On 2024-02-10, Dr. Pianale <
cristiano...@hotmail.com> wrote:
>
https://www.automobile-magazine.fr/voitures-electriques/article/41795-voitures-electriques-de-nouveaux-chiffres-qui-prouvent-que-ca-nest-pas-gagne
Vediamo:
"Il rapporto annuale di Deloitte sul mercato automobilistico evidenzia una
tendenza importante: quella del rallentamento della transizione
all’elettrico. O addirittura un ritorno alla termica."
Ci puo' anche stare, per una combinazione di motivi:
a) sono diminuiti coloro che erano anni che aspettavano l'arrivo di un
auto elettrica (questi sono disposti anche a qualche sacrificio)
b) sono finiti gli incentivi
c) la propaganda volpina contro le auto elettriche comincia a fare
effetto (un indeciso potrebbe scartare l'auto elettrica,
spaventato dal terrorismo di restare a piedi, d'inverno o
d'estate, per il freddo, per colpa del condizionatore, come
esagerato da un giornalismo prezzolato, etc.)
"Ogni anno la società di consulenza Deloitte conduce un'importante indagine
sulle tendenze del mercato automobilistico. E in particolare il
comportamento verso l'acquisto di un'auto. Questo "Global Automotive
Consumer Study" esiste già da 14 anni e vediamo che nel corso degli anni
è proprio la mobilità elettrica ad essere emersa al centro delle
preoccupazioni."
Sono curioso, ravaniamo fuori il link:
<
https://www.deloitte.com/global/en/Industries/automotive/perspectives/global-automotive-consumer-study.html>
"Così, se il rapporto del 2021 si era concentrato sugli acquisti online,
quello del 2022 ha parlato del crescente interesse per l’elettrico
nonostante le preoccupazioni su prezzo, autonomia e tempi di ricarica."
Va detto che queste "preccupazioni" vengono pompate con esagerazioni da
una grossa parte dei media e di blogger di reputazione nulla.
"Poi il 2023 ha evidenziato il desiderio di passare all’elettrico, in
particolare per ridurre i costi operativi dei veicoli. Che dire allora
del nuovo rapporto Deloitte pubblicato all’inizio del 2024?"
"Vediamo che il veicolo a zero emissioni (dal tubo di scappamento) è
ancora al centro dell'argomento. Ma la tendenza agli acquisti non
sta realmente accelerando..."
Ma questa "accelerazione" dovrebbe essere naturale ? Per esempio, nel
tempo abbiamo visto un "accelerazione" dell'acquisto di auto con numero
Euro crescente (da 0 oggi a 7, etc.). Ma quanto ha pesato su questa
"accelerazione" il divieto di circolazione, permanenti o a scacchiera
nel calendario, per auto con numero Euro inferiore ? E le varie
rottamazioni hanno pesato ?
"Secondo il rapporto*, solo il 9% dei francesi considererebbe un
veicolo elettrico come prossimo acquisto. Quindi, ovviamente, è
superiore al 7% dello scorso anno, ma la progressione rimane debole."
Quindi c'e' un aumento dell'interesse per le auto elettriche, ma cresce
in modo moderato.
"Il che rappresenta il rischio di non raggiungere gli obiettivi fissati
dalla Francia e dagli esperti del settore: dal 15 al 20% di veicoli
elettrici, ovvero tra i 6 e gli 8 milioni, sulle strade entro il 2030."
Noto un parallelo con le lampadine LED. Fino al divieto di vendita,
le varie promozioni che regalavano lampadine LED (ENEL, in una fiera
distribuiva, ovviamente usufruendo di finanziamento pubblico, quattro
lampadine LED), avevano poco effetto sugli acquisti, perche' le
lampadine LED veramente valida (da 600 lumen in poi, con colore
caldo-diurno, cioe' tra 2700K e 4000K) costavano da 20 euro fino
anch a 50 euro. Le vendite sono invece esplose quando e' scattata il
divieto di vendita delle lampadine ad incandescenza.
Quindi, se il parallelo vale, fino al 2035, le vendite di EV
saranno moderate per poi crescere geometricamente subito dopo.
"In Francia, si stima che esista attualmente un milione di auto.
Secondo l’esperto Guillaume Crunelle, specializzato nel mercato
automobilistico presso Deloitte, la transizione all’elettrico sta
avvenendo al ritmo più lento previsto. Non perde invece terreno il
termico, con il 40% dei consumatori che continua a prendere in
considerazione un futuro acquisto di benzina o gasolio.
Tanto quanto l'anno scorso. Per quanto riguarda l'ibrido, è
considerato dal 19% degli intervistati."
"Queste cifre sono tanto più interessanti perché non rappresentano
un'eccezione francese. Si tratta, al contrario, di una tendenza
piuttosto globale, ancora più marcata in alcuni mercati come la
Germania o gli Stati Uniti, dove la ripresa dell'energia termica
sembra confermata: si tratta rispettivamente del 49% (+4%) e del
67% % (+9%) di consumatori che considerano il termico come prossimo
acquisto. Si noti inoltre che lo studio è stato condotto prima che la
Germania interrompesse improvvisamente i suoi aiuti all'acquisto.
Il che senza dubbio non farà altro che rafforzare queste cifre quest’anno.
In Cina, invece, continua il calo delle intenzioni di acquisto dal
termico a favore dell’elettrico: 33% per il termico nel 2024, contro
il 45% del 2023."
Quali sono le ragioni di questo ? I legislatori europei dovrebbero andare
in Cina e capire come mai il paese sta anticipando cio' che anche
l'occidente DOVRA' fare.
"Se l’anno scorso in Francia le auto elettriche rappresentavano il 16,8% dei
veicoli venduti, in crescita di tre punti rispetto al 2022, per Deloitte
potremmo aver raggiunto un plateau, e la crescita dell’elettrico nei
prossimi anni non dovrebbe essere così rapida come previsto."
Quindi non e' un calo degli acquisti, ma una tendenza di acquisti
costante.
"Nonostante gli aiuti statali messi in atto in un certo numero di mercati
per passare all’elettrico,
Dove ?
"e anche i prezzi che tendono a scendere mentre infuria la concorrenza tra
i produttori (in particolare la politica aggressiva di Tesla che fa
scendere i prezzi di tutti), alla fine sono sempre le stesse argomentazioni
che sembrano emergere per quanto riguarda l'automobile elettrica."
"Quindi il criterio dell'autonomia rimane molto importante: nella maggior
parte dei paesi esaminati, i consumatori desiderano 400 km o più di
autonomia."
In molti casi non e' una necessita' ma una abitudine ad andare dal
distributore, ad esempio, a fine settimana, quando si va al centro
commerciale per fare la "spesa settimanale". Chi ha il garage, e
sappiamo che sia ben oltre la meta' degli automobilisti, deve solo
abituarsi, prendere in considerazione che non ha piu' bisogno di andare
dal benzinaio, ma puo' "fare il pieno" ogni sera a casa propria.
"In Germania chiedono anche 600 km o più. Quando si tratta del tempo di
ricarica previsto per riempire la batteria dallo 0 all'80%, vince
l'intervallo "tra 21 e 40 minuti". Quindi più autonomia, meno tempi di
ricarica,"
Esattamente la visione dell'abitudinario dal benzinaio. Invece,
occorre, per chi lo puo' fare, cambiare approccio: la ricarica non si
fa alla colonnina, ma a casa propria, ogni giorno (notte).
"e poi il prezzo! Proprio quest’ultimo resta il primo ostacolo alla
transizione all’elettrico."
E come da recente confronto, il prezzo colpisce in particolare l'Italia
e i paesi dell'est europeo, mancando una offerta di auto elettriche
"utilitarie". Basta guardare qual e' l'auto piu' venduta tra quelle
termiche in Italia: la Panda. E mi arriva un dejavu ... non c'era una
volta la Panda Elettra ? Motore elettrico da 14 kW e 100 km di autonomia.
Anno: 1992, prezzo poco piu' di 25 milioni di lire. Fuori produzione
nel 1998.
Oggi, grazie alle batterie al litio (che allora non c'erano), quella
Panda sarebbe molto interessante. Ma Marchionne aveva deciso altrimenti.
Ed invece abbiamo una impossibile da pagare Panda ad idrogeno, con
motore da 60 kW.
Che tipo di auto si aspetta chi acquista una Panda oggi ?
Motore da 40 kW, lunghezza meno di 3,7 metri, peso 1 tonnellata.
Di fatto sarebbe simile alla Dacia Spring, prezzo meno di 20'000 euro.
Questa e' l'auto FIAT che mancava, quando ancora c'era tempo per salvarla.
"E il 62% dei francesi intervistati non vuole spendere più di 30.000 euro
per l'acquisto del proprio veicolo elettrico. Rispetto al 56% dell'anno
scorso. L’inflazione è passata laggiu'."
E direi che il 50% degli italiani non vuole spendere piu' di 20'000-25'000 euro.
*Sondaggio effettuato tra il 12 e il 16 ottobre 2023 su 27.000 persone
in 26 paesi, di cui 1.000 in Francia."