IMMIGRATO BLOCCA LA STRADA OGNI GIORNO: SI SDRAIA SULL’ASFALTO ED ESIGE SOLDI
FEBBRAIO 16, 2024 VOX LASCIA UN COMMENTO
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Lo scroccone africano ha capito come parassitare la società italiana sfruttando tutta l’idiozia che la pervade. Ogni giorno si piazza sull’asfalto ed esige soldi, altrimenti non si sposta e le auto non possono passare. Poi torna nel centro di accoglienza dove vive a spese dei contribuenti. Guai a metterlo sotto, lo Stato, lo stesso Stato che non lo rimanda in Africa, ti metterebbe sotto processo.
Succede in Maremma, ogni giorno o quasi, un negro molesto si sdraia in mezzo alla strada, costringendo gli automobilisti a brusche frenate per non investirlo. Poi, quando loro scendono di macchina insultandolo, lui, ospite a scrocco di un centro di accoglienza, esige soldi per spostarsi.
Se glieli danno sparisce per poi ricomparire la mattina dopo. Al bivio di Montorgiali, sulla provinciale che conduce a Scansano, comune dell’entroterra grossetano, è ormai un caso, con torme di guidatori inferociti e il sindaco del paese, Maria Bice Ginesi che non sa più a chi rivolgersi.
Il negro, con pantaloni da mimetica e un giaccone indosso, è un ospite del centro di accoglienza che si trova proprio a due passi dal bivio, quindi con vitto e alloggio garantiti, almeno finché continua la trafila della domanda di ingresso in Italia. Uno dei tanti parassiti giunti nel nostro paese sui barconi, che dovrebbe essere respinto alla frontiera e che, invece, il governo sparpaglia in tutta Italia come un esercito invasore. Intanto, però, ne approfitta per esigere soldi.
Comincia tutto un paio di mesi fa, alla fine del 2023, quando arrivano le prime segnalazioni degli automobilisti fuori di sé dalla rabbia. Il negro molesto ha infatti l’abitudine di sdraiarsi lungo un rettilineo che segue una curva. Chi guida, insomma, se lo trova davanti all’improvviso, appena in tempo per una frenata brusca. E lui non si sposta fino a quando quelli al volante non scendono.
La prima cittadina, dunque, si rivolge ai servizi sociali, al centro accoglienza gestito da una cooperativa, all’unità di psichiatria della Usl (c’è il dubbio che il ragazzo abbia qualche problema di salute mentale), alla prefettura, ai carabinieri. Niente da fare, tutti per una ragione o per l’altra, prendono misure che si rivelano inefficaci a risolvere la situazione. Mica lo si può rimandare in Nigeria.
Intanto, dai cittadini, parte una petizione alla magistratura per capire se c’è almeno un Pm o un giudice che può intervenire, anche se finora il negro non ha mai interrotto le sue apparizioni sulla strada.
Eppure la soluzione sarebbe così semplice. E definitiva.
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