Matteotti fu ucciso dai fascisti, dagli sgherri di Mussolini, con o senza
un suo ordine specifico i suoi servi fascisti interpretarono
e fecero propria la volontà del puzzone.
Fu rapito e assassinato il 10 giugno 1924 da una squadra fascista
capeggiata da Amerigo Dumini, a causa delle sue denunce dei brogli
elettorali e del clima di violenza[1] messi in atto dalla nascente
dittatura di Benito Mussolini nelle elezioni del 6 aprile 1924.
Secondo alcuni storici il delitto fu anche conseguenza delle indagini
di Matteotti sulla corruzione del governo, in particolare sulla vicenda
delle tangenti della concessione petrolifera alla Sinclair Oil;
proprio il giorno in cui venne ucciso, Matteotti avrebbe dovuto infatti
presentare un nuovo discorso alla Camera dei deputati,
dopo quello sui brogli del 30 maggio, in cui avrebbe rivelato le sue
scoperte riguardanti lo scandalo finanziario coinvolgente
anche Arnaldo Mussolini, fratello minore del Duce[2].
Il corpo di Matteotti fu ritrovato circa due mesi dopo l'omicidio,
il 16 agosto 1924, dal brigadiere Ovidio Caratelli.
https://it.wikipedia.org/wiki/Giacomo_Matteotti
Martedì 10 giugno 1924, sono le 16.30 quando Matteotti esce dalla sua casa
in via Pisanelli 40 per andare alla Biblioteca della Camera, mentre
percorre a piedi il Lungotevere Arnaldo da Brescia lo attende un gruppo
della CEKA, la polizia fascista, composto da otto uomini:
al comando di AMERIGO DUMINI,
insieme a lui Albino Volpi, Giuseppe Viola, Augusto Malacria,
Amleto Poveromo, Filippo Panzeri, Aldo Putato.
Basista del sequestro è un conoscente dello stesso deputato,
Otto Thiershald, un austriaco.
Alla vista di quegli sgherri e dopo aver tentato di mettersi in salvo
Matteotti reagisce opponendo una feroce resistenza, dopo una
violentissima
colluttazione viene tramortito e caricato su una Lancia Kappa
che parte a tutta velocità, oltrepassa Ponte Milvio
e si dirige verso la campagna romana.
Durante il tragitto il deputato socialista non si arrende
e la colluttazione continua tanto che i suoi rapitori lo uccidono
barbaramente.
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https://www.treccani.it/magazine/atlante/cultura/Il_delitto_Matteotti_Il_punto_di_non_ritorno.html>
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pirex, stesso nick da oltre vent'anni
pirex <mok...@pakita.sus>
Diffidate dei poveri mentecatti, odiatori di professione, bugiardi
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che per farsi leggeggere le loro Fake News utilizzano anche il mio nick
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