ieri sera mangiando un "Cornetto" ho addentato.... e dentro c'era un
pezzo di plastica dura che mi ha rotto il ponte che avevo in bocca.
cosa si fa in questi casi....?
mi tengo il pezzo di teflon che ho trovato come ricordo.
e poi passo dall'odontotecnico a rifarmi il ponte.
oppure ci sono validi sistemi per chiedre il rimborso delle spese
subite alla ditta produtrrice...?
io ho lo scontrino fiscale dell'acquisto, il pezzo di teflon o di
plastica incriminato trovato nel gelato , e non sarà difficile provare
che è un pezzo delle loro macchine.
e oggi sono andato dal medico che mi ha rilasciato un certificato che
dichiara che ho una rottura fresca del ponte .
grazie a tutti per un aiuto e un consiglio Thomas
ci sono testimoni del fatto? cioe' che ti hanno visto addentare e farti
male??? testimoni veri, ovviamente, disposti ad andare , come probabilmente
sara' necessario, in tribunale e "reggere" le domande.
se si, potrebbe valere la pena, senza farsi particolari illusioni perche' ci
si arrampica un po' sugli specchi, potrebbe valere la pena fare una
richiesta danni e sentire cosa risponde la ditta, (che credo preferira'
farsi fare citazione). quindi, valutati meglio tutti gli elementi, se hai
voglia di rischiare (di perderla) fai causa civile. Ma stai bene attento
agli elementi che hai in mano !!! Hai fatto benissimo a conservare
scontrino, il pezzo trovato, etc. ma il problema e' dimostrare il NESSO DI
CAUSA , e tieni presente che l'onere della prova e' a tuo carico e
sufficiente a convincere la ditta, l'eventuale assicurazione e , per ultimo,
il giudice.
se non ci sono testimoni fai comunque una richiesta danni alla ditta ma se
loro non ti danno soddisfazione lascia perdere e la prox volta mangiati un
gelato di un'altra marca.
ciao
Nicola.
PS, non dirmi che era della Sammontana, io abito a due passi dalla loro
fabbrica ... hehehe
Fai una raccomandata A/R alla ditta produttrice con la descrizione di quanto
accaduto e richiedendo il riscarcimento del danno; allega il preventivo del
dentista (o fattura qualora hai già provveduto), copia dello scontrino
fiscale e magari anche una foto del corpo estraneo. Sicuramente sono
assicurati per la R.C. Prodotti, per cui verrai contattato da un medico
incaricato dalla Compagnia di assicurazione di verificare che il dente si è
veramente rotto :-) , e qualora si riscontrasse che effettivamente il pezzo
di teflon corrisponde ad un pezzo di una macchina di produzione, ritengo che
la compagnia pagherà senza troppi problemi.
Ciao
P.S.: Una curiosità. ma tu il gelato che fai, lo mordi?? :-))
senza troppi problemi ??? glielo auguro, ma qualsiasi liquidatore che
sappia fare il suo mestiere vorra' accertare il nesso causale con delle
testimonianze.
Facci sapere come va a finire...
N.
A thomas consiglio di inviare la raccomandata (primo atto per far aprire una
pratica di sinistro) descrivendo i fatti e fornendo maggiori dettagli ed
elementi che avvalorino la tesi. Tenga però presente che la strada del
risarcimento assicurativo è ancora lastricata di se e di ma.
Marco
"XXX" ha scritto nel messaggio...
Ho gestito alcuni sinistri di tipologia molto simile (piccolo pezzo di
metallo finito in prodotto surgelato, oliva ascolana non snocciolata, petto
di pollo non ben disossato ecc. ecc.) e i liquidatori non hanno mai fatto
problemi particolari in quanto è stata la stessa ditta produttrice
assicurata a riscontrare e a dichiarare alla Compagnia che la presenza di
tali corpi estranei era compatibile con il loro processo produttivo o
comunque a non poterlo con certezza escludere. Ovviamente non bisogna
dimenticare che per la ditta assicurata il danneggiato è pure suo cliente, e
solitamente questa dovrebbe tenere al fatto di non subire pubblicità
negativa per quanto accaduto. Inoltre un danno ai denti dovrebbe risolversi
con costi nell'ordine di alcune migliaia di euro, che non dovrebbero
spaventare la Compagnia in funzione dei premi incassati, che dovrebbero
essere rilevanti se la ditta produttrice di gelato è di livello nazionale,
nonchè a fronte degli eventuali costi di un giudizio.
Per tali considerazioni, i sinistri da me gestiti hanno avuto esito positivo
per il danneggiato e questo nell'interesse stesso della ditta produttrice; è
chiaro comunque che se ci fosse da parte della ditta produttrice una
intenzione a rendere la vita difficile al danneggiato, sarebbe ben complesso
per quest'ultimo provare non tanto l'appartenenza del pezzo a qualche
macchinario, quanto piuttosto la effettiva presenza del pezzo all'interno
del gelato.
ciao
Marco
Sono daccordo con Marco.
Non vedo assolutamente facile provare il nesso di causa.
Che poi la ditta intenda fare pressione sulla compagnia - ma e' una
EVENTUALITA' e NON UNA CERTEZZA - per una liquidazione senza problemi puo'
anche essere ma non ci si puo' fare assegnamento.
cio' che e' certo e' che - A COSE NORMALI - dimostrare che la causazione del
sinistro "de quo" sia imputabile al pezzo dentro il gelato non e' impresa
semplice.
ciao,
N.
Ciao a tutti, io alcuni anni fa ho avuto un problema che poteva avere
conseguenze molto piu' gravi, avevo acquistato una coppetta di gelato in una
delle piu' note gelaterie (artigianali) di Torino, poi sono uscito con mia
moglie e mi sono messo a mangiarlo in una panchina di fronte alla gelateria
stessa, ad un certo punto rilevo in bocca una cosa che sembrava ghiaccio, lo
succhio ma non si scioglie lo prendo in mano e con raccapriccio noto che e'
un bel pezzetto di vetro (sembra residuo di un bicchiere da come era
conformato), butto via il gelato e il vetro per lo schifo che mi ha fatto,
ho sbagliato certo ma vorrei vedere fosse capitato a voi ero ormai a meta'
gelato! Conclusione non ho fatto nulla contro la gelateria e questo a
distanza di anni mi dispiace, sono andato soltanto ancora una volta a
prendere un caffe' ed ho notato che sopra il frigorifero dove preparano i
gelati c'e' una mensola con in bella mostra una lunga fila di bicchieri di
vetro, allora ho pensato a come sia potuto accadere il tutto...
Ho sbagliato lo so a non far presente il problema, ma ero giovane, sposato
da pochi mesi (quasi in luna di miele ancora), e con quel gesto di schizza
nel lanciare il vetro e il resto del gelato ho perso le prove del tutto e
non mi andava sul momento di andare dentro e raccontare l'accaduto senza
avere in mano queste prove.
Certo succedesse ora mi comporterei diversamente.
P.S. Per due o tre giorni dopo non ho quasi dormito poiche' avevo paura che
da un momento all'altro mi venisse mal di pancia pensando che magari avessi
trangugiato qualche pezzetto di vetro piccolo ed avevo costantemente il
telefono cordless pronto sul comodino per chiamare l'ambulanza, ma mi e'
andata ancora bene.
Alberto
Saluti.
Zaniolo & Zaniolo
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Certo è che se neppure ci prova, non lo saprà mai............ Tieni anche
presente che le aziende si assicurano per la R.C. anche per non aver rotture
di balle..... e un cliente che sbraita e chiama di continuo E' una rottura
di balle......
>
> cio' che e' certo e' che - A COSE NORMALI - dimostrare che la causazione
del
> sinistro "de quo" sia imputabile al pezzo dentro il gelato non e' impresa
> semplice.
>
Che è quanto ho affermato anche io. Ma credo e spero che comunque il numero
di sinistri similari che si chiudono in via extragiudiziale sia decisamente
maggiore rispetto a quelli che finiscono in tribunale. Altrimenti, per il
settore alimentare in genere, dove la casistica di danni dovuti a corpi
estranei nel prodotto è abbastanza comune, tutti i sinistri finirebbero
davanti al giudice, e in nessun caso si potrebbero produrre prove
"schiaccianti" della presenza di tali oggetti all'interno del prodotto già
all'origine (anche perchè a metterci dentro qualcosa si fa subito e la
difesa potrebbe tranquillamente sostenerlo), nonchè il fatto che il tuo
dente si sia rotto proprio a causa di quel corpo estraneo e non per altre
cause........a meno che non ti metti a mangiare il prodotto dentro la ditta
seduto di fronte all'amministratore delegato!
Ovviamente non ho dati precisi in tal senso, ma mi baso sulla esperienza di
tutti i giorni. Ripeto: in tutti i sinistri di questo tipo che mi è capitato
di gestire ultimamente, in nessun caso si è ricorso al giudice e sono stati
tutti liquidati.
Poi, in termini pratici, il tutto si risolve con una taccomandata e qualche
telefonata. In caso di diniego della liquidazione, il diretto interessato
potrà valutare l'opportunità di affidarsi alla tutela di un legale oppure se
lasciar perdere, d'altronde il dente se lo farà comunque sistemare. Ma
nemmeno tentare solo perchè potrebbero nascere delle difficoltà, mi sembra
per lo meno "masochistico"! :-)