Google Groups no longer supports new Usenet posts or subscriptions. Historical content remains viewable.
Dismiss

Osservatorio prezzi petrolio e gas naturale

239 views
Skip to first unread message

Roberto Deboni DMIsr

unread,
Nov 8, 2021, 10:34:21 PM11/8/21
to
Quotazioni del petrolio e del gas naturale 8 novembre 2021

ICE Brent Crude (LCOc1) 83,55/158,9873 = 0,5255 $/litro
ICE NBP Nat Gas (NGLNMc1) 203,00/2,739 = 74,115 c£/smc

al cambio del giorno (0,8633 €/$ e 1,1701 €/£)

ICE Brent Crude (LCOc1) 0,4537 €/litro
ICE NBP Nat Gas (NGLNMc1) 0,86722 €/smc

Le quotazioni "ICE" sono quelle del mercato europeo.

Roberto Deboni DMIsr

unread,
Nov 17, 2021, 4:08:22 PM11/17/21
to
Oggi, bene per il petrolio, ma ahiaaa per il gas:

ICE Brent Crude (LCOc1) 80,61/158,9873 = 0,507 $/litro
ICE NBP Nat Gas (NGLNMc1) 252,00/2,739 = 92,004 c£/smc

E come non bastasse, scivola l'Euro:

cambio del giorno (0,8831 €/$ e 1,186 €/£)

Ecco il prezzo in euro secondo le quotazioni ora:

ICE Brent Crude (LCOc1) 0,4477 €/litro
ICE NBP Nat Gas (NGLNMc1) 1,0964 €/smc

Il gas, cioe', ha superato il costo di 1 euro al m3.

Cosa dicono dal fronte dei distributori di metano ?

Zotto T

unread,
Nov 18, 2021, 3:28:07 AM11/18/21
to

>
> Il gas, cioe', ha superato il costo di 1 euro al m3.
>

C'é un conflitto interiore ;-) in Germania dove da una parte aspettano il gas russo e dall' altra bloccano le autorizzazioni al gasdotto NS2 e ogni volta che si mettono i bastoni fra le ruote, tipo ieri, il gas sale di prezzo. Prepariamo i cappotti.

M C

unread,
Nov 18, 2021, 3:36:54 AM11/18/21
to
Il giorno giovedì 18 novembre 2021 alle 09:28:07 UTC+1 zott...@gmail.com ha scritto:
> C'é un conflitto interiore ;-) in Germania dove da una parte aspettano il gas russo e dall' altra bloccano le autorizzazioni al gasdotto NS2 e ogni volta che si mettono i bastoni fra le ruote, tipo ieri, il gas sale di prezzo. Prepariamo i cappotti.

più che un conflitto interiore c'è un conflitto con USA, i tetteski da un lato vogliono il ngas russo, gli serve, NS2 è perfetto. dall'altro non vogliono troppi casini con USA che premono affinché comprino a caro prezzo il loro. merkel e il suo successore devono solo pregare che l'inverno in arrivo sia mite ... gazprom continua a NON prenotare passaggi via ucraina e polonia, dice che non è tenuta, che rispetta gli impegni contrattuali e visto che nessuno contesta questo dev'essere vero :)
che poi, mettiamo che NS2 non esista. non è dipendenza peggiore dipendere dalle gasiere yankees che se serve a loro o vogliono qualcosa in cambio stile estorsione non mandano niente?

Roberto Deboni DMIsr

unread,
Nov 19, 2021, 10:15:16 AM11/19/21
to
On 18/11/2021 09:36, M C wrote:
> Il giorno giovedì 18 novembre 2021 alle 09:28:07 UTC+1 zott...@gmail.com ha scritto:

gggggggggggggggggggggggggggggb ggggggggggggggggggggggggggggggggg gg ggg

>> C'é un conflitto interiore ;-) in Germania dove da una parte

si dice "interno" :-) (ma forse non ho capito il suo "occhiolino" :-)

>> aspettano il gas russo e dall' altra bloccano le autorizzazioni
>> al gasdotto NS2 e ogni volta che si mettono i bastoni fra le
>> ruote, tipo ieri, il gas sale di prezzo. Prepariamo i cappotti.
>
> più che un conflitto interiore c'è un conflitto con USA,

hmmmm ....

> i tetteski da un lato vogliono il ngas russo, gli serve,
> NS2 è perfetto. dall'altro non vogliono troppi casini con
> USA che premono affinché comprino a caro prezzo il loro.

"caro prezzo" ?

Qualcuno dice che il gas naturale americano, insieme a quello
nigeriano e di altre fornitori, non collegati tramite gasdotti,
stanno calmierando il prezzo preteso dai russi. Ma forse non
ho capito nulla dei mercati internazionali dell'energia.

Eppure:

<https://www.cnbc.com/2021/10/05/gas-price-surges-to-a-record-high-in-europe-on-supply-concerns-.html>

"Soaring wholesale prices have partially been caused by a surge
in demand, particularly from Asia, as economies emerge from
Covid-19 induced lockdowns. A cold European winter and spring
also meant supplies had already been heavily depleted by the
summer."

Allora, nella mia piccola mente ho concluso che il prezzo del
gas naturale dipende da tanti fattori, non c'e' uno solo che
incide unicamente. Ad esempio, come accaduto per i latticini
(chi se lo ricorda ?), la crescente domanda da un estremo
oriente che sta sperimentando la sua entrata in massa nella societa'
del consumismo, e' sicuramente qualcosa da aggiungere nelle
equazioni dei "mega-esperti" del settore.
Insomma, un miliardo di nuovi consumatori, secondo voi non
dovrebbe avere effetto sui mercati internazionali ? Io dico di
si'. In particolare, i cinesi sono stufi di respirare lo smog
che l'Europa ha visto l'ultima volta negli anni sessanta
(quando si riscaldava ancora a carbone e gasolio combustibile)
e ora sono in vigore severe disposizioni per la conversione
degli impianti di riscaldamento nelle grosse metropoli cinesi,
da carbone o gasolio a gas naturale. Secondo voi non avrebbero
alcun effetti sui prezzi del gas naturale ?

Poi, sembra che l'inverno scorso sia stato particolarmente
rigido in buona parte dell'Europa (non dalle mie parti, ma,
suvvia, localmente siamo una inezia, conta l'intera Europa),
e quindi l'inverno scorso hanno dato fondo alle scorte di
gas naturale. E quindi nell'estate 2021, l'Europa ha
iniziato gli acquisti per ripristinare le scorte. All'inizio
senza particolari effetti sulle quotazioni, ma ad un certo
punto il mercato ha "sentito la fame" di gas della Europa
e ha cominciato a reagire, come solo oggi il grosso dei
consumatori nazionali ha capito (ma se guadate il sito
sotto, vedete quanto e' iniziato la risalita dei prezzi, cortesia
di A2A):

<https://www.a2aenergia.eu/area_clienti/tariffe/clienti_non_domestici/gas/TTF.html>

Come potete vedere, da un minimo di 0,185007 €/smc di fine
inverno 2020/2021, si e' risaliti a piu' dei prezzi del
"freddo" (come riportato dalla notizia) inverno 20/21,
gia' nel maggio 2021. Ed in agosto, quando era in pieno
attivita' il rifornimento delle riserve strategiche, siamo
gia' a un +50% sul picco massimo invernale 20/21.
Hmmm, clienti fedeli al SEN (tariffa di tutela) siete avvisati,
ecco, fresco, fresco, il TTF per il mese di ottobre: 0,7 €/smc ...

E poi:

"Meanwhile, falling domestic production, adverse U.S. weather
conditions and essential maintenance works have created a
tight gas market and made restocking gas supplies ahead of
the coming winter difficult across the region."

La "domestic production" e' ovviamente quella britannica, che
e' calata (come e' quella "nazionale" italiana dello stesso
periodo ?). Ma le condizioni avverse climatiche negli USA
hanno avuto effetto anche sugli acquisti di gas USA da parte
degli italiani. Il che ci riporta alla questione delle scorte.
E' inutile che gli italiani strillino: con il gas naturale
non si riesce a superare qualche mese di scorta, forse mezzo
anno. E poi c'e' il buio (letteralmente, viste le scelte
energetiche storicamente imposte ad una ENEL che eppure un
po' di nucleare cerca di gestirlo ugualmente, seppure fuori
dal vigliacco territorio nazionale).

Il problema e' che il mercato europeo attuale e' fortemente
dipendente dalle consegne dei gasdotti (al contrario di
quello petrolifero, che non e' cosi' dipendente da dalle
consegne degli oleodotti). E quindi e' esattamente il contrario
di quello che lei pare pensare. Ma chi sono io per darle torto ?

> merkel e il suo successore devono solo pregare che l'inverno
> in arrivo sia mite ... gazprom continua a NON prenotare
> passaggi via ucraina e polonia, dice che non è tenuta,
> che rispetta gli impegni contrattuali e visto che nessuno
> contesta questo dev'essere vero :)

Veramente il sig.Putin e' stato molto esplicito (mia parafrasi):

"Il gas naturale va estratto, e questo ha dei costi, ma senza
ordini garantiti, andiamo ad estrarre giusto quello che serve
a tenere in piedi il mercato."

In altre parole, nel 2020, molte aziende europee non hanno
confermato gli ordini di acquisto a lungo termine, ed ora
siamo alla resa dei conti: gli acquisti sono fatto al prezzo
della giornata, mentre il sig.Putin aspetta contratti a
medio-lungo termine (ovvero prezzo bloccato per un certo
periodo). Non c'entra nulla la capacita' dei gasdotti o
la diatribe russe verso gli ucraini e ora anhe il ricatto
bielorussi (ma Putin ha bacchettato Lukashenko per questo).

> che poi, mettiamo che NS2 non esista. non è dipendenza
> peggiore dipendere dalle gasiere yankees che se serve a
> loro o vogliono qualcosa in cambio stile estorsione non mandano niente?

Forse mi sara' sfuggito qualcosa in mezzo secolo di notizie,
ma quando mai gli "yankee" hanno posto un embargo sull'Europa ?
Se non sbaglio, i russi, invece, un paio di volte i rubinetti
del gas li hanno chiusi. O e' stato un mio "sogno" ?

La ragione "politica" per cui gli americani non vedono di
buon occhio una crescente dipendenza germanica dal gas russo
e' cosi' banale, che mi fa specie scriverlo: e' la ricattabilita'
della Germania verso la Russia che preoccupa gli americani.

Zotto T

unread,
Nov 19, 2021, 2:21:09 PM11/19/21
to
Il giorno venerdì 19 novembre 2021 alle 16:15:16 UTC+1 Roberto Deboni DMIsr ha scritto:

> La ragione "politica" per cui gli americani non vedono di
> buon occhio una crescente dipendenza germanica dal gas russo
> e' cosi' banale, che mi fa specie scriverlo: e' la ricattabilita'
> della Germania verso la Russia che preoccupa gli americani.

Dove finisce la politica e dove comincia una forma di guerra, che come sempre nasce da voler farsi i propri interessi a scapito di qualcun altro?
Due cose, North Stream (senza il 2) e South Stream: per il mio modo di vedere i russi hanno una pazienza di Giobbe.

Zottosky

M C

unread,
Nov 19, 2021, 2:48:33 PM11/19/21
to
Il giorno venerdì 19 novembre 2021 alle 16:15:16 UTC+1 Roberto Deboni DMIsr ha scritto:
> La ragione "politica" per cui gli americani non vedono di
buon occhio una crescente dipendenza germanica dal gas russo
e' cosi' banale, che mi fa specie scriverlo: e' la ricattabilita'
della Germania verso la Russia che preoccupa gli americani.

ahahah!! è la favoletta, il mantra degli yankees, un'altra delle loro panzane come le armi di distruzione di massa di Saddam Hussein. in realtà gli secca che se europa compra ngas russo non compra il loro, ci sono in ballo miliardi di $$ che NON finiscono nelle loro tasche. questioni di vil moneta e basta. si ricordi ... MAGA. paperoga lo diceva esplicitamente, JB non lo dice ma lo fa. usa se ne stra-sbattono del resto del mondo per fare solo ed esclusivamente i loro comodi.

Roberto Deboni DMIsr

unread,
Nov 21, 2021, 6:12:03 AM11/21/21
to
Ripeto: quante volte gli americani hanno tagliato il "gas" agli
europei ?

Zotto T

unread,
Nov 21, 2021, 6:16:26 AM11/21/21
to
Il giorno domenica 21 novembre 2021 alle 12:12:03 UTC+1 Roberto Deboni DMIsr ha scritto:

> Ripeto: quante volte gli americani hanno tagliato il "gas" agli
> europei ?

Basta che non si permettano di comprarlo da altri...
Oh, non da ora, dai tempi di Mattei.

M C

unread,
Nov 21, 2021, 6:26:05 AM11/21/21
to
Il giorno domenica 21 novembre 2021 alle 12:12:03 UTC+1 Roberto Deboni DMIsr ha scritto:
> Ripeto: quante volte gli americani hanno tagliato il "gas" agli
> europei ?

non ne hanno bisogno ... hanno molti altri modi di ricattarci. dazi per esempio? veti vari per esempio? obbligo di acquistare da loro al prezzo che decidono loro quello che ritengono per loro conveniente? vedasi ss400 & turchia, partecipare alle loro guerre del caXo?
noi li chiamiamo alleati, loro ci considerano vassalli e servi in divenire e sempre meno importanti visto che ora guardano al pacifico.

Roberto Deboni DMIsr

unread,
Nov 21, 2021, 8:02:29 AM11/21/21
to
On 19/11/2021 20:48, M C wrote:
> Il giorno venerdì 19 novembre 2021 alle 16:15:16 UTC+1 Roberto Deboni DMIsr ha scritto:
>> La ragione "politica" per cui gli americani non vedono di
> buon occhio una crescente dipendenza germanica dal gas russo
> e' cosi' banale, che mi fa specie scriverlo: e' la ricattabilita'
> della Germania verso la Russia che preoccupa gli americani.
>
> ahahah!! è la favoletta,

Una favoletta che la politica estera tedesca e' influenzata dalla
dipendenza germanica dal gas russo ?

Anche se certamente i venditori di gas ci mettono il loro zampino
(ma in modo non assolutamente piu' pernicioso dei venditori arabi
e russi), a livello di governo, ovvero anche della maggior parte
della nazione americana, a cui non gliene importa nulla di vendere
gas, decisioni come le sotto citate sono perlomeno "problematiche":

<https://www.deutschlandfunk.de/nord-stream-2-wie-abhaengig-ist-deutschland-von-russischem-100.html>

"Welche politischen Interessen gibt es?"

Il chiaro vantaggio di Nord Stream 2, per la Germania (e la Russia)
e' che non attraversa il territorio di paesi terzi (e in rapporti
problematici o con la Germania - vedi Bielorussia, o con la Russia,
vedi Ucraina), essendo un collegamento diretto tra il porto di Narwa
in Russia e la Germania.

Nella notizia si ricorda che la quota europea del consorzio include
anche l'Austria (OMV), il Regno Unito (Royal Dutch Shell) e la Francia
(Engie), oltre alle tedesche Wintershall Dea e Uniper. Ma ovviamente
la nazione piu' interessata e' la Germania, che avrebbe il controllo
di tutto cio' che "arriva" dal gasdotto.

Notare che Nord Stream 2 non e' necessario per aumentare la capacita',
perche' i gasdotti esistenti superano in capacita' la domanda.
Quindi qualcuno mette anche in dubbio che abbia senso economico
(ovvero il costo non sarebbe giustificato avendo altre vie non
utilizzate). E questo aspetto conferma che le ragioni di Nord Stream 2
sono principalmente di natura politica (ovvero di togliere ogni leva
politica a Bielorussia e Ucraina) e non da necessita' tecniche ovvero
di capacita' dell'esistente. Ed allora, se la questione e' politica
in partenza, perche' non dovrebbero avere ragioni politiche anche
gli USA, per l'evidente patto alla Molotov-Ribbentrop, possibile poi
tra Germania e Russia ? (il paragone lo faccio nel senso che i due
paesi di detestano, come allora, anche oggi, ma entrano "in affari"
perche' ritengono che gli convenga)

L'unica ragione per usare Nord Stream 2 INSIEME a tutta la capacita'
esistente, e volere portare la Germania ad una dipendenza per oltre
il 70%-80% del suo fabbisogno ? Dopotutto, va ricordato che molti
in Germania Est rimpiangono i tempi della cortina di ferro, e
ricordano, direi quasi con "affetto", i tempi dei rapporti privilegiati
con l'URSS. La stessa sig.ra Merkel (nata Kasner) non era immune a
momenti di tali nostalgie; va ricordato che la sig.ra Merkel, dopo il
terzo mese della sua vita, e' vissuta nei primi 36 anni, nella Germania
"sovietica", in un sobborgo di Berlino Est, e poi dal 1957 a Templin
a circa 50 km a nord di Berlino. Poi, a 14 anni, la sig.ra Merkel
aderisce al Freie Deutsche Jugend (la gioventu comunista). Dalle sue
parole (parafrasi della traduzione): "In un certo senso la vita era
comoda perche' semplicemente non si poteva decidere altrimenti".
Notare che la sig.ra Kasner, come universitaria, faceva parte della
"elite", ed ebbe anche dei premi per i risultati scolastici,
diplomandosi con il massimo dei voti. E pare che facesse anche
proselitismo marxista (anche se poi ha negato le affermazioni dei
colleghi):

<https://www.spiegel.de/international/germany/new-book-suggests-angela-merkel-was-closer-to-communism-than-thought-a-899768.html>

peraltro una negazione "debole", che chiude con:

"If something turns out to be different, I can live with that."

PS: la sig.ra Kasner e' stata "Merkel" solo dal 1977 al 1982, ma a
quanto pare ha deciso di mantenere per sempre il cognome del
marito (Ulrich Merkel).

A mio parere, questo ha influenzato fortemente la politica della
Germania dal 2005 in poi, allontandandola lentamente da quel
rapporto privilegiato con gli USA che ha portato al famoso
ponte aereo per salvare Berlino Ovest. Infatti, va considerato che
la sig.ra Kasner-Merkel non era sola in questi ricordi nostalgici
e che la maggior parte dei politici dell'est erano parte della
elite della DDR, non erano i perseguitati e oppositori del regime.

Il grafico mostra chiaramente che la Germania e' il maggiore
cliente in assoluto del gas russo, e questo oggi, prima della
totale uscita dal carbone (che invece proviene da paesi
diversi dalla Russia). E mostra anche che il secondo paese
consumatore di gas russo e' proprio l'Italia (da cui seguono
le evidente simpatie sue ?).

Mentre gli interessi britannici e francesi sono di mera diversificazione
delle "forniture" (e non delle "fonti", come invece qualcuno in Italia
dice ...), la Germania evidenzia una vera e propria dipendenza dalla
Russia.

Infatti, 55,6 miliardi di m3 e 20,7 miliardi di m3 vanno rapportati
al consumo tedesco di 88,7 miliardi di m3 e italiano di 70,8
miliardi di m3. L'Italia e' certamente meno "strozzabile" dalla Russia,
ovvero il "peccato" dell'Italia e' la dipendenza dal gas naturale
"come fonte" mentre la Germania dipende anche dai russi
"come fornitore", ma dipende meno dell'Italia "come fonte" dal gas
naturale. Per questo l'aumento delle quotazioni del gas sta
oggi massacrando l'Italia, ma non parimenti la Germania.

La questione politica non preoccupa solo gli americani, che mi
pare la sua tesi, ma anche:

"Polen und die baltischen Länder befürchten, dass sich die Europäische
Union mit der neuen Ostsee-Pipeline in eine größere wirtschaftliche
Abhängigkeit von Russland begibt."

I paesi baltici e la Polonia temono una ripetizione (anche se non
in termini militari) di quanto gia' accaduto nel 1939), schiacciati
tra Germania e Russia in apparente sintonia. Naturalmente tralascio
le proteste dell'Ucraina, che invece sembrano piu' spinte dalla
perdita di dazi sul passaggio del gas naturale (come spiegato,
Nord Stream 2 e' in notevole esubero di capacita', quindi la sua
entrata in funzione significhera' anche chiudere uno degli altri
gasdotti esistenti).

In termini politici e' stato anche coinvolto il COP26, perche' si
teme (ed e' un timore concreto) che la Germania usera' la scusa
del gas naturale per rinviare la riduzione delle emissioni di CO2,
dato che, se da una parte il gas naturale emette meno CO2 del
carbone, a parita' di energia generata, la Germania andra' ad
incrementare altrettanto (di quanto risparmiato in emissioni di CO2
per il passaggio al gas naturale) le emissioni di CO2 per la
chiusura finale delle centrali nucleari tedesche (e qui in
particolare, e' la Danimarca a protestare contro il Nord Stream 2).

E la sua convinzione che il fastidio sia solo degli americani
e' smentito dalle azioni della Unione Europea. Ora, e' vero che
l'UE non puo' vietare Nord Stream 2, ma sta normando in modo sempre
piu' severo sui gasdotti, tentando di rendere estremamente
fastidiosa la fornitura. Ad esempio ha legiferato che il distributore
(il gestore del gasdotto) non puo' coincidere con il fornitore del
gas. Gazprom non era d'accordo, oltre a vendere il gas, voleva
gestire in proprio l'intero gasdotto, ma di fronte al "niet" UE,
si e' rassegnata a spezzare le operazioni, il che significa un
taglio sui suoi utili dalla impresa (il gestore del gasdotto non
puo' essere una mera sussidiaria della Gazprom). Ora, vuole
affermare che la UE e' sotto influenza americana ?

Riguardo agli effetti politici sulla Germania di questa sua
dipendenza dalla Russia (ripeto: un paese che gia' ha fermato le
erogazioni di gas in passato, quindi non si tratta di mere ipotesi),
e' evidente nell'essere la Germania su posizioni molto tiepide
riguardo alla occupazione russa della Crimea. Cosi' tiepide da
avere, quasi naturalmente, assunto una posizione di mediatore
tra Russia e il resto della Unione Europea:

<https://www.dw.com/en/how-crimea-changed-germanys-international-role/a-18322004>

E notare che la fonte e' quella "edulcorata" del governo
tedesco (Duetsche Welle e' una sua espressione). Altri direbbero
che la Germania si e' totalmente chinata davanti alle pretese russe.


Vede, la questione e' paragonabile a quella di una Italia che decidesse
di comperare la maggior parte del gas, ad esempio, dagli Emirati Arabi
e poi dovesse prendere posizione sul tema dei diritti civili negli
Emirati Arabi, con gli Emirati Arabi a dire chiaro e tondo che
non vogliono "interferenze" in faccende interne e che potrebbero
altrimenti imporre delle "sanzioni" sull'Italia.

Zotto T

unread,
Nov 21, 2021, 8:27:11 AM11/21/21
to
Il giorno domenica 21 novembre 2021 alle 14:02:29 UTC+1 Roberto Deboni DMIsr ha scritto:

>cut

Ok, se è come dice come spiega che in Germania stanno mettendo i bastoni fra le ruote in tutti i modi possibili per non far partire il NS2 che altrimenti sarebbe già pronto per funzionare?

Oscaracciato

unread,
Nov 21, 2021, 9:34:06 AM11/21/21
to
On 21/11/2021 12:26, M C wrote:

> noi li chiamiamo alleati, loro ci considerano vassalli e servi in divenire e sempre meno importanti visto che ora guardano al pacifico.

meglio la pax americana, della pax russa o peggio ancora della pax cinese.




--
Oscaracciato
Imola, 46, 16, 146&160++

M C

unread,
Nov 21, 2021, 10:00:07 AM11/21/21
to
Il giorno domenica 21 novembre 2021 alle 14:02:29 UTC+1 Roberto Deboni DMIsr ha scritto:
> Una favoletta che la politica estera tedesca e' influenzata dalla
> dipendenza germanica dal gas russo ?

la tetteskia fa i suoi conti e i suoi affari, idem altri paesi UE. Il gas russo serve e servirà per molti decenni ancora. senza NS-2 da dove arriverebbe? Russia non ha motivo di finanziare col transito paesi ostili e appena possibile smetterà.
quindi il gas che serve da qualche parte deve pur arrivare ... via gasiera tanto anche se non tutto visto che c'è qatar, nigeria, mozambico, altri. di sicuro senza gas russo usa possono farsi pagare quel che vogliono.
ripeto, l'intera querelle è essenzialmente una questione di soldi ...
russia più che un nemico è un ottimo fornitore e soprattutto un ottimo cliente. usa solo un padrone.

M C

unread,
Nov 21, 2021, 10:01:20 AM11/21/21
to
Il giorno domenica 21 novembre 2021 alle 15:34:06 UTC+1 Oscaracciato ha scritto:
> peggio ancora della pax cinese.

almeno i cinesi non si occupano delle nostre cose, non mettono veti su questo e quello, pensano solo ai soldi.
in asia ovviamente è altra faccenda, si impicciano eccome.

Roberto Deboni DMIsr

unread,
Nov 23, 2021, 10:41:12 AM11/23/21
to
Perche' in Germania, al contrario che in Italia, non c'e'
un "pensiero unico", ma anche a livello delle caste al
comando c'e' un sano pluralismo.

Lei e' abituato all'Italia, dove a livello decisionale
esiste il "pensiero unico", evidente se non ascolta il
rumore dei finti scontri. E' incredibile come dal punto
di vista dell'energia, la politica italiana e' stata
costantemente in una sola direzione in questo secolo,
non importa chi fosse al governo (Berlusconi, Renzi,
i vari "bicolori", etc.).

Consideri che in Germania si continua anche oggi a dibattere
"nucleare si", "nucleare no", mentre invece, se saliamo al
di sopra del livello di blogger e social/usenet, in Italia
la faccenda del nucleare e' definitivamente chiusa da decenni.

Per chi vive in Italia e magari e' un distratto lettore delle
notizie estere, puo' sembrare tutto normale; puo' sembrare
che l'intero corpo di scienziati, tecnici, accademici, etc.
sia d'accordo nel cassare il nucleare e bocciare il solare
termodinamico e quindi le posizioni critiche sui
social/usenet/blogger, come quelle del sottoscritto,
ritenute posizioni "estremistiche" di qualche fanatico fuori
di testa. Ma in realta' e' una grave anomalia, perche' cio'
avviene solo in un sistema bielorusso, ove chi non e'
d'accordo con la linea al governo, e' subito targato come
di un traditore (lo vediamo, in Italia, oggi, sul tema
del Greenpass e solo perche' non sono ancora riusciti a
trovare un modo per tacciare i dissidenti "sul vaccino
obbligatorio" - che non e' solo composto di No-vax, anzi
probabilmente i no-vax sono una minoranza striminziti - meno
di 1 su 10).

E il fatto che in Italia non serva il bastone per ottenere
un tale pensiero unico, non e' meglio, e' peggio su quello
che dice della situazione socio-politica italiana.


Zotto T

unread,
Nov 23, 2021, 2:39:56 PM11/23/21
to
Il giorno martedì 23 novembre 2021 alle 16:41:12 UTC+1 Roberto Deboni DMIsr ha scritto:

>
> E il fatto che in Italia non serva il bastone per ottenere
> un tale pensiero unico, non e' meglio, e' peggio su quello
> che dice della situazione socio-politica italiana.

E lo viene a dire a me?

Oscaracciato

unread,
Nov 27, 2021, 5:44:45 AM11/27/21
to
On 21/11/2021 16:01, M C wrote:

> almeno i cinesi non si occupano delle nostre cose,

i cinesi son peggio degli europei quando si tratta di colonialismo.

vatti a vedere le porcherie e come stanno riducendo il continente
africano, che ormai si sono letteralmente comprato.



--
Oscaracciato aka UoScAr
Imola, 46, 16, 146 & 160++

M C

unread,
Nov 27, 2021, 8:07:55 AM11/27/21
to
Il giorno sabato 27 novembre 2021 alle 11:44:45 UTC+1 Oscaracciato ha scritto:
> i cinesi son peggio degli europei quando si tratta di colonialismo.

sì, arraffano a più non posso. non peggio di britanni e gallici eh.

> vatti a vedere le porcherie e come stanno riducendo il continente
> africano, che ormai si sono letteralmente comprato.

vero. ma arraffano e basta, si intromettono il minimo sindacale nella politica locale, a loro sta bene lo status quo, il regime che trovano.

cit.: in asia ovviamente è altra faccenda, si impicciano eccome.

usa qui dal 1945 fanno, disfano, decidono, rivoltano ... e arraffano a più non posso.
IMO, QUI i cinesi sono padroni "lontani, distratti", usa padroni troppo "impiccioni e vicini" :)

Oscaracciato

unread,
Nov 28, 2021, 6:15:50 AM11/28/21
to
On 27/11/2021 14:07, M C wrote:

> vero. ma arraffano e basta,

no, decisamente no
:-) / :-(

Roberto Deboni DMIsr

unread,
Dec 7, 2021, 3:56:11 PM12/7/21
to
Il gas ICE non e' piu' citato dal sito Reuters, percio' ora mi
limito al petrolio.

Il Brent grezzo aveva iniziato una discesa decisa a partire
da $82/barile del 25 novembre fino a $69/barile il 1 dicembre
per poi rimanere a $70/barile fino il 3 dicembre.
Ma poi e' rimbalzato, prima con un $74 il 6 dicembre, e
ora (7 dicembre) siamo a $75/barile:

ICE Brent Crude (LCOc1) 75,26/158,9873 = 0,473 $/litro

cambio del giorno 0,886 €/$ e quindi in euro:

ICE Brent Crude (LCOc1) 0,4194 €/litro

Roberto Deboni DMIsr

unread,
Jan 12, 2022, 6:34:00 PM1/12/22
to
On Tue, 07 Dec 2021 14:56:04 -0600, Roberto Deboni DMIsr wrote:

> On Wed, 17 Nov 2021 22:08:12 +0100, Roberto Deboni DMIsr wrote:
>
>> On 09/11/2021 04:34, Roberto Deboni DMIsr wrote:
>>> Quotazioni del petrolio e del gas naturale 8 novembre 2021
>>>
>>> ICE Brent Crude (LCOc1)    83,55/158,9873 = 0,5255 $/litro
>>> ICE NBP Nat Gas (NGLNMc1) 203,00/2,739 = 74,115 c£/smc

Qualcosa si sta muovendo: il petrolio (ICE Brent grezzo)
e' passato da 72,87 $/barile del 17 dicembre all'attuale
84,75 $/barile del 12/gennaio 2022.

Invece il gas sul mercato europeo sta rallentando: 181,00 GBP/100

Quindi 84,75/158,9873 = 0,5331 $/litro
181,00/2,739 = 66,0825 c£/smc

>>> al cambio del giorno (0,8633 €/$ e 1,1701 €/£)

Oggi 12/1 abbiamo 0,880 €/$ e 1,200 €/£ e guarda come vola
la sterlina ... il BREXIT indebolisce chi non c'e' l'ha.

>>> ICE Brent Crude (LCOc1)    0,4537 €/litro
>>> ICE NBP Nat Gas (NGLNMc1)  0,86722 €/smc

Quindi ICE Brent Crude = 0,4602 €/litro
e ICE NBP Nat Gas = 0,7930 €/smc

>>> Le quotazioni "ICE" sono quelle del mercato europeo.

Insomma, per il gas sembra che il peggio sia passato,
quindi anche il secondo trimestre elettrico potrebbe
vedere il Servizio di Tutela in calo.

Per i carburanti, invece il "tunnel" e' ancora buio.

M C

unread,
Jan 13, 2022, 3:13:28 AM1/13/22
to
Il giorno giovedì 13 gennaio 2022 alle 00:34:00 UTC+1 Roberto Deboni DMIsr ha scritto:
> Insomma, per il gas sembra che il peggio sia passato,

io nemmeno me ne sono accorto del peggio :) visto che vado a pellet.
per l'auto, ante aumenti pagavo il metano al distributore circa 0,98/kg, adesso circa 1,1/kg. questione di contratti. altri distributori sono ben più cari (anche > 2,2) ma sapendo, li evito.

per la benza ... nemmeno tanti anni fa era > 2,1/litro, oil a 140 e si diceva che 75 era un buon equilibrio per tutti e siamo sopravvissuti. passerà anche questa.

Roberto Deboni DMIsr

unread,
Jan 14, 2022, 9:52:09 PM1/14/22
to
Ha sfondato il limite raggiunto. Ora e' il grezzo Brent
e' arrivato a 86,70 $/barile e gli analisti parlano di
100 $/barile come fine della corsa.

Il gas ritocca a 208 cent£ dai 181 del precedente intervento.



Roberto Deboni DMIsr

unread,
Jan 24, 2022, 1:40:15 PM1/24/22
to
On 09/11/2021 04:34, Roberto Deboni DMIsr wrote:
Aggiornamento oggi, con il gas che ha fatto +18%

<https://www.reuters.com/quote/LCOc1>
ICE Brent Crude (LCOc1) 86,23/158,9873 = 0,5424 $/litro

<https://www.reuters.com/quote/NGLNMc1>
ICE NBP Nat Gas (NGLNMc1) 222,50/2,739 = 81,234 c£/smc

Il cambio del giorno: 0,882 €/$ e 1,195 €/£

ICE Brent Crude (LCOc1) 0,4784 €/litro
ICE NBP Nat Gas (NGLNMc1) 0,97075 €/smc

Commento: il petrolio si e' aggiustato dopo avere sfiorato
89 $/barile, ma il gas non sembra avere tranquillita'.
Considerate che il prezzo di 0,971 €/smc e' quello
dell'ingrosso, non oso pensare i livelli del TTF.
Per ora A2A ci dice che dicembre 2021 era a 0,884686
in leggera discesa dai 0,965473 €/smc di novembre 2021:

<https://www.a2aenergia.eu/area_clienti/tariffe/clienti_non_domestici/gas/TTF.html>

Roberto Deboni DMIsr

unread,
Jan 29, 2022, 8:52:30 PM1/29/22
to
Quotazioni del petrolio e del gas naturale 28 gennaio 2022

ICE Brent Crude (LCOc1) 90,03/158,9873 = 0,5663 $/litro
ICE NBP Nat Gas (NGLNMc1) 219,83/2,739 = 80,259 c£/smc

al cambio del giorno (0,8971 €/$ e 1,2025 €/£)

ICE Brent Crude (LCOc1) 0,5080 €/litro
ICE NBP Nat Gas (NGLNMc1) 0,96512 €/smc


Promemoria: al 1 febbraio 2021

Brent quotava 56,21 $/barile (+60%)
Nat Gas quotava 47,60 c£ (+360%)
Dollaro quotava 0,829 (+8,2%)
Sterlina quotava 1,133 €/£ (+6,1%)

Il prezzo industriale del gasolio in febbraio era di
51,64 €/ettolitro per cui ipotizzando una relazione proporzionale

abbiamo 51,64/56,21 = 0,919 (o un 10% in meno dell'unita')

Ma il primo e' in euro, il secondo e' in dollari, quindi
accontetiamoci di una semplice regola empirica dell'unita',
ovvero se il Brent oggi costa $90, allora un ettolitro
di gasolio costerebbe circa €90 ovvero 0,90 €/litro come
prezzo industriale. In realta' il prezzo e' sui 0,70 €/litro.

In quanto al prezzo del gas ai clienti, non c'e' bisogno di
ragionarci, se costa 0,965 €/smc all'ingrosso, al minuto non
puo' costare di meno.

Notare come l'Euro nel giro di un anno abbia perso tra
il 6 e l'8 per cento su sterlina e dollaro.

Roberto Deboni DMIsr

unread,
Feb 2, 2022, 5:34:35 PM2/2/22
to
On 30/01/2022 02:52, Roberto Deboni DMIsr wrote:
> On Tue, 09 Nov 2021 04:34:12 +0100, Roberto Deboni DMIsr wrote:
>
>> Quotazioni del petrolio e del gas naturale 8 novembre 2021
>>
>> ICE Brent Crude (LCOc1) 83,55/158,9873 = 0,5255 $/litro
>> ICE NBP Nat Gas (NGLNMc1) 203,00/2,739 = 74,115 c£/smc
>>
>> al cambio del giorno (0,8633 €/$ e 1,1701 €/£)
>>
>> ICE Brent Crude (LCOc1) 0,4537 €/litro
>> ICE NBP Nat Gas (NGLNMc1) 0,86722 €/smc
>>
>> Le quotazioni "ICE" sono quelle del mercato europeo.
>
> Quotazioni del petrolio e del gas naturale 28 gennaio 2022
>
> ICE Brent Crude (LCOc1) 90,03/158,9873 = 0,5663 $/litro
> ICE NBP Nat Gas (NGLNMc1) 219,83/2,739 = 80,259 c£/smc
>
> al cambio del giorno (0,8971 €/$ e 1,2025 €/£)
>
> ICE Brent Crude (LCOc1) 0,5080 €/litro
> ICE NBP Nat Gas (NGLNMc1) 0,96512 €/smc

Speranze per il Servizio di tutela, il gas ICE (Europa)
sta scendendo, siamo a 185 c£, un 10% in meno.

Il petrolio sembra invece fermo a 89-90 €/barile

Uscendo dall'inverno (Marzo per Italia ?) la domanda di
gas, che in Italia per meta' va al riscaldamento, diventa
piu' leggera e se ne avvantaggia anche il settore elettrico ?

Roberto Deboni DMIsr

unread,
Feb 5, 2022, 7:12:25 AM2/5/22
to
Niente da fare, il petrolio torna a salire, superando
un limite dietro l'altro. E il gas torna a 200 c£ circa,
quindi 0,8625 €/smc.

Il petrolio invece 93,27/158,9873 = 0.58665 $/litro
cioe' 0,5124 €/litro.

Roberto Deboni DMIsr

unread,
Feb 10, 2022, 3:14:43 PM2/10/22
to
I giorni si fanno piu' caldi, il consumo di gas diminuisce
(ma non quello di petrolio) e la quotazione scenda a 180 c£.

Nat Gas (NGLNMc1) 180,00/2,739 = 65,717 c£/smc

che a 1,1864 €/£ significa 0,77967 €/smc

Sara' interessante vedere tra alcune settimane i prezzi elettrici
sul sito:

<https://www.mercatoelettrico.org/>

8>< ----

Roberto Deboni DMIsr

unread,
Feb 17, 2022, 9:28:07 PM2/17/22
to
On Thu, 10 Feb 2022 20:14:02 +0000, Roberto Deboni DMIsr wrote:

8>< ----

> I giorni si fanno piu' caldi, il consumo di gas diminuisce
> (ma non quello di petrolio) e la quotazione scenda a 180 c£.
>
> ICE Nat Gas (NGLNMc1) 180,00/2,739 = 65,717 c£/smc
>
> che a 1,1864 €/£ significa 0,77967 €/smc
>
> Sara' interessante vedere tra alcune settimane i prezzi elettrici
> sul sito:
>
> <https://www.mercatoelettrico.org/>

Dunque, e' da alcuni giorni che i prezzi del gas sono scesi
in modo sensibile e sono fermi a quel livello.
Ora direi che possiamo dare una quotazione (dato del 17 febbraio):

ICE Nat Gas (NGLNMc1) 168,00/2,739 = 61,336 c£/smc o se
volete 0,61336 £/smc e con un cambio di 1,1974 €/£ significa
0,73444 €/smc.

Anche ICE Brent grezzo e' sceso, a 92,26 $/barile

Ma e' la discesa del gas che e' piu' interessante perche'
fa diventare sempre piu' concreto l'attesa che il prossimo
TTF (che dara' il prezzo ai consumatori italiani del
Servizio di tutela e dei contratti agganciati al TTF)
sara' per la prima volta da mesi, in discesa.
0 new messages