Chiaramente e' un video provocatorio, nel tipico modo
cagnalesco di dare nootizia che oggi una certa televisione
ci ha abituato a ricevere.
Per esempio, saltiamo al riepilogo:
52 ore (tempo totale dell'impresa)
8,5 ore di tempo di ricarica
41 euro di spesa alle ricariche
230 pagine di romanzo letto
da cui dovremo concludere che per fare 710 km l'auto
e' stata in movimento per 52-8,5 = 43,5 ore
il che corrisponderebbe ad una media di 710/43,5 = 16,3 km/h
Ovviamente non e' cosi', e la ragione semplice e' che con
il solito metodo canagliesco levantino, la notizia e'
storpiata, perche' volendo fare intendere che per fare
710 km in auto elettrica (nella presente discussione si parla
anche di emergenza, ovvero della necessita' di partire subito,
su due piedi, per arrivare prima possibile) ci vorrebbero 52 ore
in realta' ci hanno buttato dentro anche un pernottamento,
da cui, TOGLIENDO LE ORE DI RICARICA (si badi bene) arriviamo
alla ridicola media da ciclista spompato di 16 km/h.
E non si si puo' aspettare nulla di meglio dalla fetida
propaganda canaglia di questo tipo di televisione, adatta
a gente che ama le discussioni da bar, ovvero quelle
discussioni fatte solo per urlarsi addosso (come spesso
poi avviene, appunto, in queste discussioni televisive)
senza scambiarsi alcun reale contenuto, e peggio ancora,
senza fare capire nulla di concreto ai telespettatori.
Telespettatori che cosi' sono stati educati a diventare
dei perfetti idioti, che si lamentano di messaggi piu'
lunghi di una chat (gia' quattro righe li fanno diventare
nervosi, un centinaio di righe li rende isterici),
quando per scambiare informazione reale, specialmente se
si tratta di demolire la propaganda canaglia, ci vuole
molte parole. Ma a loro non interessa, perche' non sono
interessati ad un vero confronto, ma pensano ai dibattiti,
ai NG, come di una arena incivile, dove loro sono novelli
gladiatori della tastiera, in cui contano le alleanze e
non si fanno prigionieri.
Ed ora la parte che costoro odiano con rabbia che puo'
arrivare all'isteria, cioe' un esame meno frettoloso di cio'
che mostra il viedo.
Partenza con un 65% di ricarica e 209 km stimati di autonomia.
Si deduce subito una autonomia nominale di 209/0,65 = 320 km e
gia' questo ci dice che si tratta di una elettrica con una
batteria con una capacita' intorno ai 50 kW·h, che oggi per un
auto elettrica "seria" e' il minimo disponibile a listino.
In altre parole si tratta di auto di corto raggio, non
esattamente l'acquisto di chi pensa periodicamente di fare
710 km (fine settimana dai parenti ?). E questo e' gia' il
primo errore, paragonabile di chi parte come un "fantozzi"
per percorrere tutta l'Autostrada del Sole in una FIAT 500 del
secolo scorso. Gli idioti che nella discussioni lamentano di
dovere fare emergenze ad ogni pie' sospinto semplicemente
non devono, almeno nel breve futuro (man mano che si
densifica la distribuzione di stazioni di ricarica veloce),
acquistare auto elettriche con il minimo di capacita' a listino.
Oltretutto, acquistare un auto da 50 kW·h per spremerla
spesso come fatto nel video significa accorciare non di poco
la vita delle batterie (costrette a cicli ripetuti di scarica
profonda e ricarica rapida - che non fanno mai bene), e
nel caso di una Tesla, forse anche di fare cadere la garanzia
di 8 anni. Insomma, la testardagine di volere far fare ad un
auto quello per cui non e' costruita, giusto per dimostrare in
modo canaglia una tesi preconfezionata.
190 km a velocita' di crociera (quanti km/h ?) lasciano un
17% di residuo ovvero 74 km. L'autonomia stimato totale
corrispondente sarebbe di 74/0,17 = 435 km, segno di un viaggio
a velocita costante e moderata (80 km/h ?).
Divagazione: va ricordato, in ogni caso, che i viaggi a
velocita' costante non sono il campo di confronto in cui
l'auto elettrica eccelle sul diesel. Non per nulla, il futuro
vede ancora una nicchia per i motori a combstione interna:
le lunghe percorrenze, anche se con carburanti alternativi
(dopo il 2030 penso a ammoniaca o metanolo - all'idrogeno
non credo in nessun modo), in particolare per il trasporto
pesante.
Mettiamo che sia stato fatto a 80 km/h, quindi sono passate
in tutto 190/80 circa 2,40 ore. Ma dal video si vede chiaramente
che e' ormai notte. Il che mi lascia perplesso, perche' il video
alle 00'19" NON mostra una luce serale. Insomma, a che ora sono
partiti ?
Ed anche questo e' da canaglie, perche' si vede la didascalia
"Giorno 1" ma in realta' il "Giorno 1" e' quasi finito.
Ora, la "luce" (o mancanza di luce) a Mondragone farebbe
immaginare che si e' almeno un paio di ore dopo il tramonto.
Eppure l'immagine al 00'19" non sembra il tramonto. Insomma
un sospetto taroccamento dei tempi delle immagini ?
Oppure andavano a 60 km/h per un tempo totale di 3,17 ore ?
Interessante lapsus al 00'31":
"ma per non correre rischi decidE di caricare l'auto"
Non avrebbe dovuto dire "decidO" ? Lasciamo perdere,
ma prima di continuare, qualche informazione per i nordici,
che probabilmente non sanno molto di Mondragone: e' un
paesino della Campania di circa 29'000 abitanti che ha
lo status di "citta'" solo per ragioni storiche, eppure
non e' neanche capoluogo di provincia.
Il che fa nascere subito una domanda: ma per quale diamine di
ragione una persona che parte da Roma potrebbe pensare di fermarsi
a Mondragone per fare la ricarica di un auto di media-bassa
autonomia ? Una donna ? Forse tra dieci anni uno potrebbe
anche non porsi il problema, MA OGGI, sappiamo benissimo
che c'e' una grave carenza di stazioni di ricarica operative
e questo puo' diventare critico in localita' modeste, ove
al massimo, se ci sono, abbiamo solo un paio di punti di
ricarica in tutto. Problematico specialmente a tarda ora,
visto che essendo il servizio fornito anche da attivita'
private, fuori orario d'ufficio potrebbero essere chiuse.
Insomma, chi viaggia di notte deve essere scemo (o molto poco
pratico di viaggiare di notte fuori dalle zone che conosce)
per andarsi a cercare una ricarica elettrica in una "mondragone"
del meridione. Ma c'e' di peggio: abbiamo una vettura di
320 km nominali di autonomia per fare 710 km: questo e' un
viaggio che grida la necessita' di utilizzare superchargers!!!
Non fare altrimenti e' tipico del ragionare poco pratico
delle donne. E quanti di voi andrebbero a cercare un
supercharger a Mondragone ? Siete solo a 10 km dalla
metropoli di Napoli, con 70 km di autonomia, e vi fermate a
cercare una ricarichino a Mondragone ? Ma siete proprio
scemi ? Le donne ...
Insomma, se volete usare un auto da 320 km di autonomia
per fare Roma-Reggio Calabria, dovete cercare colonnine di
ricarica di LIVELLO 3. Anzi, prima ancora, dovete capire
cosa e' un "livello 3". Se acquistate un auto convenzionale,
come minimo dovete imparare il piu' rapidamente possibile
la differenza tra benzina e gasolio. Giusto ? Ebbene,
chi acquista un auto elettrica e' bene che impari il prima
possibile cosa significa "Livello 2" verso "Livello 3".
Come minimo, almeno scegliere un "Livello 2" per non fare
la figura del "scemo piu' scemo".
E' l'abc di chi vuole fare lunghi viaggi con auto elettriche.
Insomma, non comportatevi come con il cervello di una bionda
svampita (che cerca dove infilare la pompa di benzina in
un auto elettrica ... il video l'avrete gia' visto).
Il che mi fa nascere anche un altra domanda: ma chi diamine
sceglie la statale per andare da Roma a Reggio Calabria ?
Ho guardato la mappa delle stazioni esistenti, e sono centinaia
intorno a Napoli, il grosso addensate ad est di Napoli,
ma c'e' un "vuoto" proprio intorno a Mondragone.
Ricapitoliamo lo scenario: abbiamo una emergenza, partiamo
subito, con quello che c'e' nella batteria e dopo 2-3 ore
siamo gia' in tilt ?
Per esempio, perche' non puntare subito su Caserta, dove ci
sono piu' di una decina di punti di ricarica da 22 kW ?
Questo ci riporta alla mappa, alle scelte del percorso di
un viaggio lungo quasi per meta' dell'Italia.
E ora sono perplesso: partendo da Roma, ma che percorso hanno
fatto ? Roma - Aprilia - Latina - Terracina - Formia che poi
passa da Mondragone ? Insomma la SS7 via Appia ?
Anzi, neanche tutta, perche' per passare da Mondragone hanno
deciso di deviare sulla Domiziana (costiera).
Infatti la Via Appia da Formia va a Sessa Aurunca, Sparanise,
Capua, Caserta, dove e' pieno di stazioni di ricarica da 22 kW.
Ma tu sei in emergenza per la punta d'Italia e non mi fai
l'autostrada ? E mi devi verso un zona vuota di stazioni
di ricarica *deviando* dal percorso piu' breve ?
Ma poi, dopo solo 3 ore, mi fai gia' un pernottamento ?
In una "zona morta" per un auto elettrica ? Se gia' si
metteva in conto di dormire a Mondragone, forse non era
meglio dormire a Roma e programmare di partire alle 6
del mattino, cosi' da arrivare a Napoli verso le 8, con
la certezza degli orari di apertura di tutte le eventuali
stazioni di ricarica.
Notare il giorno dopo (01'26"), riprende con il 17% di carica e
74 km, quindi significa che si e' fermata subito dove ha trovato
la colonnina non funzionante. Ed e' giorno. Ora mi domando, se
con un auto diesel mi fermo per pernottare dopo solo 2-3 ore di
viaggio, quanto ci metto per fare Roma-Reggio con un auto diesel ?
E' interessante notare come sono preoccupati dallo stato di
carica da decidere di "tentare" di fare il pieno in una zona
isolata come Mondragone, per poi decidere di lasciare ferma tutta
la notte la batteria invece di puntare subito verso Napoli, dove
gia' prima di arrivarci e pieno di stazioni di ricarica (quindi
anche prima di 50 km di distanza).
Buonsenso vorrebbe pensare che lasciare una batteria ferma tutta
la notte non aumenta di sicuro la sua carica ... ma la
disonesta' vuole paragonare un diesel che non fa la sosta
notturna con l'elettrica a cui e' stato imposto un pernottamento.
Tipico di questo tipo di televisione spazzatura.
Ma ancora peggio e' che sulla tangenziale, la scema si mette in
corsia di sorpasso, aumentando il consumo. All'inizio ci mostra
80 km/h, che e' ancora accettabile, ma poi passa a 93 km/h e
chiunque guida da tempo un auto, sa che oltre gli 80 km/h la
resistenza dell'aria e quindi i consumi aumentano in modo
geometrico. Ha timori per l'autonomia e mi vai a 93 km/h,
in corsia di sorpasso, sorpassando un auto dietro l'altra ?
Ma allora si vuole cercare il dramma. Ovviamente la distanza
stimata (che e' calcolata su come si sta percorrendo la strada)
cala: 35 km al 7% ovvero 35/0,07 = 500 km di autonomia
equivalente, il che e' strano ... ma puo' essere che con la
batteria nominalmente scarica (sappiamo ormai che in realta'
un auto elettrica scarica non e' veramente scarica)
l'algoritmo di stima vada in tilt. Poi 27 km a 4% fanno 675 km,
no comment, ma vedo che e' calata a 80 km/h.
Finalmente: 02'40" e' alla ricarica. E ci vogliono due ore per
collegarsi. Neanche dare il nome del servizio, cosi' da evitarlo
come la peste ?
Ma vediamo: Via Generale Francesco Pinto 1 quindi non puo'
essere altri che Italpark SRL. Ora siete avvisati: vi tengono
per 2 ore al telefono, ovviamente sapendo che pagate il tempo del
parcheggio. Siamo a Napoli, che altro ?
Ma il livello di "scemo piu' scemo" aumenta ancora.
Vediamo uno standby[ 1189]Wh (cioe' 1,189 kW·h) con il 5% di
stato di carica, alle ore 13:22 e dopo 1 ora e 40 (sono le 3)
la ricarica e' al 50%. Trattandosi di una batteria da circa
50 kW·h significa che ogni 1% equivale a 0,5 kW·h, quindi c'erano
2,5 kW·h residui a inizio ricarica e 25 kW·h dopo 1 ora e 40,
quindi sono entrati 22,5 kW·h. Il caricatore non e' neanche
di livello 2. Solo una donna potrebbe insistere. Io, con gia'
202 km di autonomia ricaricati (03'05", vedi display), avrei
troncato e sarei andato via per una colonnina piu' "prestante".
03'27" "non mi devo abbattere, sono le 5!". Ma confessa che
il tutto e' durato 4 ore per arrivare al 99% e 389 km stimati.
La matematica tipica di una donna ...
Il caricatore e' evidentemente da 11 kW, e grazie al cielo
non hanno scelto un 3,7 kW (c'e' ne sono in giro).
A questo punto pero' e' un utile una ulteriore lezione per
chi non sa nulla di auto elettriche: le batterie al litio usate
hanno una caratteristica per cui si ricaricano in modo
relativamente rapido per arrivare all'80%, ma poi per il
rabbocco al 100% occorre piu' del doppio del tempo.
In altre parole, se avete fretta, non puntate al pieno!!!
Fatte prima a fare una ricarica in piu' all'80% che farne
una sola al 100%. Trucchi da imparare, tranne che per i
"scemi piu' scemi" a cui occorre un disegnino per capire
che si possono risparmiare ore inutili.
Ma lo "scemo piu' scemo" cresce a livello illari quando
consideriamo che e' andata a scegliere un parcheggio a
pagamento per fare la ricarica: 12 euro di parcheggio!
(03'30"). Ma si puo' essere piu' scemi ?
Come se a Napoli non ci fossero numerose stazioni di
ricarica da 22 kW minimo con la sosta inclusa nel prezzo
dell'energia. Scemo piu' scemo, ma tale e' il livello di
vari commenti (e di molti in questa discussione).
A proposito, se e' la ricarica e' iniziata alle 13:22 e
ha discusso 2 ore con il call center, significa che e'
entrata alle 11:22 e quindi per fare 50 km a 80-90 km/h
non e' partita prima delle 10:50 circa.
Dunque, ti fermi a pernotare dopo solo 2-3 ore di viaggio
e il giorno dopo riparti alle 10:50 per poi affermare che
ci vogliono 52 ore per fare in auto elettrica 710 km ?
Ma che razza di emergenza e' ? E che logica e' ? Da donna ?
Poi scopre che a 130 km/h l'autonomia crolla a 200 km
(da batteria piena).
Ma attenzione, ancora una stranezza da donna: arriva a
Sapri, dopo 203 km a 130 km/h ... che e' notte (04'06").
Ma scusate, come e' possibile ? Relativita' ?
dalle 17:00 alle 19:00 ?
Finalmente la vediamo alle prese con una vera colonnina di
ricarica di ENEL X (04'12"), ma a quanto pare ENEL X deve
risolvere parecchi problemi di gestione e cosi' la povera
neofita, che credeva di avere capito come funziona la
spina, ci mette mezz'ora per iniziare la ricarica.
Questa volta e' almeno un "livello 2" cioe' 22 kW e
nonostante il dito fastidiosamente sopra l'informazione
critica si intuisce un "23 kW·h Aggiunti" che significa
che per fare i 203 km a 130 km/h ha consumato molto
meno di quello stimato (secondo l'indicazione che
l'autonomia era calata a 200 km, sarebbero occorsi
quasi 50 kW·h e cosi scopriamo un altra stranezza
(e perche' il dito fastidiosamente tenta di nascondere
il numero importante).
Da Sapri a Rende sono altri 170 km (ma non c'e' lo dicono),
e quindi e' evidente che potrebbe arrivare ben oltre.
Infatti da Sapri a Reggio Calabria sono 280 km ed e'
evidente che c'e' la puo' fare.
In ogni caso, e' fortunata perche' a Rende, nonostante
l'ennesima scelta incauta (come Mondragone) e' fortunata
e trova due ENEL X, di cui la seconda funziona.
Ma ancora una volta abbiamo un caso di "scemo piu' scemo".
La donna (ormai eufemismo per altri termini) sa benissimo
che per fare la ricarica le tocca stare ferma almeno un ora,
senza contare i chilometri di deviazione e il tempo che occorre
per cercare la colonnina, o le colonnine, se le va bene.
Ebbene, se ha deciso di andare a 130 km perche' ha fretta,
non ci vuole una cima di rapa per capire che fare
170 km + 110 km a 130 km/h servono 2 ore e 15 minuti a
cui occorre aggiungere minimo 1 ora dei travagli
autoimposti, quindi in realta' da Sarpi a Cosenza, con
la scelta da scemo piu' scemo, ci vogliono come minimo
3 ore e 15 minuti piu' ulteriori sofferenza (visita
l'attitudine direi un altra ora).
Non sarebbe meglio invece, partire da Sarpi con una
andatura di 100 km/h e cosi' arrivare direttamente fino
a Reggio Calabria in solo 2 ore 50 minuti ?
Cosa avrebbe invece fatto una persona con un QI medio ?
Prima di tutto andrebbe capita la natura del viaggio.
Una emergenza ? Turistico ? Altro ?
Perche' partire nel tardo pomeriggio da Roma per Reggio
Calabria ?
Se ho una fretta dannatga, non mi fermo, non sicuramente
solo dopo 2-3 ore, ma viaggio tutta la notte.
Se invece non ho una urgenza, ma non una fretta dannata,
probabilmente partirei la mattina presta del giorno
dopo, cosi' da arrivare a cercare le colonnine di
ricarica durante l'orario lavorativo.
Voglio essere veloce ? Voglio viaggiare tranquillo,
magari godendo il paessaggio ?
Se voglio essere veloce, prendo l'autostrada,
what else ? Non certamente vagando sulla via Appia
e poi la Domiziana e cosi' via.
Ma prima di continuare, una informazione: le colonnine
sono in rapido sviluppo, gia' il solo Recovery Plan
prevede 750 milioni di euro per 7'500 superchargers in
autostrada e superstrade piu' altre 13'700 nelle citta'.
Quindi chi pensa di acquistare un auto elettrica nei
prossimi mesi NON DEVE IN ALCUN modo basarsi sulla
situazione odierna, perche' e' in piena evoluzione.
Ma torniamo a pallino, ed immaginiamo una emergenza: mi
vogliono subito a Reggio Calabria, e ci devo arrivare
con la mia auto, perche' non voglio spendere una botta
per l'auto a noleggio (tra parentesi, l'oca giuliva
non ci ha detto quanto ha speso per due pernottamenti ...).
Prima di tutto scopro di essere a poco piu' di mezza carica
(65%). La prima cosa che penso: io conosco bene le stazioni
di ricarica della mia citta' (ho o non ho un auto elettrica ?)
e quindi mi fiondo nella piu' vicina colonnina di ricarica
Ultra Fast. Per esempio, chi e' di Roma potrebbe puntare
dritto sulla Autostrada A1, alla Area di Servizio di
Frascati Est/Ovest (ambedue le direzioni), dove ci sono le
Ultra Fast da 300 kW.
Con quella porto l'auto all'80% di ricarica nel giro di dieci
minuti. Passare dall'65% all'80% non e' tanto, ma per farlo
mi bastano dieci minuti, e quindi perche' preoccuparsi del tempo,
se in cambio guadagno subito quasi 100 km di autonomia ?
Tra l'altro quando viaggio con la mia auto a benzina per un
viaggio comincio sempre con un pieno in loco, presso il
mio benzinaio di fiducia, non sto a spiegare perche', visto
che ci sono troppi ritardati.
Alla Area Frascati ci arrivo senza patemi, anche correndo
se voglio. Poi da quel momento parto avendo almeno 40 kW·h
sotto l'auto ovvero 300-400 km a seconda dell'andatura.
Siamo sulla E821 (diramazione sud della A!), ma in solo 14 km
siamo sulla E45 (A1) per Napoli, a 10 km dal casello di Valmontone
(che e' il 587 km della A1), quindi 24 km dalla Area Frascati.
Il raccordo per la A3 e' al 760-esimo chilometro, quindi
760-587 = 173 km. Questo significa che la prima tappa puo' andare
ben oltre Napoli.
La A3 e' lunga solo 52 km, quindi 173+52 = 225 km che non sono un
problema da fare (la prima tappa della giuliva e' stata di 190 km,
ma con il 65% di carica).
Dopo comincia la A2, che e' di 440 km, quindi dovremo cercare la
prima stazione di ricarica intermedia.
Vediamo, a Cosenza Est e Rosarno Est ci sono 2-4 colonnine Super
Veloce (FAST Recharge) che garantiscono l'80% in 20 minuti su ogni
lato. Cosenza pero' e' a 265 km, quindi, avendo gia' fatti 225 km,
non e' prudente provare ad arrivare fino a li' (490 km in tutto).
Ma chi ha un auto elettrica con piu' di 50 kW·h di batteria,
potrebbe farci un pensierino (e poi arrivare d'un botta R.C.).
A questo punto e' meglio una ricarica veloce a Salerno,
e per questo c'e' l'Autogrill Baronissi Est, giusto al km 2,3
della A2, dove trovate un Veefil della Gilbarco Veeder-Root,
alimentato dalla Galdieri Energy:
<
https://www.gilbarco.it/notizie/145-blog/notizie/536-e-mobility-revolution>
<
https://gilbarco-emobility.com/it/>
E' solo da 50 kW, ma per arrivare all'80% mi basta mezz'ora.
A questo punto i FAST Recharge di Cosenza sono
solo a 250 km, a portata di mano. Nel giro di 20 minuti,
ulteriore rabbocco e sono a Reggio Calabria.
Riepilogando: rabbocco alla partenza (cosa ovvia alla
maggiore parte degli automobilisti, perche' lo fanno
anche con l'auto a benzina), tempo richiesto 10 minuti
all'80%.
Poi tratta di 230 km fino a Baronissi e 30 minuti all'80%
Poi tratta di 260 km fino a Cosenza e 20 minuti all'80%
Poi Reggio Calabria in solo 170 km.
Alla luce delle distanze, e partendo ogni volta con un 80%
di carica, posso benissimo percorrere tutta l'austrada
a 120 km/h forse anche 130 km/h (a seconda delle
indicazioni sul cruscotto). La giuliva afferma che a 130 km/h
l'indicazion era solo di 200 km di autonomia, ma in realta'
pare che abbia fatto di piu '. Ma teniamoci pure il dato di
120 km/h, sarebbero 680/120 = 5 ore e 40 minuti.
Piu' un totale di 1 ora per le ricariche, fanno 6 ore e 40 minuti.
Ma onestamente, dopo 230-260 km, non avreste voglia di fare
una sosta di minimo 10 minuti per una pausa nella guida e qualche
necessita' ?
Quindi, con la povera elettrica (limitata a 50 kW·h) io dico
che Roma - Reggio Calabria si fanno in 7 ore. Arrivavo a
mezzanotte o poco oltre.
Quanto tempo in meno ci mettereste con un auto a pistoni
scoppiettanti ? Possibilmente senza fare gli stakanovisti
con la bottiglia a bordo.
Nel ritorno, posso fare un rabbocco rapido a Rosarno,
43 km dopo Reggio Calabria (20 minuti per arrivare all'80%)
poi Cosenza, Baronissi e poi arrivo a Roma.
Propongo un video del 18 dicembre 2020:
<
https://www.youtube.com/watch?v=afteCc5aoyo>
con una Hyundai Kona da 64kW·h, gia' un pelino piu' adatta
in autostrada. Al minuto 08'00" si menziona la famosa
curva di ricarica, ed infatti il tizio, molto piu'
sveglia della guidatrice proposta, stacca una volta
arrivato all'87%, perche' non ha senso arrivare al 100%
quando si e' in viaggio, dovendo aspettare 40 minuti
con una colonnina FAST e una eternita' con i carichini
da 22 kW o meno. Un concetto da capire per chi e' abituato
solo ai serbatoi di carburante e finire il pieno solo
quando la pistola scatta.
E un altro con una Tesla del 17 settembre 2020
<
https://www.youtube.com/watch?v=nvoCkon83nA>
E' interessante come si comporta questo tizio di fronte
ad una stazione di ricarica farlocca. Ha imparato
che esistono dei filtri limitanti la tipologia di
ricarica nella ricerca dei punti di ricarica :-)
Ovviamente si e' seduto al Sole per una presa in giro,
perche' avendo il 60% di ricarica solo la giuliva
sarebbe rimasta li' per 22 ore ...