabilizzare la rete nel tran-tran quotidiano

* e' funzionale a fare funzionare il solare termodinamico
24h/24h 365gg/365gg ovvero della tecnologia regina per l'Italia,
fabbricato tutto Made in Italy usando le competenze e le forze
lavoro di due settori tradizionali: metalmeccanica e edilizia

* riduce l'inquinamento (quello "vero") perche' gli e-fuels sono
piu' "puri" dei prodotto dalla distillazione del petrolio,
ovvero non contengono i pestiferi contaminanti che troviamo nel
petrolio

* riduce drasticamente la dipendenza da paesi canaglia (ognuno
si faccia il suo elenco) o, se non altro, aumenta la
diversificazione delle fonti (meno vulnerabili a ricatti politic)

E' una lunga lista che puo' solo aumentare la possibilita'
che altri paesi europei, dopo riflessione, si aggiungano.

In quanto all'Italia: ma i governanti oggi, da che parte stanno ?
Dell'automobilista medio oppure di ENI e le lobby agricole ?

ilchi...@mailconnect.it

unread,
Apr 3, 2023, 1:04:48 PM4/3/23
to
On 27/03/23 10:01, Simone "NINJA" wrote:

> ma se magicamente apponiamo il prefisso E- tutto diventa green, ecosostenibile, impatto zero, energia del
> futuro

Alla gente comune piace credere nelle favole lo sapevi?

Personalmente "timeo Danaos et dona ferentes"

ilchi...@mailconnect.it

unread,
Apr 3, 2023, 1:04:53 PM4/3/23
to
On 27/03/23 19:30, Roberto Deboni DMIsr wrote:

> Io non capisco: in questo gruppo dovrebbe alzarsi un coro di
> proteste contro tale decisione italiana (e polacca). Infatti gli
> efuels sono la risposta piu' razionale e di gran lunga meno
> dannosa economicamente per potere circolare, anche dopo il 2050,
> con il Ferrari o il dieselone che fa 1000 km senza una fermata.

La commissione europea ha detto no, caro Deboni.

Han gia' trovato il modo per evitare di far rifornire "il mio Ferrari"
con altro carburante che non sia la solita comunissima benzina, salvo
appunto ripensamenti o defenestrazioni varie.

Ma intanto bisogna arrivare vivi e coi soldi nel 2035 poi se ne riparla.

Per dirne una il prossimo anno non si terranno le elezioni europee?
Oppure ci rinchiuderanno di nuovo in casa con una scusa qualsiasi?
> * riduce drasticamente la dipendenza da paesi canaglia (ognuno
>   si faccia il suo elenco) o, se non altro, aumenta la
>   diversificazione delle fonti (meno vulnerabili a ricatti politic)

Porsche difatti ha costruito i suoi impianti a Punta Arenas, in Cile.
Suppongo per far diventare un bersaglio facile qualsiasi petroliera che
osi affrontare una traversata simile anche scortata da mezzi militari.

> In quanto all'Italia: ma i governanti oggi, da che parte stanno ?
> Dell'automobilista medio oppure di ENI e le lobby agricole ?

In quanto alla UE ma i governanti UE da che parte stanno?
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