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Comodato d'uso porzione di cortile

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Antonino Nucera

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Apr 24, 2021, 1:53:23 PM4/24/21
to
Buongiorno a tutti,

nel mio condomio opera una trattoria il cui proprietario, in vista della possibilità di apertura del locale all'aperto, avendo già una piccola porzione di proprietà del cortile condominiale, ha chiesto di poter fare uso di un'ulteriore porzione onde poter ospitare alcuni tavolini, eventualmente pagando qualche corrispettivo..

L'amministratore condominiale se ne é fatto latore con noi consiglieri, asserendo che per la magistratura questo sarebbe un cosidetto "diritto di precario" (testuale definizione).

Da parte mia ho risposto che non vi sarebbero problemi alla concessione dello spazio in comodato d'uso gratuito rilevando però che la materia é di competenza esclusiva dell'Assemblea dei condomini e che sarebbe bene questa venisse coinvolta. Il cortile, infatti, é luogo di passaggio per i condomini, che potrebbero anche voler fruire di alcune panchine ivi collocate per prendere un po' di freso nelle serate più calde. La presenza di estranei, potrebbe, pertanto, non essere gradita a qualcuno di loro.

L'amministratore sta cercando di mettere fretta, asserendo che, previo consenso unanime dei consiglieri, si potrebbe accogliere la richiesta del ristoratore e, in seguito, portare la cosa in assemblea. Inoltre, fa presente che il rifiuto nuocerebbe in modo irrimediabile ai rapporti.

Francamente, questa modo di gestire la cosa non mi convince e sono indeciso sul da farsi. Almeno mettere un cartello nell'antrone per avvisare i condomini in modo che gli eventuali dissenzienti possano avere la possibilità di esrpimersi mi sembra il minimo.

Chiedo quindi il vostro parere su come sarebbe meglio procedere.

Grazie per l'attenzione e buona serata

michele

unread,
Apr 24, 2021, 3:36:12 PM4/24/21
to
se le cose previste dalla legge non le si possono fare per questioni di
tempo, il metodo più logico sarebbe che il ristoratore si muova...

e cioè raccoglie, appendendo un foglio o passando porta a porta,
le firme necessarie (spiegando bene metri, orari, giorni
e assunzione di responsabilità, tipo se un cliente mette il piede
in un tombino mezzo rotto e si fa male...);

le porta all'amministratore che gli da l'ok se anche dal suo punto di vista
le cose vanno bene;

inizia a mettere i tavolini;

l'amministratore saprà ora come regolarsi per formalizzare il tutto
(convocando con comodo l'assemblea oppure decidendo di non convocare
l'assemblea)

PS:
il ristoratre ha sicuramente un commercialista/avvocato (permessi,
dpendenti, ente sanitario regionale...), quindi che faccia trovare ai
condomini una mezza pagina ben pensata...

Cordy

unread,
Apr 26, 2021, 1:54:57 AM4/26/21
to
Il Sat, 24 Apr 2021 10:53:22 -0700, Antonino Nucera ha scritto:
> Chiedo quindi il vostro parere su come sarebbe meglio procedere.
>

Cominciamo col mettere qualche puntino sulle i...
1. Il comodato d'uso, anche a titolo eventualmente gratuito, è soggetto a
registrazione. Cioè, anche se si trattasse di un accordo verbale (cioè non
scritto) a titolo gratuito, comunque è previsto il pagamento delle
imposte. 200 euro di registro, più eventuali altri in caso di forma
scritta (bolli).
2. Non esiste che il solo amministratore (i "consiglieri", "capi scala",
ecc. da un punto di vista legale non esistono) possa concedere anche
temporaneamente l'uso di una parte comune in forma esclusiva a qualcuno.

Poi, per carità, i tempi sono difficili, i rapporti di buon vicinato vanno
coltivati, ma la legge è questa.

--
Ciao! Stefano

Roberto Deboni DMIsr

unread,
Apr 28, 2021, 12:34:08 PM4/28/21
to
Anche perche' e' molto pericoloso. C'e' una diffusa mentalita'
che il condominio, essendo di tutti, non e' di nessuno, il
che fa scattare una combinazione di meccanismi perversi
(ovviamente esiste dietro una mentalita' di fondo "scroccona"):

* quella del diritto acquisito che, essendo assunto come "diritto"
(per quanto falso sia) il beneficiato non vuole rinunciare

* del prendere il braccio se gli si concede il dito, ovvero,
da un tavolino, diventano due (gli avvocati di parte poi tirano
dalla loro con parole tipo "normale tolleranza"), poi ci si
allarga e poi si mettono barriere di qualche tipo, perche'
"il passaggio dei residenti da' fastidio ai clienti" (sic!)

* quella del sociale di rapina, ovvero gli oneri si dividono,
gli utili vanno solo al beneficiato

* e poi, se anche il tizio fosse onesto, esistono gli eredi, che
possono arrivare a tentare l'usucapione, cosa possibile, se
nel passare dei decenni, i condomini in massa hanno calato
le brache

Trattandosi poi di attivita' commerciale, puo' finire molto male ...
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