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messa in dubbio correttezza in atto pubblico

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son

unread,
Jun 23, 2021, 5:03:58 AM6/23/21
to
Se mi scrive un cittadino mettendo in dubbio la correttezza del mio
operato di pubblico ufficiale, a che fattispecie di reato devo riferirmi?
Diffamazione no perché lo sta dicendo solo a me, e quindi, che altroo
termine dovrei usare?
(non mi interessa in questa sede riuscire a provare che lui abbia
commesso un reato scrivendo ciò che ha scritto, solo riferirmi alla
fattispecie giuridica, almeno potenziale, del suo comportamento, grazie)

edi'®

unread,
Jun 23, 2021, 9:22:53 AM6/23/21
to
Se un tizio, rivolgendosi a te in privato, mette in dubbio la
correttezza del tuo comportamento come P.U. (senza ingiurie, minacce o
altro) non capisco perché mai starebbe commettendo un reato.

E.D.

Tarantola

unread,
Jun 23, 2021, 11:02:11 AM6/23/21
to
Il 23/06/2021 11:03, son ha scritto:
> Se mi scrive un cittadino mettendo in dubbio la correttezza del mio
> operato di pubblico ufficiale, a che fattispecie di reato devo riferirmi?

Lesa maestà?

Roberto Deboni DMIsr

unread,
Jun 30, 2021, 8:03:18 PM6/30/21
to
ROTFL.

E' interessante notare come sono permalosi certi "pubblici ufficiali".
"A tu per tu" si puo' dire di tutto (salvo minacce) senza che sia
previsto un reato (e c'e' la complicazione della prova, salvo si stia
registrando). E attenzione, se la registrazione viene resa pubblica
al di fuori di un percorso giudiziario e' il presunto offeso a
rischiare una condanna per diffusione di un colloquio privato.

Certo che vietare ad un cittadino esasperato di dire a quattro occhi
ad un funzionario pubblico che ha dei seri dubbi sull'operato (il
che tra l'altro e' utile allo stesso "offeso", piuttosto che di un
cittadino che invece tace a va silenziosamente poi a fare un esposto
...). Il fatto di intimidire il cittadino dal dire schiettamente la
sua, almeno se se resta a quattrocchi, puo' essere controproducente
proprio per il pubblico ufficiale che cosi' non ha modo di capire
le ragioni del disappunto e eventualmente fornire dei chiarimenti,
magari risolvendo sul nascere la diatriba.

Archaeopteryx

unread,
Jul 1, 2021, 5:11:59 AM7/1/21
to
On 6/23/2021 11:03 AM, son wrote:
> Se mi scrive un cittadino mettendo in dubbio la
> correttezza del mio operato di pubblico ufficiale, a
> che fattispecie di reato devo riferirmi? Diffamazione
> no perch� lo sta dicendo solo a me, e quindi, che
> altroo termine dovrei usare?


Non ho studiato diritto ma cadrei dalla sedia se la
fattispecie che hai descritto corrispondesse a un reato o
anche solo un illecito (quest'ultimo presumo nemmeno
possibile).



--
- Se scegli la pillola blu la tua vita
continuerà a fare schifo.
- E se scelgo quella rossa?
- Lo stesso, ma è alla fragola.

son

unread,
Jul 1, 2021, 5:49:43 AM7/1/21
to
Il 01/07/2021 02:03, Roberto Deboni DMIsr ha scritto:
> E' interessante notare come sono permalosi certi "pubblici ufficiali".

E' interessante notare come tu dia giudizi e ricostruisca le ragioni di
una situazione di cui non sai pressoché nulla.

Io non so che esperienza abbia avuto tu con la pubblica amministrazione.
Può anche darsi che ci sia il xx% di fancazzisti, metti tu la cifra che
vuoi al posto di xx, ma ti garantisco che esistono anche numerosi
episodi di maleducazione, vessazione, intimidazione, reiterati nel
tempo, attuati da cittadini che accampano diritti che non hanno.

Ti farebbe bene un giorno della tua vita trascorrerlo facendo il lavoro
di un agente della polizia locale, o di un addetto allo sportello di
qualche servizio, o di un assistente sociale, o di un insegnante. Ti
servirebbe almeno per dare del permaloso a ragion veduta.

Roberto Deboni DMIsr

unread,
Jul 1, 2021, 8:00:12 AM7/1/21
to
On 01/07/2021 11:49, son wrote:
> Il 01/07/2021 02:03, Roberto Deboni DMIsr ha scritto:
>> E' interessante notare come sono permalosi certi "pubblici ufficiali".
>
> E' interessante notare come tu dia giudizi e ricostruisca le ragioni di
> una situazione di cui non sai pressoché nulla.

Nel messaggio dell'OP c'e' tutto, non mi servono altre ragioni.
E' evidente la presunzione, a prescindere dal dettaglio del
fatto concomitante (che sarebbe dovuto esternare), che sia
possibile vietare un "diritto di critica", un atteggiamento
che ho riscontrato spesso nei dipendenti pubblici.
Anzi, nella legge stessa abbiamo un appiglio (ma senza valenza
giuridica, solo "morale") di questa visione dei rapporti tra
funzionario/suddito, ovvero il reato di vilipendia (tipico degli
stati a struttura politica fascista, ma che non c'e' nelle democrazie
libertarie). Ma rileggiamo insieme:

"mi scrive un cittadino mettendo in dubbio la correttezza del mio
operato di pubblico ufficiale"

Si tratta di leggera personale oppure di un documento protocollato ?
Dal fatto che l'OP precisa:

"diffamazione no perché lo sta dicendo solo a me"

ho presunto che fosse una lettera (o una email ?) personale.
Nel "mio mondo", un tale tipo di comunicazione, diretto tu-per-tu
si chiama (se non ci sono ingiurie e minacce) un
"legittimo diritto di critica". Solo chi e' di cultura fascista
(non inteso come "insulto", ma come di visione dei rapporti
sociali) puo' pensare che il "funzionario" sia protetto dal
diritto di critica.

> Io non so che esperienza abbia avuto tu con la pubblica amministrazione.

oltre mezzo secolo ...

> Può anche darsi che ci sia il xx% di fancazzisti,

Che non c'entrano assolutamente niente nella questione.
L'essere un parassita oppure un solerte funzionare non c'entra
assolutamente nulla con il livello di "permalosità giuridica" e
lei lo sa benissimo. Quindi inquadro questa sua battuta in una
tattica atta ad ottenere ragione sapendo in partenza di avere
torto. Ergo, le ha capito e sa di avere torto.

> metti tu la cifra che
> vuoi al posto di xx, ma ti garantisco che esistono anche numerosi
> episodi di maleducazione, vessazione, intimidazione, reiterati nel
> tempo, attuati da cittadini che accampano diritti che non hanno.

Assolutamente vero, e io sono uno di quelli che quando vede un
cittadino che esagera, prendo le difese sul momento della "persona"
dall'altro lato del bancone. Ma come detto, questo non c'entra
nulla con l'oggetto della discussione.

> Ti farebbe bene un giorno della tua vita trascorrerlo facendo il lavoro
> di un agente della polizia locale, o di un addetto allo sportello di
> qualche servizio, o di un assistente sociale, o di un insegnante.

Con la polizia (e i carabinieri) ho spesso collaborato, in Inghilterra
mi e' stato insegnato un rapporto di collaborazione e fiducia con le
forze dell'ordine. Anzi, proprio per questo tipo di rapporto, una
volta non ho presentato un esposto per omissioni d'atti d'ufficio
su un agente perche' vedevo la situazione difficile in cui una
decina di persone lo avevano messo (ne ho parlato solo con il suo
comandante).
Non ho avuto a che fare con assistenti sociali, non e' un settore che
ho frequentato (ne come "volontario", ne come "destinatario"), avendo
altri interessi.
Per quanto riguarda gli insegnanti, non ho chiaro che lezione
dovrei ricevere.
Infine, vedo che lei non ha citato gli impiegati degli uffici. Quando
li ho trovato ricettivi, ho fornito la massima collaborazione, mai
pretendendo che mi dessero fiducia, ma operando diligentemente per
documentare e appoggiare ogni rapporto. Anzi, quando hanno "perso
dei documenti" (i soliti sequestri giudiziari fatti in modo imbecille,
dato che portano via l'intero ufficio ...) mi sono attivato per dare
copie dei miei (e se tutti lo faccessero, si ricostruirebbe tutto
senza piu' essere ostaggio di una casta di procuratori da galera ...).
Vede, considerare il rapporto alla pari, significa che oltre ai
diritti di un rapporto alla pari, scattagno anche gli oneri di
diligenza di un rapporto alla pari.
Questo non penso lei l'abbia considerato.

> Ti servirebbe almeno per dare del permaloso a ragion veduta.

Se il rapporto diventa di sudditanza, il "suddito" incrocia le
braccia e pretende tutto e piu' dal funzionario pubblico.
Come infatto e' la situazione di fatto. Forse, se lei e' sincero
nella sua doglianza, resterebbe sorpreso positivamente nel vivere
in un mondo dove al funzionario si dica senza patemi cosa non
va nell'atto ricevuto, ma in compenso, in questo rapporto con
gli occhi allo stesso livello, vedrebbe piu' facilmente un
cittadino solidale e collaborativo.

edi'®

unread,
Jul 1, 2021, 8:10:13 AM7/1/21
to
Il 01/07/2021 11:49, son ha scritto:

>> E' interessante notare come sono permalosi certi "pubblici ufficiali".
>
> E' interessante notare come tu dia giudizi e ricostruisca le ragioni di
> una situazione di cui non sai pressoché nulla.

Concordo con te che gli apprezzamenti gratuiti andrebbero sempre evitati.
C'è da dire, però, che il tuo messaggio di apertura fa pensare a una
/forma mentis/ un po' retriva... visto che chiedevi che *reato* compie
un cittadino che, privatamente, ti contesta il tuo operato di P.U.

Magari ti sarai solo espresso male, ma se tu leggessi qualcosa del tipo
"sono un consigliere comunale, che reato compie un cittadino che mi
scrive privatamente criticando il mio operato politico", cosa penseresti?

E.D.

son

unread,
Jul 1, 2021, 11:49:28 AM7/1/21
to
Hai ragione, mi sono espresso male. La forma mentis è semplicemente
quella di un lavoratore esasperato da un comportamento che dura da mesi.
Ho sbagliato a ridurlo così a un singolo episodio. E anche a farlo qui.
Il Deboni lo lascio sproloquiare quanto vuole. Chissà se una lettera al
giorno delle sue a un pubblico ufficio può essere considerato reato di
stalking. (oddio, non perché le scrive, ma perché qualcuno poi è
obbligato a leggerle fino in fondo, io almeno mi sono avvalso della
facoltà di smettere prima)



Nox

unread,
Jul 1, 2021, 6:07:37 PM7/1/21
to
Il 01/07/2021 11:49, son ha scritto:
>
> Ti farebbe bene un giorno della tua vita trascorrerlo facendo il lavoro
> di un agente della polizia locale.

Entra nell'ordine di idee che fai un lavoro che ti fa stare sul cazzo
alla quasi totalità della gente con cui hai a che fare.
Un bravo dentista di fiducia è stimato e ben voluto dai propri clienti,
che tuttavia preferirebbero tirarsi una martellata sui coglioni
piuttosto che andare a trovarlo.
Tu nemmeno quello, fattene una ragione :)
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