1 - "Gli apostoli che sono stati prima di noi l'hanno chiamato cosė:
Gesų Nazareno Cristo... "Nazara" č la "Veritā". Perciō "Nazareno" č
"Quello della veritā"..."
(Vangelo di Filippo, capoverso 47 - testo gnostico del II secolo dopo
Cristo);
2 - "Neppure č improbabile che i primi cristiani siano stati detti
Nazareni nel senso di Nazirei, piuttosto che in quello di originari della
cittā di Nazareth, etimologia davvero poco credibile e che
probabilmente ha sostituito la prima solo quando l'antica origine
dall'essenato cominciava ad essere dimenticata"
(Elia Benamozegh [Italia, 1823/1900, filosofo ebreo membro del
collegio rabbinico di Livorno], Gli Esseni e la Cabbala, 1979);
3 - "La stessa tradizione ha fissato il domicilio della famiglia di Gesų a
Nazareth allo scopo di spiegare cosė il soprannome di Nazoreo,
originariamente unito al nome di Gesų e che rimase il nome dei
cristiani nella letteratura rabbinica e nei paesi d'oriente. Nazoreo č
certamente un nome di setta, senza rapporto con la cittā di
Nazareth..."
(Alfred Loisy [Francia, 1857/1940, sacerdote cattolico, professore di
ebraico e di sacra scrittura dell'Istituto Cattolico di Parigi,
successivamente rimosso dall'incarico], La Naissance du
Christianisme);
4 - "- Nome? - ... - Jeshua - rispose rapido l'accusato
- Hai un soprannome? -
- Hanozri -
- Di dove sei? -
- Della cittā di Gamala - rispose l'arrestato indicando con un
movimento della testa che laggių, lontano, alla sua destra, verso nord,
esisteva una cittā chiamata Gamala.
- Di che sangue sei? -
- Non lo so di preciso - rispose pronto l'arrestato, - non ricordo i miei
genitori. Mi dicevano che mio padre era siriano -..."
(Michail Bulgakov, [1891-1940, scrittore russo] Il Maestro e
Margherita, Einaudi, 1967);
5 - "La piccola cittā che porta questo nome [Nazareth], dove ingenui
pellegrini possono visitare l'officina di Giuseppe, fu identificata come
la cittā di Cristo solamente nel medio evo..."
(Charles Guignebert [Francia, 1867/1939, professore di Storia del
Cristianesimo presso l'Universitā Sorbona di Parigi], Manuel d'Histoire
Ancienne du Christianisme);
6 - "In realtā, per quel che riguarda Nazareth, gli storici non hanno
potuto trovar traccia di una cittā di quel nome sino al IV secolo d.C.;
secondo le fonti ebraiche, bisogna scendere addirittura sino al secolo
IX. Nei vangeli non troviamo mai l'espressione Gesų di Nazareth ma
soltanto Gesų il Nazoreo, talvolta scritto anche Nazoreno o
Nazareno... ora, nessuno di questi appellativi, per quanto si sia
cercato di forzarne l'etimologia, puō farsi risalire ad un nome come
Nazareth... č da questi termini che č derivato il nome della cittā di
Nazareth, e non viceversa"
(Ambrogio Donini [accademico, specializzatosi in ebraico e siriaco
presso la Harvard University, USA, č stato docente universitario in
Italia], Breve Storia delle religioni, 1959);
7 - "El-Nasirah č un villaggio della Galilea, posto a circa quattrocento
metri di altezza, nel quale la tradizione cristiana riconosce l'antica
Nazareth, patria di Gesų. Secondo vari studiosi, tuttavia, Nazareth -
meglio Natzrath o Notzereth - non č mai esistita e l'appellativo
Nazareno che accompagna il nome di Gesų negli scritti
neotestamentari non indica affatto il suo paese di origine..."
(M. Craveri, [autore di numerosi saggi sulla storia delle cristianesimo,
tradotti in molte lingue e pubblicati in Italia e all'estero, e curatore di
una raccolta di scritti apocrifi] La Vita di Gesų, 1974);
8 - "Le forme Nazoraios, Nazarenos, Nazaraeus, Nazarene, provano
tutte che gli scribi ecclesiastici conoscevano l'origine della parola ed
erano ben consapevoli che non era derivata da Nazareth... Il nome
storico e la posizione geografica della cittā natale di Cristo č Gamala...
questa č la patria del Nazoreo... la montagna di Gamala č la
'montagna' dell'evangelista Luca, la 'montagna' di tutti i Vangeli, che
ne parlano incessantemente, senza nemmeno nominarla..."
(E.B.Szekely [teologo ungherese che ha frequentato gli studi presso il
Vaticano], The Essene Origins of Christianity, USA, 1980);
9 - "...Gesų non era di Nazareth. Un'infinitā di prove stanno ad
indicare che Nazareth non esisteva ai tempi biblici. E' improbabile che
la cittā sia sorta prima del III secolo. Gesų di Nazareth, come molti
studiosi della Bibbia sarebbero oggi pronti a confermare, č una cattiva
traduzione dell'originale greco Gesų il Nazareno..."
(Baigent, Leigh, Lincoln [autori di alcuni libri sul cristianesimo antico e
sui manoscritti del Mar Morto, fra cui il best seller internazionale "The
Dead Sea Scrolls Deception"], L'Ereditā Messianica, Tropea, Milano,
1996);
10 - "É stato Matteo per primo a generare l'equivoco secondo cui
l'espressione 'Gesų il Nazoreo' dovesse avere qualche relazione con
Nazareth, citando la profezia "sarā chiamato Nazareno (Nazoraios)"
che, a conclusione del suo racconto sulla nativitā, egli associa col
passo "ritirandosi in Galilea e andando a vivere in una cittā chiamata
Nazareth". Questa non puō essere la derivazione del termine, poiché
anche in greco le ortografie di Nazareth e nazoreo differiscono
sostanzialmente"
(R.H.Eisenman [professore di religioni medio orientali e di
archeologia, nonché direttore dell'Istituto per lo studio delle origini
giudeo-cristiane alla California State University] James the Brother of
Jesus, Penguin Books, 1997);
11 - "Io penso veramente che i cristiani non possano affermare che
l'espressione 'Gesų Nazareno' significhi 'Gesų cittadino di Nazareth',
nello stesso modo in cui l'espressione 'Leonardo da Vinci' significa
'Leonardo cittadino di Vinci'. La forma ebraica per Nazareth č NZRT,
che č tarda ed č stata indicata come Nazrat o Nazeret, invece la
forma greca 'Iesous o Nazoraios', mi pare, deriva dall'aramaico
Nazorai... la radice NZR (senza T) capita nella traduzione aramaica di
Isaia 26:2, nella quale la parola 'emunim' (=fede) deriva dalla radice
'emeth' (=veritā), in questo modo risulta chiaro perché nel Vangelo di
Filippo si poté dire che 'Nazareno' significa 'della veritā'..."
(Daniel E. Gershenson [archeologo, docente e ricercatore presso il
Dipartimento di Studi Classici della Universitā di Tel-Aviv] e-mail del
12/05/1998 indirizzata a David Donnini).
Grazie per la gentile attenzione,
David Donnini
E' un tassello che assieme ad altri puo' dimostrare la non validità storica, e
quindi anche la sostanziale falsità, dell'insegnamento della Chiesa, la quale
ha praticamente cancellato alcuni vangeli, tra cui quello di S. Tommaso, e
occulta nella sua biblioteca i papiri del Mar del morto, che probabilmente
potrebbero dare una diversa luce ai vangeli stessi.
> A noi rimane ben altro che una gelida toponomastica e dico solo che magari
> fossimo capaci di applicare solo l'1 % di quello che ha voluto insegnarci
> Gesu' il Nazareno o il Nazireo o quant'altro, forse saremmo tutti molto piu'
> felici (scusatemi il termine alquanto OT ma non ne trovo altri.
opinione personale che non condivido.
Ciao Franco (Lucilinbuhruc)
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> "Vispillo" <vispil...@iol.it> wrote:
>> Ma in definitiva, che differenza fa, per noi uomini di oggi, se la citta' di
>> Nazhareth abbia o meno dato i natali a Nostro Signore ?
>
>E' un tassello che assieme ad altri puo' dimostrare la non validità storica, e
>quindi anche la sostanziale falsità, dell'insegnamento della Chiesa, la quale
>ha praticamente cancellato alcuni vangeli, tra cui quello di S. Tommaso, e
>occulta nella sua biblioteca i papiri del Mar del morto, che probabilmente
>potrebbero dare una diversa luce ai vangeli stessi.
Non conosco ne' il vangelo di S.Tommaso ne' i papiri del "Mar del
morto". Potresti spiegarmi meglio in cosa consiste questa congiura?
Ciao
Ferdinando Chiodo
>Non conosco ne' il vangelo di S.Tommaso ne' i papiri del "Mar del
>morto". Potresti spiegarmi meglio in cosa consiste questa congiura?
>Ciao
>Ferdinando Chiodo
Sig. Ferdinando Chiodo,
s edesidera avere alcune informazioni sui Manoscritti del Mar Morto e
sui Vangeli Gnostici, sia cosě gentile da visionare la seguente pagina
web:
http://www.donnini.com/gesita.htm
La ringrazio per l'attenzione,
Saluti cordiali,
David Donnini
Il primo e' un testo gnostico scopiazzato sulla base del vangelo
canonico di Marco.
I papiri del Mar Morto sono una collezione di frammenti databili
al 400 aC-50 dC (a seconda del frammento), e celati alle
forze di occupazione romana durante la guerra del 67-72 dC.
Molti framnenti sono testi biblici (Isaia ecc.), altri sono
testi a tema religioso ma non appartengono alla Bibbia, ed
altri sono testi commerciali o della vita quotidiana.
> >Potresti spiegarmi meglio in cosa consiste questa congiura?
> >Ciao
> >Ferdinando Chiodo
>
> Sig. Ferdinando Chiodo,
>
> s edesidera avere alcune informazioni sui Manoscritti del Mar Morto e
> sui Vangeli Gnostici, sia cosě gentile da visionare la seguente pagina
> web:
>
> http://www.donnini.com/gesita.htm
Ci mancherebbe altro che Donnini faccia la cortesia di una vera
risposta!
Siro
>
> La ringrazio per l'attenzione,
>
> Saluti cordiali,
>
> David Donnini
>
> http://www.donnini.com/
>
>
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> s edesidera avere alcune informazioni sui Manoscritti del Mar Morto e
> sui Vangeli Gnostici, sia cosě gentile da visionare la seguente pagina
> web:
>
> http://www.donnini.com/gesita.htm
>
> La ringrazio per l'attenzione,
La tua risposta, cosi' com'e', sembra uno spam ;-)
alex