On Fri, 14 Jun 2013 20:36:37 +0200,
scri...@mauriziopistone.it
(Maurizio Pistone) wrote:
>efettivamente la trasformazione da una repubblica di notabili ad un
>impero di funzionari dev'essere stata traumatica, ma mi chiedo
>ugualmente perch� fosse necessario spostare la capitale
Mah, mi ci provo un po' io, a braccio: nell'ambito della crisi
dell'impero, che senza tralasciare le altre cause proposte, prima fra
tutte la grande peste di met� secolo, mi pare causata innanzitutto
dalla persistente ingovernabilit� dovuta all'anarchia militare -- che
a cascata provoca una serie di deleteri effetti, spreco di una parte
enorme del potenziale militare in guerre civili, difficolt� di difesa
delle frontiere, mancata protezione dei commerci, devastazioni delle
campagne, aumento del brigantaggio eccetera, abbinati agli effetti
della sempre crescente introduzione degli elementi barbarici nelle
forze armate eccetera -- proprio a questa anarchia innanzitutto cerca
di porre rimedio Diocleziano con la sua soluzione dei due imperatori
prima e della tetrarchia poi, sulla base dell'idea che la presenza di
un imperatore prima o di un Cesare poi nei punti critici ne comporti
un'attenuazione, scoraggiando le velleit� dei grandi comandanti oltre
che della speranza di risolvere in questo modo il sempre critico
problema della successione imperiale.
Sul momento la soluzione funziona bene, ma ha per conseguenza il
definitivo venir meno anche formale del ruolo di Roma "capitale":
Diocleziano vi soggiorna una volta sola e piuttosto brevemente in
tutto il suo regno.
Non so bene se Massimiano o il suo Cesare Costanzo attribuissero ad
essa una particolare importanza o no, ma di sicuro, come Diocleziano
stesso, erano Augusti e Cesari vaganti, pronti a spostarsi con il loro
seguito di "comites" ("conti") dove la necessit� richiedeva.
Forse, e dico forse, l'importanza di Mediolanum come centro di
residenza imperiale da cui intervenire pi� rapidamente nel Nord
dell'Impero data proprio da questo periodo.
Comunque mi pare degno di nota che Diocleziano si autoassegna la parte
*orientale* dell'Impero, ed ivi risiede stabilmente.
Le ragioni di questa decisione, io credo, sono militari e politiche,
c'� da fronteggiare i Persiani, che al momento sono molto aggressivi,
e la parte pi� vitale dell'Impero, dal punto di vista economico e
sociale � proprio quella.
Non ho consultato testi in proposito, ma certo le grandi metropoli ed
i grandi tragitti commerciali sono ad Oriente.
Mentre Roma, con la secolare aspettativa della sua popolazione di
essere la padrona dell'Impero e di vivere in modo improduttivo dei
proventi di esso, dovrebbe essere all'epoca un centro assai pi� di
consumo da mantenere con numerosi grattacapi che non un centro
produttivo.
A parte questo, la pure secolare tradizione di Roma citt� come centro
di rivolgimenti e di assassinii di imperatori, probabilmente non
l'avr� resa una sede desiderabile agli occhi degli stessi, che
comunque per varie ragioni, compresa l'ovvia necessit� di difesa delle
frontiere, dalla met� del III secolo non vi hanno soggiornato che
raramente.
Insomma, Costantino non fa che mettere in atto definitivamente una
tendenza "orientale" gi� molto avviata prima di lui, secondo me.
Credo anche che la fondazione di Costantinopoli -- la cui locazione
viene ovviamente scelta in base a considerazioni strategiche dal punto
di vista militare ed economico -- risponda in primo luogo alla
necessit� di dare un segnale forte di rinnovamento, una nuova capitale
fatta su misura per un nuovo imperatore, di nuovo *unico* il cui
programma � irrigidire e centralizzare e burocratizzare l'Impero in
misura ancora pi� forte che in passato, anche la nota scelta religiosa
serve proprio a questo in ultima analisi, e Costantinopoli gi� in
embrione deve essere quel microcosmo totalmente e direttamente
soggetto e simbiotico al potere imperiale "macrocosmico", e simbolo di
esso su scala pi� piccola che diverr� compiutamente in seguito sotto
i Bizantini e che Roma, con la sua lunga storia e tradizioni anteriori
all'Impero non avrebbe mai potuto essere.
A parte questo, credo che l'idea di passare alla storia anche con una
grande e duratura citt� da lui fondata e portante il suo nome, ad un
tizio come Costantino piacesse parecchio a prescindere :-)
Saluti da Bhisma
--
...e il pensier libero, � la mia f�!