On 25/09/2023 16:22, Testathome wrote:
>
> "Roberto Deboni DMIsr" <
ne...@analisienergie.it> ha scritto nel messaggio
> news:LsqcnRB92a0q5mH5...@giganews.com...
>> On 2023-09-04, Testathome <
gabo...@libero.it> wrote:
>>
>>> 3 pallazzine nuove dalle geometrie irregolari, con ingressi
>>> indipendenti e
>>> contatori luce indipendenti, solo una porzione di muro unisce i 3
>>> edifici.
>>
>> L'area esterna delle palazzine e' comune oppure separata
>> da recinzioni ?
>
> Comune.
Se ci sono servitu, non puo' essere in comune.
Altrimenti a cosa servono le servitu'?
>> Giuridicamente, dagli atti, come e' accatastata l'area esterna ?
>
> Con 3 civici differenti ma per servitu di passaggio sono tutte in comune.
Quando si chiede "se in comune" parlando di millesimi si
intende la "proprieta' in comune". Nel suo caso NON sono
"in comune proprieta'" ma in servitu' incrociata, che e'
altra cosa.
>>> Si rompe un faro sulla palazzina A e il costo di sostituzione (1000
>>> euro) viene
>>> addebitato a tutti i 3 edifici.
>>
>> Un "faro" si intende generalmente usato per l'illuminazione
>> dell'area esterna, e' corretto ?
>
> Sì. I fari sono appesi alle facciate.
Bene.
>>> Amministratore: l'illuminazione fa capo al buon funzionamento
>>> dell'intero
>>> complesso, giusto divederla fra tutti.
>>
>> Il complesso ha una gestione comune (cosidetto "supercondominio") per le
>> aree esterne alle tre palazzine ?
>
> Ha una gestione tutta comune e basta, 1 amministratore fa tutto
Tipica imprecisione italiana. Avete atti di servitu', li
ignorate e gestite giuridicamente come se fosse un condominio
(proprieta' in comune). Ci hanno provato anche da me, di
ignorare un atto di servitu e spacciare una situazione
giuridica come se fosse "in comune". E' finita con la sbadilata
sui denti dei giudici che hanno respino l'ipotesi e svariate
decine di migliaia di euro di spese legali in capo agli stolti
sostenitori della tesi "condominio".
Avendo PROPRIETA' SEPARATE con semplice diritto di passaggio
tramite atti di servitu', non esiste alcuna gestione condominiale
e non serve neanche un amministratore "esterno".
Ogni amministratore di scala ha nella sua gestione anche il
giardino esterno di proprieta' esclusiva della scala, con
vincolo di servitu' per le altre scale.
Ma come mettersi d'accordo per una "certa uniformita'" degli
interventi ? Siete liberi di fare nel modo che vi pare piu'
conveniente. Ma sicuramente, se volete fare qualcosa di
ufficiale in comune, vi basta una banale comunione (la parte
del codice che precede quella del condominio), con costi
molto inferiori e una totale flessibilita' di gestione e
regolamentazione.
Nello specifico, avendo ogni palazzo il suo faretto, non c'e'
alcuna ragione per mettere insieme le spese relative,
perche' di fatto ogni costo si compenserebbe. Il fatto che
una volta si rompa ad uno e una volta all'altro e'
irrilevante, e semmai potrebbe avere a che fare con una
migliore manutenzione (in futuro, se ogni scala si cura
il suo) del faretto proprio.
>>> Condomini B e C: noi paghiamo 500 euro /anno di luce (più luci)
>>> mentre A paga
>>> 300 euro/anno (meno luci), perchè allo stesso modo il totale dei
>>> consumi non
>>> viene sommato e suddiviso fra tutti i 3?
>>
>> A che spese si riferiscono questi 500 euro e 300 euro ?
>
> Spese illuminazione, contatore.
Ogni scala si paga il suo, sulla SUA proprieta', cosa piu'
razionale da fare, visto che ogni scala ha un suo faretto
uguale e quindi fornisce lo stesso servizio.
E' una situaizone di totale compensazione di doveri e diritti.
Dovere di partecipare ad un servizio che interessa tutti per
la servitu', diritto di vedere pagato tale servizio.
Sarebbe diverso per un cancello carraio, dato che potrebbe
essere su una sola proprieta', ma usata da tutte e tre le
scale. Non c'e' compensaizone possibile, quindi, sempre
trattandos di situazione di servitu', si concorda un
regolamento che stabilisca quote di partecipazione e
modalita' con cui ogni amministratore di scala paga
all'amministratore della proprieta' del cancello, i costi
di manutenzione e consumo di energia elettrica.
Ed eventualmente (ma la rogna della servitu' e' che il
fondo dominante non ha obblighi con il fondo servente)
per riparazioni straordinarie o ricostruzioni.
>>> Amministratore: perchè i consumi facilmente individuabili (contatore)
>>> è meglio
>>> attribuirli agli intestatari diretti mentre la luce va dove vuole,
>>> non si può
>>> attribuire e suddividere!
>>>
>>> A me sembra una stronzata, per me tutto quello che è sotto al
>>> contatore deve
>>> essere attribuito all'intestatario (condominio singolo) del contatore
>>> e basta,
>>> manutenzione luci compreso.
>>
>> Forse l'errore e' avere le luci suddivise su tanti contatori,
>
> Perchè errore? Intendi fare un altro contratto con un altro contatore
> per mettere le luci tutte sotto un unico contatore? E chi se lo accolla?
L'errore, con le nuove informazioni, e' che voi avete un amministratore
che non dovrebbe neanche esserci, mancando l'elemento essenziale di
un condominio: una proprieta' in comune.