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Il niet di Berlinguer che affossò il Pci

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Arduino

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Jun 13, 2012, 1:45:12 PM6/13/12
to
Preceduta da uno splendido successo nel 1975 il Pci nel 1976 ottenne la sua
pi� grande vittoria, l'ultima, una specie di Little Big Horn.
Da quel momento quel partito cominci� a declinare con un unica effimera
vittoria nel 1984 Dovuta proprio alla morte del suo praticamente ultimo
segretario: Enrico Berlinguer.
Le cause del declino dopo la pi� grande vittoria che a detta di tutti
avrebbe dovuto essere il preludio all'ulteriore balzo vincente, sono
molteplici, ad esempio, la classe operaia, suo nocciolo duro, a partire del
1969 aveva esagerato, con i troppi scioperi, le troppe pretese, aveva
indebolito l'industria, molte medie industrie scomparvero, le restanti
poterono sopravvivere solo grazie all'assistenza pubblica, Sicch� proprio a
sinistra si coni� il termine: classe assistita. Ridotta la base operaia,
svanita la simpatia che la circondava, il partito cominci� ad avere il fiato
corto.
Ma ci fu un episodio specifico che segn� l'inversione di tendenza: Il
rapimento Moro: La dirigenza del Pci, evidentemente convinta di aver
raggiunto un grandioso traguardo col permesso di appoggiare dall'esterno il
governo, volle proporsi come arcigno guardiano dello stato, rispondendo con
un freddo niet ad ogni proposta di compromesso prima ancora di averla
ascoltata.
La morte di Moro regal� un martire alla Dc che recuper� molti voti. Mentre
il Pci si alien� sia le simpatie dei cattolici che avrebbero sperato
spiragli umanitari sia della sua ala movimentista per niente entusiasta nel
vederlo guardiano dello stato borghese. Perci� ci fu declino che culmin� con
la scomparsa.

roberto

unread,
May 3, 2013, 7:08:21 PM5/3/13
to
Il Wed, 13 Jun 2012 19:45:12 +0200, "Arduino" <ard...@nomail.nomail>
ha scritto:

>Le cause del declino dopo la piů grande vittoria che a detta di tutti
>avrebbe dovuto essere il preludio all'ulteriore balzo vincente, sono
>molteplici, ad esempio, la classe operaia, suo nocciolo duro, a partire del
>1969 aveva esagerato, con i troppi scioperi, le troppe pretese, aveva
>indebolito l'industria,

troppe pretese ?
hai mai provato a lavorare in una fabbrica, con un contratto
da metalmeccanico ?







--
Per sconfiggere la mia ignoranza, nel campo della matematica,
e di quelle branche del sapere ad essa affini ed attinenti,
ho ingaggiato con essa una lotta furibonda...

Arduino

unread,
May 7, 2013, 7:25:45 AM5/7/13
to


"roberto" ha scritto nel messaggio
news:ing8o89qcb48ngfrb...@4ax.com...


>troppe pretese ?
>hai mai provato a lavorare in una fabbrica, con un contratto
>da metalmeccanico ?


Gli operai negli anni sessanta, si sentivano ed in parte erano una classe
emergente e previlegiata.
Il loro specchio era il mondo contadino, dal quale moltissimi di loro
provenivano, verso il quale si sentivano previlegiati. Il farsi vanto di
cose tipo: Sto a casa (in malattia) e sono pagato era cosa abituale, come il
vantarsi di stipendi molto pi� alti dei guadagni contadini.
Inoltre, la fortissima richiesta di manodopera, dava la possibilit� di
cambiare anche in modo ripetitivo il lavoro se la paga non soddisfaceva, se
le condizioni di lavoro non erano buone, se si avevano contrasti coi capi.
Per� che c'erano figure maggiormente previlegiate, ma o lo erano di
pochissimo, come gli impiegati, oppure si trattava di rade figure di
notabili, mentre la massa dei bottegai erano considerati ed erano
pressappoco pari od inferiori.
I sindacati si inserirono in questo contesto, sfruttando la facilit� con cui
bastavano poche ore o pochi giorni di sciopero, per ottenere consistenti
miglioramenti. Si arriv� quindi ad una mentalit� di pozzo di San Patrizio,
con l'aggravante che si innescava anche un odio di classe mettendo in testa
all'operaio di essere uno sfruttato.
Tirando troppo la corda, il primo risultato fu che da una parte si
ottenevano forti aumenti di stipendio, ma dall'altra questi si
ripercuotevano sui prezzi, sicch� l'inflazione super� il 20% all'anno,
rendendo da fame i guadagni dei contadini che furono obbligati a farsi
operai in massa. Come seconda conseguenza, con l'enorme gettito di tasse
sugli stipendi degli operai, lo stato cominci� ad elargire a pioggia,
creando una grossa classe previlegiata che declass� gli operai. Come ultimo
effetto i prodotti italiani smisero di essere concorrenziali, sicch� di
colpo fin� la grande abbondanza di lavoro, migliaia di fabbriche chiusero, e
gli operai si ritrovarono in condizioni miserevoli.




roberto

unread,
May 10, 2013, 6:48:19 PM5/10/13
to
Il Tue, 7 May 2013 13:25:45 +0200, "Arduino" <ard...@nomail.nomail>
ha scritto:



>Sto a casa (in malattia) e sono pagato era cosa abituale,


gi� solo questo, mi fa capire che non sai di cosa parli.
Poich�, prima dell'entrata in vigore del contratto nazionale
del 1970, per essere lasciati a casa, bastava " un raffreddore ".




>Per� che c'erano figure maggiormente previlegiate, ma o lo erano di
>pochissimo, come gli impiegati



Passa una ventina d'anni in una linea di montaggio, in una fonderia,
in un 'acciaieria, o altro luogo di tale ameno splendore.
Poi, vai a raccontare a qualcuno di questi uomini di fatica,
quello che hai scritto pocanzi... bene che ti va,
ti fanno rinchiudere tra i pazzi.



>I sindacati si inserirono in questo contesto, sfruttando la facilit� con cui
>bastavano poche ore o pochi giorni di sciopero, per ottenere consistenti
>miglioramenti.


Questa frase, da sola, fa capire che tu non hai la pi� pallida idea
di cosa sia il mondo del lavoro, all'interno di una fabbrica.
Quando un operaio arriva a fare sciopero, vuol proprio dire
che non ce la fa pi�. Le condizioni lavorative, specialmente
negli anni '50, '60, '70, erano talvolta al limite dell' umana
sopportazione. Mai sentito parlare di malattie professionali ?
Le lotte operaie di quegli anni, sono qualcosa di epico.
Altro che sfruttare la facilit�...






>Si arriv� quindi ad una mentalit� di pozzo di San Patrizio,
>con l'aggravante che si innescava anche un odio di classe mettendo in testa
>all'operaio di essere uno sfruttato.


Ah, perch�, non era sfruttato ? :-)

Di certo, non mi stupisco di leggere simili cose.
Oggi, per lo pi�, arrivano dal mondo " riformista "
della pseudo sinistra italiana; Gente che non sa cosa
sia la fatica, il sudore, la rabbia; Saprei io come fargliele provare:
un bel lavoro in una fonderia, o su una linea di mirafiori.
Dove, per andare a fare pip�, devi alzare la manina,
e aspettare che qualcuno venga a darti il cambio.
E, se quel qualcuno non arriva, la fai li sul posto.


Non ti prendere la briga di rispondermi.
Sarebbe tempo perso. Di parole come le tue,
sono cos� abituato a sentirne, da averci fatto il callo.
Eppure, mi danno sempre un profondo senso di nausea.

Arduino

unread,
May 20, 2013, 1:34:16 PM5/20/13
to


"roberto" ha scritto nel messaggio
news:e1tqo8l277f93bui4...@4ax.com...


>gi� solo questo, mi fa capire che non sai di cosa parli.
>Poich�, prima dell'entrata in vigore del contratto nazionale
>del 1970, per essere lasciati a casa, bastava " un raffreddore ".

E' evidente che non hai neppure la pi� pallida idea della situazione
precedente il 1970.
Le tutele del lavoratore, salvo poche modifiche erano uguali a quelle
successive.
Inoltre vi era a partire della fine degli anni cinquanta una tale richiesta
di manodopera,
che chiunque poteva tranquillamente lasciare il suo posto di lavoro e
trovarne uno analogo.







>Passa una ventina d'anni in una linea di montaggio, in una fonderia,
>in un 'acciaieria, o altro luogo di tale ameno splendore.
>Poi, vai a raccontare a qualcuno di questi uomini di fatica,
>quello che hai scritto pocanzi... bene che ti va,
>ti fanno rinchiudere tra i pazzi.

Guarda che io, a differenza tua, ci ho lavorato in fabbrica.
Senza disperarmi, e senza trovarmi in mezzo a disperati,



>>I sindacati si inserirono in questo contesto, sfruttando la facilit� con
>>cui
>>bastavano poche ore o pochi giorni di sciopero, per ottenere consistenti
>>miglioramenti.


>Questa frase, da sola, fa capire che tu non hai la pi� pallida idea
>di cosa sia il mondo del lavoro, all'interno di una fabbrica.
>Quando un operaio arriva a fare sciopero,

Niente di pi� facile che reinventarsi la storia per darsi ragione.
Informati come andavano veramente le cose, poi ritorna.
Ti saluto informandoti che a partire dai primi settanta, le condizioni degli
operai
sono progressivamente peggiorate.
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