Il problema è che gli infissi moderni, per rispettare le normative ecc.
ecc., hanno tutti un profilo maggiore di quelli originari, e quindi, per
due finestre a due ante, mi ritroverei la "luce" (il vetro) delle ante
veramente ridotto, con conseguente minore luminosità delle stanze.
Posto che, volendo gli infissi bianchi, per rispettare la coerenza
estetica della facciata principale li farò bicolore (fuori color legno,
dentro bianchi, con un ovvio aggravio di costi), ho diritto almeno a
variare il numero di ante, es. trasformando le due finestre a due ante in
due finestre ad anta unica? C'è una giurisprudenza in merito?
Per la precisione, si tratta di due ante inserite in una finestra a
bandiera che dà su un mio balcone (= finestra a 2 ante + porta-finestra)
NB: chiedere al condominio non è cosa fattibile, essendo popolato da
persone particolarmente bellicose che spesso si oppongono senza alcuna
base a qualsiasi richiesta lecita.
Grazie a chi mi aiuterà, buona giornata a tutti.
John Doe
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Si ed è quella di salvaguardare l'estetica architettonica dell'edificio
> Per la precisione, si tratta di due ante inserite in una finestra a
> bandiera che dà su un mio balcone (= finestra a 2 ante + porta-finestra)
>
> NB: chiedere al condominio non è cosa fattibile, essendo popolato da
> persone particolarmente bellicose che spesso si oppongono senza alcuna
> base a qualsiasi richiesta lecita.
A maggior ragione necessità autorizzazione assemblea per evitare di
essere citato in Tribunale.
w
> > ho diritto almeno a variare il numero di ante, es.
> > trasformando le due finestre a due ante in due
> > finestre ad anta unica? C'è una giurisprudenza in merito?
>
> Si ed è quella di salvaguardare l'estetica architettonica dell'edificio
Cosa intendi con "sì"?
So che la coerenza architettonica dell'edificio va rispettata: la domanda,
nel mio caso, è SE variare semplicemente il numero di ante (pur
rispettando i colori degli infissi preesistenti) varia la coerenza
architettonica.
> A maggior ragione necessità autorizzazione assemblea
> per evitare di essere citato in Tribunale.
Mi sono studiato la giurisprudenza, pur senza porre attenzione alla
dinamica delle ante, emersa successivamente.
L'autorizzazione condominiale non è in nessun modo necessaria. In ogni
caso, il singolo condominio può fare causa ad un altro, ritenendo che
questi abbia variato la coerenza architettonica ecc. ecc.
Ripeto, la domanda che faccio qui è: la coerenza estetica architettonica
dell'edificio viene inficiata dalla semplice modifica del numero di ante
di una finestra, che mantiene comunque i colori degli infissi preesistenti?
Cosa dice in merito a questo speciico particolare la giurisprundenza?
Grazie, ciao.
John Doe*
Con si intendevo proprio che la giurisprudenza si è espressa a volte
a sfavore di modifiche che potessero pregiudicare quanto in questione.
>
> So che la coerenza architettonica dell'edificio va rispettata: la domanda,
> nel mio caso, è SE variare semplicemente il numero di ante (pur
> rispettando i colori degli infissi preesistenti) varia la coerenza
> architettonica.
>
>> A maggior ragione necessità autorizzazione assemblea
>> per evitare di essere citato in Tribunale.
>
> Mi sono studiato la giurisprudenza, pur senza porre attenzione alla
> dinamica delle ante, emersa successivamente.
> L'autorizzazione condominiale non è in nessun modo necessaria. In ogni
> caso, il singolo condominio può fare causa ad un altro, ritenendo che
> questi abbia variato la coerenza architettonica ecc. ecc.
Il rischio è appunto questo....e se tu stesso asserisci che nel tuo
condominio la litigiosità è alta.....
> Ripeto, la domanda che faccio qui è: la coerenza estetica architettonica
> dell'edificio viene inficiata dalla semplice modifica del numero di ante
> di una finestra, che mantiene comunque i colori degli infissi preesistenti?
> Cosa dice in merito a questo speciico particolare la giurisprundenza?
>
Che vi sono casi favorevoli e casi sfavorevoli....come si fa su questo NG
a stabilire ciò? Necessita visionare l'edificio, visionare il progetto,
conoscere il pensiero del Giudice,stabilire se il giorno della sentenza
si sia alzato di buon umore, ecc, ecc.
Una causa si sa quando inizia , ma non quando finisce e con quale
risultato si conclude , ovvero chi avrà ragione e chi avrà torto.
w
Okay, grazie, pensavo che su una cosa così specifica (se modificare il
numero ante di una finestra altera il decoro architettonico dell'edificio)
ci fosse un orientamento più univoco della giurisprudenza.
Mi sai (o qualcun altro sa) fornire i riferimenti di alcune sentenze che
hanno riguardato questo specifico problema?
Vorrei potermi documentare e leggerle, sia quelle contro che quelle pro.
Grazie, ciao.
John Doe
>>> la coerenza estetica architettonica dell'edificio viene
>>> inficiata dalla semplice modifica del numero di ante di una
>>> finestra, che mantiene comunque i colori degli infissi
>>> preesistenti? Cosa dice in merito a questo speciico particolare
>>> la giurisprundenza?
>>
>> Che vi sono casi favorevoli e casi sfavorevoli...
>
> Okay, grazie, pensavo che su una cosa così specifica (se modificare
> il numero ante di una finestra altera il decoro architettonico
> dell'edificio) ci fosse un orientamento più univoco della
> giurisprudenza.
>
> Mi sai (o qualcun altro sa) fornire i riferimenti di alcune
> sentenze che hanno riguardato questo specifico problema? Vorrei
> potermi documentare e leggerle, sia quelle contro che quelle pro.
Ciao
Giovanni
--
A computer is like an air conditioner,
it stops working when you open Windows.
< http://giovanni.homelinux.net/ >
Copia e incolla :
...................omissis..........
la doglianza che potrebbe essere sollevata è relativa alla possibile
alterazione del decoro architettonico.
La norma di riferimento è l’art. 1122 c.c. e con riferimento al
significato della parola danno da essa contenuto
la Suprema Corte di Cassazione, in più occasioni, ha avuto modo di
significare che “ il concetto di danno, cui
la norma fa riferimento, non va limitato esclusivamente al danno
materiale, inteso come modificazione della
conformazione esterna o della intrinseca natura della cosa comune, ma
esteso anche al danno conseguente alle opere
che elidono o riducono apprezzabilmente le utilità ritraibili della
cosa comune, anche se di ordine edonistico od
estetico (v. Cass. 27.4.1989, n. 1947), per cui ricadono nel divieto
tutte quelle modifiche che costituiscono un
peggioramento del decoro architettonico del fabbricato. Decoro da
correlarsi non soltanto all’estetica data
dall’insieme delle linee e delle strutture che connotano il fabbricato
stesso e gli imprimono una determinata armonia,
ma anche all’ aspetto di singoli elementi o di singole parti
dell’edificio che abbiano una sostanziale e formale
autonomia o siano comunque suscettibili per sé di considerazione
autonoma (v. Cass. 24.3. 2004, n. 5899).
(così, ex multis, Cass. 19 gennaio 2005, n. 1076).”
Ciao w
Ciao
Scusa, ma ho gi� letto parecchie sentenze - a volte discordanti - sulle
modifiche giudicate lesive o non lesive del decoro architettonico.
Quello che sto cercando di capire � se c'� giurisprudenza su *casi
specifici del tutto analoghi al mio*, ovvero l'esigenza di ridurre il
numero delle ante di una finestra, mantenendo per� i colori esterni. Che
non � il caso preso in esame dalla sentenza che citi.
Potrebbe essere, credo. Ma non so che risultato estetico dà, nè se è una
lavoro "standard" che qualsiasi fornitore di infissi può fare. Sicuramente
indagherò, ma nel frattempo vorrei capire se sarebbe possibile evitare una
"pezza" del genere e che dice la giurisprudenza in merito a questo
specifico caso.
Grazie, ciao.
Conosco il diritto a sufficienza per sapere che una (o pi�) sentenza non
fa legge, ma la mia richiesta riguarda proprio quello: la giurisprudenza
su casi del tutto analoghi a quello specifico da me indicato.