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Copertura assicurativa in caso di cambio/smarrimento targa

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Albi65

unread,
Jan 2, 2004, 5:56:52 PM1/2/04
to
A causa di una grana che mi e` capitata con l'assicurazione, ho
urgentemente bisogno di sapere se e` vero che l'assicurazione non copre
la macchina assicurata, se questa ha cambiato targa a seguito di furto o
smarrimento della targa, e se il cambio targa non e` ancora stato
notificato all'assicurazione stessa.
Anche se probabilmente una situazione simile e` passibile di
contravvenzione, la copertura assicurativa e` un'altra cosa.
Personalmente ritengo che la copertura assicurativa di un'automobile sia
associata al veicolo fisico, e quindi al numero di telaio, piu` che alla
targa. Per me sarebbe molto importante conoscere esattamente l'articolo
di legge che puo` chiarire il mio problema, e che possibilmente mi aiuti
ad ottenere ragione in sede legale. Qualcuno puo` aiutarmi?
Grazie!!!

M.S.

unread,
Jan 2, 2004, 6:21:09 PM1/2/04
to
non ho capito bene la questione.... ma quando io assicuro un auto, non
chiedo mai il telaio...
ma marca, modello e numero di targa, dopodichè quella assicuro.

se ti hanno rubato le targhe avrai immediatamente fatto la denuncia alle
autorità, e quel documento è una prova....

cmq, non trattando sinistri, non mi voglio sbilanciare + di tanto...
aspettiamo qualche illustre del newsgroup ad illuminarci!

ciao


Albi65

unread,
Jan 2, 2004, 6:28:34 PM1/2/04
to
Il problema e` che ho perso la targa. Ovviamente l'ho subito sostituita
dopo regolare denuncia, e alla macchina e` stata assegnata una nuova
targa, seguendo tutte le procedure che si devono seguire in questi casi.
Alla polizia stradale, ai carabinieri, al PRA ecc. ecc. risulta tutto in
regola con la nuova targa. Unico problema: non ho notificato subito il
cambio della targa alla mia assicurazione, e in questa situazione,
diciamo, transitoria, e` avvenuto un sinistro (di cui non ho colpa, ma
l'alta persona coinvolta nel sinistro non e` d'accordo; ma questo e` un
altro problema). L'assicurazione ha preso come prestesto questa anomalia
per rifiutarsi di coprire il veicolo e per astenersi da qualunque
assistenza legale nei confronti dell'altra assicurazione. In parole
povere: se ne lava le mani.

M.S.

unread,
Jan 2, 2004, 6:58:02 PM1/2/04
to
non vorrei illudere o dire sciocchezze (attendiamo sempre i pareri
autorevoli) :)

secondo me, se č il male di un giorno o pochi giorni, e tu riesci a
dimostrare di aver fatto le varie denunce di smarrimento, ecc... (cosa che
mi pare tu abbia fatto) riesci a "cavartela" :)

da chiarire una cosa: l'assicurazione interviene sempre e comunque, poi alla
fine, se si ritiene estranea all'accaduto, fa rivalsa su di te (ovvero,
tutto ciň che ha dovuto pagare per quel sinistro, risarcimento compreso, lo
viene a chiedere a te);
il fatto dell'assistenza legale č diverso: primo non č obbligata a
prestartela, secondo se vuoi incaricare un legale, lo puoi fare
scegliendotene uno di fiducia, indipendentemente dalla garanzia.

Detto questo, resta il fatto che in qualsiasi condizione di polizza č
scritto che ogni variazione deve essere provata per iscritto., oltre al
fatto che le dichiarazioni inesatte o reticenze fanno perdere in tutto o in
parte il diritto all'indennizzo o alla prestazione....
in bocca al lupo


Albi65

unread,
Jan 2, 2004, 7:14:13 PM1/2/04
to
Vedremo quali altre risposte ricevero`... Spero di trovare un preciso
riferimento legislativo sull'argomento. Per adesso comunque ti ringrazio
moltissimo.
Alberto


M.S. wrote:

> non vorrei illudere o dire sciocchezze (attendiamo sempre i pareri
> autorevoli) :)
>

> secondo me, se è il male di un giorno o pochi giorni, e tu riesci a


> dimostrare di aver fatto le varie denunce di smarrimento, ecc... (cosa che
> mi pare tu abbia fatto) riesci a "cavartela" :)
>
> da chiarire una cosa: l'assicurazione interviene sempre e comunque, poi alla
> fine, se si ritiene estranea all'accaduto, fa rivalsa su di te (ovvero,

> tutto ciò che ha dovuto pagare per quel sinistro, risarcimento compreso, lo


> viene a chiedere a te);

> il fatto dell'assistenza legale è diverso: primo non è obbligata a


> prestartela, secondo se vuoi incaricare un legale, lo puoi fare
> scegliendotene uno di fiducia, indipendentemente dalla garanzia.
>

> Detto questo, resta il fatto che in qualsiasi condizione di polizza è

AC

unread,
Jan 3, 2004, 3:31:42 AM1/3/04
to
Il Fri, 02 Jan 2004 23:28:34 GMT, Albi65 <alb...@nomail.it> ha
scritto:

>Il problema e` che ho perso la targa. Ovviamente l'ho subito sostituita
>dopo regolare denuncia, e alla macchina e` stata assegnata una nuova
>targa, seguendo tutte le procedure che si devono seguire in questi casi.
>Alla polizia stradale, ai carabinieri, al PRA ecc. ecc. risulta tutto in
>regola con la nuova targa. Unico problema: non ho notificato subito il
>cambio della targa alla mia assicurazione, e in questa situazione,
>diciamo, transitoria, e` avvenuto un sinistro (di cui non ho colpa, ma
>l'alta persona coinvolta nel sinistro non e` d'accordo; ma questo e` un
>altro problema). L'assicurazione ha preso come prestesto questa anomalia
>per rifiutarsi di coprire il veicolo e per astenersi da qualunque
>assistenza legale nei confronti dell'altra assicurazione. In parole
>povere: se ne lava le mani.

In passato, quando le polizze ancora si scrivevano a macchina, era
capitato che una impiegata avesse sbagliato a trascrivere la targa
dell'auto da assicurare e che il cliente avesse avuto un sinistro con
la polizza sbagliata.
La compagnia non fece una piega e pago' (senza rivalersi su
chicchessia).
A mio avviso, dal momento che il fatto di cambiare la targa non
avrebbe minimamente indotto la compagnia ad applicare condizioni e/o
tariffe diverse, per cui, dimostrato che l'auto è fisicamente la
stessa (quando hai stipulato il contratto hai sicuramente consegnato
copia del libretto, e quindi non possono sostenere il contrario), non
ci dovrebbero essere problemi.
Se la compagnia se ne lava le mani, secondo me potra' farlo solo sino
a quando un giudice non la condannera' a pagare...ovviamente il
discorso "buona fede" gioca un ruolo abbastanza importante.
Ciao

Giampaolo Natali

unread,
Jan 3, 2004, 3:55:11 AM1/3/04
to
AC wrote:
> Il Fri, 02 Jan 2004 23:28:34 GMT, Albi65 <alb...@nomail.it> ha
> scritto:
>
> > Il problema e` che ho perso la targa.
[cut]

>>. L'assicurazione ha preso come prestesto
> > questa anomalia per rifiutarsi di coprire il veicolo e per
> > astenersi da qualunque assistenza legale nei confronti dell'altra
> > assicurazione. In parole povere: se ne lava le mani.
>
> A mio avviso, dal momento che il fatto di cambiare la targa non
> avrebbe minimamente indotto la compagnia ad applicare condizioni e/o
> tariffe diverse, per cui, dimostrato che l'auto č fisicamente la

> stessa (quando hai stipulato il contratto hai sicuramente consegnato
> copia del libretto, e quindi non possono sostenere il contrario), non
> ci dovrebbero essere problemi.
> Se la compagnia se ne lava le mani, secondo me potra' farlo solo sino
> a quando un giudice non la condannera' a pagare...ovviamente il
> discorso "buona fede" gioca un ruolo abbastanza importante.
> Ciao

Condivido, condivido in pieno.
Aggiungo soltanto che IO, con quella compagnia, non vorrei piů a che fare.
Sě, potrebbe essere semplicemente l'iniziativa di un liquidatore beota, ma
una
compagnia seria i liquidatori beoti li manda a ramengo.
Ciao
--
Giampaolo Natali

natalia...@NOSPAMlibero.it
natalia...@NOSPAMtiscalinet.it


Mauro P.

unread,
Jan 3, 2004, 6:59:08 AM1/3/04
to
> A mio avviso, dal momento che il fatto di cambiare la targa non
> avrebbe minimamente indotto la compagnia ad applicare condizioni e/o
> tariffe diverse, per cui, dimostrato che l'auto è fisicamente la
> stessa (quando hai stipulato il contratto hai sicuramente consegnato
> copia del libretto, e quindi non possono sostenere il contrario), non
> ci dovrebbero essere problemi.
> Se la compagnia se ne lava le mani, secondo me potra' farlo solo sino
> a quando un giudice non la condannera' a pagare...ovviamente il
> discorso "buona fede" gioca un ruolo abbastanza importante.
> Ciao


Condivido al 100%. Il premio è stato pagato e non è mutato il rischio
assicurato: un liquidatore che crea questi problemi è davvero sciocco.
L'assistenza legale trovala tu: vai da un legale di tua fiducia.

Mauro P.


AC

unread,
Jan 3, 2004, 9:58:30 AM1/3/04
to
Il Sat, 03 Jan 2004 08:55:11 GMT, "Giampaolo Natali"
<nata...@libero.it> ha scritto:

>Condivido, condivido in pieno.
>Aggiungo soltanto che IO, con quella compagnia, non vorrei piů a che fare.
>Sě, potrebbe essere semplicemente l'iniziativa di un liquidatore beota, ma
>una
>compagnia seria i liquidatori beoti li manda a ramengo.
>Ciao

Condivido quasi in pieno anche io, ed infatti come sai ho gia' smesso
di aver a che fare con piu' di una compagnia che mi aveva messo sulla
strada alcuni beoti (non tutte le compagnie serie usano mandare a
stendere i beoti).
Sono giunto alla conclusione che se continuo di questo passo finirň
per andare a fare il madonnaro (senza grande fortuna, visto che le
madonne le so insultare ma non disegnare), per cui ho deciso di
imparare a conviverci con i beoti.
Guardiamo il lato positivo: una volta se mi trovavo di fronte ad un
beota me lo sciroppavo tutto, mentre oggi perlomeno prima di
commettere gesti inconsulti scrivo due righette qui sul NG. Un
consiglio serio e disinteressato in fondo arriva sempre.
Ciao e auguri tardivi ma sinceri.

Albi65

unread,
Jan 3, 2004, 10:54:39 AM1/3/04
to
Ringrazio davvero tutti voi che avete speso il vostro tempo per
aiutarmi. Nelle vostre risposte ci sono alcuni concetti e argomenti
giuridici interessanti, che utilizzero` nella lettera che inviero`
all'assicuratore (e per conoscenza anche ai suoi responsabili). La
lettera sara` allegata alla disdetta di 2-3 contratti (incluso
ovviamente il contratto in questione), che io e i miei familiari abbiamo
con quell'assicurazione, per macchine e motorini vari. Cosa che
sottolineero` molto bene, nella lettera che mandero` alla direzione
dell'assicurazione.

Ma visto che ci sono, vorrei approfondire un altro delicato aspetto del
problema. L'altra persona coinvolta nel sinistro ha chiesto i danni alla
mia assicurazione (anche se io ho respinto nettamente tale richiesta, e
in questo sono supportato anche dalla dichiarazione scritta di un
testimone - l'unico - a mio favore). Poiche` la mia assicurazione ha
deciso di lavarsene le mani (e infatti ha inviato sia a me che all'altra
persona una raccomandata con ricevuta di ritorno esprimendo questo
concetto), a questo punto mi aspetto che il tizio dell'incidente venga
da me a battere cassa (nota: io non ho avuto alcun danno nel sinistro, e
non ho nessun risarcimento da chiedere a nessuno). In particolare, mi
aspetto che il suo avvocato mi citera` in giudizio, e che sara` aperta
una causa civile. Questo contenzioso, indipendentemente dal suo esito,
mi procurera` perdite di tempo e di denaro (se non altro per la parcella
dell'avvocato), piu` evidenti danni morali. Tutti questi danni morali e
materiali mi sarebbero stati evitati interamente o in parte se il mio
assicuratore avesse avuto un comportamento diverso. Percio` io ho
l'intenzione, comunque vadano le cose tra me e il tizio dell'incidente,
di citare in giudizio la mia (ex) assicurazione per chiedere il
risarcimento dei danni morali e materiali. Voi non so che ne pensate...
che prospettive ho?

P.S. anch'io ritengo che, con la disoccupazione che c'e`, gli idioti
debbano andare a ramengo, visto che c'e` tanta gente in gamba
disoccupata. Per cui mi piacerebbe molto poter offrire l'elemosina al
liquidatore della mia assicurazione, fra qualche tempo, magari sul
sagrato di qualche chiesa, o vicino qualche semaforo...
Alberto

AC

unread,
Jan 3, 2004, 1:10:39 PM1/3/04
to
Il Sat, 03 Jan 2004 15:54:39 GMT, Albi65 <alb...@nomail.it> ha
scritto:

> Questo contenzioso, indipendentemente dal suo esito,

>mi procurera` perdite di tempo e di denaro (se non altro per la parcella
>dell'avvocato), piu` evidenti danni morali. Tutti questi danni morali e
>materiali mi sarebbero stati evitati interamente o in parte se il mio
>assicuratore avesse avuto un comportamento diverso. Percio` io ho
>l'intenzione, comunque vadano le cose tra me e il tizio dell'incidente,
>di citare in giudizio la mia (ex) assicurazione per chiedere il
>risarcimento dei danni morali e materiali. Voi non so che ne pensate...
>che prospettive ho?

Mio nonno diceva: "dietro ai cannoni, davanti ai somari, lontano dagli
avvocati".
Ho fatto fatica a capire il significato di quella frase sino a quando
non mi è capitato di essere coinvolto in prima persona in cause, sia
come attore che come convenuto.
Ebbene, quel "lontano dagli avvocati" non si riferisce tanto alla
categoria, quanto al corridoio di schiaffi che sei costretto a
percorrere quando intenti una causa: sono tali e tanti gli
scoglionamenti, le perdite di tempo, le mezze giornate perse ad
attendere i comodi dei giudici, ed altro, che se non hai una ragione
piu' che valida è meglio che te ne stai appunto "alla larga" da
avvocati e tribunali.
Magari alla fine ottieni giustizia, ma credimi, è bruttissimo ottenere
la ragione quando il giudice, dopo aver condannato la cp a rimborsarti
2000 Euro, compensa le spese degli avvocati e indirettamente ti
condanna a pagare di tasca tua la parcella del tuo avvocato...
Questo le compagnie di assicurazione lo sanno benissimo, e spesso se
possono provarci ci provano, tanto loro hanno persone preposte per
quel genere di scoglionamenti, e per loro la voce "contenziosi" ha
spesso un budget a fondo perduto, ma un privato cittadino non sempre
può permettersi questo lusso.
Nel tuo caso poi non vedo quali possano essere i danni che
l'atteggiamento della compagnia puo' comportarti, e comunque sia, sono
difficilmente quantificabili e dimostrabili.
Io percorrerei la vecchia e sana strada della letterina
all'ISVAP...funziona molto bene.

AC

unread,
Jan 3, 2004, 1:21:41 PM1/3/04
to
Il Sat, 03 Jan 2004 15:54:39 GMT, Albi65 <alb...@nomail.it> ha
scritto:


> In particolare, mi
>aspetto che il suo avvocato mi citera` in giudizio, e che sara` aperta
>una causa civile. Questo contenzioso, indipendentemente dal suo esito,
>mi procurera` perdite di tempo e di denaro (se non altro per la parcella
>dell'avvocato), piu` evidenti danni morali. Tutti questi danni morali e
>materiali mi sarebbero stati evitati interamente o in parte se il mio
>assicuratore avesse avuto un comportamento diverso. Percio` io ho
>l'intenzione, comunque vadano le cose tra me e il tizio dell'incidente,
>di citare in giudizio la mia (ex) assicurazione per chiedere il
>risarcimento dei danni morali e materiali. Voi non so che ne pensate...
>che prospettive ho?

Scusami l'imprecisione: i danni sarebbero ben quantificabili, ma resto
della mia idea. Prima che la compagnia di cp ti citi, fai ricorso
all'ISVAP.

Alex Lustig

unread,
Jan 6, 2004, 9:43:12 AM1/6/04
to
Caro Albi,
io devo invece obiettare qualcosa a quanto detto da te e dai colleghi.
Quello che in questa faccenda depone a tuo favore è che il tuo comportamento
non appare fraudolento: completare le pratiche per la reimmatricolazione e
poi omettere di mandare comunicazione alla Compagnia non ti fa guadagnare
nulla (nè a te nè ad altri), per cui era possibile un po' di elasticità
mentale da parte del liquidatore.
Faccio tuttavia notare che se questa elasticità è mancata, non serve a
niente mandare le disdette: agli uffici sinistri lavora personale
dipendente, e ai lavoratori dipendenti la busta paga arriva sempre. A
prescindere dalle lettere arrabbiate, dagli storni e da altre iniziative: il
liquidatore non ci rimette nulla se te ne vai, anzi avrà delle pratiche in
meno da gestire a parità di retribuzione.

Veniamo al problema in sè.
Non si assicura il veicolo fisico nè per certi versi il proprietario dello
stesso. In realtà si assicurano le targhe.
Se a queste targhe è associato un veicolo, come nella maggior parte dei
casi, i dati di quel veicolo -richiamati attraverso la corrispondenza
targa/telaio assegnata dalla Direzione Territoriale dei Trasporti- servono
da base per la tariffa (poichè il binomio targa-telaio è indissolubile per
tutta la vita del veicolo, salvo eccezioni, assicurare la targa equivale ad
assicurare l'auto "fisica").
Se alla targa non è associato nessun veicolo fisso, come accade per le
targhe prova, il costo della polizza è calcolato in modo particolare.
Le assicurazioni prevedono tariffe speciali anche per le targhe provvisorie,
come la "EE", o per targhe che identificano veicoli abilitati al transito
su suolo pubblico benchè omologati altrove (come AFI, per i veicoli militari
alleati).
Il tuo caso è una delle suddette "eccezioni": il numero di telaio viene
associato ad una targa diversa da quella originale. Questo si può fare solo
con provvedimento del Ministero dei Trasporti a seguito di documentata
necessità -come furto o smarrimento delle targhe originali-, ed è ciò che è
successo.
Dal punto di vista teorico, se la tua targa scomparsa fosse montata su un
veicolo di pari caratteristiche e questo veicolo provocasse un incidente
dandosi poi alla fuga, la tua assicurazione (rintracciata dal danneggiato
proprio attraverso la targa) non potrebbe esimersi dal pagare.
L'orientamento della Cassazione Civile è che la Compagnia debba pagare nel
momento in cui il danneggiato, raccogliendo i dati del veicolo che ha
provocato il sinistro, la identifica a pieno titolo come impresa
assicuratrice dello stesso.
Il signor Rossi cambia macchina ma dimentica sul vecchio veicolo il
contrassegno in corso di validità, e proprio con quel contrassegno il suo
vecchio veicolo, che non gli appartiene più, provoca un sinistro. Il
danneggiato non può sapere tutta la storia: lui prende nota del contrassegno
e chiede i danni, cioè usa lo strumento che il legislatore gli ha dato. La
Compagnia deve pagare, poi se la prenderà con Rossi che non gli ha
restituito il tagliando e soprattutto con l'Agente che non glielo ha
chiesto.
A maggior ragione, la cosa vale per la targa. Se però la Compagnia è ancora
responsabile della vecchia targa (nessuno ha mai comunicato la cessazione
della copertura, per cui un ipotetico daneggiato potrebbe ancora risalire
all'assicuratore), come può essere obbligata a coprire pure la nuova -che
del resto non compare sui documenti contrattuali-?
Tu hai pagato un premio per coprire un rischio; poichè tale rischio esiste
ancora perchè l'assicurazione dovrebbe coprirtene contemporaneamente un
altro?

Questa l'opinione dell' "avvocato del diavolo". Ripeto: nel tuo caso un po'
di elasticità da parte del liquidatore non guastava.
Ma non partire con la sicurezza di essere nel giusto... non è esattamente
così, purtroppo.

A.L.

AC

unread,
Jan 6, 2004, 12:35:39 PM1/6/04
to
Il Tue, 6 Jan 2004 15:43:12 +0100, "Alex Lustig" <lus...@katamail.com>
ha scritto:


>Dal punto di vista teorico, se la tua targa scomparsa fosse montata su un
>veicolo di pari caratteristiche e questo veicolo provocasse un incidente
>dandosi poi alla fuga, la tua assicurazione (rintracciata dal danneggiato
>proprio attraverso la targa) non potrebbe esimersi dal pagare.

Sei proprio sicuro? (la domanda non è polemica).
A questo punto, se smarrisco e/o mi rubano la targa, io sarei
costretto a stipulare una nuova assicurazione (e pagare un nuovo
premio) per cautelarmi da eventuali richieste di danni .
Cacchio, non ci avevo pensato.
Allora, se qualcuno mi sta sulle balle, inizio a svitargli la targa
ogni volta che la cambia, e lo costringo a spendere una fortuna in
assicurazioni :-D

Scherzi a parte, sei sicuro che l'orientamento della cassazione a cui
ti riferisci vale anche nel caso in cui viene rubata solo la targa (ed
in presenza di denuncia)?


Albi65

unread,
Jan 6, 2004, 5:51:15 PM1/6/04
to
Ciao Alex,
mi domando in quale pianeta puo` succedere che un'assicurazione sia
costretta a pagare per un veicolo che porta una targa rubata, per di
piu` regolarmente denunciata ai carabinieri, ormai annullata al PRA e
quindi a tutti gli effetti inesistente!!!!! Certo, le tue considerazioni
sono utili e stimolanti. Ma questo non e` il punto. Quello che mi
interessa adesso (e urgentemente) e` trovare uno straccio di legge o di
decreto che possa dare una parola chiara su questa faccenda, in un senso
o nell'altro, e che mi faccia sentire le spalle coperte nel ricorso che
probabilmente faro`. Se mi dici dove posso trovare il testo della
cassazione di cui parli, cio` puo` esser molto interessante per me! Io
ci ho provato a trovare le leggi in materia, e il risultato delle mie
ricerche lo puoi vedere in questo sito:

http://www.paramond.it/codice_civile/04-03-20.htm

Negli articoli 1892, 1893 e 1898 e` detto chiaramente che l'unico caso
in cui l'assicurazione puo` negare il risarcimento e` quello in cui
l'assicurato, con dolo e reticenza, nasconde informazioni che, se
conosciute dall'assicuratore, cambierebbero i termini del contratto. Se,
come nel mio caso, non c'e` dolo (art. 1893), l'assicurazione puo`
chiedermi la differenza tra il premio attuale e quello che avrei pagato
se avesse avuto quelle informazioni, ma deve comunque risarcire la
controparte. Ora, non mi pare che le targhe pari paghino premi piu` alti
di quelle dispari o viceversa, no?

Sempre nel sito sopra indicato, nell'articolo 1932 ("Norme
inderogabili") e` detto: Le disposizioni degli articoli 1887, 1892,
1893, 1894, 1897, 1898,... non possono essere derogate se non in senso
più favorevole all’assicurato. Il che sembrerebbe troncare ogni discussione.

Attendo con grande motivazione ed interesse che qualcuno mi indichi dei
precisi e chiari riferimenti legislativi, oltre a quelli che ho trovato
io; altrimenti si tratta solo di discussioni: educate, interessanti,
ricche di argomenti, ma pur sempre e soltanto discussioni.

Per quanto riguarda il "beota" (titolo che altri hanno assegnato al
liquidatore, e che mi pare calzante, anche se limitativo), per prima
cosa vorrei far sapere a chi e` sopra di lui quello che ha fatto. Il mio
capo non si congratulerebbe con me, se frodassi un cliente facendo
perdere dei soldi alla nostra azienda. Per fortuna non e` mai successo,
ma so che sarebbe cosi`. Se invece i suoi responsabili se ne fregano
perche` sono come lui, pazienza. Vuol dire che lui e i suoi responsabili
affronteranno insieme, d'amore e d'accordo e mano nella mano, il ricorso
che faro` all'ISVAP (prima faro` comunque un tentativo con un reclamo
interno all'assicurazione).

Ah, dimenticavo: neanche il beota, nella sua raccomandata, ha detto "ti
nego il risarcimento ai sensi della legge xxx, articolo yyy, comma zzz":
ha detto solo: "non ti pago, punto e basta".

Alberto

Alex Lustig

unread,
Jan 7, 2004, 5:35:39 PM1/7/04
to
>Allora, se qualcuno mi sta sulle balle, inizio a svitargli la targa
>ogni volta che la cambia, e lo costringo a spendere una fortuna in
>assicurazioni :-D

In realtà alcuni anni fa succedeva davvero in alcune zone di confine... per
fare un dispetto al vicino!

>Scherzi a parte, sei sicuro che l'orientamento della cassazione a cui
>ti riferisci vale anche nel caso in cui viene rubata solo la targa (ed
>in presenza di denuncia)?

La sentenza della Cassazione riguardava, in realtà, un contrassegno.
Nella motivazione tuttavia viene enunciato il principio della tutela di chi
viene danneggiato. Egli, per chiedere il risarcimento, non può che
utilizzare gli elementi messi a sua disposizione dal legislatore: nella
fattispecie si trattava del nome della Compagnia espresso attraverso
l'esposizione obbligatoria del tagliando, ma si può facilmente estendere il
concetto alla targa di immatricolazione, poichè questa è lo strumento
principale che la legge impone allo scopo di rendere identificabile il
responsabile (proprietario) di un veicolo a motore.

In ogni caso se viene rubata una targa non bisogna affatto pagare due
polizze, bensì notificare alla Compagnia la cessazione del rischio e
sostituire il contratto.
In assenza di questa comunicazione la targa rubata resta sotto rischio,
perchè qualora fosse montata altrove continuerebbe ad identificare -dal
punto di vista assicurativo- il vecchio proprietario.
Se un ipotetico danneggiato, consultando i database, risale alla Compagnia X
perchè l'assicurato ha omesso di segnalare che la corrispondenza non è più
valida, è concreto il rischio che il Compagnia X debba pagare il sinistro.

Tanto per farti divertire un pochino, ti dirò che la Cassazione è andata
pure oltre. Cerca su Internet ("Cassazione" e "contrassegno falso") e
troverai una chicca: sembra che l'impresa assicuratrice debba pagare pure i
sinistri fatti con veicoli che espongono tagliandi falsi! Infatti proprio
per tutelare il danneggiato che usa il contrassegno come mezzo per risalire
al responsabile civile del danno, il suddetto contrassegno dovrebbe essere
stampato con accorgimenti anti-falsificazione.
Poichè nella maggior parte dei casi è cartaccia colorata stampata con la
laser, allora è giusto che piovano mazzate sulla Compagnia che non si
cautela dai tarocchi.
Bah...

A.L.

AC

unread,
Jan 8, 2004, 2:02:08 AM1/8/04
to
Il Wed, 7 Jan 2004 23:35:39 +0100, "Alex Lustig" <lus...@katamail.com>
ha scritto:

>In ogni caso se viene rubata una targa non bisogna affatto pagare due


>polizze, bensì notificare alla Compagnia la cessazione del rischio e
>sostituire il contratto.

Lo ben so, Dottor Crimpioni, ed è proprio qui che la cosa non mi
torna: se la legge dice che bisogna tutelare il terzo danneggiato come
avviene, tanto per intenderci, quando ti rubano auto e contrassegno,
mi pare perlomeno ovvio che la legge dovrebbe allo stesso modo e per
coerenza costringerti a tenere assicurata la targa quando ti viene
rubata, perlomeno sino a quando la targa non viene ufficialmente
cancellata dalla motorizzazione, e non con un semplice atto tra
compagnia ed assicurato.
Il fatto di sostituire il contratto è infatti un atto che non solleva
da responsabilità (come avviene per il contrassegno rubato) o che in
se' determina una cessazione di rischio.


>A.L.
>
>

Alex Lustig

unread,
Jan 8, 2004, 4:04:28 PM1/8/04
to
>coerenza costringerti a tenere assicurata la targa quando ti viene
>rubata, perlomeno sino a quando la targa non viene ufficialmente
>cancellata dalla motorizzazione, e non con un semplice atto tra
>compagnia ed assicurato.
>Il fatto di sostituire il contratto è infatti un atto che non solleva
>da responsabilità (come avviene per il contrassegno rubato) o che in
>se' determina una cessazione di rischio.

La sostituzione del contratto determina sì la cessazione del rischio: di
fatto, viene modificato l'oggetto dell'assicurazione con accordo scritto tra
le parti.
Questo potrebbe in teoria avvenire anche in caso di furto dell'auto, ma come
ben sai è materialmente impossibile sostituire il contratto di un'auto
rubata dopo poche ore o giorni perchè le procedure assuntive prevedono la
certificazione della perdita di possesso.
La perdita di possesso, a sua volta, è rilasciata dal PRA trascorso un certo
tempo. Il che, oltre a consentire di attendere l'eventuale ritrovamento
dell'auto, serve a tutelare il danneggiato almeno per il periodo di rischio
massimo (raro che un'auto rubata sia ancora in circolazione dopo mesi dal
furto).
In caso di furto o smarrimento della targa, esiste un periodo di
"tolleranza" in cui all'automobilista è concessa la circolazione con targa
"fai da te" (cartone e pennarello) previa autorizzazione scritta
dell'autorità alla quale si rende denuncia; dopodichè se la targa non è
saltata fuori si deve procedere a reimmatricolazione.
All'atto della reimmatricolazione il cliente non è più legato alla targa e
non deve più rispondere di nulla, ed il rischio cesserebbe pure per la
Compagnia se lui sostituisse il contratto.
Se però non lo fa, l'archivio ANIA continua a "puntare" al vecchio
proprietario e la Compagnia rischia concretamente di dover pagare per
l'eventuale sinistro (tutela del danneggiato che non poteva sapere tutta la
faccenda).

A.L.

AC

unread,
Jan 8, 2004, 5:42:28 PM1/8/04
to
Il Thu, 8 Jan 2004 22:04:28 +0100, "Alex Lustig" <lus...@katamail.com>
ha scritto:

>La sostituzione del contratto determina sì la cessazione del rischio: di


>fatto, viene modificato l'oggetto dell'assicurazione con accordo scritto tra
>le parti.

No. La modifica del contratto non determina la cessazione del rischio,
ma determina la cessazione della *copertura* del rischio. Se io sono
il responsabile dei danni causati dalla circolazione di un'auto e
modifico il contratto di assicurazione, rimarro' responsabile dei
danni causati da quell'auto, ed è per quel motivo che mi conviene
tenerla assicurata. La cessazione del rischio è determinato dalla
perdita di possesso e non dal fatto di aver modificato il contratto.

>Questo potrebbe in teoria avvenire anche in caso di furto dell'auto, ma come
>ben sai è materialmente impossibile sostituire il contratto di un'auto
>rubata dopo poche ore o giorni perchè le procedure assuntive prevedono la
>certificazione della perdita di possesso.

Infatti la legge considera cessato il rischio quando ho perso
ufficialmente il possesso e non quando ho modificato il contratto.
Cessato il rischio, potro' modificare il contratto.

>In caso di furto o smarrimento della targa, esiste un periodo di
>"tolleranza" in cui all'automobilista è concessa la circolazione con targa
>"fai da te" (cartone e pennarello) previa autorizzazione scritta
>dell'autorità alla quale si rende denuncia; dopodichè se la targa non è
>saltata fuori si deve procedere a reimmatricolazione.
>All'atto della reimmatricolazione il cliente non è più legato alla targa e
>non deve più rispondere di nulla, ed il rischio cesserebbe pure per la
>Compagnia se lui sostituisse il contratto.

Vedi sopra. Come vedi confermi che il contratto si modifica quando è
cessato il rischio e non viceversa.
Per la compagnia, all'atto della reimmatricolazione il rischio cessa
ma e' ancora assicurato, il che non obbliga la compagnia a rispondere
del rischio perchè non esiste. Ti ricordo che per rischio si intende
l'eventualità che l'ex proprietario delle targhe sia chiamato a
rispondere, cosa che evidentemente, reimmatricolata l'auto, non
potrebbe mai verificarsi.

>Se però non lo fa, l'archivio ANIA continua a "puntare" al vecchio
>proprietario e la Compagnia rischia concretamente di dover pagare per
>l'eventuale sinistro (tutela del danneggiato che non poteva sapere tutta la
>faccenda).

Tornando al quesito, siamo daccapo.
Il rischio non è cessato (la vettura che circolava -quella di Albi-,
sebbene con altra targa, era fisicamente la stessa). Unica differenza
sta nel numero di targa, ma non mi pare che tra i due elementi
(mancanza di targa ma dimostrabile fisicita' dell'auto) il piu
decisivo sia il diverso numero di targa.
Mi pare quindi assurdo che la compagnia si rifiuti di pagare un
eventuale danno, dal momento che avendo Albi sostituito la targa
(dietro a reimmatricolazione autorizzata) ed avendo quindi invalidato
la vecchia targa, il contratto, pagato, non avrebbe come oggetto di
copertura nessuno dei due veicoli (uno perchè con targa non
dichiarata, e l'altro per targa non valida). E non credo proprio che
se l'archivio ANIA collega una targa rubata (ed invalidata) ad una
compagnia, questa sia costretta a pagare i danni causati da chi usa
quella targa in modo fraudolento.


>
>A.L.
>
>

albi65

unread,
Feb 25, 2004, 1:58:44 PM2/25/04
to AC
Ciao,
e grazie a tutti quelli che si sono interessati al mio caso.

Sono lieto di informarvi che, dopo aver fatto presente le mie ragioni
all'assicurazione con una lettera nella quale dimostravo che la legge
era dalla mia parte (vedi gli articoli 1892, 1893 e 1898, da me gia`
citati, al link http://www.paramond.it/codice_civile/04-03-20.htm), e
dichiarando di essere determinato ad andare fino in fondo per difendere
i miei diritti, l'assicurazione ha fatto una completa e radicale
retro-marcia, e ha inviato una lettera di rettifica, a me e alla
controparte, nella quale si impegnava a garantire la copertura.

Nella mia lettera dichiaravo di essere pronto e di avere tutte le
informazioni necessarie per attivare in tempi brevi la seguente escalation:
1) Reclamo alla sede nazionale dell'assicurazione
2) Se non sufficiente, reclamo all'ISVAP
3) Se non sufficiente, causa civile
Non e` stato necessario neanche procedere con il punto 1).

Comunque, e` doveroso precisare che l'impiegato dell'assicurazione che
ha deciso di accettare la mia legittima richiesta non e` fisicamente lo
stesso che aveva deciso di negarmi la copertura.

Aggiungo un episodio curioso, e secondo me molto significativo.
Inizialmente avevo sottoposto il mio caso a un avvocato. Questo ha
subito cominciato a dire: "vediamo un po'... il problema e` complesso...
richiedera` tempo... devo esaminare il caso ecc. ecc.", gia` con le
pupille che si trasformavano in due $, stile Paperon de Paperoni quando
scopre un filone aurifero.
Ebbene io invece, che non so niente di legge, con un paio di googleate
ho trovato la legge che mi da` ragione, e tra l'altro i pareri che molti
di voi mi hanno dato sono perfettamente in linea con lo spirito della legge.

Concordo percio` con quanto detto da AC in questo thread:


"dietro ai cannoni, davanti ai somari, lontano dagli avvocati"

Grazie di nuovo a tutti.
Alberto

daniela-c...@hotmail.it

unread,
Feb 8, 2021, 9:25:36 AM2/8/21
to
Ciao Alberto, volevo ringraziarti per il quesito che hai posto, e anche per avere pubblicato la soluzione finale, in quanto mi è successa la stessa cosa e grazie al tuo post ho risolto, infatti anche a me l'assicurazione aveva dato la stessa risposta, e io ho fatto presente loro gli articoli di legge da te riferiti. Mi hanno sistemato tutto. Quindi grazie di nuovo, trovo che queste chat fatte in modo costruttivo siano molto utili. Grazie.
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