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I: QUANDO UN CONDOMINIO DIVENTA UNA MAFIA. UNA STORIA PAZZESCA

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Vegeta

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Sep 24, 2000, 3:00:00 AM9/24/00
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From: Stealth
Sent: Sunday, September 24, 2000 11:54 AM
Subject: QUANDO UN CONDOMINIO DIVENTA UNA MAFIA. UNA STORIA PAZZESCA

 
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From: Stealth
Sent: Saturday, September 23, 2000 9:10 PM
Subject: QUANDO UN CONDOMINIO DIVENTA UNA MAFIA. UNA STORIA PAZZESCA

Buongiorno, quando leggo i problemi di altri palazzi penso sempre che quei posti devono essere un paradiso rispetto all'inferno in cui vivo io. Il condominio in cui vivo è considerato in tutto il circondario un'autentica mafia. Un anno fa mi misi in testa, stanco di essere continuamente taglieggiato dall'amministratore, che mi veniva, calmo e tranquillo, a minacciare in casa mia come se niente fosse, mi faceva pagare anche 5 rate (quando le rate annuali erano due), trovava sistematicamente il modo di truffarmi senza che io potessi difendermi in alcun modo, e questo da oltre 9 anni (non ho mai trovato un ladro più abile di lui), forte della protezione dei miei correttissimi condomini (di cui sentirete), decisi di ribellarmi all'ennesimo ricatto. Cinque anni fa, l'amministratore (che non si prendeva neanche una lira sulla carta) aveva convocato un'assemblea per alcuni lavori sulla scala. I lavori non erano necessari, in realtà, ma voi sapete che perchè una opera si possa caratterizzare come innovazione è necessario in pratica che sia d'oro zecchino, pertanto non potevamo ribellarci all'idea che, se si deve pitturare una parete, è necessario usare i rivestimenti più sofisticati e cambiare praticamente tutta la scala. Pur non essendo d'accordo, fummo costretti a sborsare la nostra quota di 2.500.000 lire. I lavori furono sbagliati.

In un altro palazzo, la cosa sarebbe finita in aula giudiziaria e l'amministratore (che non si prendeva neanche una lira ma guai a chiedere di presentare una fattura) avrebbe fatto una brutta fine (Immaginate la scena: "I lavori costarono 22.000.000" chiede il giudice - "Quali 22.000.000? Io ne ho presi...." risponde il muratore; "E la differenza chi se l'è fregata?" disse il giudice rivolto all'amministratore). Ma purtroppo avevamo a che fare con un ladro abilissimo e quindi lui iniziò a perdere tempo, a tergiversare, a girarla, a parlare sotto banco con i condomini, fin quando non ottenne ciò che voleva. Assemblea del 18/01/97 (prima convocazione 650 millesimi -.assemblea nulla ma eseguita lo stesso come se niente fosse): l'assemblea senza addurre alcuna motivazione decide di non agire contro la precedente società e di affidare un nuovo appalto ad un altro amico dell'amministratore (che strano?!) per L.9500000. Quella volta ci salvammo solo per la ribellione di una condomina, esasperata per i continui soprusi a cui era costretta a far fronte, che fece succedere il finimondo. Si alzò il malcontento e nessuno pagò una lira. Cosa fa l'amministratore quando vede che l'assemblea per la prima volta si è ribellata al suo volere, e stavolta non riesce a fare la cresta sui lavori? Semplice, usa il regime della prorogatio, che significa che a dicembre ti autorieleggi e ti tieni il mandato fino a quando non hai fatto calmare le acque, non hai stretto accordi con alcuni condomini (a cui non fai pagare il condominio), non hai trovato il modo di guadagnarci dieci volte tanto, e non sei assolutamente sicuro di essere rieletto. Certo, in effetti, i condomini potrebbero non pagarti, ma tu invii una raccomandata in cui affermi che poichè i condomini non pagano i servizi acqua ed ascensore possono venire a mancare in qualsiasi momento (naturalmente nessun accenno alla riunione di rielezione). A novembre 1998 (dopo 21 mesi dalla prima rielezione), ti fai rieleggere ed inizi a pensare ai lavori. Naturalmente i lavori ora sono di L. 30.000.000 iva esclusa e l'amministratore ha sempre la sua impresa che li deve fare. Nell'assemblea del 04/99 (647 millesimi-nulla, ma eseguita lo stesso), l'assemblea approva i lavori sulla scala per l. 30.000.000, indicando che questi riguardano la scala e la terrazza, che l'assemblea approva il preventivo (si accerterà che il preventivo non esiste), e senza approvare il piano di riparto. Infatti, mentre nei condomini normali il piano di riparto viene approvato dall'assemblea, nel nostro palazzo viene approvato dall'amministratore e dall'architetto del sesto piano sulla base del seguente principio giuridico: in questo condominio l'amministratore viene votato dai condomini dei piani bassi. Pertanto, è corretto che i sig. del quinto piano, (cioè noi) che sono dei fessi, paghino per tutti. Quindi ogni lavoro và ripartito con l'articolo 1124 del Codice Civile, in modo da danneggiare loro. Una terrazza quindi, deve diventare una scala, un androne deve diventare scala, e un cornicione deve diventare scala: "retro prospetto corpo scala e relativo tratto cornicione di riferimento", e la facciata deve diventare scala. Si aspettavano che noi pagassimo e stessimo zitti (con magari qualche altra minaccia come contorno), invece questa volta ci siamo ribellati. Il primo passo fu scrivere una bella lettera in cui contestavamo la ripartizione dei lavori, chiedevano copia del piano di riparto (a noi erano richieste ben 800.000 lire in più rispetto al previsto, ed anche usando il 1124 c'erano comunque 200.000 lire non giustificabili), e del preventivo. Ora, se l'amministratore è d'accordo con l'impresa per prendersi i soldi, è chiaro che non ti mostrerà mai il preventivo. Ma lui alla nostra richiesta non si è perso d'animo: invece del preventivo manda una "stima a corpo" di L. 30.000.000 scritta dall'architetto del settimo piano, che non ha nessun legame con l'impresa, afferma che vuole due rate entro 3 giorni + 6.000 di spese di spedizione, pena decreto ingiuntivo, e di non fargli perdere tempo. Nessun accenno alla questione del 1123-1124. Le 200.000 in più si risolvono inventando un fondo cassa di 2.000.000 L. che copre il buco di bilancio scoperto.

I lavori, per esplicita ammissione scritta, sono "esenti di IVA". A questo punto, minacciati di un decreto ingiuntivo (la delibera era nulla, ma il nr. di millesimi era stato omesso dal verbale, cosicchè la cosa non fu scoperta subito), ci siamo rivolti ad un avvocato. Prima questione interessante: nelle cause condominiali, anche se hai ragione al 100%, il giudice compensa le spese, pertanto non conviene fare una causa, è meglio pagare e stare zitti (in fondo dovresti solo pagare un milione in più). Se proprio si vuole agire, è meglio avviare una procedura conciliativa (leggi: inviare lettere dell'avvocato a tue spese per dare il tempo all'amministratore e amici dell'assemblea di organizzarsi e di verificare dove dichiarare il falso per fregarti). Dopo una prima lettera, in cui si chiese il preventivo e si contestò la ripartizione, lui rispose con un fax (niente preventivo naturalmente), in cui candidamente ammette che il lavoro va ripartito con l'art. 1123, ma che dovrà essere ripartito con il 1124 perchè in quel palazzo quelli che devono essere calpestati siamo noi. "Il suo cliente ha ragione in una cosa soltanto: il fondo cassa di 2.000.000 L. che non era stato approvato dall'assemblea". Nessun effetto sortisce una seconda lettera dell'avvocato in cui si richiede una nuova copia del preventivo, e si chiede l'agevolazione fiscale del 42%. Dopo due mesi, l'amministratore convoca un'assemblea. Il sistema è semplice: noi dobbiamo riunirci per dichiarare il falso e parare le spalle all'amministratore, non dando ai fessi la possibilità di partecipare. Pertanto, facciamo la riunione a casa dell'amministratore e non in sala riunioni, e preavvertiamo i minchioni 2 giorni prima predatando la data di convocazione. Così, anche se loro sostengono che gli è arrivata il 15, su quella convocazione la data è 12 e poichè viene messa nella cassetta delle lettere (senza raccomandata), è la loro parola contro quella dell'amministratore (ed in questo caso è l'amministratore che passa). Se poi si presentassero lo stesso, siccome siamo a casa dell'amministratore, sarà uno scherzo gonfiarli di botte e scrivere ugualmente nel verbale quello che vogliamo noi. Subdorando una trappola, noi non partecipammo a quell'assemblea, pur essendone stati promotori. Nella legalissima assemblea (515,8 mill. prima convocazione - nulla) si dichiarò che i lavori non riguardavano in alcun modo nè la terrazza nè il lastrico solare (contraddicendo la situazione reale, il precedente verbale, e le dichiarazioni scritte dell'amministratore), che si ribadiva inoltre l'esattezza dei preventivi consegnati ai singoli condomini (ho provato a chiedere a qualche vicino il preventivo: uno è scappato via alla mia richiesta, l'altro mi ha detto che stava arrivando per lettera raccomandata "Perchè non me lo dà lei" "Beh... Ma.... In.... Insomma, c'è l'ho in un cassetto, ma non mi ricordo bene qual é"; il terzo: "Beh, c'era un foglio che aveva l'amministratore: io sono una pedina come tanti altri: l'ho approvato ma non l'ho letto!"). Per quanto riguarda i 2.000.000 di fondo cassa richiesti (leggi: tentato furto dell'amministratore che stavolta è stato scoperto), nella precedente riunione l'assemblea l'aveva approvato ma non l'aveva verbalizzato per pura dimenticanza. Mi sembra giusto: la nostra assemblea delibera su quello che è stato detto nella precedente assemblea. Correttissimo. Che fare? Una querela per falso? Ma nel verbale non c'è il nome di chi faceva le dichiarazioni, dovevo farla a tutto il condominio. Dopo due mesi, dopo un botta e risposta tra l'amministratore ed il suo segretario (condomino terzo piano, si occupa di farti firmare il verbale in bianco, e dopo impedire che tu possa dichiarare a verbale qualcosa se a loro non conviene), in cui venivamo presi per commedianti (noi eh?), ma in cui ovviamente si parlava del preventivo (ma noi ancora non l'avevamo visto), fu convocata una nuova assemblea. Stavolta ci presentammo in assemblea con l'avvocato. Sa la sorpresa? improvvisamente si sono ricordati che valeva l'art. 1136 pertanto la riunione non poteva essere fatta. Il verbale non era neanche iniziato che il nostro legale chiese al segretario: "Il sig. **** vuole fare una dichiarazione" - "NO! Il sig. **** la dichiarazione se la fa nella sede opportuna! L'assemblea è chiusa! Scappiamo! Scappiamo! E lei avvocato, MI DEVE LASCIARE IN PACE, CAPITO? MI DEVE LASCIARE IN PACE!!" Inutile dire che il nostro avvocato fu aggredito, ma non fu sporta querela perchè non c'erano i presupposti. Subito dopo, stranamente, il nostro legale ebbe uno strano cambiamento: non c'erano i presupposti per fare nulla: se fai una perizia di parte non ha valore, se impugni l'assemblea ci rimetti, se fai la revoca giudiziaria rischi di fare una azione a vuoto. Insomma: l'unica legge che c'era era che l'amministratore poteva fare decreto ingiuntivo esecutivo nonostante opposizione (leggi: paga una cosa illegale anche se è chiaro che hanno torto loro, e dopo sei-sette anni un giudice di pace, se con le loro conoscenze non pilotano il processo, potrebbe dire che forse c'era qualche "piccola" irregolarità). Riassumendo: erano 7 mesi che pagavo questo legale per vedere un preventivo, ed ancora non sapevo che questi soldi per legge non mi sarebbero stati risarciti. In seguito ci fu una ulteriore riunione in seconda convocazione in cui partecipammo io e mio figlio (delegato da mia moglie). Invocando l'art. 1133 C.C. abbiamo letto una relazione, che fu acclusa al verbale, di 80 pagine in cui si denunciavano tutte le violazioni civili, penali, tributarie, delle norme di sicurezza sul lavoro dell'amministratore. Dopo avere letto questa è stata la reazione dell'amministratore:

- Ti rispondo subito: poichè io non prendo neanche una lira....

- Questo non significa che lei non sia tenuto a rispettare la legge

- Guardi... Lei può fare tutte le azioni che vuole,

a me poco mi tange

- Quindi lei non ha intenzione di pagare le spese

legali

- no

- e neanche di dimettersi

- no

Ci ridevano in faccia, consapevoli che la magistratura ordinaria non avrebbe mai agito contro di loro con le opportune perquisizioni, o con gli interrogatori. Gli avrebbe sempre dato la possibilità di organizzarsi le carte per presentarsi davanti al giudice come dei poveri angioletti. Dopo, per mostrarmi tutta la sua potenza, l'amministratore mi fece vedere un foglio di carta: il preventivo. Era una carta senza nome della società, data, firma, partita IVA, indirizzo della società: nulla. Mio figlio, avendo mangiato la foglia, prese il preventivo e confrontò il carattere tipografico: simile a quello della macchina da scrivere dell'amministratore. Intanto l'amministratore affermò che quel preventivo era stato inviato nella prima raccomandata (quella in cui c'era scritto non farmi perdere tempo). Di fianco, il segretario ci disse: "Visto come siamo stati bravi a girarla? ci siete voluti andare voi dall'avvocato". Cosi nessun risarcimento ci era dovuto. A questo punto mio figlio chiese all'amministratore "I caratteri tipografici corrispondono: questo preventivo non firmato se lo è scritto lei?". Ovviamente l'amministratore si riprese subito indietro il preventivo, e poichè mio figlio glielo strappò dalle mani lo scontro divenne violentissimo. Abbandonata l'assemblea (con l'originale del preventivo; fu poi fatta una copia ed il preventivo fu rimandato all'amministratore via raccomandata R.R.) mio figlio ha chiamato i carabinieri: l'idea era quella di farli entrare in assemblea, fargli interrogare i convenuti su ciò che era accaduto, e fare chiamare la guardia di Finanza per fare quattro chiacchiere con quei gentiluomini. Ovviamente la cosa non fu possibile: mi chiedo però sempre più insistentemente come si fermano delinquenti simili. Forse aspettiamo che loro scrivano a verbale: sì è vero sono un ladro, ecco la relativa documentazione? Perchè un amministratore delegato di una azienda può essere fermato con i processi, le indagini, le perquisizioni, mentre un amministratore di condominio è praticamente libero di fare quello che vuole?

Comunque l'indomani telefonammo al muratore che doveva fare il lavoro il quale fu limpido e trasparente: "Quanto è il preventivo?" "Non....non...non miii mi ricordo. Non mi ricordo" "Ma è firmato?" "Ma non lo so, devo parlare con mio cognato.". Ovviamente non ci ritelefonò per darci il preventivo. In compenso telefonò all'amministratore, il quale ricominciò immediatamente la procedura di assegnazione dei lavori. E' chiaro il concetto? Un amministratore che ruba può salvarsi in due secondi: se viene messo alle strette ricomincia la procedura di assegnazione dei lavori, ed insabbia ogni questione civile e penale (le spese ovviamente ce le rimette il condomino).

Nella nuova assemblea ci presentammo con l'avvocato. Stavolta l'avvocato fu trattato con i guanti gialli (capito il concetto?). L'assemblea approvò il preventivo di una ditta A, con "riserva però di verifica da parte di una commissione composta dall'architetto del sesto piano e da altri tre condomini. Nel caso in cui si ritenessero insoddisfacenti le proposte della ditta A, si passerà alla ditta B". La ditta A fu contattata ma per motivi inspiegabili i lavori non furono eseguiti: in seguito l'amministratore stipula un contratto con la ditta B, senza data, ma risalente al 2000, per prepararsi all'ultima angheria, che ora sentirete. I lavori, per delibera, dovevano essere ripartiti con l'art. 1123, come richiedevamo da tanto tempo. Sembrava potessimo cantar vittoria, per quanto le spese dell'avvocato non coprissero ciò che avevamo risparmiato sull'importo. Non sapevamo che quei gentiluomi dei miei condomini avevano in piedi un altro piano diabolico...

Dopo quattro mesi di prorogatio, durante i quali l'amministratore ha tentato lo stesso scherzo di prolungarsi il mandato in attesa di tempi più sicuri (cosa che non gli è riuscita perchè noi minacciammo di rivolgerci all'Autorità Giudiziaria per l'assegnazione di un nuovo amministratore), egli stipula con la ditta B un contratto. Chiede poi ai condomini, dei quali deteneva da un anno i 30.000.000 che aveva raccolto dopo l'assemblea di marzo (ci salvammo solo noi perchè non pagammo, perchè altrimenti anche noi saremmo stati alla mercede dei suoi ricatti), di versare i soldi necessari entro 20 giorni (in altre parole, prima versatemi i soldi, e poi vediamo se devo essere rieletto o no). I documenti fiscali e contabili sono a disposizione degli condomini presso il domicilio dell'amministratore, (dove se vai devi andare senza testimoni in modo che lui possa girartela come vuole, capito? In questo modo, da 9 anni inibiva il diritto di esaminare pubblicamente le pezze di appoggio. Ci tengo inoltre a dire che era stata richiesta copia della documentazione contabile tempo prima, e, ovviamente la richiesta è stata ignorata).

Nel consultivo, poi, adeguatamente ripartita, la seguente voce: "Amm. 99 L.5000000". In altre parole: quando mi dovevo far eleggere, ho dichiarato esplicitamente che il mio mandato era gratuito. Quando rischiavo una azione di revoca giudiziaria, "io non mi prendo neanche una lira" perchè così ottengo la riduzione della pena ai sensi dell'art. 1710 C.C.; ma ora che me ne sto andando, allora la questione è diversa: il mio mandato era oneroso, il compenso me lo stabilisco unilateralmente io, e voi che avete dovuto rimetterci le spese dell'avvocato a causa di tutti i miei intrighi mi dovete pagare! Volete il preventivo regolare con un impresa non portata da me? volete il contratto d'opera? volete la fattura? Amm. 99 5.000.000. Cari sign.**** vi ho fatto perdere un anno, ho cercato di truffarvi in tutti i modi, ho aggredito da farabutto quale sono pubblicamente vostro figlio dicendogli che "gli avrei dato talmente tanti di quei calci in culo che l'avrei sbattuto fuori dall'assemblea", ho fatto di tutto per trasformare una terrazza in scala, e quindi come premio voi mi dovrete pagare subito 550.000 L. Quando l'amministratore controlla l'assemblea diventa come Dio: può ottenere ciò che vuole entro 5 giorni.

Ma non è finita! L'IVA sarebbe del 10% quest'anno, ma poichè io ho omesso di indicare la data nel contratto d'opera, mi sembra giusto che l'IVA si valuti al 20% (il 10% lo prende lo stato, ed il 10% lo prende l'amministratore no?). Volete contestare? Bene, allora denunciatemi. In sede giudiziaria vi racconterò ovviamente che il contratto è stato fatto il 31/12/1999, così mi salvo e mi dovete anche pagare le spese giudiziarie. Facile no? In altre parole, su un importo di 30.000.000, lui incassava lire 8.000.000 (cioè la sua quota di lavori se la pagava gratis e gli rimanevano 5.000.000 liberi). Lavori che abbiamo dovuto fare per l'incuria dell'amministratore che ha convinto l'assemblea (ancora dopo tre anni non sono chiare le motivazioni), a non agire presso la precedente società.

Fu allora che avvenne qualcosa di nuovo. L'assemblea non rielesse l'amministratore e non gli riconobbe alcun compenso. Era la prima volta che non riusciva a spuntarla. Comunque, anche se l'avessero approvato, io ritengo che non avremmo pagato lo stesso: la legge è fatta per gli stupidi, è una lezione che ormai avevamo imparato fin troppo bene.

Il nuovo amministratore, un professionista, avrebbe dovuto contattare la ditta B ed iniziare i lavori. In realtà avevano fatto saltare il precedente amministratore non per fare un favore a noi, ma per non darci la possibilità di addurre davanti al giudice tutte le precedenti motivazioni, quando avrebbero cercato di danneggiarci nuovamente due mesi più tardi. Con un pretesto, si considerò nulla la decisione dell'assemblea che aveva approvato la ditta B (e relativo riparto al 100% con il 1123), e si decise di ricominciare per la terza volta la procedura di assegnazione dei lavori sulla base di un nuovo capitolato redatto sempre dall'architetto. L'obbiettivo, pienamente riuscito, era questo: visto che non possiamo fare pagare ai fessi (cioè noi) con l'art. 1124 perchè i lavori sono quasi tutti all'esterno, facciamo salire l'importo dei lavori a 50.000.000 L., in modo da ottenere i seguenti risultati:

a) si sono ribellati perchè non volevano darci questo milione in più, perchè era illegale ripartire tutte quelle parti esterne con il 1124 C.C.. Bene, ora, legalissimamente, devono darci ben due milioni in più (e chiaramente l'avvocato se lo sono pagati loro, insieme al tempo perso).

b) usciamo puliti con gli altri condomini: noi avevamo chiuso gli occhi, firmato, avvallato tutte queste "piccole irregolarità" (leggi truffe) al precedente amministratore per fare pagare poco al condominio. Ma ora, per colpa loro, dovrete pagare tutti questa bella cifra.

Per quanto riguarda le detrazioni fiscali 36%, è una procedura lunga, ci vogliono un sacco di documenti quindi l'assemblea delibera che (testuale) i sig. **** non hanno diritto alle detrazioni fiscali 36%. (O se le volete, faremo in modo che per ogni documento voi dobbiate pagare un onere aggiuntivo ad un consulente esterno in modo da rendervelo antieconomico).

Ora, chiedo questo:

1) come posso costringerli a fornirmi almeno le detrazioni 36%? Le posso richiedere presentando la documentazione in proprio?

2) se in assemblea hai diritto ad un solo rappresentante, questo significa che loro possono violare le regole come vogliono, chè tanto non succederà niente. Il rifiuto di mettere una mia dichiarazione a verbale è un reato? Può essere considerato violenza privata?

3) i reati penali compiuti sono in gran parte in prescrizione. Ma i danni morali sono richiedibili o sono anch'essi prescritti?

4) esiste un modo per impedire che dopo tutta la nostra lotta per ottenere il 1123 C.C. loro mettano in atto lo stratagemma di cui al punto a)? Un risarcimento danni? o una attribuizione di responsabilità?

5) Ho paura che il nuovo amministratore, istruito dai condomini, voglia fare un altro scherzo. E' palese che la maggior parte dei lavori sono su parti esterne usate da tutti allo stesso modo. Tuttavia, egli potrebbe ricevere il mandato di compilare il riparto e farci fessi e contenti: il 20% con il 1123 e l'80% con il 1124 (in pratica come prima). Posso pretendere in sede assembleare e giudiziale che sia stipulato un computo metrico delle opere da effettuare al fine di impedire che loro possano giocare sulle percentuali per attuare il piano che hanno avuto in mente fin dall'inizio? Poichè sicuramente non lo faranno (non posso aspettarmi che loro abbiano paura della legge), posso semplicemente non pagare fino a quando non vedrò esaudita la mia richiesta?

6) In un condominio si ha diritto ad una tutela legale? si ha qualche diritto? secondo voi, se io convengo in giudizio questo condominio dopo tutto ciò che hanno combinato, ho possibilità di ottenere il risarcimento dei danni comprensivo delle spese di giudizio e della parcella dell'avvocato? Cosa mi consigliate? Purtroppo, come avrete capito, sono persone diaboliche che conoscono la legge e sanno perfettamente come aggirarla.

7) Che senso ha parlare di diritto condominiale, quando l'amministratore può decidere di inviarti un documento o di non inviartelo in totale libertà?

Esiste una ultima notizia interessante: tre anni fa il condominio mi costrinse a sostenere una spesa di L. 3.000.000 per rifacimento dei frontalini condominiali (la famosa legge Rosi, il condomino del terzo piano che sta davanti al vecchio amministratore di cui ho diffusamente detto sopra: questa legge speciale afferma che quando il danno ai cornicioni è dell’architetto del sesto piano, il cornicione è a carico del condominio, mentre quando il danno è sul mio cornicione, il danno è esclusivamente a mio carico. Inoltre, sempre secondo i giuristi della mia assemblea, io sono tenuto anche al rifacimento del cornicione del lastrico solare comune). Allora, l’amministratore portò un muratore, che mi firmò una ricevuta per l’importo pagato. Allora io ho pagato in buona fede, non sapendo che anche quei lavori erano in frode fiscale. Adesso, dall’ultimo verbale leggo testualmente che "l’assemblea intende, per provvedere al danno dei condomini del lato sinistro della palazzina (io abito sul destro), verificare se sia possibile eseguire condominialmente anche il lavoro di rifacimento dei cornicioni fatiscenti interessati, naturalmente accorpando la cifra nel preventivo di L. 50.000.000 di cui sopra." In altre parole: quando i sig. **** hanno dovuto provvedere al proprio cornicione, se lo sono dovuti pagare; ora che il danno lo ha l’architetto del sesto piano ed altri condomini dei piani bassi, è giusto che se lo paghino ancora e sempre i sig. ****. Posso chiedere un risarcimento? Loro hanno sostenuto testualmente di no: infatti: "Ma i lavori erano in frode fiscale! E’ vero che questo muratore è lo stesso che doveva fare i nostri lavori per L. 30.000.000, e questo dimostra che abbiamo dichiarato il falso, ma il reato è in prescrizione" (lo dicono ridendo) "Inoltre, il vecchio amministratore ha portato il muratore, lo sappiamo tutti, ma questa affermazione in tribunale è indimostrabile! Naturalmente, noi sosterremo che è stato lei a volere quel muratore, per quanto lei neanche lo conoscesse. Vede, caro sig. minchione (mi hanno detto proprio così), noi il prossimo anno abbiamo intenzione di rieleggere proprio lui, appena ci saremo messi le carte in regola. Perché? Perché è bravissimo a fare in modo che lei debba pagare per tutti noi e stare zitto e, come le abbiamo dimostrato, lei non può fare nulla per resistere: perde solo altri soldi e noi alla fine noi troviamo sempre il modo di fregarla." DI FRONTE AD UNA LOGICA COSI’ STRINGENTE, DICO IO, CHE SENSO HA CONTINUARE A PARLARE DI CODICE CIVILE, DI GIUDICI, DI AVVOCATI, DI DIRITTO? FORSE QUESTA STORIA SPIEGA PERCHE’ IN ALCUNI CONDOMINI ALCUNI DISPERATI USANO ANCORA LA GIUSTIZIA PRIVATA PER RIUSCIRE A RESTARE A CASA PROPRIA ED A VIVERCI CON IL FRUTTO DEL PROPRIO LAVORO, GUADAGNATO ONESTAMENTE.

Mi scuso per il lunghissimo intervento, ma era indispensabile che fosse chiaro il quadro della situazione.

Vi sarei infinitamente grato per qualsiasi risposta, in quanto vorrei sapere qual è la situazione e che cosa ho il diritto di chiedere. Grazie infinite.

Stefano Zinni

unread,
Sep 26, 2000, 3:00:00 AM9/26/00
to
Salve,

On 24 Sep 2000 12:01:02 +0200, fbatt...@inwind.it ("Vegeta") wrote:

> Vede, caro sig. minchione (mi hanno detto proprio =
>cos=EC), noi il prossimo anno abbiamo intenzione di rieleggere proprio =
>lui, appena ci saremo messi le carte in regola. Perch=E9? Perch=E9 =E8 =
>bravissimo a fare in modo che lei debba pagare per tutti noi e stare =
>zitto e, come le abbiamo dimostrato, lei non pu=F2 fare nulla per =
>resistere: perde solo altri soldi e noi alla fine noi troviamo sempre il =
>modo di fregarla." DI FRONTE AD UNA LOGICA COSI' STRINGENTE, DICO IO, =
>CHE SENSO HA CONTINUARE A PARLARE DI CODICE CIVILE, DI GIUDICI, DI =
>AVVOCATI, DI DIRITTO? FORSE QUESTA STORIA SPIEGA PERCHE' IN ALCUNI =
>CONDOMINI ALCUNI DISPERATI USANO ANCORA LA GIUSTIZIA PRIVATA PER =
>RIUSCIRE A RESTARE A CASA PROPRIA ED A VIVERCI CON IL FRUTTO DEL PROPRIO =
>LAVORO, GUADAGNATO ONESTAMENTE.

Ho letto le sue vicende. In qualche modo ci ritrovo quello che capita
a noi. Ora e' inutile che mi metta a raccontare, ma anche io comincio
a pensare che qui la Giustizia sia una presa in giro e con parole
diverse e' stato riconosciuto anche dall' Unione Europea.

Ad es. consideri che mia madre ha ricevuto un decreto ingiuntivo per
somme gia' pagate e dimostrate con le ricevute dei ccp. Erano 400mila
e con le spese legali sono diventate 950mila che, ovviamente, andavano
pagate per forza anche se si presentava opposizione. Ovviamente
avremmo dovuto aspettare un tempo medio di 10 anni, pagare una somma
un ordine di grandezza piu' grande all'avvocato e neanche avere la
certezza di recuperare i soldi pagati (o cmq solo una frazione di
quanto nel frattempo si sarebbe speso di tempo e denaro per il
giudizio). Quindi si e' preferito pagare, non avrebbe avuto alcun
senso pagare 10 volte di piu' per sentirsi dire nel caso migliore "si,
avevi ragione bravo, ma ora vai a casa"... Di fatto mi e' negata la
possibilita' di difendermi, il che' e' gravino: non sono piu' loro che
devono dimostrare che sono colpevole ma sono io che devo dimostrare (e
a mie totali spese anche dell'azione legale loro) che sono
innocente!!! Torniamo a prima dell' Habeas Corpus Act, bestiale ! =8-o

Non parliamo poi del condominio qui... verbali mai inviati, fatture
mancanti, contatori dell'acqua bloccati a scapito solo di alcuni,
allargamento di confini (almeno 18 mq) mediante costruzione di mura
nel territorio di proprieta' comune, impossibilita' di mettere a
verbale le proprie dichiarazioni, minacce personali a me o mia madre o
minacce di testimoniare falsamente in gruppo frasi che io non ho MAI
detto... e non dico altro...
Essenzialmente si sono associate piu' persone per far fare gli affari
loro e addossare la maggior parte dei costi a pochi. Un tipo di
associazione fondata sul ricatto e la minaccia che anche io definisco
mafiosa, almeno come principio.
Il singolo contro questo tipo di associazione trova una lotta impari,
non essendo teoricamente nel medioevo, ho provato ad interpellare le
autorita' di polizia: mi sono rivolto ai Carabinieri e alla Polizia
Municipale. Entrambi mi hanno indicato di contattare un avvocato
(frase un po' troppo ricorrente) per evitare che denunce frettolose
vengano poi usate contro di noi! E ricadiamo nel circolo vizioso di
prima e che anche il suo racconto mi conferma. Infatti anche io stavo
quasi per alzare un polverone bestiale, ma racconti come il suo ora mi
fanno ben riflettere.

Passare direttamente alla Giustizia Privata ? La tentazione puo'
essere molto forte, considerando che sembra di capire che in troppe
occasioni la giustizia ordinaria alla fine si rivolta sempre solo
contro chi e' onesto, potrebbe convenire. Ma questo, in generale,
potrebbe facilmente portare a ingiustizie di tipo opposto, oltre che
essere eticamente discutibile perche' si accetta di operare nel loro
livello di civilta' (anche se lo meriterebbero) e non e' quello che
voglio. Io voglio stare in pace, pagare per quello che devo
giustamente e rispettare le leggi. Pero' voglio che anche gli altri
rispettino le leggi, non voglio abitare nel far west o sottostare ai
soprusi dei "nuovi imperatori" di turno.

Allora rassegnarsi ? Anche per questa soluzione la tentazione e' forte
e forse molti gia' lo hanno fatto, ma a me non "suona bene". Gia' e'
piu' probabile che cambi stato verso un paese civile, visto che queste
non sono situazioni cosi' rare. (E chiaramente vendere la casa almeno
a un giudice, sarebbero capaci di riuscire a stroncare pure lui !!!
=8-o )

Oppure, in teoria se i "birbaccioni" sono cosi' bravi ad unirsi per
fregare, forse e' anche il momento che si riuniscano tutte le persone
oneste per difendersi e fare quadrato INSIEME. Anche perche' le
persone oneste per me sono anche di quelle mafiose, solo fanno molto
meno "rumore".

Il suo racconto forse mi ha dato lo spunto per uscire dalla
"singolarita'" e dare un'occhiata alle numerose associazioni dei
consumatori, le quali a loro volta potrebbero considerare di unirsi
fra loro. Questa potrebbe essere la soluzione. Forse l'unica...
..pacifica...

Scusate lo sfogo.


Regards
Stefano

E-mail: szinni (at) tiscalinet.it

penitentig

unread,
Sep 28, 2000, 3:00:00 AM9/28/00
to
Sono d'accordo con Lei,purtroppo nel condominio si consumano ogni giorno
violenze e danni verso coloro che sono più deboli, anche se gli stessi sono
preparati e consapevoli di avere ragione,devono subire l'arroganza della
maggioranza la quale, spesso è composta da delinquenti,a volte succede, che
anche una minoranza con l'ausilio perverso consapevole o no
dell'amministratore consumano veri e propri saccheggi alle borse degli
onesti impotenti.... Personalmente ho provato a seguire la strada della
legalità con diversi avvocati,ma sembra che i problemi condominiali non
siano sentiti dalla giustizia,così che anche gli avvocati più disposti,si
trovano di fronte al muro GIUSTIZIA CONDOMINIALE,che non esiste (esiste solo
il muro non la giustizia) e di fatto i più,non accettano nemmeno
l'incarico,altri l'accettano premettendo l'incertazza dell'esito.Come ho
detto, i miei problemi sono strettamente legati al cattivo comportamente
dell'amministratore e ad una maggioranza che, anche se modesta, di persone
disoneste ed arroganti,così battendomi completamente da solo,( condominio di
50 proprietari) ho ottenuto come risultato di avere chiuso i rapporti quasi
con tutti e l'amministratore dopo cinque anni ancora padroneggia
indisturbato.......Ho chiesto al tribunale la revoca dell'amministratore e
sono in attesa del giudizio, il mio caso è stato mandato in camera di
consiglio lì, vi saranno tre giudici che controlleranno se le mie richieste
sono sufficenti per avere la revoca amministratore....sono molto
preoccupato, se le mie richieste non fossero accettate,significherebbe in
futuro subire ogni altra prepotenza, consapevole di non poter fare proprio
nulla....allo sbaraglio........Certo, come Lei ha prospettato nel suo
messaggio,se tutti coloro che hanno subito o stanno per subire o hanno a che
fare con farabutti e vorrebbero in qualche modo proteggersi, SI UNISSERO
CREANDO UNA SPECIE DI ASSOCIAZIONE A DIFESA DEI CONDOMINI PIU DEBOLI O
COMUNQUE A CONTRASTARE L'ARROGANZA DI CERTI AMMINISTRATORI......In verità
non saprei come fare, nè se sarebbe possibile fare, (nei condomini ci sono
persone che sono con te finchè a loro fa comodo,domani ti voltano la schiena
perchè a loro non fa più comodo,sono inaffidabili).
Stefano Zinni <nos...@please.com> wrote in message
39d09d30...@news.tiscalinet.it...

Stefano Zinni

unread,
Sep 29, 2000, 3:00:00 AM9/29/00
to
Salve,

On Thu, 28 Sep 2000 18:17:15 +0200, "penitentig"
<penit...@tiscalinet.it> wrote:

>Come ho detto, i miei problemi sono strettamente legati al cattivo comportamente
>dell'amministratore e ad una maggioranza che, anche se modesta, di persone
>disoneste ed arroganti,così battendomi completamente da solo,( condominio di
>50 proprietari) ho ottenuto come risultato di avere chiuso i rapporti quasi
>con tutti e l'amministratore dopo cinque anni ancora padroneggia
>indisturbato.......

Qui sono anche molti meno proprietari: 13.
Il fatto grave non e' tanto quello che il 51% in piena liberta' decida
anche per il 49% che la pensa all'opposto, perche' questo in un certo
senso fa parte del sistema democratico e fino ad ora non ho trovato
nessun sistema piu' efficiente per risolvere le questioni in maniera
tranquilla: in media si dovrebbe essere accontentati una volta per
uno.
Il fatto un po' piu' grave e' che per arrivare a tale maggioranza si
ricorra a ricatti o minacce: ad es. una volta un paio di signore
stavano per schierarsi con noi, sono bastati un paio di ricatti per
convincerle ad astenersi dal voto. L'ultima volta non le ho neanche
piu' viste in assemblea, e' chiaro se devono venire per fare i
burattini hanno preferito stare a casa...

>Ho chiesto al tribunale la revoca dell'amministratore e
>sono in attesa del giudizio, il mio caso è stato mandato in camera di
>consiglio lì, vi saranno tre giudici che controlleranno se le mie richieste
>sono sufficenti per avere la revoca amministratore....sono molto
>preoccupato, se le mie richieste non fossero accettate,significherebbe in
>futuro subire ogni altra prepotenza, consapevole di non poter fare proprio
>nulla....allo sbaraglio........

Mi faccia sapere cosa decideranno. Ma quanto tempo si prevede per fare
tutta la procedura ? Sa, sarebbe interessante se la causa si
concludesse entro questa generazione ! :-)

>Certo, come Lei ha prospettato nel suo
>messaggio,se tutti coloro che hanno subito o stanno per subire o hanno a che
>fare con farabutti e vorrebbero in qualche modo proteggersi, SI UNISSERO
>CREANDO UNA SPECIE DI ASSOCIAZIONE A DIFESA DEI CONDOMINI PIU DEBOLI O
>COMUNQUE A CONTRASTARE L'ARROGANZA DI CERTI AMMINISTRATORI......In verità
>non saprei come fare, nè se sarebbe possibile fare, (nei condomini ci sono
>persone che sono con te finchè a loro fa comodo,domani ti voltano la schiena
>perchè a loro non fa più comodo,sono inaffidabili).

Il fatto e' che molti sono proprio stanchi di combattere a vuoto.
Le direzioni da prendere potrebbero essere molteplici, nonostante
debba confessare di essere "leggermente sfiduciato".
Aprire un'associazione da zero lo escluderei, anche perche' gia'
esistono alcune associazioni con una minima ossatura, tempo fa parlai
anche con un loro avvocato. Si potrebbe intanto individuarle,
catalogarle, contattarle e magari spingere per una fusione
(quest'ultima operazione potrebbe essere piu' complessa), perche' lo
stesso ragionamento sulle singole persone puo' essere esteso alle
singole associazioni.

Cosa ancora piu' complicata sarebbe quella di ottenere la revisione di
qualche leggetta. A questo proposito ad es. alcuni avvocati gia' mi
dicevano che in molti (anche nelle sedi dove si fanno le leggi)
stavano osservando che articoli come il 63 delle disposizioni
transitorie del cc sono un po' troppo "pesanti": e' quello che da'
diritto al condominio di ottenere decreto ingiuntivo immediatamente
esecutivo anche se c'e' opposizione, intanto si paga subito e poi si
vedra'... Riconosco che il condominio deve avere la possibilita' di
recuperare subito i soldi se uno si impunta arbitrariamente, ma a mio
avviso il giudice dovrebbe ascoltare un attimo la persona contro cui
firma il decreto, o almeno darle la possibilita', se ha fondati
motivi, di parlare senza dover iniziare una causa dopo che l'ha
firmato e nel caso ritirarlo (si accumulerebbe anche molte meno cause
che per quanto sempliciotte ingolfano l'intero sistema).

Bisogna essere subito consapevoli che quest'ultimo obbiettivo e'
lontano anni luce dal momento che il parlamento fa acqua su questioni
BEN PIU' gravi delle "ingiustiziette" del condominio... pero' e' bene
almeno cominciare a parlarne.

>Stefano Zinni <nos...@please.com> wrote in message
>39d09d30...@news.tiscalinet.it...

>> Oppure, in teoria se i "birbaccioni" sono cosi' bravi ad unirsi per


>> fregare, forse e' anche il momento che si riuniscano tutte le persone
>> oneste per difendersi e fare quadrato INSIEME. Anche perche' le
>> persone oneste per me sono anche di quelle mafiose, solo fanno molto

>> meno "rumore". ^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^

( Chiaramente intendevo dire "anche DI PIU' di quelle mafiose").

penitentig

unread,
Sep 29, 2000, 3:00:00 AM9/29/00
to
La ringrazio per la sua risposta che mi dà modo di continuare questo dialogo
con chi ha i miei stessi problemi e ancor più con chi vorrebbe in qualche
modo migliorare le sorti dei poveri condomini ,(personalmente ritengo siano
importanti e degne di attenzione,sia le piccole cause,che le grandi cause
senza distinzione) ci deve essere chi giudica onestamente sia le piccole che
le più importanti,non riesco a concepire un giudice chiamato a giudicare un
piccola causa ,ed in quanto poco gratificante, Egli la giudichi con
indifferenza e superficialità solo perchè una piccola causa! ogni causa deve
categoricamente essere basata sulla giustizia....(se questo avviene forse è
perchè il condomino non ha alcuna importante associazione che lo
difenda...gli amministratori invece godono di vere potenze che li proteggono
(al di là di queste potenze, il mio amministratore può anche contare su
diversi avvocati molto bravi a difenderlo ,comunque pagati dal
condominio )....Se ci fosse una associazione,a cui tutti i condomini in
difficoltà ,potessero rivolgersi e qui ottenere gratuitamente tutta
l'assistenza necessaria fino, se necessario, all'azione
legale;un'associazione di condomini, gestita da condomini ,che raccolgano le
loro esperienze a favore di altri,ma strettamente chiusi in cerchio fra
loro,escludendo fermamente quanti siano amministratori,un'associazione dove
chi volesse partecipare,paga un contributo annuo, un'associazione dove ci
sia un continuo controllo della buona fede dei partecipanti che devono avere
quale fine la garanzia del diritto nel condominio....se si costituisse
ciò,personalmente sarei disposto a parteciparvi a titolo di assicurazione
verso amministratori presenti e futuri poco corretti ed arroganti....fra
l'altro penso che, se l'amministratore in genere ,dovesse pagare di tasca
propria i danni fatti,(e qui occorre l'associazione capace di contrastare
l'operato dell'amministratore e portarlo in giudizio se necessario)...sono
certo che in molti condomini le cose andrebbero meglio anche fra i più
deboli (che con la loro associazione di condomini diventerebbero meno
deboli) ma già questi sono buoni propositi... i fatti sono altra
cosa!......In quanto alla sentenza relativa alla revoca del mio
amministratore,proprio oggi il mio avvocato mi ha detto che il giorno 20 di
questo mese dobbiamo incontrarci in tribunale insieme allo stesso
amministratore,non conosco l'esito di questa camera di consiglio in cui i
giudici hanno letto tutto il mio incartamento documentale,penso che i
giudici vogliano avere ulteriori informazioni dalle parti,prima di
decidere,staremo a vedere,spero che la questione si risolva velocemente
perchè sono stanchissimo e non vedo l'ora di chiudere questa triste
esperienza.................distinti saluti Giancarlo.

Stefano Zinni <nos...@please.com> wrote in message
39d47d62...@news.tiscalinet.it...

> Salve,
>
> On Thu, 28 Sep 2000 18:17:15 +0200, "penitentig"
> <penit...@tiscalinet.it> wrote:
>
> >Come ho detto, i miei problemi sono strettamente legati al cattivo
comportamente
> >dell'amministratore e ad una maggioranza che, anche se modesta, di
persone
> >disoneste ed arroganti,così battendomi completamente da solo,( condominio
di
> >50 proprietari) ho ottenuto come risultato di avere chiuso i rapporti
quasi
> >con tutti e l'amministratore dopo cinque anni ancora padroneggia
> >indisturbato.......
>
> Qui sono anche molti meno proprietari: 13.
> Il fatto grave non e' tanto quello che il 51% in piena liberta' decida
> anche per il 49% che la pensa all'opposto, perche' questo in un certo
> senso fa parte del sistema democratico e fino ad ora non ho trovato
> nessun sistema piu' efficiente per risolvere le questioni in maniera
> tranquilla: in media si dovrebbe essere accontentati una volta per
> uno.
> Il fatto un po' piu' grave e' che per arrivare a tale maggioranza si
> ricorra a ricatti o minacce: ad es. una volta un paio di signore
> stavano per schierarsi con noi, sono bastati un paio di ricatti per
> convincerle ad astenersi dal voto. L'ultima volta non le ho neanche
> piu' viste in assemblea, e' chiaro se devono venire per fare i
> burattini hanno preferito stare a casa...
>
> >Ho chiesto al tribunale la revoca dell'amministratore e
> >sono in attesa del giudizio, il mio caso è stato mandato in camera di
> >consiglio lì, vi saranno tre giudici che controlleranno se le mie
richieste
> >sono sufficenti per avere la revoca amministratore....sono molto
> >preoccupato, se le mie richieste non fossero accettate,significherebbe in
> >futuro subire ogni altra prepotenza, consapevole di non poter fare
proprio
> >nulla....allo sbaraglio........
>
> Mi faccia sapere cosa decideranno. Ma quanto tempo si prevede per fare
> tutta la procedura ? Sa, sarebbe interessante se la causa si
> concludesse entro questa generazione ! :-)
>
> >Certo, come Lei ha prospettato nel suo
> >messaggio,se tutti coloro che hanno subito o stanno per subire o hanno a
che
> >fare con farabutti e vorrebbero in qualche modo proteggersi, SI UNISSERO
> >CREANDO UNA SPECIE DI ASSOCIAZIONE A DIFESA DEI CONDOMINI PIU DEBOLI O
> >COMUNQUE A CONTRASTARE L'ARROGANZA DI CERTI AMMINISTRATORI......In verità
> >non saprei come fare, nè se sarebbe possibile fare, (nei condomini ci
sono
> >persone che sono con te finchè a loro fa comodo,domani ti voltano la
schiena
> >perchè a loro non fa più comodo,sono inaffidabili).
>
> >Stefano Zinni <nos...@please.com> wrote in message
> >39d09d30...@news.tiscalinet.it...
>
> >> Oppure, in teoria se i "birbaccioni" sono cosi' bravi ad unirsi per
> >> fregare, forse e' anche il momento che si riuniscano tutte le persone
> >> oneste per difendersi e fare quadrato INSIEME. Anche perche' le
> >> persone oneste per me sono anche di quelle mafiose, solo fanno molto
> >> meno "rumore". ^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^
>
> ( Chiaramente intendevo dire "anche DI PIU' di quelle mafiose").
>
>

Roberto Deb

unread,
Sep 29, 2000, 11:13:02 PM9/29/00
to
Questa associazione esiste gia', ed e' quella dei piccoli proprietari. Da come
scrivi pero' francamente mi sembri piu' un inquilino. Ad esempio parli degli
amministratori in modo difensivo, mentre in realta' siamo noi proprietari i
datori di lavoro degli amministratori.

Roberto

penitentig

unread,
Sep 30, 2000, 3:00:00 AM9/30/00
to
Gentile sig.Roberto per tutte le volte che leggo i suoi messaggi e le sue
risposte sono certo che (il suo lavoro è molto difficile),sia persona per
bene. Ho saputo che Lei è proprietario ed amministratore allo stesso
tempo,dunque il problema condominio è da Lei sentito più di altri.......
Ormai Lei mi conosce,perchè più di una volta ho voluto lanciare messaggi
,attaccando la rispettabilità del mio amministratore ,che sembrano essere
molto simili ad altri che ho letto e che sembra continuerò a leggere(alcuni
ancor più disperati dei miei).......non tutti gli amministratori sono come
Lei......Lei e molti altri, in maniera certo lodevole, cercate di aiutare
coloro che hanno dei problemi ,forti della vs esperienza, rispondete alle
loro domande. .....A questo punto vorrei farLe una domanda, mai fatta sino
ad ora, nè mai letta in altri messaggi almeno così mi
sembra...........Supponiamo che chi si è rivolto a questa NEWS chiedendo
informazioni sul proprio diritto, abbia da Voi avuto informazioni accurate
con le dovute citazioni di legge,tali per cui egli ha la certezza che non
avrebbe dovuto pagare certe somme di denaro che invece, erroneamente
l'amministratore gli addebita,il buon senso continuamente da Voi
ripreso,vorrebbe che si chiami l'amministratore e gli si chieda gentilmente
di rettificare l'errore, ma se questo non lo vuole fare!.......... allora
chiedere subito la convocazione dell'assemblea e chiedere alla stessa di
ottemperare alla rettifica.........e se la maggioranza non è interessata al
problema del singolo condomino ed addirittura,ammesso che si faccia questa
assemblea ,diserta l'assemblea.......... al povero condomino non resta altro
che impugnare la delibera a lui contraria .............Spero sia chiaro che
questo modesto esempio(potrebbero esserne descritti altri molto ben più
gravi),dimostrano come in certi casi ci si possa trovare senza averne alcuna
colpa,a dover difenderci da un soppruso.(hai ragione,ma molti condomini
interessati o disinteressati o disonesti, col supporto dell'amministratore,o
peggio causa diretta dell'amministratore,ti sono contro)...che
fare!!.....Coloro che volessere il rispetto del loro diritto,devono seguire
il seguente ITER...(sembra costi meno pagare quanto non dovuto leggere per
credere)....1) Cercare un buon avvocato (fra le categorie che difendono i
piccoli proprietari che ho conosciuto,non ho trovato certezze nè chiarezza
nè capacità, tanto che ho stracciato la tessera d'iscrizione)dunque meglio
affidarsi ad un avvocato, sperando che sia fuori dai giochi intriganti
(vedi avvocati avversari amici fra loro che accomodano le cose a favore di
una sola parte,a danno dell'altra, nel mio caso fu a favore
dell'amministratore,ma penso che se mai vi fosse un intrigo,è sempre
l'amministratore ad avere la meglio)il quale costa moltissimo; di contro
l'amministratore (pagato dal condominio), può godere a gratis dei migliori
avvocati....2) Deve impugnare pena la decadenza entro trenta giorni la
delibera truffaldina o l'assemblea stessa.........costo di detta
impugnazione (meglio non dirlo perchè non è poco e se a difendersi fosse un
poveretto con modesto reddito!)....3) Dopo, si deve aspettare con tanta
pazienza, non si sà quando avviene l'incontro delle parti in tribunale ,in
una certa sezione ,dove sembra che si svolgano tutte le cause a carattere
condominiale.....andare a vedere per credere!......dopo aver aspettato per
quasi un ora, gli avvocati delle parti entrano nell'ufficio anche se non
chiamati, ....all'interno vi è un solo giudice che risponde
contemporaneamente ad almeno tre persone per tre cause diverse e pur facendo
quello che può, il risultato è terrificante.......trattandosi, di sola
impugnazione delibera,avviene che il giudice (che non conosce minimamente il
tuo problema),chiede all'amministratore e solo all'amministratore se
l'addebito a lui fatto è vero......e giacchè l'amministratore che arriva sin
davanti al giudice non è masochista,risponde....certo che nò, questo
condomino, risponde lui, si lamenta perchè non è mai contento,perchè non
vuole rispettare la maggioranza ed i consigli del suo amministratore!!!!
Sentito ciò ,per il giudice è abbastanza ed immediatamente senza aggiungere
altro decreta il non luogo a procede con la compensazione delle spese....il
che significa che il condomino paga il suo avvocato ed il condominio paga
l'avvocato dell'amministratore,che ho riscontrato essere stata parcella
doppia rispetto quella pagata dal sottoscritto,dopo di chè l'amministratore
spedisce lettera ad ogni condomino precisando che la sentenza è stata a suo
favore e che il condomino disseziente è un povero diavolo incapace di
intendere, da qui il conto dell'avvocato che per colpa dello stesso
condomino,il condominio deve pagare...........ATTENZIONE! nello spazio tra
l'impugnazione..e l'eventuale sentenza, il condomino deve comunque pagare
l'eventuale somma che l'amministratore gli ha addebitato indebitamente!.e se
del caso (improbabile) che avesse ragione il condomino, l'amministratore
restituirà la somma,ma le spese di avvocato saranno comunque tutte
addebitate al condominio mentre l'amministratore sembra che non debba mai
pagare nulla!.(la descrizione di cui sopra è risultato di mia
esperienza).................................Domanda: Lei crede che ciò
possa essere solo "FANTASCIENZA",oppure può essere che taluni amministratori
supportati da taluni condomini disonesti possano all'interno del condominio
creare danni ed in alcuni casi addirittura panico, fra i più deboli nel
condominio ......................Quanto sopra ,è intesa anche come risposta
alle sue considerazioni: "Questa associazione esiste già
..(la conosco ed ho stracciato la tessera).......Da come scrivi però
francamente mi sembri più un inquilino......(se lo fossi certo avrei meno
problemi)........parli degli amministratori in modo difensivo (sono
terrorizzato da quello che mi ritrovo)..............mentre in realtà siamo
noi proprietari i datori di lavoro degli amministratori.(se fosse vero, il
mio amministratore lo licenzierei in tronco). Distinti
saluti...........GIANCARLO. Roberto Deb <rowu...@tiscalinet.it> wrote in
message 39D55A3E...@tiscalinet.it...

Vegeta

unread,
Oct 1, 2000, 3:00:00 AM10/1/00
to
Innanzitutto colgo l'occasione per ringraziare i sig. Zanni ed il sig.
Giancarlo per l'attenzione dimostrata, e per avere voluto rispondere al
mio primo intervento. Vedete, voi avete detto una cosa saggia: la presenza
di una associazione di difesa dei condomini, che protegga dai soprusi di
certi amministratori, sicuramente aiuterebbe a fornire assistenza, anche
mediante il patrocinio legale, a tutti quei condomini che devono sostenere
una lotta impari con i correttissimi signori dell'assemblea.
 
La questione però, a mio giudizio, è un'altra: associazioni come l'ADICONSUM
possono proteggere il cittadino perchè possono appellarsi a leggi eque, a
giudici seri (un processo del tipo: "Caro amministratore, è vero che falsifichi
le deleghe? Ovviamente no! Allora chiudo il caso compensando le spese" a me sembra solo
una commedia di cattivo gusto indegna di un paese civile), ed ad una
giurisprudenza che in fatto di amministrazione di aziende, di commercio,
di eredità, di prestazione di servizi ecc..., è stata scritta con equità.
 
Il codice civile in materia di condominio degli edifici invece, si è
rivelato solo come la negazione giuridica del diritto. Per ogni articolo
del codice civile esiste una procedurina che consente di renderlo lettera
morta, in barba ad avvocati, giudici, procuratori ecc. ecc. ecc.
 
E' questo il motivo per cui molti oggi fanno gli amministratori. Sono
consapevoli che queste leggi sono il modo attraverso il cui è possibile
costringere alcuni in un palazzo a stare sotto il tuo tallone.
 
Il problema è, a mio parere, legislativo. Immaginate dei nuovi articoli di questo
genere (già sento le urla degli amministratori che parlerebbero di ingovernabilità
del condominio, di legge che facilita le morosità ecc. ecc. ecc.)
 
"Il condomino ha il diritto di sottrarsi al pagamento delle quote deliberate dall'assemblea
 fino a quando l'amministratore non abbia inviato i documenti richiesti dall'art. xxxx,
 o non abbia restaurato il suo diritto di ispezione delle carte condominiali. Inoltre
 ha il diritto di sospendere il pagamento della quota nel caso in cui sospetti inadempimenti
 di natura fiscale, o violazioni dei regolamenti edilizi, o delle norme di sicurezza sul
 lavoro, fino a quando l'amministratore non abbia inviato i documenti che comprovino che
 tali sospetti sono infondati. La contestazione deve essere comunicata all'amministratore
 a mezzo lettera raccomandata, in cui si richiedono i documenti necessari all'esercizio
 del diritto di cui sopra. Contro il condomino che si avvalga del diritto di cui al primo
 comma, fino a quando questo non decada per adempimento da parte dell'amministratore degli
 obblighi di cui sopra, non è possibile agire in via monitoria. L'amministratore
 che agisce in via monitoria in violazione del precedente comma non può ottenere decreto
 ingiuntivo ed è tenuto al risarcimento del danno"
 
"Le norme riguardanti gli art. 1123-1124-1125 C.C. non sono soggette ad impugnazione entro
 30 giorni ma sono principi inderogabili. La violazione di tali norme può essere eccepita
 in sede di decreto ingiuntivo dal condomino inadempiente, portando ad una modifica della
 quota richiesta. La mancata osservanza dei quorum prescritti dall'art. 1136 non è soggetta
 ad impugnazione entro 30 giorni, e porta al decadimento immediato del decreto ingiuntivo
 contro condomino inadempiente, ed alla attribuizione delle spese legali all'AMMINISTRATORE,
 a meno che questo non dimostri di avere in sede di assemblea sollevato riserve sulla
 validità della delibera, con opportuna dichiarazione SCRITTA a verbale, e di avere agito
 solo dietro ordine SCRITTO dell'assemblea. In questo caso le spese sono a carico
 dell'assemblea deliberante."
 
"Tutte le cause condominiali sono di competenza di un giudice condominiale che agisce
 coadiuvato da altri 2 giudici e da una commissione di esperti in norme fiscali, di
 sicurezza sul lavoro e di concessioni edilizie e regolamenti comunali. Le parti del
 processo hanno il diritto di richiedere l'intervento dei periti a disposizione del
 giudice nell'ipotesi di contrasto su elementi che siano giudicati essenziali per il
 di giudizio. E' inoltre ammessa testimonianza di terze parti o condomini in fase di
 istruttoria. Qualora le testimonianze siano contrarie al verbale, il verbale ha
 valore probatorio, salvo prova contraria che ne attesti inoppugnabilmente la falsità.
 
 Le spese per la difesa sono a carico del condominio per le azioni di impugnazione
 delle delibere assembleari, mentre sono a carico dell'amministratore quando l'azione
 avviene per contestare il suo operato. E' diritto del condomino richiedere, durante
 l'istruttoria dibattimentale, la visione "immediata" e "forzata" di tutti gli atti
 che sono in possesso dell'amministratore e possono rafforzare l'impianto accusatorio.
 
"L'amministratore può ottenere decreto ingiuntivo per il pagamento di quote condominiali,
 ma è tenuto ad esibire i giustificativi di spesa, ed a dimostrare la correttezza della
 ripartizione effettuata e delle quote richieste. Avverso decreto ingiuntivo è ammessa
 opposizione entro 20 giorni, opposizione che presentata apre un normale giudizio in
 contradditorio fra le parti. Le spese legali e di giudizio sono a carico della parte
 soccombente tuttavia, le spese sono interamente a carico della maggioranza deliberante quando
 sussistano contemporaneamente le seguenti condizioni:
 
 - La ripartizione si rivelasse illeggittima sulla base delle prove ottenute dal giudice
   durante l'istruttoria dibattimentale;
 - Il condomino aveva contestato la ripartizione con lettera raccomandata inviata all'
   amministratore entro 30 giorni, sulla base di considerazioni giuridiche fondate e
   riconosciute valide dal giudice;
 - L'assemblea abbia colpevolmente rifiutato di modificare i criteri di ripartizione
   ovvero abbia dichiarato il falso nei verbali sulla reale destinazione e consistenza
   delle opere di manutenzione straordinaria, allo scopo di impedire l'azione di impugnazione.
 
"L'amministratore deve rendere conto della sua amministrazione DI FRONTE ALL'ASSEMBLEA.
 Ogni condomino può richiedere in quella sede di esaminare i giustificativi di spesa, e
 di acquisirne copia fotostatica.
 In caso di contestazione, questa deve essere posta in apposito verbale. Il Presidente che
 rifiuti di apporre una contestazione contabile in verbale, è punito con la multa da
 L. 200.000 a 2.000.000 e può essere accusato di concorso in truffa ai sensi dell'art. 640 c.p.
 
"Ogni condomino può partecipare all'assemblea, assistito eventualmente da un consulente
 esterno, o da due testimoni. Può inoltre richiedere al tribunale che l'assemblea sia
 presieduta da un funzionario incaricato, munito di apposita apparecchiatura per la
 raccolta delle prove, qualora vi siano in atto liti attive o passive di una certa entità"
 
"In caso di gravi irregolarità, ogni condomino può richiedere la revoca giudiziaria
 dell'amministratore. La notifica della citazione di revoca prevede il sequestro degli atti,
 la sospensione dell'amministratore fino all'avvenuto giudizio, e la conseguente impossibilità
 per questo di convocare assemblee. Alla revoca provvede una commissione apposita, sentito
 l'amministratore ed in contraddittorio fra le parti. L'AMMINISTRATORE REVOCATO NON
 PUO' PIU' ESSERE RIELETTO. Qualora l'azione di revoca abbia successo, il promotore ha
 il diritto di chiedere che il Tribunale assegni un amministratore giudiziario, che
 resta in carica per 3 anni. Contro la revoca è ammesso ricorso in appello."
 
"Qualora delle opere siano viziate da errori di costruzione o di realizzazione, il condominio
 è tenuto ad adire le vie legali contro l'impresa costruttrice, sempre che la garanzia
 decennale non sia decaduta per decorrenza dei termini. Il comma precedente decade solo
 se la decisione di non adire le vie legali viene presa all'unanimità (1000/1000).
 Qualora l'assemblea decida a maggioranza di non agire contro l'impresa costruttrice,
 i lavori necessari per ristabilire lo stato delle strutture comuni non sono vincolanti
 per i condomini dissenzienti, che quindi sono esonerati da qualsiasi contributo alla
 spesa."
 
"Gli interventi di manutenzione straordinaria hanno la sola funzione di riportare la cosa
 comune nel suo stato originario, ripristinandone il buon funzionamento e l'uso a cui è
 destinata. Qualora un intervento di manutenzione straordinaria appaia eccessivamente oneroso
 rispetto alla entità reale del danno, i condomini dissenzienti possono presentare ricorso
 all'Autorità Giudiziaria per essere esonerati dall'onere di pagamento. Le relative spese
 di giudizio sono a carico del condomino dissenziente per 1/3, ed a carico della maggioranza
 deliberante per 2/3. Il ricorso è ammesso entro 45 giorni dalla delibera. L'esonero dalle
 spese non può essere chiesto per interventi sulle strutture portanti dell'edificio, e
 non può essere concesso per un numero di volte maggiore di 3 in 5 anni.
 
Basterebbero dieci articoli come questo, per cambiare radicalmente le regole di un
condominio. Pensa ai miei carissimi condomini: noi abbiamo fatto di tutto per trasformare una
terrazza in scala, ma stavolta la situazione è cambiata. Non è lui che deve impugnare A
SPESE SUE tutte le nostre delibere mensili (cioè non è più lui che deve sfondare le nostre
tele di ragno in attesa che noi, non essendo riusciti a fregarlo a destra, subito cerchiamo
di fregarlo a sinistra), ma siamo noi che possiamo fare anche due, dieci, cinquanta riunioni
di fila. Lui per ora NON PAGA. Certo, lo possiamo portare davanti al giudice condominiale, MA
LI' DOVREMO DIMOSTRARE, FATTI E PERIZIE ALLA MANO, CHE LA NOSTRA RIPARTIZIONE NON E'
ILLEGGITTIMA. E SICCOME NON POTREMO DIMOSTRARLO (TRANNE DICHIARANDO IL FALSO, E CHIARAMENTE
PRENDENDOCI UNA BELLA QUERELA PER FALSO E PER TRUFFA DOPO CHE I LAVORI SONO FATTI, FILMATI
E NON SI PUO' PIU' DISCUTERE SUL "DOVE SONO"), IL GIUDICE RIGETTA IL NOSTRO DECRETO INGIUNTIVO
E CI FA PAGARE LE SPESE (NOTA CHE GLI ARTICOLI DI PRIMA ESCLUDONO CATEGORICAMENTE QUALSIASI
POSSIBILITA' DI COMPENSAZIONE). In altre parole: o rigate dritto, o rigate dritto....
 
O pensa al tuo amministratore: vuoi i miei soldi? Primo, dimostrami che quelle quote te le
devo; secondo, forniscimi i giustificativi di spesa della tua gestione; terzo, dimostrami
che ciò che pago non viola la legge. Diversamente, non osare farmi un decreto ingiuntivo
perchè TE LO PAGHI TU (hai capito, L'AMMINISTRATORE, non l'ASSEMBLEA). Allo stato attuale
l'amministratore ti può rispondere "Ma lei doveva venire a casa mia, senza testimoni, a
vedere i preventivi (se mi và di farglieli vedere, naturalmente... Ha visto come siamo
stati bravi con quel preventivo?)" oppure "Ma io mi sono fatto già approvare il mio foglio
dai miei amici dell'assemblea! Non sono tenuto a rendere conto a lei!". Risposta:
"Bravo, ed allora vada a farsi pagare dai suoi amici dell'assemblea. La saluto."
 
Oppure, pensate al caso delle minacce che dici ti sono state fatte di fare gruppo per
testimoniare che tu hai fatto dichiarazioni che in realtà non hai mai fatto.
" Buongiorno, in base al nuovo art. xxx disp. att. codice civile, sono qui con il mio
  avvocato ed un testimone. Mi sono inoltre permesso di chiamare il qui presente dott.
  xxxxx xxxxx del tribunale di xxxxxx, il quale dovrà certificare la validità delle decisioni
  assembleari in termini di quorum e diritto. Lo stesso, a sua volta, come previsto dal
  codice art. xxxx e xxxx ha convocato il capitano xxxxxxx, funzionario della
  guardia di Finanza per effettuare un controllo delle scritture condominiali. Questo è
  il relativo mandato. E' inoltre mio obbligo informarla che l'intera riunione verrà
  svolta sotto il controllo di apposita apparecchiatura audiovisiva che filmerà i lavori
  assembleari al fine di evitare irregolarità, e che copia della videocassetta verrà
  inviata al competente GIP nell'ipotesi in cui venissero accertate responsabilità di
  carattere penale. State già registrando? Bene. Detto questo, possiamo iniziare
  cordialmente i lavori dell'assemblea.
  Sig. amministratore, lei ha ribadito con i suoi amministrati che la ditta xxxxx ha
  presentato un preventivo, ed avverso la mia contestazione ha ribadito l'esattezza dei
  preventivi consegnati ai singoli condomini. Questo è molto strano, perchè da un nostro
  controllo risulta che.... Sarebbe così gentile da spiegare la cosa alla guardia di Finanza
  per favore? Le ricordo che il qui presente funzionario ha qui un mandato che lo autorizza
  a porre domande a fine di controllo, e che lei è tenuto a fornire risposte non evasive.
 
  Non dovevamo fare la riunione? Com'è che vi siete tutti sbiancati in viso e non
  parlate più? "
 
Certo, a furia di essere silurati, bloccati, denunciati, contrastati in sede giudiziaria
con decreti ingiuntivi respinti per vizi di ripartizione le possibilità sarebbero solo
due. O accettate di ripartire come previsto dalla legge, senza stupide prepotenze, o
provate a fare salire l'importo alle stelle in modo da danneggiare comunque anche me.
E' a questo punto che dovrebbe essere introdotto un nuovo articolo dal legislatore,
articolo che è l'applicazione ai condomini di quanto già avviene in altri ambiti del
diritto. Immaginati la scena: (queste sono di quelle scene che ti ripagano da sole di
tutte le lotte, le angherie ed i soprusi che hai dovuto patire per anni):
 
Amm. rivolto a te: - Purtroppo, caro condomino, tutte le cause che abbiamo perso rimettendoci
le spese contro di te ci hanno convinto che non è giusto farti pagare oltre il 30% del
lavoro perchè per forza una terrazza deve diventare una scala. Pertanto abbiamo deciso
di seguire la legge. Si userà l'art. 1123 C.C. Mio malgrado sono costernato nel doverti
dire che c'è stato un lieve aggravamento del danno percui i lavori ora non sono più di
30.000.000 ma di 60.000.000 lire (così hai combattuto ma non ci hai guadagnato un bel
niente).
 
Tu (cordialissimo) rivolto all'amministratore: - Carissimo amministratore, ma che dico,
carissimo amico,  non preoccuparti per il lieve aumento di prezzo. Anzi, io direi di
portare i lavori a 70.000.000 lire così verranno fatti ancora meglio!
 
(I condomini intanto ti guardano e dicono: ma che fa?! Gli dà ragione, e rincara la dose?)
 
Dopo che l'assemblea si è votata i lavori, tu tiri fuori copia autenticata di un bel
documento timbrato e registrato e lo consegni ai cari amici dell'assemblea ed a quel
carissimo amico dell'amministratore, dicendo testuali parole:
 
"Sento il dovere di informarla che l'anno scorso ho presentato querela per danno temuto
 nei confronti di questo condominio in quanto ritenevo che i ritardi accumulati a causa
 della pervicacia di questa assemblea a volere ripartire a tutti i costi un'opera in
 modo difforme alla legge, avrebbero portato ad un aggravamento del danno. Il dolo
 dell'assemblea è stato accertato in sede giudiziale così come il fatto che questo
 condominio ha dichiarato il falso al fine di tentare di menomare il mio diritto di
 impugnazione. Pertanto, come previsto dal nuovo art. xxxxx...."
 
Amministratore (distrutto, balbettante, e con la faccia di un colore fra il verde e
l'azzurro): ".... TUTTE LE SPESE RELATIVE ALL'AGGRAVAMENTO DEL DANNO SONO A CARICO DEI
CONDOMINI CHE HANNO APPROVATO LE DELIBERE NULLE E DELL'AMMINISTRATORE CHE LE HA ESEGUITE
SENZA RISERVA. BATTUTI SU TUTTA LA LINEA!!!!!"
 
Risposta tua con gioia feroce: "DI PIU'! DI PIU'!!!!"
 
Due mesi dopo ci sarà una bella sentenza sulla vostra bachecha condominiale: "Revocato il
vecchio amministratore! Ha provocato l'aggravamento del danno alle strutture comuni
violando l'art. 1130 C.C. Posto un amministratore giudiziario per il periodo di tre
anni con il compito di risanare le strutture e la contabilità condominiale. Esecuzione
forzata dei lavori condominiali da parte del Tribunale tenuto conto della querela per
danno temuto n. xxxx presenta il xx/xx/xxxx in danno dei sig.ri condomini xxxxx".
 

Dopo avere sognato un pò: la questione è una. Quante possibilità ci sono che un sistema
di questo genere possa essere mai adottato in Italia? Praticamente nessuna.
 
Ma il problema non nasce solo dal fatto che i problemi condominiali non sono molto sentiti
dal Parlamento Italiano. Devi sapere che di recente si è discusso della riforma del C.C.
negli articoli che riguardano l'amministratore e la gestione dei condominii. L'ANAI,
mostrando di tirare solo l'acqua al suo mulino, ha affermato che il Codice Civile non
và modificato perchè a loro và bene così com'è. E ci credo. E' l'unico ambito del diritto
in cui l'impugnazione non sospende l'esecutività del provvedimento e qualcuno può chiederti
il pagamento di una quota senza prima avere sentito le tue ragioni. Come dire: premesso che
sei colpevole, prima subisci la condanna, e poi un giorno vedremo se sei innocente.
 
Spesso si dice che il condominio è come una piccola repubblica ed altre fesserie del
genere. Ma la democrazia è tale non quando si vota a maggioranza, ma quando vi sono dei
principi fondamentali che tutelano le minoranze ed alle quali tutte le deliberazioni
devono uniformarsi per risultare valide. Immaginate che un bel giorno il parlamento,
decida, con maggioranza qualificata, di votare la messa a morte dell'on. Mario Rossi
(è un collega molto antipatico). Il deputato in questione ha due possibilità:
 
1) Impugna entro 30 giorni la cosa presso l'autorità giudiziaria, ma l'impugnazione non
   sospende l'esecutività del provvedimento. Il giudice pertanto chiama Mario Rossi e
   dice: "Senti, ora non ho tempo per te. Intanto eseguiamo la delibera (cioè ti
   ammazziamo), e poi tra due o tre anni ti fai dare un permesso dal padre eterno, torni
   qui e possiamo discutere se questa delibera era corretta oppure no". Ma anche se
   fuggisse all'estero, per sfuggire alla esecuzione della delibera, e si presentasse
   vivo dal giudice dopo due o tre anni, sarebbe da aspettarsi la seguente situazione:
   - Ma le sembra giusto che mi debbano ammazzare?
   - Giusto? ma a me non importa che sia giusto. Infatti, come riconosciuto dalla Cassazione,
     il giudice in questi casi è un giudice di merito e non di opportunità (cass. 3177/78),
     ed a quel che vedo è vero che hanno deciso di ammazzarla, ma lo hanno fatto in seconda
     convocazione ed a maggioranza qualificata. Quindi...
 
2) Impugna dopo 30 giorni o non impugna. In quel caso il giudice dice: "Che cosa, ma
   allora abbiamo perso fin troppo tempo! Si, è vero, forse violiamo una decina di
   convenzioni sui diritti dell'uomo uccidendola, ma questi discorsi lei me li doveva
   sottoporre entro 30 giorni dalla riunione! Il Parlamento era mezzo vuoto, non c'era
   maggioranza, sono state falsificate delle deleghe? Mi dispiace ma non importa, è troppo
   tardi...
   Aspetti che le chiamo il boia....."
 
Quello che vi scrivo appare pazzesco, delirante, kafkiano? Bene, nei condomini succede
proprio così. Pertanto, per quanto sia d'accordo con te sulla necessità di creare una
associazione di condomini in grado di fornire tutela legale, mi chiedo cosa potrebbero
fare dei legali in situazioni così assurde dove non devi dimostrare la verità, ma devi
anche lottare contro il muro giustizia condominiale, contro il preconcetto "l'amministratore
è sempre una bravissima persona", con la disparità di forze in campo, e con la
scarsità di mezzi di indagine (secondo te come è stata smantellata Tangentopoli? Perchè
un bel giorno gli amministratori di certe aziende si trovavano a casa dei signori
in divisa che gentilmente chiedevano alcuni documenti. E se questi non li fornivano,
forse si trovavano in una caserma a fare quattro chiacchiere con altri gentiluomini sempre
in divisa e con una bella denuncia penale a carico. L'amministratore di una azienda a
rispondere del suo operato ed a dovere consegnare gli atti ad un giudice per le indagini
preliminari lo vedrai; l'amministratore di condominio, no! Ma un amministratore di
condominio sbagliato, sostenuto da condomini disonesti e quindi non revocabile, può
costringere una famiglia onesta a cambiare casa o farla persino finire in mezzo alla
strada).
 
A questo si aggiungono le sentenze della cassazione che di recente ha introdotto i concetti 
della delega orale, del verbale orale e di altre piacevolezze del genere, e l'assoluta 
inadeguatezza dei Giudici di Pace, che in base a quello che mi hai raccontato, se sono
davvero come li rappresenti tu fanno venire voglia di rivolgersi al giudice Santi Licheri
(non avrà valore legale la sentenza, ma almeno lui ascolta un caso alla volta e non tre,
e dopo essersi studiato bene il caso, i precedenti giurisprudenziali ecc. ecc.).  
 
Comunque, mi piacerebbe sapere con quale motivazione nella sentenza il giudice di Pace
ti ha compensato le spese (citerà qualche articolo del cpc, mica può scrivere che 
l'amministratore viene scagionato perchè ha affermato di essere innocente). Inoltre ti 
sarei grato se mi facessi sapere come è andata a finire la tua azione di revoca, magari
per e-mail, in modo da capire se la situazione è davvero così disperata come sembra
oppure se c'è ancora qualche speranza per chi vive in un condominio. Ciao.

 

FrancescoFranz

unread,
Oct 1, 2000, 3:00:00 AM10/1/00
to
penitentig <penit...@tiscalinet.it> wrote in message
8r5lts$vdc$1...@lacerta.tiscalinet.it...

Da che mondo e mondo, i soprusi e le sopraffazioni sono all'ordine del
giorno. Io credo che tu viva la cosa in maniera troppo profonda. Da come
scrivi sembra la tua ragione di vita. Sbaglierò (spero) ma sembra che tu
abbia qualche complesso di inferiorità.

Con ciò non voglio sottovalutare il tuo problema, ma, mi ripeto, approccialo
più distaccatamente.

Quando leggo post come i tuoi o come quello di "Vegeta" ( a proposito, spero
che il tuo amministratore non conosca il tuo nick, sennò si spiega
tutto...), mi vengono alla mente fatti come quello di Foggia (mi pare) di
qualche giorno fa: una disputa condominiale finita a pistolettate. Sarà, ma
nessuno mi convincerà che valga la pena di farsi 20 anni pur di affermare:
"però, avevo ragione io !".

F.F.


penitentig

unread,
Oct 1, 2000, 3:00:00 AM10/1/00
to
Gentile Francesco,ormai non lancio più i miei messaggi direttamente,rispondo
semplicemente a chi ha i miei stessi problemi e la pensa come
me.........l'unione fa la forza, almeno questo mi da conforto e chi sà che
in questo modo si possa trovare soluzioni ai ns problemi.........Ripeto ,Voi
tutti che rispondete,a chi ha problemi, siete sicuramente persone per bene,
ma....ciò che avviene all'interno di tutti i condomini ,è sempre oggetto di
controversie e litigi da cui sempre si verificano sopprusi e danni ai più
deboli,da ciò desumo che c'è qualcosa nelle leggi e nel comportamento delle
persone(amministratori e condomini) che non và e che quindi, interessante e
doveroso parlarne.......parlerne affinchè qualcosa possa
cambiare.........Che importanza ha sapere tutto dei tuoi diritti (voi siete
bravissimi e conoscete tutto del condominio)quando nei fatti non sei in
grado di ottenerli,perchè colui che ha il dovere di far rispettare i tuoi
diritti (l'amministratore),è il primo a non rispettarli.....ed allora non
resta che la giustizia,.... che ti garantisco per i problemi condominiali
NON C'E......o se c'è bisogna cercarla a caro prezzo...........Non mi sento
affetto da complesso d'inferiorità,(penso tu ti riferisca nei confronti del
mio amministratore),almeno non fino a questo momento........in futuro si
vedrà...in ogni caso considero questo amministratore poco intelligente e
molto disonesto(che è quello che lo rende tanto forte).........Ma se
leggendo i miei messaggi o le mie osservazioni tutti Voi vi sentite il
dovere di rispondermi per dirmi che non siete d'accordo con
me.........perchè rispondere!ormaimi conoscete, non siete obbligati a
rispondere a tutti i costi....in taluni casi vedo che nessuno risponde a
certi messaggi!!...perchè rispondere, magari semplicemente con parole
ironiche che non tutti possono capire...... cosa significa"..spero che il
tuo amministratore non conosca il tuo NICK....se nò si spiega
tutto".........io non sono un esperto, ti prego spiegami questo tuo modo di
dire che non ho mai sentito....salutandoti ti rassicuro che non ammazzerò
mai il mio amministratore in quanto economicamente mi costerebbe di più di
quanto sto pagando per recuperare i soldi che mi ha
rubato.....ciao.......GIANCARLO.............un ultima cosa quando dici più
"distaccatamente" intendi --abbandonare il tutto e dimenticare in stato di
oblio!<netfran...@tin.it> wrote in message
8r6v5n$ikt$1...@nslave2.tin.it...

Matteo

unread,
Oct 1, 2000, 3:00:00 AM10/1/00
to
Francesco, apprezzo molto il tuo spirito paterno. Però io ho un altro
approccio a certi problemi. Premesso che leggi e codici mi danno una
risposta rapida, e di solito abbastanza meditata, a problemi che anche per
pigrizia non si vogliono risolvere autonomamente, e non servono ad altro, io
normalmente mi chiedo quali sono le regole vere che governano ogni specifico
condominio. Ci sono quelli, immagino i più amati da certi amministratori,
dove i condomini non si conoscono, ed anche alle assemblee non si parlano.
Ce n'è altri dove si conoscono tutti, e le assemblee sono solo un'occasione
per offrire pasticcini e provare l'effetto del vestito nuovo da indossare la
settimana dopo al matrimonio del migliore amico. Poi ci sono quelli nei
quali un gruppo di condomini, con l'amministratore e il consenso della
maggioranza, si occupa di tutte le problematiche condominiali. Spesso
l'organizzazione, vista dall'esterno, fa venire in mente solo che non si
capisce perché lo stabile non è ancora crollato. Ma, stranamente, quasi
sempre sono stabili ben tenuti, puliti ed anche silenziosi.
Chi arriva in stabili di questo tipo, avendo in testa un modello
organizzativo immaginato leggendo il codice civile e un manualetto di
ragioneria, si convince rapidamente di essere in una gabbia di matti. Ma se
l'approccio psichiatrico è fatto di attacchi all'amministratore, e, peggio
ancora, di cause in Tribunale, la cura risulta peggiore del male, e l'unico
risultato è che lo psichiatra perde qualsiasi credibilità.
L'unica, in questi casi, è cambiar casa, oppure disinteressarsi
definitivamente del condominio, magari delegando una persona di fiducia, non
necessariamente munita di laurea ma anche solo di equilibrio, ad occuparsi
di ogni questione condominiale, partecipazione all'assemblea in primis.
"FrancescoFranz" <netfran...@tin.it> ha scritto nel messaggio
news:8r6v5n$ikt$1...@nslave2.tin.it...

Matteo

unread,
Oct 3, 2000, 3:00:00 AM10/3/00
to
"penitentig" <penit...@tiscalinet.it> ha scritto nel messaggio
news:8r7pmv$imu$1...@lacerta.tiscalinet.it...

> da ciò desumo che c'è qualcosa nelle leggi e nel comportamento delle
> persone(amministratori e condomini) che non và
Pur sapendo che la mia opinione non t'interessa, non è che ti possa venire
in mente che potrebbe esserci qualcosa che non va nel far vivere esseri
umani dentro scatole dalle quali escono per entrare in altre scatole che li
portano in altre scatole nelle quali stanno non meno di otto ore al giorno e
poi, di scatola in scatola, tornano alla loro scatola?
Il condominio è un fenomeno legato all'urbanesimo, ma il male (se è un male)
è l'urbanesimo.
A casa mia cerco di viverci bene, se posso. E quando finalmente vivo bene,
decido se le centomilalire fregate dall'amministratore sono più importanti
di quelle fregate dal pasticciere che finge di non aver capito cosa vuol
dire peso netto (ormai son tre anni che gli faccio rifare le pesate, è
diventato un gioco, però -nei limiti dei dolci padani- le torte le fa buone
e non mi ha ancora avvelenato).

derosa.g...@gmail.com

unread,
May 7, 2020, 1:17:12 AM5/7/20
to
Il giorno domenica 24 settembre 2000 09:00:00 UTC+2, Vegeta ha scritto:
>  
>
> ----- Original Message -----
>
> From: Stealth
>
> To: it.diritt...@mailgate.org
>
>
> Sent: Sunday, September 24, 2000 11:54 AM
>
> Subject: QUANDO UN CONDOMINIO DIVENTA UNA MAFIA. UNA STORIA
> PAZZESCA
>
>
>
>
>  
>
> ----- Original Message -----
>
> From: Stealth
>
> To: it.diritt...@mailgate.org

derosa.g...@gmail.com

unread,
May 7, 2020, 1:18:42 AM5/7/20
to
Il giorno domenica 24 settembre 2000 09:00:00 UTC+2, Vegeta ha scritto:
>  
>
> ----- Original Message -----
>
> From: Stealth
>
> To: it.diritt...@mailgate.org
>
>
> Sent: Sunday, September 24, 2000 11:54 AM
>
> Subject: QUANDO UN CONDOMINIO DIVENTA UNA MAFIA. UNA STORIA
> PAZZESCA
>
>
>
>
>  
>
> ----- Original Message -----
>
> From: Stealth
>
> To: it.diritt...@mailgate.org
0 new messages