On 2024-02-03, Zotto T <
zott...@gmail.com> wrote:
> .. come con la legge, in generale.
Come la "giustizia" in generale.
La legge non prevede favoritismi,
Ma la sua applicazione da parte dei giudici, potrebbe.
> Senza voler entrare in merito a casi particolari, mi pare di notare
> la tendenza generale a ritenere alcune categorie di utenti della strada,
> in quanto più "deboli", più protette e in qualche maniera meno
> responsabili.
Mi sembra una regola ragionevole.
Vede, chi e' protetto da una scatola d'acciaio e' naturalmente meno teso ad
evitare scontri, e' piu' propenso a "rischiare".
E poi c'e' la prudenza: un pedone, ad esempio, puo' permettersi di essere
distratto, perche' l'impatto del suo corpo, oltretutto composto di vari
parti molli, difficilmente causa feriti (nella folla, quante volte ci
e' capitato di urtare o essere urtati, con al massimo risultato di una
bestemmia ?). Un automobilista DEVE invece applicare maggiore diligenza
perche' l'effetto dei suoi errori e' decisamente maggiore, fino al
drammatico.
Mi permetto di citare un esempio dal Codice Civile di un caso in cui la
gravita' della responsabilita' e' legata dalle "circostanze", ovvero
non si applica un criterio assoluto:
comma 1 dell'art.1710:
"Il mandatario è tenuto a eseguire il mandato con la diligenza del buon
padre di famiglia; ma se il mandato è gratuito, la responsabilità per
colpa è valutata con minor rigore."
E' un esempio di come la legge si applica diversamente sulla mera
applicazione delle "condizioni di contorno" che non sono direttamente
legate al "fatto". Ovvero, se mi pagano, rispondo in modo piu' grave
che del caso in cui ho dato il mio operato "agratisse".
> Di contro alcune altre tipologie di veicoli sono brutti & cattivi a
> prescindere, solitamente quelli più veloci e pesanti.
Ed infatti, si richiede una patente speciale oltre certi limiti: la C,
la D, la E, con aumentate verifiche. Questa maggiore severita' nel
verificare le "capacita'" psico-fisiche (e non solo di "preparazione"
formale, che di per se non richiederebbe una maggiore frequenza
e severita' della citate verifiche) e' riflessa anche in una maggiore
severita' nel caso di violazioni: le motivazioni sono uguali.
> Ovviamente un veicolo più veloce e pesante dovrebbe richiedere più
> attenzione e responsabilità nella guida, per i possibili danni che
> verrebbero fatti in caso di comportamenti illeciti,
E quindi vedo che siamo d'accordo.
> ciò non toglie che in teoria tutti gli utenti della strada
> dovrebbero rispettare le stesse regole.
Non "in teoria", ma nella realta' della legge e della giurisprudenza
(la sua applicazione). Le regole da rispettare SONO uguali (con le
ovvie differenze dovute dal mezzo, ad esempio, con limitazioni ben
precise, una bicicletta puo' anche utilizzare un percorso pedonale,
non cosi' invece un mezzo pesante).
> Nella pratica, certi comportamenti sono invece stati sdoganati come
> accettabili da parte delle suddette categorie "deboli", con la
> scusa che creano pochi problemi e "cosa vuoi che sia".
ATTENZIONE: stiamo parlando della "lettera della legge" o una
"legge non scritta" diventata consuetidine tra gli utenti
della strada ? Lei e' partito con l'insinuazione che di fronte
alla legge qualcuno e' favorita, ma non mi risulta, attenuanti
a parte, come descritto sopra.
> Cosa vuoi che sia se un pedone attraversa col rosso?
Io ho preso una multa, per avere attraversato da pedone un
semaforo con il rosso (giovane studentello ...).
Il problema quindi non e' la legge, ma il vigile che manca
oggi a sanzionare vari comportamenti erronei agli incroci.
Dove sono finiti ?
> Cosa vuoi che sia se una bicicletta sorpassa sulla destra?
Questo non e' di per se una violazione, anche se irrita
tanti automobilisti per la rabbia di vedersi sorpassati
fermi in colonna. Dipende da come avviene il sorpasso.
Se uno sfreccia, senza essere in grado di fermarsi nel
caso di eventuale apertura della portiera, o peggio,
nel fare il sorpasso, si pianta poi davanti all'auto,
obbligando l'auto a cambiare andatura, e' indubbiamente
in violazione. Ma se il sorpasso avviene in sicurezza e
senza ostacolare l'auto, siamo in un caso simile
all'avanzamento a colonne parallele, dove anche le auto
sorpassano a destra.
Piuttosto, come la mettiamo (e mi capita almeno una volta
ad ogni viaggio) con gli automobilisti che sorpassano una
bicicletta per poi svoltare subito dopo a destra,
costringendo il ciclista ad una frenata, anche brusca ?
E notare, mentre per l'automibilisti, riprendere l'andatura
e' questione solo di premere un pedale, per il ciclista,
e' una faticosa andatura per riprendere il ritmo.
Insomma, non esiste una categoria "santa" e una "malvagia",
semplicemente ognuno esagera gli incovenienti che
subisce, minimizzando i fastidi, anche i danni, che causa
ad altre categorie di cui non fa mai parte (altrimenti
saprebbe cosa fa). E tra parentesi, alcuni poi tendono
a ragionare per categorie: tutti i ciclisti sarebbero
dei "pirati" (e vengono puniti per la mera appartenenza
alla categoria) e tutti gli automobilisti dei "santi".
> Cosa vuoi che sia se un monopattino viaggia contromano?
Ovviamente e' una eclatante violazione, non ci sono scusanti
di alcun tipo (non e' come il ciclista che avanza in
sicurezza a destra), la circolazione contromano e' sempre
pericolosa, in particolare con un mezzo cosi' privo di
protezioni, oltre ad essere prono a bruschi scarti (se
piglia un sasso o una irregolarita'). I tempi di reazione
(non solo per il monopattinista, ma anche per chi gli
viene incontro) si riducono drastricamente in caso di
di incontro contromano.
Ma come detto, dove sono i vigili ?
Non e' che la legge concede deroghe, sono i vigili a
"derogare" ... cosa diversa (non ci sono, punto, o se
ci sono, guardano dall'altra parte).
> Aggiungete voi altri esempi.
Ad ogni viaggio (in auto) c'e' l'imbecille che sorpassa la
colonna a destra (corsia per svolta a destra), per poi
infilarsi davanti se avete lasciato la distanza come
citata dal Codice Civile. Per questo tanti stanno incollati
a quello davanti, ma anche ostacolare un rientro e' una
violazione del codice (lo sapete ?).
Una volta all'incrocio c'era il vigile, che con un gesto
faceva accostare il "furbetto". Ma oggi ?
> Di contro, auguro a tutti voi possessori di veicoli veloci
> e pesanti di non avere incidenti con veicoli di categoria
> "fragile" perché a priori la colpa è vostra,
Solo se non avete usato la diligenza del codice civile
(e qui la "legge della giungla" non sono le violazioni
che danno tanto fastidio agli automoblisti di veicoli
pesanti e potenti, ma bensi' di automobilisti che non
rispettano del tutto il codice della strada, introducendo
consuetudini che pero' vengono, giustamente sanzionate
(o usate come aggravanti) quando ci scappa il ferito).
Ne esemplifico due molti diffuse (e mi ci metto anch'io):
* andare alla massima velocita' permessa dai cartelli
invece che alla velocita' minore richiesta da
condizioni della circolazione, della strada, e del clima
* non rispettare la distanza di sicurezza con il veicolo
davanti
Lo facciamo forse tutti, ma dobbiamo essere consci che se poi
"ci va male" e ci sono testimoni o siamo filmati, che poi
non c'e' la caviamo con un "ma fanno tutti cosi'".
Ma e' la storia del trave nell'occhio: tutti a criticare
altre categorie, ma negano il loro concorso di colpa
nella situazione che si e' verificata.
> fino a prova contraria. Nel frattempo, in attesa di essere
> scagionati, ci si cucca le sanzioni, da quelle più leggere
> a quelle che fanno a coriandoli la patente e confisca
> veicolo. Che san Cristoforo sia con voi.
Sta dicendo che uno prende sanzioni per non avere fatto
niente oppure che viene sanzionati per violazioni che
pero', essendo fatte tutti i giorni, ad ogni momento,
molti non pensano piu' che siano sanzionabili ?
Perche' allora, il titolo delle discussione ...