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I neofascisti sovvertono valori e memoria dell'Italia repubblicana

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Sargon

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Oct 28, 2023, 6:29:54 AM10/28/23
to
Grosseto, 11 Settembre 2023.
« La prefetta di Grosseto, moglie del ministro
Piantedosi, autorizza via Almirante ».
Questo il titolo di un articolo di Leonardo
Pini dalla Repubblica Firenze di martedì 12
Settembre:
« Via della Pacificazione Nazionale da cui si
biforcano via Almirante e via Berlinguer. Un
progetto quello di Grosseto che aveva creato
molte polemiche e che adesso, dopo il nullaosta
della prefettura, guidata dalla prefetta Paola
Berardino, moglie del ministro degli Interni
Matteo Piantedosi, è diventato realtà. » ...

https://firenze.repubblica.it/cronaca/2023/09/12/news/prefetta_grosseto_paola_berardino_via_almirante-414179752/

Lucca, 17 Ottobre 2023.
« Niente strada intitolata a Pertini, il
centrosinistra: "È la pagina più triste e nera
del Consiglio comunale". I gruppi di
opposizione attaccano: "Imbarazzante il
silenzio del sindaco" ».
Così il titolo della Redazione del quotidiano
online "Lucca in Diretta" del 18 Ottobre 2023,
di cui riporto alcune righe:
« Le urla che ci ha rivolto l’assessore di
Casapound Fabio Barsanti per impedirci di
parlare – elencano -, gli sghignazzi
provocatori dell’altra assessora del gruppo Mia
Pisano, le grida del motto fascista A noi! da
parte del capogruppo di Fratelli d’Italia Lido
Fava, le spiegazioni fuori dell’emiciclo di
vari consiglieri della maggioranza 'che no, a
Lucca una strada ad uno che è stato partigiano
non la si può proprio dedicare'. E soprattutto
il silenzio imbarazzante del sindaco, come
sempre privo di qualsiasi polso e nella pratica
commissariato dall’estrema destra, che è stata
determinante per la sua vittoria e che da più
di un anno fa ormai il buono e cattivo tempo
nelle scelte dell’amministrazione: l’ultima
seduta del consiglio comunale, in cui la
maggioranza ha bocciato la mozione presentata
dal consigliere Daniele Bianucci (dopo
un’iniziativa pubblica costruita con Anpi
Lucca, Fondazione Rosselli, Fondazione di studi
storici Turati e associazione Salvemini) per
dedicare una strada o una piazza della Città
alla memoria del presidente della Repubblica
Sandro Pertini, rimarrà per sempre come una
delle pagine più tristi e nere della storia
dell’assise di Palazzo Santini. » ...

e di cui consiglio vivamente la lettura:
https://www.luccaindiretta.it/politica/2023/10/18/niente-strada-intitolata-a-pertini-il-centrosinistra-e-la-pagina-piu-triste-e-nera-del-consiglio-comunale/374151/

Cose che capitano in un Paese che non ha mai
fatto i conti con il fascismo e la sua storia.

Il 19 Ottobre 2023 il Presidente nazionale
dell'ANPI Gianfranco Pagliarulo ha dichiarato:
« Dopo via Giorgio Almirante a Grosseto, la
maggioranza del Consiglio comunale di Lucca -
in un vergognoso spettacolo di schiamazzi e "A
noi!" - ha bocciato l'intitolazione di una
strada a Sandro Pertini, comandante Partigiano
e Presidente della Repubblica. Un'intollerabile
offesa all'immagine della massima carica dello
Stato, oltre che alla Resistenza. Siamo a una
deriva anticostituzionale e fascistoide che va
immediatamente fermata con l'unità e l'azione
di tutte le forze democratiche ».

https://www.anpi.it/negata-sandro-pertini-lucca-pagliarulo-siamo-una-deriva-fascistoide

Saluti
Sargon

Sargon

unread,
Oct 30, 2023, 5:25:06 AM10/30/23
to
Il giorno sabato 28 ottobre 2023 alle 12:29:54 UTC+2 Sargon ha scritto:

> (dopo un’iniziativa pubblica costruita con Anpi
> Lucca, Fondazione Rosselli, Fondazione di studi
> storici Turati e associazione Salvemini)

Sandro Pertini, Rosselli, Turati, Salvemini...
Splendidi nomi.
Quei nomi – a me così cari – riferimento da
sempre e conforto per la nostra memoria
individuale e collettiva, ci ricordano che la
storia di quegli uomini è storia di una lotta
incessante e di immensi sacrifici per
sostenerla. Proprio per questo essi ricordano
altresì che la memoria ad essi legata non
avrebbe *mai* dovuto essere data per scontata,
fin da quando cadde il fascismo, e che si
sarebbe dovuto lottare continuamente per essa,
anche in tempi in cui sembrava impensabile che
potesse essere messa in discussione – come si
fa da oltre mezzo secolo con ogni sorta di
miserabile revisionismo –, anziché proclamarsi
continuamente antifascisti – a dispetto di
quelli che lo furono per davvero, storicamente:
combattendo il fascismo – e riempiendosi la
bocca della parola antifascismo, a ogni piè
sospinto, ma ciononostante incapaci di
difendere quei valori, all'occorrenza, con la
decisione e la fermezza necessarie (*).
Lotta per la memoria – dunque – oggi più che
mai necessaria.

(*) Esemplare l'episodio dell'aprile '94:
puntata inaugurale della trasmissione su Rai 1
dedicata ai Combat film.

Saluti
Sargon

Sargon

unread,
Nov 14, 2023, 4:26:07 AM11/14/23
to
Il giorno sabato 28 ottobre 2023 alle 12:29:54 UTC+2 Sargon ha scritto:

> Grosseto, 11 Settembre 2023.
> « La prefetta di Grosseto, moglie del ministro
> Piantedosi, autorizza via Almirante ».

Purtroppo non è l'unica in Italia. Dal
definitivo sdoganamento della destra
neofascista nel 1994, le vie dedicate al
fascista repubblichino Giorgio Almirante si
sono moltiplicate.
Agli italiani – non tutti neofascisti,
ovviamente, ma come li potremmo definire
allora? – che contribuirono a realizzare con il
loro voto e il loro sostegno politico questo
sdoganamento, a rafforzarlo sempre più col
passare degli anni e a rinnovarne la memoria
fissandola per sempre nella toponomastica
stradale delle città e dei paesi d'Italia,
dedico alcune righe di storia del nostro Paese.

++++++++

La razza... di Almirante

La "Difesa della Razza" era una rivista
quindicinale, pubblicata dal 5 agosto 1938 al
20 giugno 1943. Era diretta da Telesio
Interlandi, che venne affiancato, dal quarto
numero (20 settembre 1938), da Giorgio
Almirante, segretario di redazione.

Il primo numero della rivista (5 agosto 1938)
esordisce ripubblicando proprio nella prima
pagina il Manifesto della razza (o Manifesto
degli scienziati razzisti). In esso è contenuto
l'invito: « È tempo che gli Italiani si
proclamino francamente razzisti ».

A pagina 2 si legge:
« Il Segretario del Partito [...] ha ricordato
che il Fascismo fa da 16 anni praticamente una
politica razzista che consiste — attraverso
l'azione delle istituzioni del Regime — nel
realizzare un continuo miglioramento
quantitativo e qualitativo della razza ».

E a pagina 3:
« L'intima logica del Fascismo porta
all'esaltazione del concetto di razza; e, più
che del concetto, dei valori concreti della
razza, valori biologici ed etnici, sangue e
genio, coi quali si costruisce in concreto
l'avvenire del popolo italiano, nella immensa
impresa che Mussolini conduce: restituire
all'Italia il suo volto, la sua forza e la sua
missione nel mondo ».

https://museoebraico.roma.it/rivista-la-difesa-della-razza/

https://www.assemblea.emr.it/cittadinanza/per-approfondire/formazione-pdc/viaggio-visivo/lideologia-nazista-e-il-razzismo-fascista/il-razzismo-fascista/la-difesa-della-razza

È impressionante rileggere quella rivista.
Tutto diventa una questione di razza. Per
Giorgio Almirante, ad esempio, la causa prima
della decadenza e del crollo dell'Impero di
Roma sta nell'« affievolirsi, [...] fino a
scomparire, del senso della razza italica e
delle sue tradizionali virtù ». Non quindi « la
pressione dei barbari, l'imbarbarimento
dell'esercito, il fiscalismo, la crisi
economica, l'anarchia militare... » come i
« ragazzi del ginnasio superiore e del liceo
apprendono » (pp. 27-28). Parole sue.
Non stupisce, vero? Quando cambia il vento la
prima cosa che si fa sempre è quella di
riscrivere la storia, marchiandola
indelebilmente con la propria ideologia.

Scriveva ancora Giorgio Almirante nel 1938:
« Il razzismo è il più vasto e coraggioso
riconoscimento di sé che l’Italia abbia mai
tentato ».

https://www.collettiva.it/copertine/italia/questo-era-giorgio-almirante-e-quello-e-un-saluto-fascista-vkycf3sg

Almirante difendeva la razza.
Io difendo la memoria.
E i cittadini di Grosseto?

Saluti
Sargon

Sargon

unread,
Nov 15, 2023, 6:29:29 AM11/15/23
to
Il giorno martedì 14 novembre 2023 alle 10:26:07 UTC+1 Sargon ha scritto:

> Almirante difendeva la razza.

Il 5 maggio 1942 Giorgio Almirante scrive
queste parole su "La Difesa della razza":
« Il razzismo ha da essere cibo di tutti e per
tutti, severamente vogliamo che in Italia ci
sia, e sia viva in tutti, la coscienza della
razza. Il razzismo nostro deve essere quello
del sangue, che scorre nelle mie vene, che io
sento rifluire in me, e posso vedere,
analizzare e confrontare col sangue degli
altri. Il razzismo nostro deve essere quello
della carne e dei muscoli; e dello spirito, sì,
ma in quanto alberga in questi determinati
corpi, i quali vivono in questo determinato
Paese; non di uno spirito vagolante tra le
ombre incerte d’una tradizione molteplice o di
un universalismo fittizio e ingannatore ».
« Altrimenti finiremo per fare il gioco dei
meticci e degli ebrei; degli ebrei che, come
hanno potuto in troppi casi cambiar nome e
confondersi con noi, così potranno, ancor più
facilmente e senza neppure il bisogno di
pratiche dispendiose e laboriose, fingere un
mutamento di spirito e dirsi più italiani di
noi, e simulare di esserlo, e riuscire a
passare per tali. Non c’è che un attestato col
quale si possa imporre l’altolà al meticciato e
all’ebraismo: l’attestato del sangue ».

https://roma.corriere.it/notizie/cronaca/18_giugno_14/giorgio-almirante-razza-ecco-cosa-scrisse-1942-06bda386-7012-11e8-b9b6-434f28412ff9_amp.html

Saluti
Sargon

Sargon

unread,
Nov 16, 2023, 4:43:40 AM11/16/23
to
Il giorno martedì 14 novembre 2023 alle 10:26:07 UTC+1 Sargon ha scritto:

> Almirante difendeva la razza.

Fece anche altro.
Ai cittadini di Grosseto, che avranno
finalmente la loro via Almirante, ricordo
ancora:

Maggio 1944
« Prefettura di Grosseto – Ufficio di P.S in
Paganico comunicato.
Si riproduce testo del manifesto lanciato agli
sbandati a seguito del decreto del 10 Aprile.
"Alle ore 24 del 25 Maggio scade il termine
stabilito per la presentazione ai posti
militari e di Polizia Italiani e Tedeschi,
degli sbandati ed appartenenti a bande. Entro
le ore 24 del 25 Maggio gli sbandati che si
presenteranno isolatamente consegnando le armi
di cui sono eventualmente in possesso non
saranno sottoposti a procedimenti penali e
nessuna sanzione sarà presa a loro carico
secondo quanto è previsto dal decreto del 18
Aprile. I gruppi di sbandati qualunque ne sia
il numero dovranno inviare presso i comandi
militari di Polizia Italiani e Tedeschi un
proprio incaricato per prendere accordi per la
presentazione dell'intero gruppo e per la
consegna delle armi. Anche gli appartenenti a
questi gruppi non saranno sottoposti ad alcun
processo penale e sanzioni. Gli sbandati e gli
appartenenti alle bande dovranno presentarsi a
tutti i posti militari e di Polizia Italiani e
Germanici entro le ore 24 del 25 maggio. Tutti
coloro che non si saranno presentati saranno
considerati fuori legge e passati per le armi
mediante fucilazione nella schiena. Vi
preghiamo curare immediatamente affinché testo
venga affisso in tutti i Comuni vostra
Provincia."
p. il Ministro Mezzasoma – Capo Gabinetto
Giorgio Almirante
Dalla Prefettura 17 Maggio 1944 – XXII ».

https://deportati.it/news/infame-bando-antipartigiano-firmato-da-almirante/

« Quando il documento venne pubblicato dal
quotidiano del Partito Comunista L’Unità, nel
1971, ne nacque una lunghissima battaglia
legale. Almirante querelò i giornalisti che
avevano pubblicato il manifesto, accusandoli di
aver falsificato un documento, e per sette anni
L’Unità, Il Manifesto e il leader neofascista
si scontrarono in tribunale. Alla fine il
procedimento dimostrò che il manifesto era
autentico ed era stato effettivamente
realizzato da Almirante in quanto capo di
gabinetto del ministero della Cultura
popolare ».
(Da un articolo de "Il Post" di Mercoledì 22
gennaio 2020).

https://www.ilpost.it/2020/01/22/storia-giorgio-almirante/

Questo breve sguardo sul passato dovrebbe
essere più che sufficiente a non dedicare
strade o piazze a persone indegne. Eppure una
parte di italiani accetta o approva: sia per
quello che sono sempre stati, sia per quello
che sono oggi diventati.

Saluti
Sargon

jack nick

unread,
Nov 17, 2023, 2:16:57 PM11/17/23
to
Il giorno mercoledì 15 novembre 2023 alle 12:29:29 UTC+1 Sargon ha scritto:
> Il giorno martedì 14 novembre 2023 alle 10:26:07 UTC+1 Sargon ha scritto:
>
> > Almirante difendeva la razza.
>
> Il 5 maggio 1942 Giorgio Almirante scrive

lui fu eletto democraticamente, tu no!

jack nick

unread,
Nov 17, 2023, 2:18:48 PM11/17/23
to
Il giorno sabato 28 ottobre 2023 alle 12:29:54 UTC+2 Sargon ha scritto:
> Grosseto, 11 Settembre 2023.
> « La prefetta di Grosseto, moglie del ministro
> Piantedosi, autorizza via Almirante ».

ancora, dopo 80 anni, che parli?
sembri quei giapponesi che negli anni 50 nella giungla continuavano a combattere, si erano dimenticati di avvisarli che la guerra era finita!
veramente patetico !

jack nick

unread,
Nov 17, 2023, 2:22:09 PM11/17/23
to
Il giorno mercoledì 15 novembre 2023 alle 12:29:29 UTC+1 Sargon ha scritto:
> Il giorno martedì 14 novembre 2023 alle 10:26:07 UTC+1 Sargon ha scritto:
>
> > Almirante difendeva la razza.
>
> Il 5 maggio 1942 Giorgio Almirante scrive
> queste parole su "La Difesa della razza":

Netanyahu “assolve” Hitler: “La Shoah idea dei palestinesi”
Il premier israeliano: voleva solo cacciare gli ebrei, il gran Muftì gli disse di bruciarli.

https://www.lastampa.it/esteri/2015/10/22/news/netanyahu-assolve-hitler-la-shoah-idea-dei-palestinesi-1.35217415/

Sargon

unread,
Nov 18, 2023, 3:02:11 AM11/18/23
to
Il giorno venerdì 17 novembre 2023 alle 20:16:57 UTC+1 jack nick ha scritto:

> > > Almirante difendeva la razza.

> lui fu eletto democraticamente, tu no!

Eri quasi meglio quando dicevi falsità!

Dedicare una strada a una persona palesemente
indegna è cosa non meno indegna.
Sbatterlo in faccia a chi ne è artefice o lo
sostiene spudoratamente non è solo occasione
per richiamare la memoria storica di questo
Paese e al rispetto dei suoi valori di
riferimento, ma è doveroso come cittadini.
E non c'è alcun bisogno di essere stati eletti.

Saluti
Sargon

jack nick

unread,
Nov 18, 2023, 10:09:40 AM11/18/23
to
Il giorno sabato 18 novembre 2023 alle 09:02:11 UTC+1 Sargon ha scritto:
> Il giorno venerdì 17 novembre 2023 alle 20:16:57 UTC+1 jack nick ha scritto:
>
> > > > Almirante difendeva la razza.
> > lui fu eletto democraticamente, tu no!
> Eri quasi meglio quando dicevi falsità!
>

perchè non ti scandalizzi di via Stalin? scommetto che anche tu applaudivi i carri sovietici nel 56!
A Reggio Emilia non hanno voluto intitolare una strada a Norma Crossetto vittima delle foibe di cui è appena stato celebrato il ricordo di questi tragici avvenimenti che causarono migliaia di morti. Ancora una volta si nota come ci siano vittime di orrori di serie inferiore. Emblematico è il fatto che ci siano voluti 50 anni prima che venissero ricordati in modo ufficiale. Faccio notare che in in molte città ci sono strade e piazze intitolate a Stalin e Lenin nomi che hanno cancellato anche in Russia e in tutti i Paesi che erano sotto il dominio sovietico.

Sargon

unread,
Nov 19, 2023, 3:24:47 AM11/19/23
to
Il giorno sabato 18 novembre 2023 alle 16:09:40 UTC+1 jack nick ha scritto:

> perchè non ti scandalizzi di via Stalin?
> ...

Qual è il soggetto della discussione?
Ah sì: "I neofascisti sovvertono valori e
memoria dell'Italia repubblicana".
Stavamo parlando del fascista ultrarazzista
Giorgio Almirante a cui si continuano a
dedicare vie in Italia nel 2023, sotto la
spinta dei neofascisti e dei loro alleati (*).
Si sta parlando della memoria negata – da parte
delle stesse forze politiche – all'antifascista
Sandro Pertini, che durante il venticinquennio
fascista ha passato più tempo al confino e in
galera che fuori, e fu presidente della
Repubblica Italiana, che contribuì a fondare.
Appunto: sovversione dei valori e della memoria
dell'Italia repubblicana da parte dei
neofascisti.
Di questo stiamo parlando e non mi sembra
proprio il caso di spostare altrove la
discussione.

(*) Il tuo unico commento su Almirante è stato:
« lui fu eletto democraticamente, tu no ».
Poi hai detto:
« dopo 80 anni, che parli? ».

Saluti
Sargon

flap

unread,
Nov 19, 2023, 4:16:20 AM11/19/23
to
vergognose anche le strade intitolate a Togliatti, responsabile di aver ordinato le stragi fatte dai partigiani comunisti

Sargon

unread,
Nov 19, 2023, 5:22:10 AM11/19/23
to
Il giorno martedì 14 novembre 2023 alle 10:26:07 UTC+1 Sargon ha scritto:

> Almirante difendeva la razza.

La "Difesa della razza", rivista su cui
scriveva Giorgio Almirante, e di cui fu
segretario di redazione, nacque all'insegna del
« razzismo italiano », scritta che campeggia in
testa al "Manifesto della razza", articolato in
10 punti, pubblicato a pagina 1 del numero 1
della rivista.

Punto 4: « La popolazione dell'italia attuale è
di origine ariana e la sua civiltà è ariana ».
« Questa popolazione a civiltà ariana abita da
diversi millenni la nostra penisola; ben poco è
rimasto della civiltà delle genti preariane.
L'origine degli Italiani attuali parte
essenzialmente da elementi di quelle stesse
razze che costituiscono e costituirono il
tessuto perennemente vivo dell'Europa ».

Saluti
Sargon

pino mugo

unread,
Nov 19, 2023, 1:32:19 PM11/19/23
to
Il giorno mercoledì 15 novembre 2023 alle 12:29:29 UTC+1 Sargon ha scritto:
> Il giorno martedì 14 novembre 2023 alle 10:26:07 UTC+1 Sargon ha scritto:
>
> > Almirante difendeva la razza.
>
> Il 5 maggio 1942 Giorgio Almirante scrive
> queste parole su "La Difesa della razza":

dai, devi contestualizzare,in quel tempo le razze esistevano eccome, ne parla pure la bellissima costituzione italiana!
Poi non capisco che reato sarebbe difendere la propria razza.
Ogni nazione difenda la propria, stop. Dov'è il problema? Mica ha detto che doveva essere l'unica la nostra, quelle sono estrapolazioni tue .

Sargon

unread,
Nov 20, 2023, 2:06:54 AM11/20/23
to
Il giorno domenica 19 novembre 2023 alle 19:32:19 UTC+1 pino mugo ha scritto:

> dai, devi contestualizzare,in quel tempo le razze esistevano eccome, ne parla pure la bellissima costituzione italiana!

Contestualizziamo.
La nostra Costituzione non parla di razza come
fa il fascismo: non proclama il razzismo; non
promuove la divisione razziale; non incita
all'odio razziale; non è prodroma di leggi
razziali, né di alcuno sterminio. La nostra
Costituzione usa la parola razza, in senso
esattamente opposto a quello fascista,
esclusivamente in un articolo che proclama la
dignità sociale di tutti i cittadini. Non a
caso la nostra Costituzione può dirsi
antifascista.

> Poi non capisco che reato sarebbe difendere la propria razza.
> Ogni nazione difenda la propria, stop. Dov'è il problema? Mica ha detto che doveva essere l'unica la nostra, quelle sono estrapolazioni tue .

Torniamo al fascismo e ad Almirante:
all'indegnità dell'uno e dell'altro.
All'indegnità di dedicare a quest'ultimo
l'ennesima via.

Manifesto della razza, punto 9:
« Gli ebrei non appartengono alla razza
italiana ».
« Dei semiti che nel corso dei secoli sono
approdati sul sacro suolo della nostra Patria
nulla in generale è rimasto. Anche
l'occupazione araba della Sicilia nulla ha
lasciato all'infuori del ricordo di qualche
nome; e del resto il processo di assimilazione
fu sempre rapidissimo in Italia.
Gli ebrei rappresentano l'unica popolazione che
non si è mai assimilata in Italia perchè essa è
costituita da elementi razziali non europei,
diversi in modo assoluto dagli elementi che
hanno dato origine agli Italiani ».

Ogni intervento tuo e di altri camerati sarà
per me occasione di rispolverare brani della
rivista "la difesa della razza", o del
manifesto della razza o delle diverse leggi
razziali approvate dal fascismo e poi dalla
RSI: articolo per articolo. Considerali pietre
d'inciampo nei confronti di chi mal tollera
l'argomento in discussione.

Almirante difendeva la razza.
Io difendo la memoria.

Saluti
Sargon

Sargon

unread,
Nov 23, 2023, 6:42:01 AM11/23/23
to
Il giorno sabato 28 ottobre 2023 alle 12:29:54 UTC+2 Sargon ha scritto:

Dopo le recenti acrobazie sulle fucilazioni,
Parvus apre una discussione sulla dedica della
via ad Almirante – il cui nome scrive
significativamente tutto in maiuscolo – con un
titolo che, privo di forma interrogativa,
assume infelicemente i connotati di una vera e
propria petizione in favore dell'iniziativa. La
mia posizione al riguardo è netta e non intendo
contribuire alla sua discussione. Pertanto
risponderò in crosspost al mio "interlocutore"
– che ha fatto esattamente la stessa cosa nei
miei confronti, non prima di aver chiesto scusa
al ng per questo –, con alcune considerazioni e
precisazioni.

Di che cosa stiamo parlando?
Possono fatti particolarmente gravi nella vita
di una persona renderla indegna di essere
dedicataria di una strada? Poiché dedicare una
strada ad una persona significa onorarne la
memoria per quello che ha fatto e rappresenta,
questo ha a che fare esclusivamente con la
memoria collettiva di una comunità o di un
intero Paese e con i valori in cui esso si
riconosce e attorno ai quali si costruisce e si
trasmette la memoria.
Non si tratta quindi di dare un giudizio
storico complessivo su Almirante, né di
processarlo in tribunale. A che scopo poi? Per
assolvere o prescrivere per la miliardesima
volta le porcate fasciste e riabilitarne il
ricordo? Non è più il tempo delle generose
amnistie "pacificatrici", inaugurate
dall'ipermoderato Togliatti.
Non si tratta nemmeno di damnatio memoriae, che
è la cancellazione di *ogni ricordo* (ritratti,
iscrizioni, scritti, discorsi ecc.) di quella
persona, come furbescamente l'acrobatico Parvus
vuol far credere. Anzi è esattamente il
contrario: qui si tratta di voler ricordare
qualcosa, non di cancellarne la memoria. E di
tenerne conto prima di tributare onori ad una
persona, dedicandogli una strada.
Dunque: fatti, e memoria su quei fatti. Tutto
qui.

Detto questo, alcune precisazioni più
dettagliate e puntuali su quanto è stato detto.

1) Non ho formulato accuse. Ho solo espresso un
giudizio su fatti passati, di cui fu
protagonista Almirante, e fatti odierni, di cui
sono protagonisti i neofascisti e i loro
alleati. Le accuse si formulano in fase
dibattimentale. Ma qui i fatti passati sono
documentati e schiaccianti, non c'è da
discutere nulla e non serve alcun processo.

2) Mai parlato di revisionismo. Mi riferisco al
significato esatto della parola, che sarebbe
opportuno rileggere sul vocabolario. Il
revisionismo riguarda sostanzialmente gli
storici, e qui gli storici non c'entrano nulla.
I fatti di cui parlo sono accertati e non sono
manipolabili in senso revisionistico.

3) Il bando di Grosseto è stato firmato da
Almirante. Il fatto non è sindacabile in alcun
modo. Né dentro né fuori le aule di tribunale.

4) Mai parlato di negazionismo. Il
negazionismo, in ambito storico, ha un
significato ben preciso. Qui non c'entra nulla.
Anche qui utile rileggere la definizione sul
vocabolario.

5) Ho ripetutamente parlato di sovversione
della memoria e dei valori dell'Italia
repubblicana. Il significato è forte e chiaro.
Sto parlando di un'operazione di ridefinizione
della memoria: con l'episodio Almirante a
Grosseto, e Pertini a Lucca.

6) Acrobatico stravolgimento della questione.
Dalla domanda iniziale: Almirante, che ha
scritto pagine di puro razzismo ecc., merita
una strada (premiandone così la memoria)? Si è
passati a: Almirante merita di essere
condannato in eterno, cancellandone ogni
ricordo?

È bene anche ricordare che il fascista,
repubblichino e neofascista Almirante non ha
mai rinnegato, né criticato apertamente il
fascismo.

7) Vengono tirati in ballo Scalfari e Bocca –
che *non* sono prossimi dedicatari di alcuna
strada – aventi un passato da fascisti meno
rilevante, se non addirittura irrilevante,
rispetto a quello di Almirante, e soprattutto
che hanno fatto scelte e percorsi totalmente
diversi, se non addirittura opposti al suo, sia
dopo la caduta del fascismo ('43) che per tutto
il dopoguerra.

8) Alla fine della peregrinazione, che sposta
il discorso dal puro razzismo antiebraico
all'antisionismo di Bocca e Scalfari (?) e al
sostegno ad Israele (?), Parvus conclude: non
lo so.
Sappiamo però qualcos'altro: il puro razzismo
di Almirante espresso su « La difesa della
razza », il bando di Grosseto, il suo costante
riferimento al fascismo e alla RSI, mai
rinnegati né apertamente criticati, non sono
per lui sufficienti a negare ad Almirante
l'onore della dedica di una strada. Sappiamo
anche che abbiamo memoria e valori diversi.

Saluti
Sargon

Parvus

unread,
Nov 30, 2023, 3:30:55 PM11/30/23
to
Il giorno giovedì 23 novembre 2023 alle 12:42:01 UTC+1 Sargon ha scritto:
...
Avevo spostato per semplificare dato che qui c'erano molti post, non ho difficoltà a rispondere qui.
Andando al sodo, al di là della sensibilità dell'amico Sargon, mi sembra che il discrimine non sia l'essere stati fascisti; altrimenti ci sarebbero contestazioni anche alle vie dedicate a Moro.
Neppure il razzismo mi pare sia un reale discrimine, non credo che ci sarebbero reali contestazioni alla dedica di una via a Bocca o Scalfari, allo stesso modo che nessuno ha contestato in vita il primo, come non si contesta il secondo.
Quindi lo spartiacque lo vedo nell'aver rinnegato o meno il fascismo.
Naturalmente l'opinione è legittima.
Così come è legittimo che io non la condivida.
"Non rinnegare, non restaurare" fu la parola d'ordine con cui il 26 dicembre 1946 fu fondato il partito neofascista. A me pare che basti.
Tolta la dittatura,(e ovviamente le leggi razziali che sono state rinnegate) secondo il mio modesto parere, è un partito come gli altri.
Magari migliore, magari peggiore, ma come gli altri. E infatti, per essendo il governo, non ha fatto sfaceli.
Per cui, se il partito di Almirante è legittimato a governare, perché lui non potrebbe avere una via?
Ripeto: se fossi un sindaco, sarei un po' indeciso se dargliela o meno.
Ma non vedo il motivo per cui come cittadino dovrei protestare se qualcun altro gliela dedica.

jack nick

unread,
Dec 1, 2023, 5:23:54 PM12/1/23
to
Il giorno martedì 14 novembre 2023 alle 10:26:07 UTC+1 Sargon ha scritto:

>
> La razza... di Almirante
>
> La "Difesa della Razza"

perchè non ti fai un giro in ospedale, clinica ematologica, trapianto di midollo?
Scoprirai con orrore che la scienza non è ipocrita , i donatori sono SUDDIVISI PER RAZZA : un africano non può donare nè ricevere da un caucasico o da un asiatico. Strano eh ?

https://www.aduc.it/index.php/notizia/trapianti+midollo+molto+difficili+minoranze+etniche_118340.php

Sargon

unread,
Dec 2, 2023, 3:03:01 AM12/2/23
to
Il giorno giovedì 30 novembre 2023 alle 21:30:55 UTC+1 Parvus ha scritto:

> ...

Sono sempre più convinto della giustezza del
titolo di questa discussione.
Ancora le tue solite "imprecisioni" e
divagazioni: la via è dedicata ad Almirante,
non all'Msi; sposti l'argomento sul terreno
della legittimazione politica, oltrechè
giuridica. E se anche fosse? Basta così poco
per dedicare una via ad una persona? Non mi
pare proprio.
Non posso che ribadire, parola per parola, ciò
che ho scritto nel mio ultimo intervento, in
risposta al tuo crosspost, con una piccolissima
aggiunta all'ultima riga:
... sappiamo anche che abbiamo memoria e valori profondamente diversi.
Volevo farlo prima, ma questo tuo messaggio me
ne fornisce, adesso, l'occasione.

Saluti
Sargon

Parvus

unread,
Dec 2, 2023, 6:03:40 PM12/2/23
to
Per pura curiosità: Se avessero proposto Arturo Michelini?
Oppure Gianfranco Fini?
Quanto ai valori, sono democratico.
Pur essendo convinto che se vincevano i socialisti, nel 1922
per una piccola nazione neppure lontanamente autosufficiente
isolata in un mare ostile, sarebbe stato un disastro;
ho il massimo rispetto per chi si è battuto per il socialismo.

Sargon

unread,
Dec 5, 2023, 4:03:05 AM12/5/23
to
Il giorno martedì 14 novembre 2023 alle 10:26:07 UTC+1 Sargon ha scritto:

> ...

Manifesto della razza
Punto 5: « Esiste ormai una pura "razza
italiana" ».
« Questo enunciato non è basato sulla
confusione del concetto biologico di razza con
il concetto storico-linguistico di popolo e di
nazione, ma sulla purissima parentela di sangue
che unisce gli Italiani di oggi alle
generazioni che da millenni popolano l'Italia.
Questa antica purezza di sangue è il più grande
titolo di nobiltà della Nazione italiana ».

Saluti
Sargon

Sargon

unread,
Dec 6, 2023, 8:56:17 AM12/6/23
to
Il giorno giovedì 30 novembre 2023 alle 21:30:55 UTC+1 Parvus ha scritto:

> "Non rinnegare, non restaurare" fu la parola d'ordine con cui il 26 dicembre 1946 fu fondato il partito neofascista. A me pare che basti.

Formulina alquanto opportunista che in realtà
apparve solo nella mozione del congresso di
Napoli del 27-29 giugno 1948; non al momento
della fondazione del MSI nel 1946. Formulina
che furbescamente non smentiva la natura
fascista di quel partito e di chi lo creava, ma
senza correre il rischio di finire in galera,
in base alle nuove leggi approvate e alla
Costituzione appena entrata in vigore. Come
invece avrebbe dovuto essere, a parer mio e
soprattutto degli azionisti dell'epoca.

Bastare a che cosa? A sdoganare già nel '46 il
partito (neo)fascista interamente creato da
fascisti e repubblichini che si consideravano
« continuatori della esperienza fascista »?
Bastare a che cosa? A ritenere, dopo questo
facile sdoganamento, Almirante degno di una
dedica di una strada, dopo la morte?

Dell'infinità di politici di questo paese che
si sono succeduti dalla ripresa dell'attività
politica democratica dal '43 ad oggi,
pochissimi, assai meno indegni di Almirante, ma
non per questo degni, hanno avuto il privilegio
e l'onore di una via dedicata al loro nome. E
mai lo avranno, come è giusto che sia, perché
tale onore dovrebbe spettare a pochi davvero
meritevoli, e non essere solo il frutto di una
vendetta della memoria.

> Tolta la dittatura,(e ovviamente le leggi razziali che sono state rinnegate) secondo il mio modesto parere, è un partito come gli altri.

Leggi razziali rinnegate dal fascista
Almirante? Quando? Come? Per aver detto in
qualche intervista che non aveva « alcuna
difficoltà » a respingere il razzismo e a
inserire il Diario di Anna Frank nella
biblioteca del suo partito? Questo forse può
convincere qualche bestione di patriota
avariato. Ma quale credibilità può avere uno
che ancora tredici anni dopo la fine, faceva la
più spudorata apologia del fascismo (1958)?
Giusto perché il suo sodale Azzariti, dal
Tribunale della razza promosso alla Consulta,
nel frattempo aveva cancellato quel reato,
consentendoglielo impunemente?
Quanto al suo partito (neo)fascista, a parte la
disinvoltura con cui ti sbarazzi della parola
dittatura, inaccettabile non fosse altro che
per il passato della sua classe dirigente
impresentabile, dovresti forse togliere
qualcos'altro: per esempio la strage di
Peteano, e tutto ciò che rappresenta. Memoria
corta o scadente.

> Per cui, se il partito di Almirante è legittimato a governare, perché lui non potrebbe avere una via?

Sillogismo impeccabile!
A parte che essere dedicatari di una via non è
prerogativa di chi ha ottenuto legittimità
giuridica – peraltro assai discutibile per i
modi in cui la si è concessa ai fasciti nel
dopoguerra –, se dovessimo dedicare una via a
tutti i democristiani – in base alla logica del
"perché no?", anziche del solo "perché?" –,
giusto per fare un esempio, probabilmente
dovremmo spingerci ad asfaltare persino
Plutone!
La questione in realtà è solo una: che cosa ha
fatto e cosa rappresenta costui per meritarsi,
o non meritarsi, la dedica di una via? In base
a quali valori?

> Ripeto: se fossi un sindaco, sarei un po' indeciso se dargliela o meno.

Basta che il sindaco esprima chiaramente le sue
motivazioni rispetto a una materia divisiva per
la cittadinanza alla quale interessa la
questione. Se poi il sindaco pensasse di fare
il Ponzio Pilato, senza dir nulla, allora
sarebbe indegno come sindaco.

> Ma non vedo il motivo per cui come cittadino dovrei protestare se qualcun altro gliela dedica.

Inventi cose che nessuno ti ha mai chiesto!
Ciò che importa è che dicendo questo tu
intervieni nella questione e acconsenti che
"qualcun altro" dedichi una via ad Almirante.
I tuoi valori non li puoi dissimulare o
nascondere con le solite acrobazie. Vengono
comunque a galla – questo vale anche per il
sindaco, ovviamente –, anche se lasci ad altri
il lavoro sporco. ;)

Sargon

unread,
Dec 7, 2023, 8:38:29 AM12/7/23
to
Il giorno mercoledì 6 dicembre 2023 alle 14:56:17 UTC+1 Sargon ha scritto:

Errata:

> Dell'infinità di politici di questo paese che
> si sono succeduti dalla ripresa dell'attività
> politica democratica dal '43 ad oggi,
> pochissimi, assai meno indegni di Almirante, ma
> non per questo degni, hanno avuto il privilegio
> e l'onore di una via dedicata al loro nome. E
> mai lo avranno, come è giusto che sia, perché
> tale onore dovrebbe spettare a pochi davvero
> meritevoli, e non essere solo il frutto di una
> vendetta della memoria.

Corrige:

Dell'infinità di politici di questo paese che
si sono succeduti dalla ripresa dell'attività
politica democratica dal '43 ad oggi,
pochissimi, assai meno indegni di Almirante,
hanno avuto il privilegio e l'onore di una via
dedicata al loro nome. La stragrande
maggioranza non lo avranno, come è giusto che
sia, perché tale onore dovrebbe spettare a
pochi davvero meritevoli, e non essere solo il
frutto di una vendetta della memoria.

Mi scuso con il newsgroup.

Saluti
Sargon

Parvus

unread,
Dec 7, 2023, 11:50:32 AM12/7/23
to
Il giorno mercoledì 6 dicembre 2023 alle 14:56:17 UTC+1 Sargon ha scritto:
.

> Leggi razziali rinnegate dal fascista
> Almirante? Quando? Come? Per aver detto in
> qualche intervista che non aveva « alcuna
> difficoltà » a respingere il razzismo e a
> inserire il Diario di Anna Frank nella
> biblioteca del suo partito? Questo forse può
> convincere qualche bestione di patriota
> avariato. Ma quale credibilità può avere uno
> che ancora tredici anni dopo la fine, faceva la
> più spudorata apologia del fascismo (1958)?

Su questa questione ti ho dato già una mezza
ragione.
Anche se in ogni Tribuna Politica cui partecipava,
gli veniva chiesto se condannava l'antisemitismo
e lui ogni volta con parole chiare ribadiva la sua
condanna;
ammetto che in uno stato democratico, neppure
chef rubio ammetterebbe di essere antisemita.
L'unico modo per dimostrarlo in modo
inequivocabile, sarebbe stato schierarsi senza se
e senza ma dalla parte di Israele.
Lo ha fatto, ma con qualche distinguo, come il
dire che comprendeva anche le ragioni dei
palestinesi.
Fossi stato in lui sarei stato più deciso, sarebbe
stato anche un modo per allontanare quella
minoranza della base rimasta razzista.
Però, avrebbe anche potuto fare il contrario,
mettersi a fare i piagnistei per i bambini palestinesi
a dar torto sempre e comunque al governo di
Israele. fare in pratica come ha fatto il partito
comunista. Nessuno avrebbe potuto criticarlo.
Non lo ha fatto, per cui credo più alla sua condanna
dell'antisemitismo, che a quelle di Moro, Fanfani
Scalfari, Bocca.

> Inventi cose che nessuno ti ha mai chiesto!
> Ciò che importa è che dicendo questo tu
> intervieni nella questione e acconsenti che
> "qualcun altro" dedichi una via ad Almirante.
> I tuoi valori non li puoi dissimulare o
> nascondere con le solite acrobazie. Vengono
> comunque a galla – questo vale anche per il
> sindaco, ovviamente –, anche se lasci ad altri
> il lavoro sporco. ;)

Qui si entra in un altro tema: Un conto è il
Merito.
Altro conto l'indegnità.
A me non verrebbe mai in mente di dedicare una
via a Cirino Pomicino (Che fra l'altro essendo
vivente non potrebbe averla) ma se qualcuno
gliela dedicasse, non scriverei un post di
condanna.
Lo stesso discorso faccio per Almirante. Al
quale va perlomeno riconosciuto il merito di
aver traghettato alla democrazia l'attuale
partito della Presidente del Consiglio.

Sargon

unread,
Dec 8, 2023, 9:26:21 AM12/8/23
to
Il giorno domenica 3 dicembre 2023 alle 00:03:40 UTC+1 Parvus ha scritto:

> Per pura curiosità: Se avessero proposto Arturo Michelini?
> Oppure Gianfranco Fini?

Gli esami non finiscono mai!
Questa domanda a me rivolta, non ha però
ragione di essere. Infatti quanto ho detto
finora avrebbe già dovuto suggerirti la
risposta.
Ma soprattutto, sei tu che dovresti spiegare
perché vorresti dedicare una via a Michelini e
a Fini (possa vivere in pace!), senza mettere
altri in mezzo.

Detto questo, non ho alcuna difficoltà a
rispondere alla tua domanda: nessuna via a
Michelini e a Fini. Non sto a ripetere le
considerazioni svolte finora, ovviamente nella
misura in cui siano applicabili a Michelini e a
Fini.

> Quanto ai valori, sono democratico.

È così facile autocertificarsi!
Che dici? Dedichiamo una via pure a Bassanini?

> Pur essendo convinto che se vincevano i socialisti, nel 1922
> per una piccola nazione neppure lontanamente autosufficiente
> isolata in un mare ostile, sarebbe stato un disastro;

Poiché la tua ipotesi è del tutto priva di
fondamento storico, la convinzione che da essa
scaturisce non può non suggerire un
apprezzamento della presa del potere da parte
dei fascisti.
A fronte di un disastro solo ipotizzabile – da
parte tua –, ma smentito dalle esperienze
locali di governo dei socialisti (Milano,
Bologna ecc.), almeno finché le amministrazioni
socialiste poterono esistere ed operare, ci
ritroviamo, per converso, con la certezza dei
disastri prodotti storicamente della dittatura
venticinquennale fascista. Per quanto
inverosimile, il contrasto è davvero impietoso.

jack nick

unread,
Dec 8, 2023, 4:55:24 PM12/8/23
to
Il giorno domenica 19 novembre 2023 alle 09:24:47 UTC+1 Sargon ha scritto:
> Il giorno sabato 18 novembre 2023 alle 16:09:40 UTC+1 jack nick ha scritto:
>
> > perchè non ti scandalizzi di via Stalin?
> > ...
>
> Stavamo parlando del fascista ultrarazzista
> Giorgio Almirante a cui si continuano

bello denigrare e diffamare CHI NON C'E' PIU' E NON PUO' DIFENDERSI, VERO ?
Tipico della sinistra militante.

Sargon

unread,
Dec 9, 2023, 8:40:25 AM12/9/23
to
Il giorno giovedì 7 dicembre 2023 alle 17:50:32 UTC+1 Parvus ha scritto:

> L'unico modo per dimostrarlo in modo
> inequivocabile, sarebbe stato schierarsi senza se
> e senza ma dalla parte di Israele.
> .....
> comunista. Nessuno avrebbe potuto criticarlo.
> Non lo ha fatto, per cui credo più alla sua condanna
> dell'antisemitismo, che a quelle di Moro, Fanfani
> Scalfari, Bocca.

Schierarsi politicamente a favore o contro
Israele, non ha nulla a che vedere, di per sé,
con il razzismo antisemita. Accusa che viene
lanciata sistematicamente per randellare chi
osa sollevare anche la minima critica nei
confronti dell'operato di Israele. Lo vediamo
tutti i giorni.

Schierarsi a favore di Israele, da parte di
Almirante, per dimostrare di aver "rinnegato"
il proprio passato razzista, o riconoscerglielo
come merito, è perciò *del tutto inutile* alla
causa. Confrontare, infine, l'atteggiamento di
Almirante su Israele con quello di altri
illustri coetanei, per attribuire patente di
genuinità alla sua condanna dell'antisemitismo,
rispetto a quella degli altri, è proprio una
acrobazia funambolica.

Tutto ciò, comunque, non serve a provare nulla,
e soprattutto nessun presunto rinnegamento,
pentimento o effetto compensatorio di alcun
genere, potranno mai cancellare il suo operato
e ciò che egli ha scritto nel 1938-1945 (e
oltre).
La dedica di una via *non è* un diritto
riconosciuto per legge! Non è un atto dovuto!
Anzi esattamente il contrario, tanto più se
ostano ineludibili criteri di opportunità.

> Qui si entra in un altro tema: Un conto è il
> Merito.
> Altro conto l'indegnità.

Bella scoperta! Però l'indegnità è un giudizio
basato sul merito. Altrettanto indiscutibile è
quindi il loro legame.

> A me non verrebbe mai in mente di dedicare una
> via a Cirino Pomicino (Che fra l'altro essendo
> vivente non potrebbe averla) ma se qualcuno
> gliela dedicasse, non scriverei un post di
> condanna.

Se ritieni che in questo modo vengano messi in
discussione o sovvertiti valori fondamentali,
oggettivamente riconosciuti (dalla storia), hai
tutto il diritto di difenderli.

> Lo stesso discorso faccio per Almirante. Al
> quale va perlomeno riconosciuto il merito di
> aver traghettato alla democrazia l'attuale
> partito della Presidente del Consiglio.

Oh! Finalmente si inizia a tirar fuori una
motivazione, un "merito riconosciuto" ad
Almirante. Prima di discuterne, tuttavia,
bisogna chiarire che cosa significa lo slogan
fin troppo vago: "traghettato alla democrazia".
In termini riconoscibili oggettivamente anche
da chi non è neofascista.

Sargon

unread,
Dec 10, 2023, 3:16:51 AM12/10/23
to
Il giorno giovedì 30 novembre 2023 alle 21:30:55 UTC+1 Parvus ha scritto:

> Quindi lo spartiacque lo vedo nell'aver rinnegato o meno il fascismo.
> Naturalmente l'opinione è legittima.
> Così come è legittimo che io non la condivida.
> "Non rinnegare, non restaurare" fu la parola d'ordine con cui il 26 dicembre 1946 fu fondato il partito neofascista. A me pare che basti.
> Tolta la dittatura,(e ovviamente le leggi razziali che sono state rinnegate) secondo il mio modesto parere, è un partito come gli altri.

Excerpta dal libro di Almirante, Palamenghi
Crispi: "Il movimento sociale italiano",
Milano, Nuova accademia, 1958:

« Il fascismo [...] è una dottrina, è un
costume, è una tradizione, è un periodo della
nostra storia ».

« Ciò comporta, naturalmente, una visione
moderna e capace di continui adèguamenti. Ciò
può altresì comportare qualche revisione di
indirizzo, qualche ripensamento, qualche
aggiornamento. Ma comporta soprattutto il
convincimento profondo, alla stregua di quanto
è avvenuto, che l'insegnamento di Benito
Mussolini non è finito né con le sue fortune né
con la sua esistenza terrena; e che, al
contrario, esso rappresenta un insieme di
verità che si sono inserite, vitalmente, nella
storia e nella evoluzione del popolo
italiano ».

« Mussolini subì dopo il 1943, e soprattutto
dopo il 1945, la sorte dei vinti; ma tredici
anni dopo la sconfitta è ben difficile
sostenere che egli e il fascismo siano stati
veramente battuti, e che i suoi nemici
antifascisti abbiano veramente vinto le
partita ».

« Il fascismo, si disse, era stato battuto e
tolto di mezzo perché, specie nell'accezione
germanica, si presentava come razzlsmo ».

« Noi riteniamo piuttosto che il fascismo non
sia affatto una esperienza conclusa e una
dottrina comunque archiviata. Riteniamo che il
fascismo sia una esperienza in divenire, un
principio valido, una dottrina viva ».

« Sotto la specie ideologica e politica, ci
preme invece dichiarare che il Movimento
Sociale Italiano, considerandosi continuatore
della esperienza fascista... »

« Ci preme, cioè, mettere in rilievo la
storicità della nostra posizione di fascisti:
della quale la cosiddetta apologia del passato
regime e la polemica contro l'antifascismo in
quanto tale, sono soltanto gli aspetti
appariscenti ed esterni, resi indispensabili
anche dalla ingiusta e, il più delle volte,
inintelligente persecuzione contro di noi, i
nostri Morti, le nostre idee, il patrimonio
morale del quale a buon diritto ci sentiamo
orgogliosi ».

« Il M.S.I. è apparso all'opinione pubblica,
specie nei primi suoi anni, come continuatore e
rivendicatore del fascismo della RSI ancor più
che del fascismo del ventennio. Era naturale
che cosi fosse, sia perché i protagonisti della
battaglia missina erano in grande maggioranza
uomini della RSI... »

« Procedendo nel tempo, il M.S.I. è apparso
come continuatore di tutto il fascismo, e alla
coscienza degli stessi dirigenti del M.S.I. la
ininterrotta continuità della tradizione
fascista, dall'intervento nella guerra '15-'18
al 25 aprile 1945, è apparsa sempre più
chiara ».

Sargon

unread,
Dec 12, 2023, 4:12:57 AM12/12/23
to
Il giorno giovedì 30 novembre 2023 alle 21:30:55 UTC+1 Parvus ha scritto:

> Quindi lo spartiacque lo vedo nell'aver rinnegato o meno il fascismo.
> Naturalmente l'opinione è legittima.
> Così come è legittimo che io non la condivida.
> "Non rinnegare, non restaurare" fu la parola d'ordine con cui il 26 dicembre 1946 fu fondato il partito neofascista. A me pare che basti.
> Tolta la dittatura,(e ovviamente le leggi razziali che sono state rinnegate) secondo il mio modesto parere, è un partito come gli altri.

(Parte 2)
Dal libro di Almirante, Palamenghi
Crispi: "Il movimento sociale italiano",
Milano, Nuova accademia, 1958:

« Ma la RSI non fu soltanto processi, sangue,
guerra civile. La RSI fu anche il paradigma di
uno Stato futuro, fu anche il tentativo di
inserire nella tragedia dell'Italia divisa e
morente, la prospettiva di una Italia rinnovata
negli istituti giuridici e sociali, e nel
costume ».

« Coloro che ebbero l'onore di seguire
Mussolini fino in fondo nella RSI, trassero –
seguendo la sua difficile opera in quei
diciotto mesi – il preciso convincimento che
egli lavorasse per l'avvenire molto più che per
il presente ».

« Tra l'azionismo che voleva distruggere tutto
e antistoricamente tutto cancellare, e
Mussolini che trovava in sé l'animo di
superare, in quei frangenti, il clamore e il
rancore della battaglia, per affidare ai suoi
stessi nemici almeno una parte del patrimonio
politico e sociale che egli aveva donato al
popolo italiano, quale enorme differenza di
statura e di moralità politica! »

« § Validità ed attualità dell'idea fascista »
« La dottrina del fascismo - ci riferiamo in
particolare allo scritto gentiliano comparso
con tale titolo sull'Enciclopedia Treccani; ma
più vastamente vogliamo riferirci a tutta la
elaborazione dottrinaria del fascismo – fu
prima di tutto la dottrina dello Stato.
Gli avversari del fascismo hanno tentato di
coinvolgere la dottrina dello Stato fascista
nelia crisi storica del regime fascista: quasi
che la drammatica fine di una dittatura potesse
significare la sconfessione totale dei principi
ideologici e politici espressi dal dittatore ».

« La dittatura ventennale di Mussolini fu la
forma logica e necessaria che il fascismo
assunse in quelle determinate circostanze e noi
siamo fermamente convinti che tal forma abbia
coinciso con l'espressione migliore degli
interessi nazionali e della volontà popolare
nell'altro dopoguerra ».

« Ecco perché ci considera soltanto nostalgici
chi crede il fascismo spento con la fine della
esperienza terrena di Mussolini; ecco perché
non ci reputiamo soltanto nostalgici
noi, che riteniamo che Mussolini abbia
espresso, oltreché una prassi valida per il suo
tempo, una idea e una concezione valide per
l'avvenire, e oggi pienamente attuali ».

« Noi concepiamo il fascismo come possibilità
di superare la crisi del mondo moderno, e nella
organizzazione dello Stato, e nei rapporti
sociali, e nelle relazioni tra le Nazioni, e
specificamente nei compiti che la civiltà
assegna all'Europa e all'Italia ».

« L'identità fascismo-dittatura non è dunque
espressiva della realtà permanente della
dottrina fascista. Il fascismo rappresentò e
rappresenta la sostituzione organica di una
formula fallimentare di rappresentanza del
popolo e di funzionalità dello Stato, con una
formula nuova, suscettibile di conferire al
popolo sovranità vera e allo Stato vera
personalità ».

Non mi sembra di aver scorto nelle pagine del
libro un qualsivoglia rinnegamento del razzismo
fascista.

Sargon

unread,
Dec 22, 2023, 9:15:08 AM12/22/23
to
Il 19/11/2023 11:22, Sargon ha scritto:

> Punto 4: « La popolazione dell'italia attuale è

Manifesto della razza
Punto 1: « Le razze umane esistono ».
« La esistenza delle razze umane non è già una
astrazione del nostro spirito, ma corrisponde a
una realtà fenomenica, materiale, percepibile
con i nostri sensi. Questa realtà è
rappresentata da masse, quasi sempre imponenti
di milioni di uomini simili per caratteri
fisici e psicologici che furono ereditati e che
continuano ad ereditarsi. Dire che esistono le
razze umane non vuol dire a priori che esistono
razze umane superiori o inferiori, ma soltanto
che esistono razze umane differenti.

Punto 2: « Esistono grandi razze e piccole
razze ».
« Non bisogna soltanto ammettere che esistano i
gruppi sistematici maggiori, che comunemente
sono chiamati razze e che sono individualizzati
solo da alcuni caratteri, ma bisogna anche
ammettere che esistano gruppi sistematici
minori (come per es. i nordici, i mediterranei,
i dinarici, ecc.) individualizzati da un
maggior numero di caratteri comuni. Questi
gruppi costituiscono dal punto di vista
biologico le vere razze, la esistenza delle
quali è una verità evidente ».

Punto 3: « Il concetto di razza è concetto
puramente biologico ».
« Esso quindi è basato su altre considerazioni
che non i concetti di popolo e di nazione,
fondati essenzialmente su considerazioni
storiche, linguistiche, religiose. Però alla
base delle differenze di popolo e di nazione
stanno delle differenze di razza. Se gli
Italiani sono differenti dai Francesi, dai
Tedeschi, dai Turchi, dai Greci, ecc., non è
solo perché essi hanno una lingua diversa e una
storia diversa, ma perché la costituzione
razziale di questi popoli è diversa. Sono state
proporzioni diverse di razze differenti, che da
tempo molto antico costituiscono i diversi
popoli, sia che una razza abbia il dominio
assoluto sulle altre, sia che tutte risultino
fuse armonicamente, sia, infine, che persistano
ancora inassimilate una alle altre le diverse
razze ».

--
Saluti
Sargon

Almirante difendeva la razza.
Io difendo la memoria.

Sono un signore, e signori si nasce.
E io lo nacqui, modestamente.
Totò

Sargon

unread,
Dec 24, 2023, 8:33:05 AM12/24/23
to
Il 19/11/2023 11:22, Sargon ha scritto:

> La "Difesa della razza", rivista su cui
> scriveva Giorgio Almirante, e di cui fu
> segretario di redazione, nacque all'insegna del
> « razzismo italiano », scritta che campeggia in
> testa al "Manifesto della razza", articolato in
> 10 punti, pubblicato a pagina 1 del numero 1
> della rivista.

Cronologia delle leggi e dei provvedimenti
razziali del regime fascista.

29 Giugno 1939
Disciplina dell'esercizio delle professioni da
parte dei cittadini di razza ebraica – Con
Legge 29 Giugno 1939, pubblicata sulla Gazzetta
Ufficiale del 2 Agosto 1939-XVIII, N. 179, sono
state dettate le norme seguenti circa
l'esercizio delle professioni da parte di
cittadini di razza ebraica.

14 luglio 1938
Il Manifesto degli scienziati razzisti o, in
forma abbreviata, Manifesto della razza, fu
pubblicato, con il titolo Il fascismo e i
problemi della razza, il 14 luglio 1938 su Il
Giornale d’Italia e fu ripreso in ag. sul primo
numero della rivista La difesa della razza,
diretta da T. Interlandi e voluta da Mussolini
in persona.

5 agosto 1938
Inizio pubblicazioni della rivista "La Difesa
della Razza", rivista quindicinale, pubblicata
dal 5 agosto 1938 al 20 giugno 1943.

5 settembre 1938
Provvedimenti per la difesa della razza nella
scuola fascista – Regio decreto legge 5
settembre 1938-XVI, n. 1390.

7 settembre 1938
Provvedimenti nei confronti degli ebrei
stranieri – Regio Decreto-Legge 7 settembre
1938-XVI, n. 1381.

18 settembre 1938
Annuncio della proclamazione delle leggi
razziali da parte di Benito Mussolini in piazza
Unità d'Italia a Trieste.

23 settembre 1938
Regio Decreto-Legge 23 settembre 1938-XVI, N.
1630. Istituzione di scuole elementari per
fanciulli di razza ebraica.

6 ottobre 1938
Dichiarazione sulla razza del Gran Consiglio
del Fascismo.

15 novembre 1938
Integrazione e coordinamento in unico testo
delle norme già emanate per la difesa della
razza nella Scuola Italiana – Regio Decreto –
Legge 15 novembre 1938 - XVII, n. 1779.

17 novembre 1938
Provvedimenti per la difesa della razza
italiana – R.D.L. 17/11/1938, n. 1728 (XVII)
G.U. n. 264 del 19/11/1938, convertito in legge
il 5 gennaio 1939 n. 38.

22 dicembre 1938
Regio Decreto-Legge 22 dicembre 1938-XVII, n.
2111. Disposizioni relative al collocamento in
congedo assoluto ed al trattamento di
quiescenza del personale militare delle Forze
armate dello Stato di razza ebraica.

9 febbraio 1939
Regio Decreto-Legge 9 febbraio 1939-XVII, n.
126. Norme di attuazione ed integrazione delle
disposizioni di cui all’art. 10 del R. decreto-
legge 17 novembre 1938-XVII, n. 1728, relative
ai limiti di proprietà immobiliare e di
attività industriale e commerciale per i
cittadini italiani di razza ebraica (GURI n.
35, 11 febbraio 1939). Convertito in legge con
modifiche con L 739/1939.

29 giugno 1939
Legge 29 giugno 1939-XVII, n. 1054. Disciplina
dell’esercizio delle professioni da parte dei
cittadini di razza ebraica.

13 luglio 1939
legge 13 luglio 1939-XVII, n. 1024, Norme
integrative del R. decreto-legge 17 novembre
1938-XVII, n. 1728, sulla difesa della razza
italiana. Disposizioni in materia testamentaria
nonché sulla disciplina dei cognomi, nei
confronti degli appartenenti alla razza
ebraica.

23 settembre 1940
Legge 23 settembre 1940-XVIII, n. 1459.
Integrazioni alla legge 13 luglio 1939-XVII, n.
1055, contenente disposizioni in materia
testamentaria, nonché sulla disciplina dei
cognomi, nei confronti degli appartenenti alla
razza ebraica (GURI n. 256, 31 ottobre 1940).

28 settembre 1940
Legge 28 settembre 1940-XVIII, n. 1403.
Abrogazione del contributo statale a favore
degli asili infantili israelitici contemplati
dalla legge 30 luglio 1896, n. 343 (GURI n.
245, 18 ottobre 1940).

24 febbraio 1941
Legge 24 febbraio 1941-XIX, n. 158.
Autorizzazione all’Ente di gestione e
liquidazione immobiliare a delegare agli
Istituti di credito fondiario la gestione e la
vendita degli immobili ad esso attribuiti (GURI
n. 79, 2 aprile 1941).

19 aprile 1942
Legge 19 aprile 1942-XX, n. 517, Esclusione
degli elementi ebrei dal campo dello spettacolo
(GURI n. 126, 28 maggio 1942).

9 ottobre 1942
Legge 9 ottobre 1942-XX, n. 1420. Limitazioni
di capacità degli appartenenti alla razza
ebraica residenti in Libia (GURI n. 298, 17
dicembre 1942).

14 novembre 1943
Il manifesto di Verona.

4 gennaio 1944
Decreto legislativo del Duce 4 gennaio 1944-
XXII, n. 2. Nuove disposizioni concernenti i
beni posseduti dai cittadini di razza ebraica.

18 aprile 1944
Decreto legislativo del Duce 18 aprile 1944 –
XXII, n. 171. Istituzione dell’Ispettorato
Generale per la razza (GUI n. 111, 11 maggio
1944).

Sargon

unread,
Jan 2, 2024, 1:09:31 PMJan 2
to
Il 10/12/2023 09:16, Sargon ha scritto:

> Il giorno giovedì 30 novembre 2023 alle 21:30:55 UTC+1 Parvus ha scritto:
>
>> Quindi lo spartiacque lo vedo nell'aver rinnegato o meno il fascismo.
>> Naturalmente l'opinione è legittima.
>> Così come è legittimo che io non la condivida.
>> "Non rinnegare, non restaurare" fu la parola d'ordine con cui il 26 dicembre 1946 fu fondato il partito neofascista. A me pare che basti.
>> Tolta la dittatura,(e ovviamente le leggi razziali che sono state rinnegate) secondo il mio modesto parere, è un partito come gli altri.
>
> Excerpta dal libro di Almirante, Palamenghi
> Crispi: "Il movimento sociale italiano",
> Milano, Nuova accademia, 1958:

Le affermazioni di Almirante tratte dal libro:
"Il movimento sociale italiano" del 1958, che
ho riportato nei miei due messaggi del 10 e 12
dicembre, non sono solo mero supporto
documentale a quanto ho detto finora in questa
discussione.
Sono in realtà, di per sé, motivo più che
sufficiente a chiedere la rimozione di
qualunque via, o altro, sia stata dedicata ad
Almirante finora, indegnamente.

PS
Precisazione tecnica.
In previsione della prossima cessazione del
servizio Google, dal 16 dicembre preferisco
usare, per inviare messaggi, esclusivamente il
server news.eternal-september.org.
A causa di un errore nell'allineamento dei dati
tra il server NNTP di eternal con quello di
Google, sul primo server manca il messaggio di
Parvus di giovedì 30 novembre 2023, ore
21:30:55 e, di conseguenza, manca anche il mio
messaggio di risposta al suo di martedì 12
dicembre 2023, ore 10:12:57, che avevo
inoltrato usando Google, al quale avrei voluto
accodare queste considerazioni. Cosa che
evidentemente non mi è stato possibile fare
con il server eternal.

--

jack nick

unread,
Jan 7, 2024, 7:27:20 AMJan 7
to
il tuo astio genera poi questo:

Il 7 gennaio 1978, in seguito ad un assalto armato della sinistra extraparlamentare, venivano uccisi davanti alla sede del Movimento Sociale Italiano di Acca Larentia a Roma, tre giovani militanti del Fronte della Gioventù.
Una strage che ancora oggi non conosce colpevoli. Noi non dimentichiamo e continuiamo a chiedere giustizia.

Sargon

unread,
Jan 8, 2024, 3:28:00 AMJan 8
to
Il 07/01/2024 13:27, jack nick ha scritto:

> il tuo astio genera poi questo:
> Il 7 gennaio 1978...

Non è astio ricordare le parole scritte da
Almirante, che sono un oltraggio ai valori su
cui si fonda la nostra Repubblica. È così che
difendo, civilmente, quei valori nel 2024.
Semplicemente con la memoria.

Sargon

unread,
Jan 27, 2024, 5:53:14 AMJan 27
to
Il 19/11/2023 19:32, pino mugo ha scritto:

> dai, devi contestualizzare,in quel tempo le razze esistevano eccome, ne parla pure la bellissima costituzione italiana!
> Poi non capisco che reato sarebbe difendere la propria razza.
> Ogni nazione difenda la propria, stop. Dov'è il problema? Mica ha detto che doveva essere l'unica la nostra, quelle sono estrapolazioni tue .

Oggi è il 27 gennaio e poiché gli italiani non
amano ricordare le loro porcate:

REGIO DECRETO-LEGGE 5 SETTEMBRE 1938-XVI,
N. 1390

Provvedimenti per la difesa della razza nella
scuola fascista.

VITTORIO EMANUELE III PER GRAZIA DI DIO E PER
VOLONTÀ DELLA NAZIONE RE D’ITALIA IMPERATORE
D’ETIOPIA

Visto l’art. 3, n. 2, della legge 31 gennaio
1926-IV, n. 100;
Ritenuta la necessità assoluta ed urgente di
dettare disposizioni per la difesa della razza
nella scuola italiana;
Udito il Consiglio dei Ministri;
Sulla proposta del Nostro Ministro Segretario
di Stato per l’educazione nazionale, di
concerto con quello per le finanze;

Abbiamo decretato e decretiamo:

Art. 1
All’ufficio di insegnante nelle scuole statali
o parastatali di qualsiasi ordine e grado e
nelle scuole non governative, ai cui studi sia
riconosciuto effetto legale, non potranno
essere ammesse persone di razza ebraica, anche
se siano state comprese in graduatorie di
concorso anteriormente al presente decreto; né
potranno essere ammesse all’assistentato
universitario, né al conseguimento
dell’abilitazione alla libera docenza.

Art. 2
Alle scuole di qualsiasi ordine e grado, ai cui
studi sia riconosciuto effetto legale, non
potranno essere iscritti alunni di razza
ebraica.

Art. 3
A datare dal 16 ottobre 1938-XVI tutti gli
insegnanti di razza ebraica che appartengano ai
ruoli per le scuole di cui al precedente art.
1, saranno sospesi dal servizio; sono a tal
fine equiparati al personale insegnante i
presidi e direttori delle scuole anzidette, gli
aiuti e assistenti universitari, il personale
di vigilanza nelle scuole elementari.
Analogamente i liberi docenti di razza ebraica
saranno sospesi dall’esercizio della libera
docenza.

Art. 4
I membri di razza ebraica delle Accademie,
degli Istituti e delle Associazioni di scienze,
lettere ed arti, cesseranno di far parte delle
dette istituzioni a datare dal 16 ottobre 1938-
XVI.

Art. 5
In deroga al precedente art. 2 potranno in via
transitoria essere ammessi a proseguire gli
studi universitari studenti di razza ebraica,
già iscritti a istituti di istruzione superiore
nei passati anni accademici.

Art. 6
Agli effetti del presente decreto-legge è
considerato di razza ebraica colui che è nato
da genitori entrambi di razza ebraica, anche se
egli professi religione diversa da quella
ebraica.

Art. 7
Il presente decreto-legge, che entrerà in
vigore alla data della sua pubblicazione nella
Gazzetta Ufficiale del Regno, sarà presentato
al Parlamento per la sua conversione in legge.
Il Ministro per l’educazione nazionale è
autorizzato a presentare il relativo disegno di
legge.
Ordiniamo che il presente decreto, munito del
sigillo dello Stato, sia inserto nella raccolta
ufficiale delle leggi e dei decreti del Regno
d’Italia, mandando a chiunque spetti di
osservarlo e di farlo osservare.

Dato a San Rossore, addì 5 settembre 1938 –
Anno XVI

VITTORIO EMANUELE
Mussolini - Bottai - Di Revel
Visto, il Guardasigilli: Solmi.
Registrato alla Corte dei conti, addì 12
settembre 1938 - Anno XVI
Atti del Governo, registro 401, foglio 76 –
Mancini

pino mugo

unread,
Jan 27, 2024, 8:13:38 AMJan 27
to
Il giorno sabato 27 gennaio 2024 alle 11:53:14 UTC+1 Sargon ha scritto:

>
> Io difendo la memoria.

già, solo quando si parla di Foibe la tua memoria si appanna! hahahahahahaha!

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